Imparare una o più lingue straniere è ormai una delle competenze fondamentali nel mondo del lavoro. L’inglese è imprescindibile, ma spesso non basta per comunicare in tutti i contesti lavorativi (soprattutto in settori come il turismo o il commercio internazionale). Quindi, inglese a parte, quali sono le lingue più utili per trovare lavoro per noi italiani? In questo articolo cercheremo di rispondere assumendo il punto di vista di chi vorrebbe scegliere una seconda lingua straniera dopo l’inglese per lavoro. Nell’articolo troverai anche un’infografica che riassume il tutto.
Articolo aggiornato il 4/05/2022
Cosa troverai in questo articolo?
Il francese
Le statistiche non convergono sulla posizione nella classifica, ma la lingua francese è di sicuro tra le 15 lingue più parlate. Sono moltissimi i francofoni nel mondo (circa 290 milioni) e il francese è parlato, oltre che in Francia, in ben 29 paesi tra cui Canada, Belgio, Svizzera, Algeria, Marocco, Senegal, Congo. È inoltre una delle lingue ufficiali dell’Unione Europea e da sempre mantiene il suo peso nelle istituzioni internazionali e nei contesti diplomatici.
Per gli italiani conoscere il francese può rivelarsi un grande vantaggio: la Francia, oltre ad essere confinante, è il secondo importatore di prodotti italiani: in pratica il 12% dei nostri prodotti destinati alle esportazioni nel 2010 è finito al di là delle Alpi. Allo stesso tempo, la Francia è un paese-chiave per le nostre importazioni. Esistono, quindi, migliaia di aziende italiane che lavorano con la Francia e viceversa, rendendo molto richiesta la conoscenza della lingua, soprattutto perché tra i francesi la conoscenza dell’inglese non è scontata.
Il tedesco
La Germania è il nostro primo partner commerciale: il 15% delle nostre importazioni proviene da qui e allo stesso tempo è il paese verso il quale esportiamo maggiormente i prodotti “made in Italy”. Sebbene non sia confinante, resta relativamente vicino all’Italia; inoltre non bisogna dimenticare i numerosi scambi con la vicina Austria (11° posto per l’export e 12° per l’export) e la Svizzera.
Il tedesco è parlato da circa 90 milioni di persone nel mondo ed è la lingua madre più diffusa in Europa (oltre alle citate Austria e Svizzera, è parlato in Lussemburgo, Belgio e nel nostro Trentino Alto Adige, in cui ha statuto di lingua ufficiale insieme all’italiano). E allora perché il tedesco si trova al 2° posto di questa classifica? Semplicemente perché in Germania l’inglese è molto diffuso ed è più facile entrare in contatto con partner tedeschi senza conoscerne la lingua, possibilità molto più rara quando si tratta invece di paesi come Francia o Spagna.
Il cinese
Dobbiamo fare i conti con il gigante Cina, che di anno in anno consolida la sua enorme crescita e il suo statuto di super potenza economica. Se geograficamente è lontana dallo Stivale, la Cina arriva terza nella classifica del nostro import e nona per l’export: in futuro dovremmo sempre più parlare cinese per fare affari con questo importantissimo partner economico. Il cinese inoltre è la lingua più parlata al mondo (per numero di madrelingua): sembra chiaro quanto sia e sarà importante conoscere questo idioma, purtroppo molto difficile per noi italiani.
Il nostro consiglio è prendere seriamente in considerazione l’idea di studiare cinese perché già adesso costituisce un prezioso bigliettino da visita in molti settori. Per questo abbiamo sviluppato MosaLingua Cinese Mandarino e nel blog trovi tanti articoli a tema interessanti!
Lo spagnolo
Parlato in 44 paesi da circa 440 milioni di nativi, lo spagnolo è una lingua fondamentale per tutto i paesi del mondo ma soprattutto per gli italiani, vista la vicinanza geografica della Spagna e il numero degli scambi economici tra le due nazioni. Nel 2021 la Spagna è stato il quinto paese di destinazione per il nostro export e oltre il 5% delle merci importate in Italia era spagnolo. Non farti però ingannare dall’apparente somiglianza con l’italiano e approfitta della nostra app specifica per focalizzare il tuo apprendimento.
Il russo
La lingua russa è molto importante per i nostri scambi economici, soprattutto dal punto di vista delle importazioni (8° più importante partner per l’Italia) e politici (molto intensi i rapporti tra i due paesi, soprattutto per la nostra necessità d’importare gas russo). La Russia resta una grandissima potenza economica e quindi parlare russo può aiutare moltissimo, soprattutto perché l’inglese non è diffuso in tutte le regioni e in tutte le fasce di età.
Quando lavoravo per un’azienda del settore metalmeccanico in Italia, in varie occasioni ho accolto delle delegazioni economiche provenienti dalla Russia: ogni volta è stato necessario l’intervento di un interprete perché i nostri ospiti non parlavano una parola d’inglese! Per finire, il russo è parlato da 280 milioni di persone nel mondo ed è tra le prime dieci lingue più diffuse nel mondo; potrebbe quindi risultare una scelta molto indovinata per affermarsi nel mondo del lavoro!
L’arabo
Forse non tutti saranno d’accordo, ma ho messo in sesta posizione l’arabo perché dal punto di vista dei nostri scambi economici è meno presente (se si esclude l’import-export con Libia, Algeria e in minor misura con gli Emirati Arabi Uniti). La diffusione dell’arabo la rende, tuttavia, una lingua molto importante: terza lingua più diffusa con 221 milioni di madrelingua sparsi tra 57 paesi nel mondo.
Negli ultimi anni, gli eventi geopolitici hanno reso fondamentale il dialogo con il mondo arabo che da sempre possiede una delle risorse vitali per le economie occidentali (il petrolio). Studiare per diventare traduttore può essere un’ottima idea, ma anche lavorando in settori come il giornalismo e il turismo la lingua araba potrebbe rivelarsi preziosissima.
Il giapponese
Sebbene negli ultimi anni sia stato offuscato dalla Cina in termini si sviluppo economico, il Giappone rimane una delle grandi potenze mondiali. Il giapponese è parlato da 122 milioni di madrelingua e resta quindi una delle lingue più diffuse nel mondo.
Per noi italiani l’interesse dal punto di vista commerciale è meno rilevante rispetto ad altri paesi: il Giappone si posizione 15° nella classifica dei paesi in cui esportiamo la nostra produzione. Per chi voglia lavorare nel turismo, invece, il giapponese resta una scelta di sicuro interesse perché i nipponici sono tra i principali visitatori del Bel Paese.
Il portoghese
Sesta lingua più parlata al mondo con oltre 202 milioni di locutori sparsi in 11 paesi (Portogallo, Brasile, Angola, Capo Verde, Guinea, Macao, Mozambico solo per citarne alcuni…), il portoghese è una lingua in crescita costante e che assume sempre più importanza grazie alla crescita e all’importanza geopolitica del Brasile.
Di sicuro puntare su questa lingua poco conosciuta in Italia è un investimento molto interessante perché gli scambi tra Italia (e in generale Europa) e Brasile sono in aumento vertiginoso. Il portoghese è molto richiesto in ambito lavorativo in numerosi settori e la vicinanza geografica con il Portogallo spinge ad ipotizzare che le relazioni tra Italia e questo paese possano intensificarsi.
Infografica: le lingue straniere più utili per un italiano
Un’immagine vale più di mille parole 🙂
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I criteri per determinare le lingue più utili per un italiano
Molto spesso qui nel blog abbiamo parlato di lavoro (e in fondo all’articolo trovi dei link utili): il rapporto con le lingue straniere è molto forte. Infatti, la conoscenza di più lingue può influire sullo stipendio percepito, quindi bisogna anche sapere come preparare un colloquio o come scrivere un CV in lingua. Senza dimenticare le nostre app dedicate espressamente al mondo del lavoro: MosaLingua Inglese Business, Spagnolo del Lavoro e Inglese medico.
Per affrontare il tema delle lingue più utili per noi italiani, abbiamo individuato 3 criteri principali per determinare l’importanza di una lingua da imparare:
- Diffusione nel mondo
- Interesse dal punto di vista economico-politico
- Vicinanza geografica
Diffusione delle lingue nel mondo
Secondo il volume Ethnologue di M. Paul Lewis, la top 10 delle lingue più parlate da madrelingua nel mondo include il cinese (inteso come insieme dei 12 idiomi parlati in Cina), lo spagnolo, l’inglese, l’arabo, l’hindi, il bengali, il portoghese, il russo, il giapponese e il tedesco.
Interesse economico-politico e vicinanza geografica
Per il secondo criterio, mi sono servito delle statistiche ufficiali del Ministero dello Sviluppo Economico (paesi con i quali l’Italia ha maggiori scambi commerciali) e per il terzo, qualche basilare nozione geografica facilita il compito 🙂
Incrociando i 3 criteri esposti , possiamo continuare il nostro elenco con l’hindi, il coreano, il polacco, l’olandese e via dicendo… naturalmente se vuoi andare a lavorare in un determinato paese, non ci sono analisi e classifiche che tengano: sarà fondamentale imparare la lingua del posto in cui vivrai!
Bonus video: Le 7 lingue più utili da imparare
Abbiamo anche preparato un breve video delle 7 lingue più utili da imparare, se non hai tempo ora di leggere l’articolo, con una prospettiva più internazionale. Il video è in inglese ma puoi attivare i sottotitoli per la tua lingua.
