Sapevi che esistono lingue dei segni diverse nei vari Paesi? Nell’articolo di oggi ti raccontiamo 15 curiosità sulle lingue dei segni nel mondo, siamo sicuri che ti sorprenderanno proprio come hanno sorpreso noi.
Cosa troverai in questo articolo?
Curiosità #1: Le prime testimonianze di lingue dei segni risalgono al V secolo a.C.
Queste testimonianze sono state trovate in un dialogo scritto da Platone. Platone, come magari sai, fu uno dei più grandi filosofi di tutti i tempi. Nel suo dialogo “Cratilo” afferma che Socrate, che è un altro filosofo molto conosciuto, una volta disse: “Se non avessimo una voce e una lingua, e volessimo esprimerci cose uno con l’altro, non proveremmo a fare segni muovendo le nostre mani, testa e il resto del nostro corpo?”. Ora, non c’è bisogno di essere un genio per capire che si riferiva a una lingua, allora sconosciuta o non riconosciuta: la lingua dei segni.
Curiosità #2: la lingua dei segni una volta era vietata!
So che questa informazione sembra errata, ma hai letto bene. Nel 1880, durante il Secondo Congresso Internazionale sull’Educazione dei Sordi, fu fatta una dichiarazione in cui si affermava che l’educazione orale era in qualche modo migliore dell’educazione manuale. Di conseguenza, la lingua dei segni nelle scuole per i non udenti fu vietata. Cosa? Solo nel 2010 il divieto della lingua dei segni americana è stato formalmente revocato ed è diventato un metodo accettabile per educare gli studenti sordi.
Curiosità #3: non esiste una sola lingua dei segni
Proprio come per le lingue parlate, nel mondo esistono molte lingue dei segni diverse. Parliamo di circa 300 lingue dei segni a livello globale! Queste lingue si sono sviluppate all’interno di diversi gruppi di persone in tutto il mondo, risultando successivamente in più lingue invece di una lingua dei segni universale. E anche all’interno dello stesso Paese si possono trovare diverse lingue dei segni.
Le lingue dei segni più diffuse sono l’ASL (Lingua dei segni americana), utilizzata principalmente negli Stati Uniti ma anche in alcune parti del Canada, e la BSL (Lingua dei segni britannica) utilizzata nel Regno Unito. Tuttavia queste due lingue sono completamente diverse.
E in Italia? La lingua dei segni italiana (LIS) è un sistema linguistico completo utilizzato dalla comunità sorda per comunicare in modo visivo, attraverso gesti, espressioni facciali e posizioni del corpo. Nonostante la sua ricchezza culturale e linguistica, il riconoscimento ufficiale della LIS è arrivato solo nel 2021, un traguardo importante per i diritti delle persone sorde. La LIS non è semplicemente una “traduzione” dell’italiano parlato, ma una lingua autonoma, con una propria grammatica e struttura. Questo riconoscimento sta favorendo una maggiore inclusione e sensibilizzazione, anche grazie all’introduzione di interpreti LIS in contesti pubblici come eventi e programmi televisivi.
Curiosità #4: esistono sforzi internazionali per creare un linguaggio dei segni standardizzato
Anche se non esiste un linguaggio dei segni universale, vale la pena menzionare l’esistenza di una forma di comunicazione visiva condivisa a livello internazionale, nota come Segno Internazionale, in passato chiamata Gestuno. Questo sistema è stato creato per facilitare la comunicazione tra persone sorde provenienti da contesti linguistici diversi durante incontri ed eventi globali, come i Deaflympics o i congressi internazionali.
Il Segno Internazionale non è un linguaggio naturale sviluppato come l’American Sign Language (ASL) o il British Sign Language (BSL), ma rappresenta una combinazione di segni provenienti da vari linguaggi dei segni, semplificati e standardizzati per un uso più accessibile. Sebbene manchi della complessità grammaticale e culturale dei linguaggi dei segni più strutturati, è uno strumento prezioso per superare le barriere linguistiche e promuovere il dialogo tra comunità sorde di tutto il mondo.
