Imparare le lingue ha una marea di vantaggi: farsi nuovi amici, viaggiare più facilmente, conoscere nuove culture… Ma se ci fosse anche un vantaggio economico? È forse vero che imparare le lingue fa guadagnare di più? Alcuni autori parlano di Ritorno sugli Investimenti (ROI) riguardo all’apprendimento di una lingua straniera.

Abbiamo deciso di approfondire se il fatto di parlare più lingue permette sul serio di essere più attraenti agli occhi delle aziende, e quindi se alla alla fine è vero che imparare le lingue fa guadagnare di più. Lingue, carriera e stipendio: qual è il legame?

Articolo aggiornato il 21/07/2023

imparare le lingue fa guadagnare

Cosa troverai in questo articolo?

Lingue e occupabilità, o come essere più attraenti per i datori di lavoro

Secondo Dominique Virchaux, consulente e presidente di Korn Ferry, “parlare correntemente inglese è il requisito minimo per entrare in un grande gruppo”. Minimo. Oggi ormai è innegabile, le lingue straniere sono un grande punto di forza nel proprio CV. Tanto più con l’internazionalizzazione delle imprese. Non è raro infatti che le aziende comunichino direttamente in inglese con i propri collaboratori perché dipendono da gruppi multinazionali ad esempio o perché l’attività è transnazionale.

E MosaLingua ne è la prova: affinché spagnoli, italiani, francesi, brasiliani, tedeschi, giapponesi, cinesi, russi, americani e non solo 🙂 lavorino insieme, l’uso dell’inglese è più che necessario!

Quindi, davvero il fatto di parlare inglese o un’altra lingua straniera migliora la nostra possibilità di essere assunti? Imparare le lingue fa guadagnare di più? La risposta è sì, certo, e ora lo vedremo.

Consideriamo intanto il termine “occupabilità”. Cosa significa? Occupabilità è un neologismo che sottintende la capacità di evolvere in maniera autonoma sul mercato del lavoro. Si tratta quindi delle nostre qualifiche, le nostre conoscenze, quello che sappiamo fare e quello che siamo. In pratica, quello che ci distingue dagli altri impiegati. Il termine è, ad esempio, al cuore di un progetto del CIEP francese, che si occupa di istruzione e diffusione della lingua francese nel mondo.

Nel contesto di questo progetto sono state fatte numerose interviste, in 801 aziende, per capire se le lingue fossero importanti per le aziende (che assumono). Il risultato dell’inchiesta? Le lingue sono un punto di forza sia per l’assunzione che per le opportunità di fare carriera e le promozioni.

Per darti qualche numero*

  • 1 azienda su 2, al momento del recruiting, cerca nei candidati la conoscenza di una lingua straniera di uso corrente. A parità di competenza, la conoscenza di una lingua straniera fa la differenza.
  • In 2 offerte di lavoro su 5 è richiesto di padroneggiare due lingue straniere.
  • Secondo la metà delle aziende, promozione, mobilità e remunerazione sono gli effetti principali delle competenze con le lingue straniere in ambito lavorativo.

E secondo la direttrice di un’azienda che ha partecipato all’indagine (anonima):

Senza l’inglese non si può fare una carriera internazionale mentre dare una dimensione internazionale alla propria carriera significa avere la possibilità di ottenere posti molto interessanti, gerarchicamente più alti, con stipendi più interessanti.

Quindi se imparare una lingua fa guadagnare anche di più, permettendoti di avere uno stipendio più consistente, la cosa si fa molto più interessante. Luca infatti ci racconta:

All’inizio della mia carriera, il fatto di conoscere le lingue mi ha aiutato tantissimo: ho trovato il mio primo lavoro grazie alle lingue e anche dopo ho potuto negoziare stipendi migliori mettendo sul piatto queste competenze che, in certi contesti, valgono oro!

 

Lingue e stipendi

Allora, che dici: possiamo affermare che imparare una lingua straniera è un buon investimento?
La domanda ha suscitato in particolare l’interesse di Robert Lane Greene, giornalista di The Economist. Nel suo articolo Johnson : what is a foreign language worth?, Greene ha cercato di valutare il ROI (Ritorno sull’Investimento) dell’apprendimento delle lingue.