Per approfondire
Se ti interessa il ruolo dell’apprendimento delle lingue straniere nel lavoro, leggi anche:
- Lingue e stipendio: perché imparare le lingue fa guadagnare di più
- Come preparare un colloquio in spagnolo e in altre lingue
- Come scrivere un buon CV in inglese
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Un piacere a conoscervi
A breve mi iscriverò alla facoltà di lingue e letterature straniere e sono un po’ indeciso sulla scelta delle lingue. Dato che ho già un livello intermedio di giapponese e avendo già studiato tutto il programma di giapponese della triennale, ho deciso di fare cinese come seconda lingua e continuare giapponese privatamente e seguendo liberamente i corsi della magistrale e magari inserire tra gli esami a scelta esami di cultura giapponese per non perdere la parte culturale e letteraria. Anche perché so che in Asia vale più un certificato linguistico in giapponese che una laurea in giapponese purtroppo. Tuttavia sono indeciso per la prima lingua. All’inizio avevo pensato di fare inglese ma ultimamente penso sia banale studiare inglese per altri 5 anni di università soprattutto quando ho già un livello C1 e inoltre sinceramente prediresti lavorare con insegnante o traduttore con altre lingue più particolari rispetto all’inglese. Quindi stavo pensa di fare russo, però ho paura di non farcela a studiare insieme russo cinese e continuare giapponese. Sarebbe una cosa fantastica ma ho paura di imparale male e poco dato che non potrei concentrarmi unicamente su una lingua ( cosa che comunque neanche vorrei fare molto perché altrimenti non farei l’università ma un corso privato di lingua). Inoltre conosco anche persone che studiano 12 lingue insieme quindi forse ce la potrei fare. Cosa mi consiglieresti di fare russo o inglese ? Grazie mille in anticipo
Ciao Marco, intanto grazie per averci scritto e complimenti per i successi linguistici raggiunti fin qui! Abbiamo parlato di come imparare più lingue contemporaneamente in quest’altro articolo https://www.mosalingua.com/it/come-imparare-piu-lingue-contemporaneamente-tutti-i-trucchi-video/
In sintesi, è meglio studiare lingue che non siano troppo simili tra loro. Personalmente, concordo con te che se hai già il C1 di inglese puoi scegliere altro; è vero però anche che mettere russo con due lingue “challenging” come cinese (che, se non ho capito male, inizierai da zero) e giapponese potrebbe essere troppo. E allora perché non lo spagnolo, che comunque è la seconda lingua più parlata nel mondo? Però se la scelta è tra russo e inglese, anche solo per la motivazione, ti direi russo 🙂 Tienici aggiornati sui tuoi progressi in ogni caso!
Ciao Domenico,
intanto complimenti per il tuo forum.
Lavoro da circa 20 anni in una multinazionale americana del settore oil&gas, parlo ovviamente inglese. Vorrei intraprendere lo studio di una lingua straniera non convenzionale che mi possa aprire fra qualche anno nuove opportunità nella mio lavoro e anche fuori.
Ho chiaramente un interesse personale allo studio delle lingue straniere.
Da un punto di vista lavorativo le lingue che potrebbero risultarmi utili sono arabo, russo, cinese, indiano un po’ meno direi il giapponese.
Tieni conto che con gli impegni lavorativi e di famiglia dovrei studiare molto anche da autodidatta.
Consigli per la scelta? Quali parametri dovrei considerare?
Aspetto un tuo consiglio!
volevo dire ciao Luca ….
Ciao!ho trovato questo articolo molto interessante,ma essendo di natura molto indecisa, volevo sapere secondo te quale lingua tra spagnolo,portoghese e francese sia più utile per trovare uno sbocco a livello internazionale. Inoltre come terza lingua vorrei approcciarmi al cinese o al giapponese per aprirmi più possibilità possibile.Grazie^^
Ciao Luca, ho letto che preferisci del tu xD
Ho solo studiato l’inglese alle medie e superiori… niente di più. Sono già grandicella superati oltre i 30. Non ho nulla di qualificazioni o certificazioni. Ma so benissimo l’inglese nello scritto e nelle traduzioni, sono decisamente negata nella conversazione (inglese parlato) non sono per niente fluente.
Ho l’intenzione di iscrivermi all’università in Mediazione Linguistica a Torino o a Padova per avere la possibilità di andare all’Estero. Non ho intenzione di lavorare come insegnante di una lingua straniera o una figura professionale per il turistico (es. musei, guide turistiche ecc ecc). Il mio obiettivo è quello di andare in Brasile (probabilmente a vivere lì e per potermi lavorare o iscrivermi all’università in Brasile però non sulle lingue straniere ma altra facoltà diversa); di saper/capace comunicare con tutte le persone straniere con l’inglese (non britannico ma internazionale) che è universale (ho già alcuni miei amici stranieri con varie lingue diverse); Quindi ho pensato di fare questa sequenza dalla prima alla terza lingua: Inglese (o Anglo Americano) – Portoghese Brasiliano – Spagnolo. Spero che sia una giusta strada… onestamente non saprei quale lingua da optare come una terza lingua oltre a quelle citate. Avrei scelto il Giapponese (che mi servirebbe o meglio ancora mi serve ma dettagli xD) ma l’ho lasciato perdere perché so che bisogna davvero vendere l’anima XD per questo ho optato per lo spagnolo.
Aspetto una tua risposta 🙂
Ciao Luca,
vivo da 10 anni in paesi dove si parla la lingua Spagnola, che ovviamente parlo e scrivo ala perfezione; in piu’ parlo e scrivo anche molto bene inglese; non ho un titolo di studio particolare ne universitario.
nei miei progetti tornero’ in Italia a vivere tra 2 anni e vorrei imparare un’altra lingua per potermi inserire nel mondo del lavoro nuevamente e con facilita’, ovviamente usando le lingue come prima risorsa; facendo delle ricerche sono rimasto con la lingua cinese, che non e’ molto comune in Italia, pero’ leggendo i tuoi consigli ho visto che anche il francese e il tedesco sono lingue abbastanza richieste nel mondo del lavoro in Italia, e sommato al fatto che gia’ parlo 2 , il fatto di parlare: Spagnolo, inglese, Tedesco e Francese potrebbe essere piu’ produttivo lavoralmente che con Inglese, Spagnolo e Cinese; realmente mi piacciono tutte le lingue, solo vorreri sommarne una o due per conoscenza propria e per lavoro;
Cosa ne pensi ?
Grazie Mille
Simone
Ciao Simone, grazie intanto per averci scritto! In realtà entrambe le soluzioni mi sembrano particolarmente efficaci, forse il discrimine può stare nel campo in cui lavori e che potrebbe privilegiare le lingue europee e/o il cinese. Tieni conto anche del fatto che la triade spagnolo-inglese-cinese ti permette di comunicare praticamente con tutto il mondo, esclusa la fetta araba. Certo, imparare francese o tedesco è più facile che dedicarsi al cinese. Se sei davvero motivato, io ti consiglierei il cinese, ma rimane il fatto che dipende anche dal lavoro che fai o che vorresti fare.
In ogni caso in bocca al lupo e tienici aggiornati 🙂
Ciao Luca
Mi chiamo Michele , ti scrivo perché ho un dubbio : quest’anno prima di iniziare la specialistica in lingue per le relazioni internazionali vorrei fare un corso di lingua all’estero. Le mete a cui sono interessato sono Inghilterra e Germania. In inglese ho un livello B2, di tedesco B1. Potrei fare al massimo un’esperienza all’estero di 1 mese. La mia domanda quindi è : avrebbe più senso fare un corso di inglese in Inghilterra per potermi avvicinare al livello C1 o di tedesco e quindi arrivare al B2.1?
Ti ringrazio in anticipo e spero tu mi possa consigliare
PS. Complimenti per questo forum.
Salve Luca,
Sono laureato in mediazione linguistica e italiano come lingua seconda, ho studiato spagnolo,inglese, tedesco come materia a scelta e francese come ampliamento.
Nel settembre 2018 dovrei iscrivermi alla specialistica solo che vorrei cambiare combinazione linguistica: in spagnolo ho ottenuto la certificazione DELE C1, quindi vorrei continuarlo a studiare all’università, invece come seconda lingua sarei indeciso se fare francese o tedesco, inglese come terza.
La mia indecisione tra francese e tedesco sta nel fatto che a me piacerebbe insegnare italiano all’estero; fino a qualche tempo fa avevo pensato di andare in Germania insegnando italiano ma ho scoperto che è davvero difficile dato che ci sono molti tedeschi che parlano italiano perfettamente.. in più la nostra ahimè non è una lingua molto richiesta in Germania, quindi avevo pensato di fare francese come seconda lingua, dato che ad esempio come assistente di lingua in Francia ci sono molte più possibilità, e quindi specializzarmi in spagnolo e francese. Credi sia una combinazione troppo scontata? a questo punto mi consigli di continuare con tedesco, dato che c’è molta meno competizione, o con francese?
Ti ringrazio in anticipo e spero che potrai chiarirmi questo dubbio perché non so veramente cosa scegliere e avrei bisogno di un consiglio da un esperto come te
Grazie e a presto
Ciao Michele,
È una scelta difficile e quindi premetto che il mio è solo un consiglio. Si tratta anche di una scelta di vita tra due paesi e culture e quindi questo dovrebbe orientarti più di ogni altra cosa (vivere in Germania o in Francia non è la stessa cosa). In termini di “chances” professionali mi sento di consigliarti il tedesco perché c’é meno concorrenza e un madrelingua avrà sempre e comunque una marcia in più rispetto a qualcuno del posto. La Germania è il nostro primo partner commerciale, seguita dalla Francia: quindi in entrambi paesi pur essendo una lingua meno richiesta, resta comunque abbastanza studiata. Non voglio scalfire la tua unica certezza, ma perché continuare lo spagnolo all’Università quando hai già un certificato C1? Perché non fare francese e tedesco ed eventualmente spagnolo come terza lingua? Mi sembra un modo di tagliare la testa al toro, che ne dici? Altrimenti, come ti dicevo, scegli anche sulla base delle tue preferenze rispetto al paese e la cultura. E puoi anche seguire il tuo istinto.
Spero che il mio consiglio possa esserti utile.
In bocca al lupo per tutto!
