Continuo il discorso iniziato con Quando studiare la grammatica per imparare una lingua? che intendeva fornire dei consigli utili per pianificare l’apprendimento delle regole grammaticali. Come detto, non esistono metodi e approcci migliori in assoluto, poiché tutto dipende dagli obiettivi, dal tempo a disposizione e dalle preferenze delle persone. Per questo motivo l’approccio pragmatico alla grammatica che presenterò in quest’articolo è personale e non ha la pretesa di essere il migliore o il più efficace: l’ho sviluppato grazie alle varie esperienze di apprendimento che mi hanno portato a potermi esprimere in 5 lingue diverse (e presto 6 con il portoghese). Mi fa piacere poterlo condividerlo con te, sperando che possa esserti utile.

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Le basi di un approccio pragmatico alla grammatica

  • Scegliere il momento giusto: a mio parere, all’inizio meglio immergersi nella lingua ascoltandola, memorizzandone il vocabolario, ripetendo ad alta voce suoni, parole e frasi ascoltate. Per mancanza di tempo, non ho mai studiato la grammatica rumena ma ciò non mi ha impedito di arrivare ad un livello che mi permette di esprimermi e capire questa lingua senza troppi sforzi. Man mano che la parlo, sento l’esigenza di strutturare quanto appreso andandomi a guardare la regola per la formazione del futuro ad esempio. Mi sembra sia davvero molto più piacevole farlo oggi piuttosto che qualche anno fa, quando le ostiche regole grammaticali del rumeno mi avrebbero forse spaventato e impedito di ridere con i miei amici dei miei errori!
  • Imparare solo il necessario, almeno in una prima fase: mi piace applicare alle lingue la legge di Pareto (impara il 20% delle cose che ti serviranno nell’80% delle situazioni). In inglese, per esempio mi sembra inutile studiare la differenza tra presente perfect e present perfect continous oppure le 3 forme del verbo irregolare creep che personalmente non ho mai avuto bisogno di usare! Meglio concentrarsi sulle regole più importanti e poi dedicarsi alle sfumature.
  • Studiare un argomento quando se ne sente la necessità: sinceramente non ho voluto imparare a memoria quando usare por e quando para in spagnolo come proposto nei classici manuali. Ho preferito verificare i vari usi, una volta imbattutomi in frasi con queste proposizioni, e oggi riesco ad usarlo in modo molto più intuitivo (senza dover pensare “ok, qui esprime una causa o un motivo quindi uso por”), il nocciolo di un approccio pragmatico alla grammatica.
  • Usare la grammatica per capire meglio, non per frenare la tua voglia di parlare: la grammatica è uno strumento formidabile per capire i meccanismi di una lingua e arrivare a padroneggiarne le strutture. A volte però (e soprattutto all’inizio) può diventare un vero e proprio freno per la paura di sbagliare. Ora non c’è nulla di più controproducente del non parlare una lingua sino a quando non si è sicuri di padroneggiarla: impiegherai il doppio del tempo e ti priverai dello straordinario meccanismo del “learning by doing” e dell’apprendimento attraverso gli errori.

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La mia esperienza con il portoghese

Da circa un mesetto, mi diletto con la lingua portoghese. Ecco come sto mettendo in pratica il mio approccio pragmatico alla grammatica:

  • Per il momento sto imparando delle frasi e delle parole utili per il turismo grazie alla nostra guida di conversazione portoghese gratuita (puoi scaricarla qui) e ovviamente all’app MosaLingua Portoghese. Sto familiarizzando con la pronuncia a forza di esempi (non è semplicissima) e se ho un dubbio do un’occhiata rapida alle regole di pronuncia senza volerle memorizzare.
  • Invece di studiare quali sono gli articoli, ho provato ad intuirli (funziona solo con le lingue latine) e ho solo in seguito controllato nelle regole se avevo ragione. Mi sembra molto più semplice adesso ricordare quando usare l’articolo maschile “o” e il femminile “a”.
  • Sto leggendo le notizia di attualità in portoghese: anche se non capisco tutto, la lettura frequente mi permette di memorizzare nuovo vocabolario e di cercare una regola solo quando la incontro nella pratica. Trovo questo approccio molto più dinamico e divertente.
  • Adoro parlare le lingue straniere e già da adesso mi diverto ad usare il portoghese per gioco con mia moglie (che lo sta imparando con me) e non vedo l’ora di poterlo utilizzare durante le mie vacanze. Che importa se faccio e farò tanti errori: solo parlando riuscirò a migliorare!