Un economista del MIT, Albert Saiz, dopo vari calcoli avrebbe ottenuto un 2%, che sarebbe il bonus annuale guadagnato da un americano che parla una lingua straniera. In altre parole, se questo americano guadagna 30.000$ all’anno, il 2% rappresenta un bonus di 600$. Non enorme, ma nemmeno pari a zero! Inoltre questo 2% di bonus sarebbe solo una media, infatti andando nei dettagli:

  • lo spagnolo equivale a 1,5% di bonus
  • il francese 2,3% di bonus
  • il tedesco 3,8% di bonus

Secondo Robert Lane Greene, questi numeri non rappresentano la realtà. Da un punto di vista strettamente economico, la percentuale sarebbe ben più interessante. Infatti, secondo il giornalista,

  • un americano appena uscito dall’università può pretendere fino a 45.000$ (e non 30.000)
  • a questo stipendio di base bisogna aggiungere l’1% d’aumento annuo
  • e un interesse reale del 2% su diciamo 40 anni

Risultato? Il guadagno non sarà più di 600$ all’anno ma di 67.000 $ al momento della pensione.  67.000$ in media, perché, appunto, non tutte le lingue comportano lo stesso bonus… Quindi, se un americano decidesse di imparare

  • lo spagnolo = guadagnerebbe 51.000$ al momento della pensione
  • il francese = guadagnerebbe 77.000$
  • il tedesco = 128.000 $

Non solo apprendere una lingua straniera è una buona idea per trovare lavoro, ma è anche un buon investimento per ottenere uno stipendio maggiore.

Perché imparare le lingue fa guadagnare di più?

Quindi perché il fatto di parlare una lingua straniera ci aiuterebbe ad ottenere uno stipendio maggiore? E soprattutto, perché parlare il tedesco (per un americano) porta a un guadagno maggiore rispetto allo spagnolo?
Abbiamo varie risposte (o tentativi di risposte, diciamo).

L’aspetto economico

Secondo Robert Lane Greene, la Germania è una potenza economica mondiale. Quindi un americano che parla tedesco è economicamente più interessante (almeno per le aziende) di uno che parla la lingua di un paese meno brillante dal punto di vista economico, come lo spagnolo. Da un punto di vista economico, le aziende americane sarebbero in effetti più propense a lavorare con aziende tedesche, e quindi ad assumere persone che conoscano il tedesco.

La legge dell’offerta e della domanda: saper fare la differenza

Maggiore l’offerta, minore la domanda. Minore l’offerta, più aumenta la domanda.
Negli Stati Uniti, i latinoamericani che parlano perfettamente spagnolo (i bilingue) sono meno rari delle persone che parlano tedesco. Parlare tedesco è molto semplicemente una competenza atipica per le aziende. Quindi negli Stati Uniti, un bilingue tedesco tenderà a guadagnare di più perché è raro. È un po’ come lo zafferano: lo zafferano è raro quindi vale oro. E parlare una lingua straniera è una competenza che vale oro: ti differenzia dagli altri candidati, che forse non ne parlano nessuna.

Il nostro consiglio è: dimentica l’inglese e impara una lingua poco comune se vuoi raggiungere uno stipendio migliore.

L’inglese è una lingua internazionale. Per i loro affari, e per farsi capire nei loro affari, gli inglesi non hanno problemi (abbiamo parlato del peso dell’inglese nel mondo del lavoro in questo articolo). Per questo ci sarebbe un interesse economico a propendere verso altre lingue: secondo uno studio di James Foreman-Peck, della Cardiff Business School, la mancanza di persone che padroneggiano le lingue straniere costerebbe alla Gran Bretagna 48 miliardi di sterline ogni anno. Cioè, il 3,5% del loro PIL. Mica poco.

L’esportazione

Per essere ancora più attraenti (agli occhi delle aziende), potrebbe essere saggio adattarsi alla domanda. Mi spiego.
Le imprese internazionali lavorano con altre aziende nel mondo. Quindi il tipo di azienda che potrebbe essere interessata ad assumerti in quanto poliglotta è quella internazionale. L’idea saggia sarebbe di imparare una lingua grazie alla quale potresti comunicare con queste aziende nel mondo.

E allora come scegliere questa lingua? Dai un’occhiata ai Paesi esportatori! Infatti potrebbe essere interessante, e anche raro, parlare la lingua di un paese che tende ad esportare, come i paesi asiatici.

Sappiamo che su MosaLingua, molti utenti imparano le lingue per piacere, per i viaggi, a volte per curiosità… Ma molti utilizzano le nostre app anche per la scuola e il lavoro. Sì, è innegabile: studiare una lingua straniera migliora la nostra occupabilità, come abbiamo visto, e a quanto pare migliora pure la taglia del nostro portafoglio perché imparare le lingue fa guadagnare di più!

Ma attenzione: questo articolo non vuole affatto metterti in testa di apprendere una lingua per guadagnare di più. Per me il denaro non è un obiettivo né una motivazione. Ma sapere che imparare le lingue fa guadagnare anche di più è comunque un dato da tenere a mente (non sono mica ipocrita 😉 Che ne pensi?

 

Bonus Video: 6 motivi per cui imparare le lingue fa guadagnare di più

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