Ciao,
ho una laurea breve in Studi Orientali, prima lingua Giapponese e seconda Cinese, ma non parlo bene, invece sono bilingue Inglese anche se non certificata ancora (ho conseguito l’IELTS Academic con un overall 7.0 che corrisponde ad un livello C1 e poi ho vissuto 6 anni in Inghilterra). Sto cercando lavoro e vorrei migliorare le mie chance, sono disposta a studiare altre 2 o 3 lingue, quali mi consigliate? Avevo pensato a Spagnolo e Tedesco, ma da quello che scrivete forse è meglio Francese e Tedesco,o pensate sia fattibile studiarle tutte e tre insieme? Grazie
Ciao Maria, ma perché mettere una croce su Giapponese e Cinese? Hai la fortuna di aver studiato due lingue rare, difficili e dall’avvenire sicuro. Al tuo posto mi trasferirei laggiù e perfezionerei. Altrimenti per la tua domanda, dipende da quello che vuoi fare nella vita. Comunque francese e tedesco per me sono un’ottima scelto se vuoi lavorare in campo commerciale/export, altrimenti se vuoi fare la traduttrice/interprete le tre sono valide. 3 lingue mi sembra troppo, ma per 2 puoi farcela come spiego in questo video: https://www.youtube.com/watch?v=UTu0LAk1WBI
Un grande in bocca al lupo!
Ciao Luca, stavo pensando seriamente di studiare tedesco e russo insieme all’università. Secondo te sono difficili da studiare insieme? Posso farcela? O è meglio virare su lingue più “facili” e ad esempio al tedesco abbinare, non so, il francese? Ne posso scegliere soltanto due. Io sarei orientato verso il russo che mi piace, però il fatto che tutti dicono che è molto difficile, impossibile, mi ha leggermente scoraggiato. Ora ho due scelte, o insieme al tedesco scelgo una lingua che mi piace ma che è difficile (russo), oppure un’altra che non mi attira molto ma che è facile da imparare (francese o spagnolo). Ripeto io sono orientato comunque verso il russo, tu che mi consigli? Grazie mille e complimenti per il blog.
Ciao Paolo, come in tutte le cose – soprattutto quelle che riguardano le lingue, la chiave è sempre nella motivazione. Quindi, per cominciare, se ti metto di impegno e ti organizzi, studiare du eo più lingue contemporaneamente non è impossibile. Ne abbiamo già parlato nel blog (ti lascio il link https://www.mosalingua.com/it/come-imparare-piu-lingue-contemporaneamente-tutti-i-trucchi-video/ perché trovi il discorso sviluppato e utili consigli), ma in generale è meglio studiare due lingue non simili, fai meno confusione. Forse russo e tedesco possono darti un po’ più filo da torcere ma è sempre meglio studiare una cosa che ci appassiona, come il russo per te, piuttosto che scegliere “solo” la via più facile… sentirai meno il peso nei normali momenti di difficoltà (che comunque troveresti pure con lo spagnolo!) e sarai molto più motivato. Per finire, forse sai che abbiamo da poco lanciato l’app per il russo 😉 E qua ti spieghiamo perch, in fin dei conti, non è poi così difficile: https://www.mosalingua.com/it/perche-la-lingua-russa-e-piu-facile-di-quel-che-credi/
Tienici aggiornati 🙂
Grazie mille per la risposta Mara, essendo che sono giovane ma non più un ragazzino (tra un mese farò 27 anni) e che per alcune circostanze ho potuto iniziare l’università solo ora, mi ero prefissato di laurearmi entro i 30 anni. Avessi 18-19 anni non mi sarei fatto problemi perchè avrei avuto tutto il tempo, ma ora voglio fare il prima possibile. Ed essendo il russo una lingua più difficile avevo un po’ di timore che ci avrei messo più tempo rispetto al francese o allo spagnolo ad esempio di cui tra l’altro già so qualcosa. Ma credo che come hai detto tu bisogna seguire più le proprie ispirazioni piuttosto che la facilità della lingua, ma essendo questo davvero un bel sito ho voluto chiedere dei consigli. Quindi a questo punto credo che farò tedesco e russo insieme piuttosto che tedesco e francese/spagnolo insieme, non lo so sono ancora un po’ indeciso ma alla fine credo che sceglierò le prime due, anche se c’è l’incognita di partire da zero in entrambe le lingue.
Poi credo che studiando russo avrei più opportunità di lavoro rispetto a francese/spagnolo che lo studiano più o meno tutti, in pratica mi differenzierei rispetto agli altri.
ciao Luca! sono al primo anno di università e devo scegliere tre lingue straniere da iniziare già dal primo anno, tra francese,inglese,russo,arabo,cinese,tedesco e spagnolo. A parte francese e russo, sono indecisa sulla terza lingua. ho un problema : so che l’inglese è importante ma non mi piace molto,stessa cosa per il tedesco(del quale bisogna avere una competenza di base per poterlo scegliere,che io non ho,quindi posso escluderlo a prescindere). il cinese,sebbene importante, non mi entusiasma molto,a differenza dell’arabo di cui mi piacerebbe avere più conoscenze ma di cui non mi piace la cultura(quindi andare a vivere in un paese arabo sarebbe un problema) . lo spagnolo,invece,sarebbe la scelta più adatta in quanto ho già delle ampie conoscenze. Ora il mio dubbio è : occorre puntare sulla quantità o sull’utilità? mi spiego, se io continuassi spagnolo,francese e inglese sarebbe più facile,ma meno utile essendo lingue che più o meno conoscono in tanti. Se studiassi due lingue completamente nuove,come russo e cinese o arabo, conoscerei già 5 lingue (credo che inglese e spagnolo si possano imparare anche solo con dei corsi e buona volontà se si hanno conoscenze di base). Inoltre mi chiedo, bisogna puntare di più sulla questione dell’immigrazione/turismo o sul settore economico/commerciale? in ogni caso,cosa mi consiglieresti di scegliere? grazie mille in anticipo per le risposte!
Ciao Luca!
Prima di tutto complimenti per il bel articolo e l’infografica come chiave di lettura più immediata dei dati riportati! 🙂
In meno di un mese inizierò gli studi di lingue all’università e leggendo questo articolo sono ancora più convinta di studiare il tedesco come prima lingua (lingua che, per altro, destreggio bene grazie anche a cinque anni di liceo linguistico e ad un’esperienza di diversi mesi in Germania).
Rimane però il dubbio: qualche lingua scegliere come seconda lingua?
Il mio è un caso particolare: sono italo-messicana e parlo lo spagnolo senza problemi, grazie agli insegnamenti della mamma messicana e ai parenti con i quali in primis parlo e pratico lo spagnolo. Leggo libri e giornali, guardo film e documentari senza problemi di comprensione, la mia unica lacuna è la grammatica che non ho mai imparato sui libri come le altre lingue.
Sono sempre però rimasta affascinata dall’inglese, che studio da tanti anni ormai e mastico molto bene (un pochino meglio del tedesco).
Sono molto indecisa perchè, nonostante l’inglese sia come scritto nell’articolo una sorta di lingua franca, studiarlo all’università significherebbe specializzarlo nell’ambito politico-internazionale, e quindi, a mio parere un plus per la futura carriera lavorativa.
E’ però riscontrato che l’inglese sia alla portata di tutti ormai e la concorrenza così si allarghi, di conseguenza mi balena in testa l’idea di studiare lo spagnolo da zero, che in realtà dal punto di vista grammaticale mi gioverebbe visto che non ho mai avuto una base grammaticale sufficiente, dall’altro invece sembrerebbe un po’ uno spreco di tempo (raggiungere l’università da dove abito significa ogni volta due ore in treno andata e ritorno) impegno, e forse voglia?
Cosa consiglieresti? Chiedo perchè ho letto risposte molto argomentate, dettagliate e decisamente utili!
Ti ringrazio per il tempo che dedicherai a leggere questa lunga domanda e a rispondere in caso!
Victoria
Ciao Victoria,
Il tedesco mi sembra una buona scelta. Personalmente non dedicherei tempo allo spagnolo che potresti approfondire da sola in modo abbastanza veloce. Quindi se devi scegliere tra spagnolo e inglese, ti consiglio il secondo. Ma al posto tuo farei francese come seconda lingua (molto importante in ambito diplomatico) o magari anche un’altra lingua più difficile (arabo, cinese, giapponese). Per l’inglese come terza oppure (o lingua da studiare come autodidatta). Se hai letto le altre risposte, sai che penso che bisogna scegliere le lingue per cui c’é minore concorrenza ma se non te la senti tedesco & inglese possono andare bene.
Un abbraccio ed un grande in bocca al lupo!
Ciao Luca, sono Emanuele, e sto per iscrivermi all’Orientale di Napoli. Arrivo immediatamente al punto: quest’anno, hanno introdotto i test obbligatori per la lingua inglese. Non essendone al corrente, ho perso i test. Volevo chiederti se questo fosse un problema risolvibile. Inoltre, per non procedere di anno sabatico, ho pensato ugualmente di iscrivermi all’Orientale, intraprendendo però alte due lingue, e qui sorge il secondo problema. Lo spagnolo è una delle due prescelte, ma sono profondamente indeciso sulla seconda. Vorrei scegliere il portoghese, essendo una lingua che in certi versi, riprende un po i canoni dello spagnolo, magari il tutto potrebbe facilitarmi gli studi, ma è anche vero che, essendo esse tra le lingue più facili, ho paura di imparare due lingue che non mi porteranno a fare grandi cose. E qui che sorge il dubbio, in quanto pensavo anche al tedesco, al russo e magari al coreano. E se invece facessi Francese? Sono davvero confuso, perchè purtroppo non si sa cos’è che ci si deve aspettare, e la paura del non poter vedere e toccare il futuro con le mie mani mi disorienta tantissimo. Cosa mi consigli? Mi rendo conto della domanda parecchio vaga, ma ho davvero le idee confuse e questo mi spaventa. Grazie mille Luca per il disturbo, attenderò con ansia una tua risposta. A presto.
Ciao Emanuele,
Per la prima domanda riguardo il test dell’Orientale non posso purtroppo aiutarti. Per la scelta delle lingue, a parte quanto scritto nell’articolo ti sconsiglio due lingue molto scelte come spagnolo e portoghese. Secondo me bisogna essere coraggiosi e scegliere almeno una lingua più difficile. Ne citi alcune: sceglierei quella che ti attira di più. In bocca la lupo per tutto!
Ciao Luca! Grazie mille per questo articolo davvero interessante, erano proprio le informazioni che stavo cercando.