Curiosità #5: esistono lingue dei segni per settori specifici
Ad esempio, ci sono segni specializzati utilizzati nei settori della tecnologia, della scienza, dell’ingegneria, della matematica… rendendo più facile per i professionisti sordi comunicare concetti complessi. E parlando di professionisti sordi…
Curiosità #6: ci vogliono fino a 7 anni per diventare un interprete qualificato della lingua dei segni
Diventare un interprete qualificato della lingua dei segni non è un percorso rapido: ci vogliono fino a 7 anni di studio e pratica. Questo lungo periodo è necessario perché il ruolo richiede una profonda conoscenza della lingua dei segni, che non è solo un sistema di gesti ma una vera e propria lingua con grammatica, sintassi e cultura proprie, come abbiamo già detto prima. Inoltre, bisogna padroneggiare anche la lingua parlata di riferimento e sviluppare competenze specifiche in traduzione simultanea, gestione dello stress e comunicazione interculturale.
Ma perché così tanto tempo? Beh, imparare la lingua dei segni è solo una parte del lavoro. Ecco le fasi principali:
- Imparare la lingua dei segni: questo richiede di solito 2-3 anni. Come per qualsiasi altra lingua, serve tempo per sviluppare fluidità, specialmente se si parte da zero.
- Approfondire le tecniche di interpretazione: gli interpreti devono saper tradurre simultaneamente concetti complessi senza perdere il significato originale. Questa è una competenza avanzata che richiede corsi specializzati e molta pratica.
- Fare pratica sul campo: una volta acquisite le competenze di base, è necessario accumulare ore di esperienza pratica, spesso tramite tirocini o affiancando interpreti esperti.
- Certificazione: in molti Paesi, gli interpreti devono ottenere una certificazione ufficiale, il che può richiedere esami rigorosi e un portafoglio di esperienze documentate.
Se l’idea di intraprendere questa carriera ti affascina, ricordati che la dedizione e la passione sono fondamentali. Non lasciarti spaventare dal tempo necessario: ogni passo sarà un’occasione per crescere non solo come interprete, ma anche come persona, immergendoti in un mondo linguistico e culturale unico. Se sei determinato, inizia con un corso introduttivo alla lingua dei segni e scopri se questa carriera fa per te!
Curiosità #7: le lingue dei segni hanno una propria grammatica
Grammatica, grammatica, grammatica! Neppure nelle lingue dei segni riusciamo a sfuggirvi?! Esatto, la lingua dei segni ha regole grammaticali che differiscono dalle lingue parlate. Ad esempio, nell’ASL, la struttura della frase spesso segue il formato Argomento-Commento, che contrasta con l’ordine Soggetto-Verbo-Oggetto dell’inglese parlato. E proprio come con le lingue parlate, è molto probabile che una grammatica errata provochi confusione.
Curiosità #8: le espressioni facciali e il linguaggio del corpo sono cruciali nelle lingue dei segni
Ok, questo fatto non è così sorprendente, ma troppo importante per essere tralasciato. Le lingue dei segni non si basano solo sui segni. Sono molto più complessi dei semplici gesti delle mani! Insieme alla posizione delle mani rispetto al corpo, le espressioni facciali, che non sono esattamente espressioni facciali, ma più simili a movimenti facciali che trasmettono informazioni grammaticali, i gesti e il linguaggio del corpo, giocano tutti un ruolo chiave. Aggiungono significato e contesto ai segni. Ad esempio, alzare le sopracciglia è essenziale per indicare che stai chiedendo qualcosa.
Curiosità #9: le lingue dei segni hanno il loro slang e i loro modi di dire
Così come le lingue parlate, le lingue dei segni sono in costante evoluzione; pertanto, molte espressioni gergali ed idiomatiche si sono sviluppate nel tempo e in luoghi diversi. Un modo di dire popolare nell’ASL, tradotto nella lingua parlata è “treno-vai-mi dispiace”. Una volta questa veniva usata come domanda nel famoso programma televisivo “Chi Vuol Essere Milionario”.
