Conosci la Legge di Pareto? Si tratta di un principio che si applica a tanti ambiti, e le lingue non fanno eccezione. Anzi, la Legge di Pareto è uno dei principi fondamentali del metodo che utilizziamo nei nostri strumenti di apprendimento linguistico. In questo articolo scoprirai perché ci interessa così tanto e come puoi utilizzarla nel tuo percorso verso la padronanza delle lingua.

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Cosa troverai in questo articolo?

Principio di base della Legge di Pareto

Italia, inizio del XX secolo. Vilfredo Pareto nota che, in Italia, il 20% della popolazione possiede l’80% delle terre. In seguito, l’economista italiano si rende conto che questo principio si può applicare anche in altri ambiti. Nasce così -semplificando – la famosa regola dell’80/20 o Legge di Pareto.

Questo principio, per quanto semplice può apparire, ha trovato utilizzo in numerosi contesti diversi. Generalizzando, la regola spiega che l’80% degli effetti sono dovuti al 20% di cause. Ecco qualche esempio della sua applicazione:

  • Economia: l’80% della ricchezza mondiale è posseduta da circa il 20% della popolazione
  • Marketing e gestione d’impresa: spesso l’80% del giro d’affari delle vendite di un’azienda è realizzato dal 20% dei clienti
  • Salute: il 20% delle cause (ad esempio, abitudini o comportamenti) possono essere responsabili dell’80% dei problemi di salute
  • Ambiente: il 20% delle fonti di inquinamento sono responsabili dell’80% dell’inquinamento
  • Gestione del tempo: se nella tua to-do list hai 10 cose da fare, ce ne sono 2 (il 20%) che possono produrre l’80% dei risultati.

Ovviamente l’applicazione non è sempre matematicamente precisa, ma è stupefacente vedere come questa regola semplicissima riesce a spiegare numerosi fenomeni in tanti ambiti diversi.

E se te ne parlo è perché la Legge di Pareto può trasformare anche il modo in cui impari le lingue.

 

La Legge di Pareto applicata alle lingue: il vocabolario

Iniziamo allora dall’ambito in cui la Legge di Pareto mostra tutto il suo interesse: l’apprendimento delle parole di una lingua. Soprattutto all’inizio, imparare il vocabolario di una lingua può sembrare un’impresa titanica. Lo studente ha l’impressione di dover memorizzare migliaia di parole prima di poter capire e parlare una lingua.

Per fortuna, la Legge di Pareto ci viene in soccorso. Se la applichiamo alle lingue, possiamo concentrarci sul 20% di parole usate più di frequente che ci permetteranno di capire l’80% delle conversazioni quotidiane.

Quando impariamo una lingua, non abbiamo bisogno di conoscere tutte le parole perché buona parte delle conversazioni quotidiane si basano su un numero relativamente ristretto di termini e strutture. In questo senso, se conosci le 300-600 parole e frasi più utilizzate, puoi cavartela in tantissime situazioni, ad esempio in viaggio. E se conosci tra le 1000 e le 3000 parole ed espressioni ben scelte, arrivi a un livello di padronanza che ti permette di gestire la stragrande maggioranza delle situazioni.

Per identificare le parole più usate, puoi fare riferimento alle liste di frequenza che classificano le parole di una lingua in funzione della loro frequenza d’uso. Noi impieghiamo queste liste per decidere il vocabolario da includere nelle app MosaLingua e soprattutto l’ordine in cui presentiamo le parole a chi deve memorizzarle. Quindi con i nostri corsi o app, benefici già dell’efficacia della legge di Pareto (e non solo!).

 

La Legge di Pareto applicata alle lingue: la grammatica

La regola 20/80 funziona anche per imparare la grammatica. Secondo me chi insegna inglese nelle scuole dovrebbe utilizzare questo principio per aiutare gli studenti a imparare la lingua di Shakespeare! Nel mio caso, sono stato obbligato a imparare tutti i verbi irregolari e a passare 2 mesi a studiare la differenza tra present perfect, present perfect continuous e past simple. Per scoprire poi che i madrelingua americani utilizzano quasi sempre il past simple!

Per applicare la Legge di Pareto alla grammatica, dobbiamo partire da una constatazione: nelle nostre chiacchierate quotidiane usiamo un numero minimo di strutture grammaticali. È vero che in certe lingue ci sono decine, o centinaia, di regole grammaticali ma non è funzionale volerle imparare tutte, in particolare all’inizio.

Dobbiamo quindi concentrarci sull’insieme più piccolo di regole che sono davvero e frequentemente usate così da essere in grado di costruire tantissime frasi e interagire con le altre persone. Facciamo degli esempi di applicazione del principio alla grammatica:

  • Concentrati sui 3 tempi verbali più usati: presente, passato e futuro (per l’inglese present simple, past simple e future simple)
  • Memorizza prima i verbi irregolari più usati e poi, se serve, gli altri
  • Impara le coniugazioni più utilizzate

Potremmo fare tanti altri esempi ma la filosofia di base è sempre la stessa: non cercare di imparare tutto (soprattutto se sei un principiante) ma concentrati sul 20% che ti sarà utile nell’80% delle situazioni.

 

La Legge di Pareto applicata alle lingue: organizzazione e approccio

Infine, possiamo applicare la Legge di Pareto anche alla nostra organizzazione e al modo di studiare. In particolare, tenere a mente questo principio ci evita di cadere nella trappola del perfezionismo. Se ti concentri sul 20% più utile, adotterai un approccio più pragmatico ed efficace. Invece di voler sapere e padroneggiare tutto, diventerai più consapevole che il tuo tempo (anche di studio) è limitato e che quindi è più sensato investire i tuoi sforzi sulla parte più utile che ti darà risultati più rapidamente.

Allo stesso modo, se hai 20 minuti al giorno da dedicare all’apprendimento linguistico, li utilizzerai concentrandoti sugli aspetti più importanti (per esempio, all’inizio sulla memorizzazione veloce del vocabolario e sulla comprensione orale).

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