Vorrei chiederti qualche consiglio se possibile, ad Ottobre inizierò l’università con la facoltà di Lingue e Letterature Moderne, la mia grande passione! Come prima lingua sceglierò Inglese poiché è una lingua che adoro, per cui ho una grande passione e non voglio abbandonarla assolutamente. Ma sono indecisa su cosa scegliere come seconda lingua. Se dovessi seguire il mio cuore prenderei senza dubbio Portoghese, adoro la musicalità e la simpatia di questa lingua e mi piacerebbe moltissimo vivere per un periodo in Brasile o anche in Portogallo. I miei dubbi riguardano il mondo del lavoro, credi che la combinazione Inglese-Portoghese possa essermi utile? Altrimenti mi piacerebbe tanto studiare il Russo ma non so quanto mi piacerebbe poi passare un periodo in Russia. Così stavo pensando di studiare Inglese-Portoghese e Tedesco come terza lingua. Visto che il Russo è una lingua molto difficile credo che studiarla come terza lingua possa risultare inutile. So che Inglese-Russo è molto richiesto, ma facendo così dovrei rinunciare a studiare approfonditamente il portoghese che passerebbe in terza lingua. Non so bene cosa fare, sono un po’ confusa. Mi assalgono mille dubbi. Sono estremamente preoccupata per quanto riguarda il mondo del lavoro. Ma allo stesso tempo vorrei solo seguire le mie passioni e studiare le lingue che più mi piacciono. Sono combattuta.
Ti ringrazio in anticipo e tanti complimenti per il blog!! 🙂
Ciao Luca, sono al primo anno di università di lingue…La mia università dà la possibilità di scegliere un minimo di due lingue e io ho scelto francese e spagnolo . Queste sono le due lingue che mi hanno sempre appassionato però il problema è che io ho una grande un’antipatia nei confronti dell’inglese pur sapendo che è la lingua più importante. Sono preoccupata proprio perchè ho una conoscenza scolastica dell’inglese e tra l’altro non mi sento portata in questa lingua e quindi ho paura di nn avere possibilità di trovare lavoro poichè è molto richiesta. Così pensavo di specializzarmi in queste due lingue all’università anche perchè non me la sento di affrontare esami di inglese all’università e di fare invece, finiti gli studi, dei corsi per avere una conoscenza media dell’inglese. Dopo vorrei anche fare dei corsi per imparare il portoghese perchè mi affascina molto anche se non è una lingua tanto diffusa.. insomma io non so se sentirmi stupida perchè attualmente mi dedico solo a queste due lingue che sono comunque più facili da apprendere per un italiano e tante volte vorrei mollare tutto perchè mi sento di non essere portata per le lingue considerando la mia situazioe.. Cosa ne pensi? 🙁
Ciao Erica,
Non so quali sono i tuoi progetti professionali, ma in un modo o nell’altro devi imparare bene l’inglese. Sono d’accordo che l’Università non è per forza il luogo migliore in cui impararlo. Se scegli altre lingue all’università, allora devi farti un piano alternativo per impararlo da sola o tramite dei corsi, delle app, internet. È assolutamente obbligatorio se vuoi lavorare oggi. Detto questo, mi permetto di insinuare un dubbio relativo alla scelta di queste due lingue: avrai tanta concorrenza e per me non ha senso fare lingue e scegliere francese e spagnolo che tutti possono imparare facilmente.
A mio modesto avviso, dovresti optare per una lingua più difficile/rara (russo/cinese/polacco/coreano…) + una a scelta tra francese e spagnolo.
La scelta è tua, ma penso che se vuoi assicurarti maggiori prospettive a livello professionale, vale la pena riflettere sul mio consiglio.
Un abbraccio!
Ciao Luca!
Sono un utilizzatore di Mosalingua da un pó’ di tempo.
Anzitutto, devo rigraziare te il tuo team per il vostro grande lavoro.
Mi sta aiutando giorno per giorno a massimizzare le possibilità per realizzare il mio sogno.
Inoltre vorrei chiederti qualche particolare in piú riguardo lo stato della futura app per il Cinese ( sempre non abbia frainteso).
Grazie ancora
Giulio
Ciao Giulio, grazie mille per le tue parole 🙂 Siamo felici di potervi aiutare a realizzare i vostri sogni, non potremmo chiedere di più!
Per quanto riguarda il Cinese, ci stiamo lavorando alacremente e prevediamo di lanciare l’app nella seconda metà dell’anno. Quindi ancora un po’ di pazienza…
Ciao Luca, spero tu mi risponda perchè ho davvero bisogno di un tuo parere che reputerei molto affidabile e prezioso visto i vari post che hai scritto davvero utili. Io ho da sempre una predilezione per le lingue in generale, sia perchè mi vedo abbastanza portato, ma soprattutto perchè sono da sempre le materie che studio più volentieri. La mia intenzione è di entrare alla facoltà di Lingue Orientali a Venezia ma continuo ad essere sommerso dai dubbi, dubbi che riguardano principalmente un mio futuro lavoro, cosa che di questi tempi non può essere trascurata seguendo ciecamente i propri gusti personali. Tra cinese e giapponese io preferirei fare il giapponese che reputo interessante per una serie di motivi quali il comportamento del popolo, le tradizione, la lingua stessa ecc. Le cose che mi bloccano però sono il fatto che l’Italia “non abbia molto a che fare” con questo Paese se non per il turismo. O almeno questo è ciò che ho notato informandomi un po’ su internet e ascoltando alcuni pareri. Io infatti non sarei interessato al settore del turismo ma mi piacerebbe lavorare nell’ambito commerciale. La mia domanda quindi è: secondo te è effettivamente difficile trovare un lavoro nel settore commerciale, import-export, marketing conoscendo questa lingua? Ci sono davvero così poche aziende e imprese italiane che operano con questo Paese? Il cinese l’ho messo in secondo piano, nonostante fosse la mai scelta iniziale, perchè ho paura che sia veramente molto difficile e che costi più tempo per l’apprendimento rispetto al giapponese. Inoltre ho un timore riguardo a un popolo che vedo “strano” (è un pregiudizio arrogante, lo so) e in sostanza non so se mi troverei bene visto che sicuramente per apprenderlo, dovrei passare molto tempo dove il cinese è la lingua madre. Magari potrei pentirmi del giapponese, chi lo sa. Dall’altra parte però sento parlare sempre di più di aziende italiane che effettivamente richiedono il cinese. Insomma sono molto molto confuso e ansioso anche perchè una scelta la devo fare.. Come terza opzione, nel caso in cui non riuscissi ad entrare, (ho già fallito il test prendendolo però molto alla leggera e preparandomi in ritardo) pensavo di fare Lingue Straniere e puntavo al russo, sempre per motivi più che altro lavorativi e per conoscere una lingua “meno classica” diciamo, dato che non ho proprio informazioni riguardo questo Paese e non ho neanche un vero interesse che vada oltre la lingua in sè ovviamente. Magari potresti dirmi tu qualcosa di più anche su questa lingua?
Mi sono dilungato molto ma volevo essere più chiaro possibile! Ti ringrazio in anticipo e spero di ricevere una tua risposta
Ciao Gabriele,
Abbiamo meno scambi commerciali con il Giapponese, questo è un dato di fatto. Ma per imparare lingue così distanti dalla nostra, la passione e la motivazione sono ancora più importanti. Poiché mi interesso al giapponese da tempo (prevedo di impararlo appena possibile), ho letto molto sull’argomento: le due lingue hanno le loro difficoltà e molti non concordano su quale sia più difficile. In soldoni: giapponese (pronuncia facile ma struttura della frase molto difficile per un italiano) vs. cinese (pronuncia molto complicata ma struttura più semplice).
Aggiungo che per il giapponese avrai meno concorrenza… non dimenticare che le azienda italiane possono anche assumere un ragazzo cinese che vive in Italia. Ora se in Italia i cinesi non mancano, i giapponesi lasciano meno facilmente la loro stupenda isola. È una scelta tua ma al tuo posto farei giapponese, russo ed inglese (come terza lingua). Il russo è molto utile e pochi si avventurano quindi te lo consiglio.
Un grande in bocca al lupo!
Ti ringrazio Luca! In effetti c’è da considerare anche la grande quantità di cinesi presenti in Italia.
La mia confusione è dovuta al fatto che la testa mi dice una cosa ma dentro di me sento di doverne fare un’altra. A confondere le idee ancora di più c’è il timore e la paura di non trovare un lavoro o meglio di trovarne uno che però non ha niente a che fare con tutto ciò che ho studiato e la fatica andrebbe sprecata. Ma dopo tutto, quell’incognita resta sempre qualsiasi percorso si voglia intraprendere!
Grazie ancora per i consigli
Piccola correzione: il numero dei locutori francofoni nel mondo non è di 75 milioni bensì di 275 milioni !! Basta pensare che già in Francia sono 68 milioni…
Ciao Aurore,
Grazie per la segnalazione. Ci siamo basati sul numero di madrelingua che secondo varie fonti corrisponde a circa 75 milioni. Nel conteggio non rientrano i paesi in cui il francese è una seconda lingua. Ecco una delle nostre fonti.
Un saluto!
Ciao Luca, grazie per il tuo post molto interessante! Ho studiato e lavorato per due anni in Scozia, quindi mi sento sicura quando si tratta di parlare inglese! Per motivi personali, sono dovuta tornare in Italia e sto pensando di iscrivermi a una facoltà di mediazione linguistica. Come prima lingua vorrei avere il tedesco per approfondire al massimo la conoscenza di questa lingua che amo molto.. o dovrei continuare con l’inglese che conosco già fluentemente e per la quale potrei prendere una certificazione esterna?. Quali lingue mi consiglieresti di scegliere come seconda e terza? Conosco già il francese, ma non mi piace molto. L’arabo, invece, mi affascina, così come alcune lingue che vengono parlate nei paesi dell’Europa dell’Est. (ma non il russo).
Ciao Stella,
Direi di puntare su tedesco (prima lingua) ed inglese (terza lingua) e perché no seguire la tua passione per l’arabo o una lingue dell’est per la seconda lingua. Metto l’inglese come terza perché più facile da continuare da sola.
Un saluto!