La frase comunemente usata nella lingua dei segni americana “train-go-sorry” equivale a quale modo di dire inglese? Prova a indovinare!
- Ho visto la luce
- Ho toccato il fondo
- Ho preso a calci il secchio
- Ho perso il treno
La risposta corretta è la D. Congratulazioni se hai indovinato! Ci dispiace non poterti dare diecimila dollari, ma stai guadagnando in conoscenza, non è vero? Semplicemente leggendo questo articolo.
“Train-go-sorry” significa che una persona non desidera ripetere ciò che ha appena detto, in modo scherzoso. Come se qualcuno avesse “perso il treno”, che è un modo di dire inglese (ma anche italiano!) che significa “perdere l’opportunità”.
Curiosità #10: i bambini possono imparare il linguaggio dei segni prima di poter parlare
Devi sapere che i muscoli delle mani di un bambino crescono e si sviluppano più velocemente dei muscoli della bocca. Quindi usare i segni può essere un’ottima opzione per la comunicazione precoce. Ed è questo il motivo per cui alcuni genitori intelligenti stanno insegnando, anche ai loro bambini udenti, segnali di base per aiutarli a comunicare i loro bisogni prima che possano parlare, riducendo la frustrazione di entrambe le parti: il bambino e i genitori. Oh, e inoltre, a quanto pare, se la prima lingua di un bambino è il linguaggio dei segni, spesso inizierà a “balbettare” con le mani anziché con la bocca.
Curiosità #11: i danni cerebrali incidono sulla lingua dei segni
Purtroppo, proprio come nel caso delle lingue parlate, le lesioni cerebrali causate da un ictus, ad esempio, possono influenzare la capacità di usare la lingua dei segni. I segnanti potrebbero non essere in grado di inserire i segni nella grammatica corretta o di inserire i segni nelle forme corrette a causa di alcuni tipi di menomazioni fisiche.
Curiosità #12: le persone che parlano la lingua dei segni hanno i “segni dei nomi”
Ah! È un fatto davvero interessante! Invece di segnare le singole lettere del proprio nome, i segnanti utilizzano un unico segno per rappresentare il proprio nome. E questo “segno del nome” è unico per ogni individuo e può essere paragonato a un soprannome. Di solito si basa su una caratteristica fisica o un tratto della personalità della persona.
Curiosità #13: imparare la lingua dei segni ha benefici cognitivi
Gli studi hanno dimostrato che l’apprendimento della lingua dei segni può migliorare le capacità cognitive, migliorare la consapevolezza spaziale, e persino fornire vantaggi nell’apprendimento di ulteriori lingue parlate.
Curiosità #14: la lingua dei segni più parlata è l’indo-pakistano
Wow! Questo è davvero sorprendente, non trovi? Eravamo convinti che l’ASL sarebbe stata la prima in classifica. Ma secondo Wikipedia, dal 2021, la lingua dei segni indo-pakistana è la lingua dei segni più utilizzata al mondo.
Curiosità #15: la lingua dei segni ha una bandiera dei sordi
E questa è l’ultima, ma non meno importante, curiosità. Parliamo di questa bellissima bandiera disegnata dall’artista francese: Arnaud Balard. La bandiera della lingua dei segni, conosciuta anche come bandiera dei sordi, rappresenta il contorno stilizzato di una mano e comprende tre colori:
- blu scuro, che rappresenta la sordità e l’umanità,
- turchese, che rappresenta la lingua dei segni,
- giallo, per l’illuminazione e la speranza!
Balard voleva che la bandiera fosse un simbolo internazionale per accogliere la comunità dei non udenti.
Ed ecco qua: 15 curiosità sulle lingue dei segni! Quale di esse ti ha sorpreso di più? Scrivicelo nei commenti e se conosci altri fatti interessanti sulle lingue dei segni che non ho menzionato in questo video, scrivimeli qui sotto.
VIDEO: 15 curiosità sulle lingue dei segni
Puoi rivedere le 15 curiosità di cui abbiamo parlato finora in video. Il video è in inglese ma puoi attivare i sottotitoli o regolare la velocità di riproduzione se preferisci.
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