Se stai imparando il francese, lo slang può darti del filo da torcere. Innanzitutto, ne esistono due tipi, l’argot e il verlan. Vedremo qualche parola tipica di entrambi e poi 5 espressioni di slang francese imperdibili per suonare come un nativo.

Articolo aggiornato il 13/11/2020

slang francese

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Il gergo francese

Il concetto di gergo (jargon) in Francia nasce nel XIII secolo e l’argot nello specifico era il lessico della malavita (e dei militari) perché è un linguaggio criptato creato per scambiarsi messaggi segreti e comunque per non farsi capire da chi non appartiene al proprio gruppo sociale. Per questo, esistono tantissime varianti per ogni termine.

Nel tempo, almeno fino agli Anni ’50 del Novecento, ad andare per la maggiore è stato l’argot parigino, che si è diffuso anche grazie alle grandi opere letterarie di Hugo, Balzac, Zola o il più recente Céline.

Dall’argot si è poi sviluppato lo jargot (jargon + argot), che è il francese familiare parlato tutt’oggi. Infatti, nella lingua comune ci sono moltissime parole di argot, ormai entrate a pieno titolo nel francese quotidiano, perdendo ovviamente la caratteristica della segretezza “malavitosa”. Invece si è arricchito di prestiti da altre lingue come l’arabo e le lingue africane (ad esempio, maboul=matto, viene dall’arabo mahbûl).

Qualche esempio? Le mec, la bagnole, le flic o le boulot… rispettivamente il tizio, la macchina, il poliziotto e il lavoro.

slang francese argot

Invece il verlan oggi è parlato soprattutto dai giovani, ma nasce negli Anni ’40 come gergo della classe operaia e ha un momento di grande diffusione tra gli Anni ’70 e ’80 . Si costruisce in modo semplice, teoricamente: si invertono le sillabe delle parole e si ricompongono, potremmo dire, a livello fonetico; infatti verlan = l’envers!

In un certo senso il verlan si potrebbe quasi definire un codice segreto usato prevalentemente dai ragazzi delle banlieu parigine, ma non solo; e poi è la lingua del rap francese. A volte può capitare che il processo di “verlanizzazione” si applichi due volte alla stessa parola (double verlan). L’esempio più noto è la parola arabe, che diventa prima reubeu o rebeu e poi beur.

Qualche esempio di uso comune? Le keum, la zonmé, le reup o le ouf… rispettivamente il tizio (le mec), la casa (la maison), il padre (le père) e il pazzo (le fou).

Espressioni di slang francese per parlare come un madrelingua

1. Faire la teuf: spassarsela, fare festa

On a fait la teuf toute la nuit: Ce la siamo spassata tutta la notte

Non ti sarà sfuggito che siamo in pieno verlan! Infatti, teuf=fête, cioè festa. E quale programma migliore per una nottata parigina?

2. Être bourré: essere ubriaco fradicio

Ma fille est revenue complètement bourrée de cette fête: Mia figlia è rientrata ubriaca fradicia da quella festa

E se la tua serata è andata un po’ fuori le righe, ecco qui come padroneggiare la versione slang di “essere sbronzo”.

3. Kiffer: piacere, essere matto di

Je kiffe trop ce film: Mi piace da matti questo film

Sono tantissime, in un posto bello come la Francia, le occasioni che avrai per esprimere quanto ti piace quello che fai o quello che vedi… e se si tratta di un interesse romantico, voilà: kiffer quelqu’un, être attiré par quelqu’un significa “avere una cotta per qualcuno”.

4. Avoir un rencard: avere un appuntamento

J’ai un rencard avec ma copine: Ho un appuntamento con la mia ragazza

Se sei fortunato, la tua cotta può diventare qualcosa di più: oltre che un rendez-vous, un madrelingua francese ha un rencard. Mi raccomando, prendi nota!

5. Péter les plombs / péter un cable: perdere le staffe, andare fuori di testa

Calme-toi, ou tu vas péter les plombs tout de suite: Calmati, o andrai fuori di testa subito

Ecco, se poi il tuo rencard non è andato come desideravi, con l’ultima espressione di slang francese sai anche esprimere il tuo disappunto! T’es vraiment cool!

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