Ciao, complimenti per i vostri “prodotti linguistici”. Grazie a voi, sto ripassando inglese, inglese business, francese e tedesco, (lingue che avevo studiato al liceo), inoltre, sto imparando da zero lo spagnolo e il portoghese. Volevo sapere se avete anche un corso di lingua hindi. Grazie
Ciao Veena,
Grazie mille per il messaggio: siamo davvero felici che le nostre app ti stiano aiutando. È stupendo imparare le lingue e vedo che sei molto motivata.
Per l’hindi, non è in programma a breve e medio termine. In generale, seguiamo le indicazioni dei nostri utenti per accontentare il maggior numero di persone; puoi aggiungere questo suggerimento nel nostro sondaggio. Vedrai che per il momento russo, cinese ed esperanto sono in testa alle preferenze dei nostri utenti italiani. 🙂
Salve Luca,
Sono capitata su questa pagina un pò per caso e leggendo la classifica delle lingue e notando il gran numero di commenti, ho pensato di chiederle un consiglio. Sono iscritta al secondo anno della facoltà di Lingue e Culture Straniere e studio Inglese e Tedesco. A settembre prossimo, partirò per l’Erasmus e starò sei mesi in Germania. Malgrado gli esami che darò li mi verranno convalidati, sicuramente avrò un rallentamento negli studi (dovuto anche alla scrittura della tesi e ad esami lasciati indietro). Secondo lei, laurearsi in ritardo di uno o due anni, comporta qualche svantaggio per il futuro e più nello specifico per l’inserimento nel mondo del lavoro?
Ciao Martina,
Il consiglio che mi chiede esula un po’ dal contesto delle lingue che conosco bene. Le posso solo condividere la mia esperienza: se il ritardo è giustificato (esperienza di lavoro o stage durante gli studi, soggiorni all’estero tipo Erasmus…), allora non è per nulla un problema. Se invece il ritardo non è facilmente giustificabile sul CV potrebbe penalizzarla se supera l’anno, anno e mezzo e vuole entrare in grandi aziende.
Ma secondo me, più che laurearsi in tempo secondo me ciò che davvero conta include le esperienze e le conoscenze in più che faranno emerge il suo profilo tra i tanti. Ma è solo un’opinione personale. Un saluto!
Ciao Luca,
Favoloso articolo, mi viene voglia di studiare tutte le lingue!
Lavoro nel settore Trasporti e Logistica (nazionale), ma mi piacerebbe avere un futuro nell’ internazionale. Ho una laurea in Comunicazione/ Scienze Politiche e un livello di inglese C1, che sto perfezionando acquisendo l’accento americano.
All’ università ho studiato spagnolo, ma la lingua non mi ha affascinata e ho fatto molta fatica perchè la confondevo con il latino (che so molto bene). Mi piace la Francia, ma non mi convince del tutto il francese.. Mi affascina molto il russo, ma credo sia una lingua troppo complessa da studiare da autodidatta. Sono anche mamma di un cucciolo di 1 anno, quindi studierei un’oretta ogni sera. Del tedesco cosa pensi? Avendo buone basi di inglese sarebbe una buona scelta? Abito vicino a Como, al confine con la Svizzera. Sarebbe meglio affrontare il tedesco o il francese, secondo te? Oppure orientarsi verso una lingua più di nicchia come olandese/norvegese/polacco/rumeno?
Grazie in anticipo, blog stupendo 🙂
Cara Claudia,
Grazie per i complimenti che fanno sempre piacere, soprattutto quando capisco che l’articolo motiva le persone ad intraprendere la fantastica avventura di imparare una lingua (o più lingue). Per il settore trasporti credo che tedesco e francese siano perfetti (ho lavorato nel settore dei servizi per le aziende di trasporto) perché si tratta di due paesi con un grande peso nel settore. Dalle info fornite, mi sento di consigliarti il tedesco.
In bocca al lupo, un abbraccio!
Ciao a tutti :).
Ogni tanto mi piace passare da voi e leggere alcuni dei vostri articoli,però oggi ho ripensato a un mio quesito che mi frulla in testa da molto tempo dove mi piacerebbe trovare risposta ma a chi chiederlo se non a voi?Mi sembrate le persone perfette :)!
Sinceramente è da un po’ che ci penso ma non saprei proprio da dove incominciare e se è veramente possibile portare avanti questa cosa.
Mi spiego,come purtroppo accade,per la maggior parte delle persone (perché non sa,è indeciso cosa fare nella vita etc.) finisce quasi sempre per fare la scuola sbagliata…com’è successo pure alla sottoscritta.
Purtroppo mi sono accorta troppo tardi che ho una simpatia nel campo delle lingue e che per mancanza di soldi (non ho un lavoro,sono disoccupata) non potrei nemmeno rifare una scuola (oltre a motivi economici”sprecherei” anni,contando anche l’università,perché facendo solo un linguistico credo che non si vada da nessuna parte
tanto che si debba fare pure l’università) e avendo già quasi 27 anni…sono già stata etichettata da altri come persona “vecchia”-.-…se facessi tutto comunque chissà a che età finirò…se ora sono vecchia,figuriamoci,sarò etichettata come decrepita xD.
Parlandone con mia mamma;lei mi ha proposto di fare quei corsi di lingua che propongono tipi nei comuni…ma mi domando se valgono veramente qualcosa perché a me sembra che abbiano il valore di cartastraccia (non so,poi ditemi voi se sbaglio a me da questa impressione xD).
Alla fine la mia domanda è: bisogna avere per forza un diploma per certificare di sapere una lingua?! Ovviamente qualcuno dirà di sì perché sennò quello che ti assume come fa a capire che una lingua la sai?
Ma io mi pongo la stessa domanda per un bilingue (ok,non è il mio caso) ma deve fare anche lui/lei scuola e università solo per ottenere un pezzo di carta dove dice di sapere un cosa che lui/lei già sa?
Ok,il pezzo di carta certifica,però mi chiedo se sia veramente così essenziale,soprattutto per un persona che una lingua la sa già…
Vi pongo tutto questo bel poema perché sto studiando da autodidatta varie lingue (francese,inglese,spagnolo e vorrei fare anche poi tedesco e giapponese) e mi piacerebbe inserirle in un mio futuro lavoro però il dubbio del “pezzo di carta” mi è sempre rimasto in testa
,e non sapevo proprio a chi rivolgermi per risolvere questo quesito.
Ultimissima domanda (poi giuro,la smetto xD) nel caso fosse possibile ottenere un lavoro senza diploma (oppure anche solo con quei attestati dei corsi comunali) in quale tipo di lavoro si potrebbe iniziare per una che non ha esperienza?
Vi chiedo ancora scusa se il commento non è pertinente,ma vi giuro che non sapevo più a chi rivolgermi,ho ottenuto solo risposte che mi hanno ancora più confusa e ora sono ancora piena di dubbi.
Ciao Alessia,
Grazie per la fiducia e per la fedeltà. Provo a rispondere alle tue domande :
– Non è necessario avere il “pezzo di carta” ma in mancanza di un soggiorno all’estero aiuta. L’importante è conoscere una lingua e provarlo in sede di colloquio ma il certificato aiuta chi riceve un curriculum a filtrare puntando su chi ha una prova della conoscenza della lingua. Perche per esperienza, molti scrivono inglese fluente e poi si rilevano avere una conoscenza poco più che scolastica.
– Non punterei su questi corsi comunali ma preparerei da autodidatta i certificati degli entri riconosciuti a livello internazionale. Per l’inglese FCE, CAE, IELTS o TOEIC, per lo spagnolo DELE, per il francese DELF-DALF e via dicendo. Iscriviti giusto all’esame, costa sui 200 € so che è tanto ma è un investimento sul tuo futuro quindi se puoi è una buona spesa.
– Per il lavoro, non saprei perché dipende da troppe cose. Qualche ipotesi : guida turistica, addetta commerciale estero, traduttrice… le lingue aprono mille porte in ogni caso.
Un consiglio finale : meglio puntare su lingua + un’altra competenza (a te scegliere quale) poiché oggi i mercato del lavoro è così duro e selettivo che bisogna accumulare le competenze.
Un grande in bocca al lupo ed una abbraccio!
Salve,
sono un avvocato, mi chiedevo quale lingua o lingue studiare per la mia professione.
Ciao Andrea,
Direi l’inglese soprattutto se pensi di lavorare con le aziende. Capita spesso di dover seguire dossier o contratti in lingua inglese. In seguito, segui la classifica dell’articolo e le tue preferenze.
Un saluto!
Buonasera,
sono una studentessa iscritta al primo anno di Lingue, e mi ritrovo a dover scegliere quali studiare per i prossimi 3. Deve essere una scelta definitiva, in quanto se dovessi pentirmi e cambiare lingua, sarei automaticamente fuori corso. Provengo da 3 anni di Spagnolo delle scuole medie (ricordo ancora qualche frase, non di più), e alle superiori ho studiato Inglese e Francese per 5 anni e Tedesco per 3. Ho già scelto come prima lingua l’Inglese data la sua importanza a livello mondiale, per le altre due avevo pensato a Tedesco e Russo, ma adesso mi assalgono molti dubbi per il fatto che sono due lingue parecchio difficili, e non sono più convinta della loro validità a livello lavorativo. Tra Tedesco e Russo, non volendo uscire dall’Italia, quale secondo Lei ha più validità e sarebbe più utile? Mi piacerebbe avere un suo parere/esperienza personale per entrambe. Cosa ne pensa dell’abbinamento INGLESE/RUSSO o INGLESE/FRANCESE/TEDESCO? Quali pensa possano servire in futuro e in quali ambiti?
La ringrazio
Cordiali Saluti
Salve Lucia,
Dipende davvero dal settore lavorativo quindi è difficile rispondere. Diciamo che se vuole fare l’interprete/traduttrice punterei su inglese/russo e se invece vuole usare le lingue per fare altro inglese/francese/tedesco potrebbe essere una scelta vincente. Per maggiori dettagli rispetto alle lingue ed ai settori, ho riportato le mie esperienze/conoscenze nell’articolo.
In bocca al lupo, so che non è semplice!
Salve.
Da un mese circa frequento il corso universitario di Mediazione Linguistica, sto seguendo i corsi di tedesco e inglese , contemporaneamente i corsi di Cinese- Arabo. Quanto prima dovrei arrivare ad una decisione finale sulle ultime. La mia indecisione è dovuta al fatto che sono interessata ad entrambe le lingue, nel caso in cui la scelta ricada sul Cinese vorrei studiare per la specialistica( strategia e politica del Marketing) a Singapore oppure a Dubai se dovesse essere l’altra. Ora, vorrei chiederle quali tra i due paesi intercorrono maggiormente relazioni di tipo economico\commerciale con la Germania. Le chiedo di fornirmi delle ulteriori “dritte” sulla scelta oppure perché scegliere l’una piuttosto che l’altra. Grazie mille .
Salve Michela,
Oltre ai dati forniti all’interno dell’articolo (che riguardano l’Italia e gli italiani), non sono in grado di darle delle informazioni specifiche sulle relazioni della Germania con questi paesi. Le consiglio di cercare su internet ed in particolare sul sito del Ministero degli Esteri della Germania: dovrebbe sicuramente trovare delle statistiche sugli scambi commerciali.
Un saluto!
Ciao,
Sono capitata su questa pagina per caso e avendo letto prima la classifica e poi alcuni consigli che sono stati dati, vorrei approfittarne anche io!
Mi sono appena diplomata in un istituto tecnico per il turismo a Rimini e ora vorrei intraprendere il corso universitario di mediazione linguistica.
Alle superiori ho studiato inglese, francese e spagnolo e ora avrei come prima lingua inglese (imposta dall’università) e non so quale seconda lingua scegliere tra francese e spagnolo… premetto che conosco pouttosto bene lo spagnolo e ho un livello B2 certificato, soprattutto grazie al fatto che mi piace molto come lingua; mentre il francese lo conosco ma non così bene come lo spagnolo. Cosa mi consiglia?
Come terza lingua pensavo di studiare russo anche se mi affascinano molto le lingue cinese e giapponese.
Quali lingue sceglierebbe al posto mio??
Grazie in anticipo!
Giada
Salve Giada,
Al suo posto sceglierei (nell’ordine) inglese-russo-francese. Il russo comme terza lingua è inutile (perché l’Università dedicherebbe un numero di ore troppo limitato), deve essere almeno la seconda, a mio parere. Un B2 in spagnolo è già spendibile sul mercato del lavoro quindi lo continuerei da solo. Aggiunga pure il francese come terza (da approfondire da sola).
Un saluto!
Ciao ,volevo chiederti un parere …io mi sto per iscrivere a Lingue e Letterature straniere e sono un po indecisa su quali lingue scegliere . Alle superiori ho studiato inglese,francese e spagnolo e ora che mi ritrovo a dover scegliere tra due lingue che apprenderò a livello C1 ,non so se proseguire con francese e spagnolo ,ponendo come terza lingua inglese ,ma livello B1 cercando come autodidatta di migliorarlo ,o se aggiungerne una nuova lingua come il tedesco . Io so già di mio il Rumeno e l’Ungherese ,anche se nn credo siano molto utili come lingue ,pero in futuro dopo la laurea mi piacerebbe provare con l’insegnamento o come hostess , mi chiedo però se per quest’ultima sia meglio mettere l’inglese come prima lingua e quindi arrivare a un livello C1 piuttosto che lo spagnolo e il francese , o se aggiungere il tedesco .In molti scelgono l’inglese come prima lingua ..io vorrei finire per sapere bene lingue che anche se sembrano facili e scontate per alcuni ,non tutti in realtà sanno bene . Insomma sono molto indecisa se proseguire con le solite lingue , anche se il francese non l’ho mai imparato benissimo e lo spagnolo mi appassiona tantissimo, o se aggiungere qualcosa di nuovo. Ho un gran casino in testa e la paura di fare una scelta sbagliata !
Ciao Angela,
Cerco di darti un consiglio, premettendo che nessuna potrà prendere la decisione al posto tuo 😉 Iniziamo già con una dose di ottimismo: conosci già rumeno ed ungherese che a mio avviso sono lingue del futuro e per le quali hai poca concorrenza, quindi già hai un grande vantaggio! Neanche io metterei l’inglese come prima lingua perché puoi raggiungere il livello C1 da sola (come ho fatto io) magari semplicemente preparando il CAE del British Council oppure studiando per il TOEIC dell’ESL. Al tuo posto sceglierei quindi nell’ordine francese-spagnolo-inglese perché già conosci una lingua difficile come l’ungherese ed una lingua poco parlata dagli italiani come il rumeno.
Anche se sono scelte difficili, penso che qualunque strada tu scelga, potrai trovare dei vantaggi e degli elementi positivi.
Un abbraccio, ciao!
Vorrei un consiglio dato che sono in completa confusione… le spiego subito:
ho frequentato il liceo linguistico e ho studiato inglese, francese e tedesco. continuerò a studiare lingue all’università e sono sicura al 100% di proseguire lo studio dell’inglese. Accantonando il tedesco che non mi è piaciuto proprio sono molto indecisa sull’altra lingua da scegliere. Mi piace molto il francese, ma anche lo spagnolo, pur non avendolo mai studiato. sono quindi molto indecisa tra queste due lingue. Ho letto inoltre pareri discordanti tra lo spagnolo e il portoghese e su quale sia la lingua migliore e questo mi ha gettata ancora di più in confusione! per quanto riguarda un futuro lavoro stavo pensando che dopo la mia triennale in lingue culture letterature e traduzione mi piacerebbe molto specializzarmi nel campo dell’editoria e del giornalismo dato che sono entrambe collegate con lo studio delle lingue!
lei cosa mi consiglia?
Salve Marta,
Non è facile darle un consiglio preciso, ma sulla base delle informazioni fornite direi di puntare su inglese-francese e scegliere una terza lingua tra spagnolo e portoghese. Sono due lingue molto richieste (lo spagnolo un po’ di più ma dovrà affrontare più concorrenza rispetto al portoghese) quindi direi di scegliere sulla base delle sue preferenze.
A presto!
Ciao, bell’articolo! Vorrei chiedere un consiglio relativo alla scelta delle lingue da studiare all’università. Ho frequentato il liceo linguistico dove ho studiato inglese, tedesco e spagnolo. Ho conseguito la certificazione B2 in spagnolo. Ora sto per cominciare la facoltà di mediazione linguistica e come prima lingua vorrei studiare tedesco, mentre come seconda lingua sono indecisa se iniziarne una nuova come il russo o continuare lo spagnolo. Quest’ultimo però avevo pensato di lasciarlo da parte considerando che ho già una certificazione anche se non so quanto questa possa servire nel lavoro in futuro. Infine come terza lingua punterei sul portoghese perché mi interessa. Cosa mi consiglierebbe? Grazie 🙂
Ciao Sara,
Grazie per i complimenti. La scelta tedesco-russo-portoghese mi sembra molto interessante perche avendo già un livello B2 in spagnolo, potrà migliorare quest’ultima lingua da sola ed aggiungerne altre al suo bagaglio.
Un saluto!
Ciao! Volevo chiedere un consiglio
Allora, io ho appena finito il liceo linguistico (ho studiato tedesco e spagnolo) e ho deciso di iscrivermi alla facoltà di lingue e letterature straniere: come prima lingua ho scelto l’inglese, per la seconda invece sono ancora indecisa tra il tedesco e lo spagnolo, perché naturalmente trovo più facile la seconda lingua rispetto alla prima (che non ritengo di saper parlare così bene come l’inglese e lo spagnolo), ma dal punto di vista della letteratura preferisco di gran lunga quella tedesca a quella spagnola. Inoltre vorrei andare a fare un erasmus in Inghilterra il secondo anno (con la speranza di poter magari anche andare a lavorare là in futuro) e a questo punto mi sarebbe utile sapere se in Inghilterra è richiesto più l’uso del tedesco o dello spagnolo. Dopo la laurea triennale in lingue e letterature straniere vorrei proseguire con la laurea magistrale in scienze della comunicazione di impresa e pubblicità o qualche altro tipo di laurea improntata sul marketing e il business.
Lei a questo punto quale delle due lingue mi consiglia prendendo in considerazione che avrei intenzione di finire gli studi e lavorare in Inghilterra (anche Scozia o Irlanda in caso)?
Salve Lia,
Come primo consiglio, per la magistrale direi di puntare più su marketing e business (rispetto a comunicazione, settore un po’ troppo saturo al momento). In ogni caso, ottima idea quella di voler unire lingue + altre competenze. Per la scelta della lingue, non è semplice darle un consiglio preciso visti i suoi progetti di vivere in Inghilterra. Se lavorerà nel settore web, allora entrambe le lingue potranno essere molto utili – penso che ci siano molta più concorrenza per lo spagnolo a causa della sua facilità. Sul mercato ci saranno di sicuro molti più italiani che parlano spagnolo rispetto a quelli che padroneggiano la lingua tedesca. Personalmente, punterei sul tedesco, ma non conosco abbastanza il mercato del lavoro dei paesi che lei cita, per poterle dare un consiglio più preciso. Magari provi a postare la stessa domanda su forum specifici. Un grande in bocca al lupo!
La classifica pero’ non tiene conto della difficolta’ relativa delle varie lingue. Una cosa e’ studiare una lingua come lo Spagnolo o il Francese, che un Italiano puo’ apprendere a parlare bene con un anno di studi e tre mesi di pratica nel paese in questione. Un altra cosa sono il Cinese, il Giapponese o l’Arabo, lingue che si possono imparare sul serio solo con anni di studi intensivi, durante il quale non ci si puo’ dedicare ad altre cose.
Nel caso del Cinese, in particolare, quando si tiene conto della terribile difficolta’ e del fatto che i vantaggi lavorativi sono molto minori di quanto comunemente pensato, lo studio di questa lingua comincia ad apparire meno attraente.
Ho scritto anche un articolo su questo tema nel mio blog.
Ciao,
In effetti, la classifica si concentra sull’utilità e non sulla difficoltà di apprendimento. Grazie per il contributo e la tua testimonianza che possono essere molto interessanti per chi vuole cimentarsi con questa lingua.
Un saluto!
Ciao jixiang!
Quello che scrivi è quello che sostengo da tempo (precedentemente ho scritto un post , dove puoi trovarlo un po’ più sopra, dove sostengo che per imparare il cinese ad un buon livello ci vogliono almeno sei anni di totale immersione, e forse non sono nemmeno sufficienti…). Ho letto con piacere il tuo articolo e devo dire che non fa una grinza (soprattutto per il fatto che è solo grazie alla forza lavoro che la cina ha un PIL enorme, non certo per le sue competenze in settori tecnologici e all’avanguardia, dove viene letteralmente surclassata da USA e Giappone).
Complimenti e grazie per l’interessante testimonianza.
Ciao Adele,
forse sei anni di immersione totale e’ una leggera esagerazione. Diciamo che tre anni di studi a tempo pieno e due-tre anni di immersione potrebbero bastare.
Piu’ che per la forza lavoro, la Cina ha un PIL enorme per via della sua smisurata grandezza. Senza di quella, sarebbe solo un altro paese Asiatico semi-sviluppato.
Ciao jixiang
Si, per forza lavoro intendo che, essendo la cina enorme (1,3 miliardi di abitanti), la forza lavoro è tale di conseguenza. Per quanto riguarda gli anni di studio, intendo dire che, secondo me, sei anni sono il minimo per raggingere un livello avanzato (C1-C2). Per il B2, sicuramente tre anni di full immersion in cina dovrebbero essere sufficienti. Ad ogni modo la concorrenza spietata dei madrelingua fa si che ogni livello raggiunto sia quasi inutile. Solo in lavori e circostanze particolari può servire un italiano che sappia il cinese a livelli avanzati, invece che un madrelingua cinese (ad esempio una traduzione di un testo verso l’italiano, nonché una traduzione orale nella stessa direzione). Purtoppo la mole di traduzioni e quant’altro dalla lingua cinese è molto ma molto meno richiesta che per altre lingue come l’inglese, oltre che sottopagata (ma questo vale per qualsiasi lingua…).
Insomma studiare cinese per me ha poco senso, tranne se non si ama la sua cultura e si voglia lavorare in cina (dove però, se si svolge un lavoro di alto livello, può bastare anche solo l’inglese, un po’ come avviene in germania…).
Saluti.
Salve Luca,
prima stavo cercando delle informazioni sulle lingue più importanti del mondo, girellando per il web mi sono imbattuto nel suo sito e devo dirle che è stato davvero interessante leggere il suo articolo! Le faccio i miei complimenti!
ho studiato il cinese da un anno in Italia e l’anno scorso vinsi una borsa di studio per studiare un anno in Cina; alla fine del secondo semestre ho superato le selezioni per la laurea triennale(che però in Cina sono 4 anni) in lingua cinese orientata agli studi economici, di cui il secondo da frequentare negli Stati Uniti presso l’università dello Utah per padroneggiare l’inglese.
Attualmente Il mio livello di cinese è B1 mentre quello di inglese è nella fascia intermedia tra il B1-B2. Nella mia vita vorrei studiare pure il tedesco poichè mi piace tanto la germania e l’ho studiata pure alle medie ma adesso l’ho quasi dimenticato tutto, e suppongo di non essere nemmeno un A1 in tedesco.
Parlando di aspetti negativi… ho paura di dimenticare il mio italiano seguendo questo percorso di laurea, quando feci le superiori non ero molto bravo a scuola, non sono mai stato bocciato ma non prendevo voti altissimi, solo ora mi accorgo di non aver fatto abbastanza in passato, per esempio studiare bene l’inglese e saper padroneggiare l’italiano come si deve, in quest’ultimo a volte sbaglio la grammatica inconsciamente. Consapevole dei miei difetti la mia voglia di studiare è aumentata in modo vertiginosa in questi 2 anni e ho un forte desiderio di seguire questa laurea in Cina, ho frequentato studenti di nazionalità diverse quando studiavo in Cina e costoro mi hanno dato un’ottima influenza sia dal punto di vista scolastico che sociale.
quindi i miei OBIETTIVI sarebbero:
-avere un C1 in inglese e cinese.
-sapere il tedesco ad un livello intermedio (B1-B2).
-Non dimenticare l’italiano.
DOMANDE:
1) Cosa ne pensa di questo percorso di laurea? Secondo lei è meglio seguire questo percorso o frequentare un’università italiana?
1) Secondo lei è fattibile studiare il tedesco insieme all’inglese e il cinese oppure è meglio lasciarlo perdere?
3) Lei è mai stato in Cina?
Salve Nico,
Grazie per i complimenti. Il percorso descritto mi sembra molto interessante, soprattutto per il respiro internationale e per la possibilità di padroneggiare totalmente due lingue estremamente importanti. Mi sembra fattibile affiancare lo studio del tedesco a quello dell’inglese e del cinese, ma solo se avrà molto tempo a sua disposizione e la forte volontà di portare avanti queste 3 lingue. Magari potrebbe iniziare un po’ più tardi lo studio del tedesco, dopo essere arrivato a B2 in cinese ed inglese (a quel punto è molto più facile aggiungere delle lingue in più. Non sono mai stato in Cina.
Un grande in bocca al lupo per tutto!
Caro Luca,
grazie per il suo commento, sono consapevole che non è un percorso facile quello che sto facendo, ma ce la metterò tutta per dare il meglio di me!
Per “Padroneggiare totalmente le lingue” intende forse dire arrivare a dei livelli come il C2? Io sarei soddisfatto se arrivassi al C1 per entrambi. L’inglese non sarà una lingua difficile come il cinese però non credo che ci arriverò al C2 dato che ci starò solo per un anno in America. Riguardo il cinese non ho mai visto in vita mia un europeo che abbia un C2 in cinese o almeno che lo sappia parlare come un madrelingua. Poi magari solo che non li ho mai incontrati.
Caro Nico,
Per padroneggiare una lingua intendo C1: è un livello davvero alto e personalmente non mi fisserei l’obiettivo del C2 (che è praticamente quello di un madrelingua e richiede sforzi enormi ed è utile sono in alcuni casi). Da notare che il B2 basta per lavorare efficacemente in una lingua straniera nella maggior parte dei campi (tranne traduzioni, insegnamento della lingua appresa e mestieri che necessitano una padronanza completa della lingua scritta e orale). Penso che sia abbastanza raro, in effetti. Un saluto ed un grande in bocca al lupo!
Ciao Nico,
io vivo in Cina da anni. Il Cinese e’ difficilissimo, pero’ vivendo in Cina lo si puo’ apprendere.
Tu in che universita’ hai studiato qui in Cina?
Salve jixiang,
grazie per il suo commento, lo so, il cinese è una lingua difficilissima, pur di esserne consapevole mi ha sorpreso ancora di più della sua difficoltà frequentando gli studi in Cina.
Io ho frequentato l’università di Nankai presso Tianjin. Mi sono trovato benissimo e le professoresse sono bravissime a spiegare anche se ammetto di aver avuto un po’ difficoltà all’inizio d’altronde spiegavano in cinese.
Io ho passato l’esame HSK 4 alla fine del secondo semestre con un punteggio molto buono, spero di migliorare sempre di più perchè ho una grande passione per questa lingua.
Ciao Luca!
Mi sono trovata sul tuo articolo e lo trovo interessantissimo!
Complimenti 🙂
Ad ogni modo avrei un consiglio da chiederti.
Ho intenzione di fare l’Università di Lingue, in particolare Mediazione linguistica e culturale all’Orientale di Napoli. Essendo che ho già un B1 in lingua inglese conseguito in Inghilterra ( seppur un pò arrugginito 🙁 ), Il mio unico desiderio è andarmene dall’Italia, quindi qualsiasi lavoro che ovviamente è pertinente alla mia laurea è ben accetta.
Sono affascinata dal mondo asiatico, precisamente amo il Giappone ma riconosco che è una lingua molto difficile e parto praticamente da 0.
Ce la metterò tutta!
Il tuo articolo dice che solo 1,3% della popolazione nipponica parla la lingua inglese e credo ancora meno per la lingua italiana.
Tu che pensi della triade Giappone-Inglese-Italiano ? COn questa scelta si potrebbero aprire più sbocchi lavorativi?
Come terza, credo di scegliere qualcosa per sola conoscenza personale visto che vorrei concentrarmi in modo particolare sul Giapponese e sull’Inglese.
Mi affido alle tue perle di saggezza!
Grazie, un saluto!
Ciao Maria Rosaria,
mi fa davvero piacere che tu abbia trovato l’articolo interessante! Penso che giapponese-inglese-italiano sia una bella triade e se vuoi andare a vivere in Giappone ti aiuterà tanto parlare bene queste lingue. Quindi il mio consiglio è di mettercela tutta come dici!
In futuro mi dedicherò anch’io allo studio del giapponese perché sono da sempre affascinato da questa lingua, dal Giappone e da quest lingua.
Un saluto ed un grande in bocca al lupo!
ciao Luca
Premesso che ho 43 anni e di conseguenza ho abbandonato gli studi circa 20 anni fa, mi piacerebbe intraprendere lo studio del francese o spagnolo.
Il mio dubbio è dovuto al fatto che per 8 ore al giorno in qualche modo a che fare con l’Inglese, che peraltro odio e proprio non digerisco, ho il dubbio di non avere la giusta elasticità mentale per studiare una lingua diversa dall’inglese.
O forse è meglio che studi bene l’inglese ?
Ciao Alessandro,
So che si dice spesso che con l’età è più difficile imparare le lingue, ma credo che noi adulti abbiamo dei vantaggi rispetto ai bambini. Puoi leggere questo mio articolo per una bella dosa di motivazione: Età ottimale per imparare una lingua: 7 vantaggi che gli adulti hanno rispetto ai bambini.
Quindi se vuoi lanciarti nella splendida avventura di imparare una nuova lingua (tra l’altro francese e spagnolo sono due lingue stupende), ti invito davvero a provarci. Di certo l’inglese è importante e pian piano dovresti migliorarlo, ma se non ti piace per nulla, la motivazione e l’interesse per una lingua sono due fattori fondamentali per ottenere risultati. Con il francese e lo spagnolo, avresti questo grande vantaggio!
Un abbraccio e buon apprendimento!
Ciao Luca
Sono un autodidatta. Studio inglese da due anni ed ho raggiunto un buon livello (anche se non ho ancora preso la certificazione, vedendo le caratteristiche dei livelli credo di essere ampiamente a C1). Da circa un mese ho cominciato a studiare tedesco, ma, vuoi per il detto “mangiando viene l’appetito” o vuoi per la mia ampia disponibilità di tempo (attualmente sono disoccupato, quindi non voglio perdere tempo e voglio darmi da fare per qualcosa che possa aiutarmi nel bereve futuro), stavo pensando di cominciare anche con il francese (in realtà ho già cominciato da qualche giorno…).
Considerando che devo quantomeno mantenere il mio livello in inglese e magari, per sicurezza, aumentarlo un po’ (dovendo prima o poi prendermi un certificato linguistico almeno per questa lingua), secondo te è fattibile gestire la situazione con tre lingue? Ho pensato che potrei ripartire il tempo giornaliero in questo modo: 45% inglese, 35% tedesco e 20% francese (per le ultime due mi sono posto l’obiettivo di raggiungere il B2). All’università si studiano tre lingue, anche se non ho idea su come gli studenti gestiscano il tutto (non ho mai frequentato l’università). Cosa ne pensi? Avendo esperienza credo che tu possa darmi qualche consiglio.
Grazie mille!
Ciao Marzio,
In questo caso, saresti a due nuove lingue + allenamento dell’inglese, quindi mi sembra fattibile (di solito sconsiglio tre nuove lingue). Ho personalmente imparato due lingue allo stesso tempo e se ci si organizza bene, non ci sono grossi problemi. Per informazione, sto per finire un articolo + un video dedicata all’argomento con tanti consigli utili per organizzarsi bene quando s’imparano due lingue allo stesso tempo (sarà presto sul blog).
Un grande in bocca al lupo, ciao!
Salve Luca.
Volevo chiederle se la classifica da lei stilata è ancora attuale o ci sono stati dei cambiameni nel corso degli anni? Io vivo in Puglia e sento sempre più spesso da gente che è nel settore delle lingue (università, corsi linguistici, agenzie etc) che tedesco e spagnolo hanno superato di molto il francese (soprattutto il tedesco), e lo spagnolo sarà utile soprattutto a medio-lungo termine. Di altre lingue sento parlare poco (solo il cinese e apprezzato, e in misura molto minore l’ arabo). Il cinese non l’ho mai studiato e non conosco bene come funziona, ma credo che per raggiungere un livello soddisfacente (B2) ci vogliano almeno 5-6 anni, sempre se si studia tutti i giorni e più ore al giorno. Qual è il suo pensiero a riguardo? Infine volevo un suo parere su quale delle tre coppie linguistiche sarebbe più utile raggiungere: Inglese C2 e tedesco a B2; Inglese C1 e tedesco C1; Inglese C1, tedesco B2 e spagnolo B2?
Grazie e buon lavoro
Salve Adele,
Teniamo l’articolo aggiornato ma più o meno le cose non sono molto cambiate a parte il fatto che il tedesco sta guadagnando terreno (ma è vero più per i traduttori/interpreti che per coloro che vogliono lavorare in altri settori perché resta un paese in cui l’inglese è parlato molto bene).
Non ho mai studiato cinese ma conosco molto persone che sono riuscite ad impararlo in molto meno tempo (2 anni in media per un livello B2).
Per le coppie, dipende da lavoro: un traduttore ha bisogno di un livello C1, ma per una persone che fa commercio internazionale basta un livello B2. Per il C2, mi risparmierei la fatica, tranne se vuole insegnare inglese. Le ultime due coppie sembrano interessanti.
Un saluto.
Grazie per la risposta. Ad ogni modo voglio dire alcune cose. Come si può imparare il cinese a livello B2 in due anni? Nelle università si raggiunge il C1 per lingue come inglese o tedesco dopo 5 anni. Poi lei sa bene che un conto è il livello generale di conoscenza della lingua, un altro è quello che si riesce ad esprimere quando si parla. Da quello che ho vissuto e vedo, la maggior parte dei laureati in lingue possieda il C1 per le prime due lingue (ovviamente lingue europee), ma a livello orale (e scommetterei anche per l’ascolto) posso dirle che il livello è molto più basso! (infatti gli esami orali in lingua vertono su argomenti prevedibili e preparati). Allora devo pensare che chi ci riesce col cinese in 2 anni ha una predisposizione naturale, oppure il livello dichiarato non è quello.
Per il livello C2, pensavo che per l’inglese magari potrebbe servire (il problema è raggiungerlo), visto che è la prima lingua per tutti; dunque magari con quel livello la concorrenza è davvero minima. Sbaglio?
Saluti.
Salve Adele,
Per il tempo necessario, secondo me dipende da molti fattori: tempo, motivazione, passione, strumenti utilizzati. L’Università e la scuola non sono per me referenze in materia di efficacia, perché per l’inglese mi hanno fatto perdere solo tempo ed ho ottenuto più in un anno da autodidatta che in un decennio di apprendimento tradizionale. Ma è la mia personalissima opinione. Per il B2 delle persone di cui parlavo non ho modo di verificare naturalmente, ma si tratta di persone normali ma con un grande vantaggio: la passione per la Cina e per la lingua cinese.
Secondo me tra un inglese C1 e C2, la concorrenza si sente meno solo se si vuole diventare insegnanti. In tutti gli altri campi, secondo me non vale la pena perché è un grande sforzo per un risultato relativamente utile (io dedicherei il tempo per imparare una nuova lingua). 😉
In ogni caso, grazie per lo scambio di idee e un in bocca al lupo per tutto!
Ciao Luca. Sto per concludere il mio percorso nello studio della lingua inglese che ho portato ad un livello interessante (in alcune aree anche sopra il C1, anche grazie all’aiuto di un madrelingua verso la fine del mio studio). Ho cominciato da pochissimo a studiare tedesco (si, perché purtroppo solo una lingua non basta), sempre da autodidatta. Ho subito notato che a livello grammaticale è molto complesso, nonché il fatto che il 90% dei vocaboli sono di origine germanica (mentre l’inglese ha il 70% di parole di origine latina…). Siccome vorrei accorciare i tempi, visto la mia più non giovane età (ho quasi 33 anni), vorrei un consiglio: proseguo con il tedesco o ripiego sullo spagnolo? Quest’ultima è molto importante a livello mondiale, ma in italia è un po’ snobbata; però potrei raggiungere un livello molto più alto e in meno tempo. Il francese l’ho scartato perché credo che nel mio caso non serva molto (negli ultimi anni, a livello europeo, è stato surclassato dal tedesco). Non ho una particolare preferenza tra le due lingue (tedesco o spagnolo). Mi piacerebbe lavorare nel settore turistico, ma in ogni caso qualunque settore va bene purché dia un lavoro (visto che per la crisi ho perso il mio quasi tre anni fa…). Al posto mio cosa faresti? Grazie.
Ciao Nicky,
Consiglio del tutto personale: al tuo posto continuerei con il tedesco visto che non hai preferenze. Nel settore turistico mi sembra più richiesto (visto l’afflusso di tedeschi nel nostro paese) e c’é meno concorrenza. Un grande in bocca al lupo per tutto!
Ciao Luca, sto studiando architettura. Il prossimo semestre mi laureo e poi vorrei specializzarmi in un determinato campo, probabilmente facendo un master, o in design di interni o in design dell’accessorio etc..
Ho un livello abbastanza buono in inglese (che studio da sola), diciamo quasi C1, anche se lo ritengo più basso nel parlato. Le lingue mi hanno sempre affascinato e mi piacerebbe sapere il tuo punto di vista riguardo ad una possibile seconda e anche terza lingua che potrei iniziare a studiare, che sia utile per la mia professione.
Ho anche lavorato in agenzia immobiliare (anche se qua in Italia il mercato è abbastanza in crisi, so che in alcuni paesi emergenti invece non lo è), nel settore pubblico e sono in grado di fare certificazioni energetiche per gli edifici(la regolamentazione varia da regione a regione, non so se anche all’estero potrebbe essere utile).
Inoltre, dato che mi piacerebbe provare a lavorare all’estero, in quale paese mi consigli di andare e dove ci sono più opportunità per la mia professione?(ho letto/sentito pareri discordanti…).
Grazie!Buona serata!
p.s. dimenticavo, ho 22 anni
Ciao Niki,
Per le lingue dipende da dove vorresti vivere: all’inglese potresti aggiungere il francese (o tedesco) come terza lingua e magari puntare su una lingua più esotica in base alle tue preferenze (cinese se ami l’oriente, portoghese se ti vedi in Brasile, arabo se ti ti piacerebbe tentare avventure come Dubai o paesi mediorientali, polacco o turco se vuoi restare in Europa). Sono tutte zone che offrono molte possibilità, ma non sono un esperto del tuo campo e quindi posso consigliarti dei paesi in particolare. Dovresti cercare di contattare dei colleghi architetti che vivono nei paesi che ti interessano per conoscere il loro parere: potrebbero darti consigli preziosi. Un saluto ed un grande in bocca al lupo per la tua avventura.
Ciao a tutti! Sono brasiliano e imparo l’italiano. Non puo parlare molto bene, ma vorrei de imparare pio.
Fico feliz em saber que o português se encontra entre as línguas que tu recomendou e que se encontra no ranking. Espero que as relações entre nossos países se aproximem cada vez mais, porque a língua e cultura italiana são muito belas e interessantes. Eu sigo estudando. Abraço!
Oi Ingman,
muito obrigado!
Tchau!
Ciao Luca! Vorrei chiederti delle informazioni non tanto sulla scelta delle lingue ma per quello che viene dopo. Sono madrelingua russa, livello C1 inglese ( a breve faró il test per il c2) e sto studiando cinese. Dopo la laurea triennale vorrei fare un master in Management per cominciare ad inserirmi nel mondo del lavoro e intanto proseguire col cinese. Ecco allora quello che voglio chiederti: quanto cercano le aziende italiane figure che sanno parlare piú lingue ed hanno anche una preparazione economica ( non solida-teorica come chi ha fatto economia per 5 anni magari ma piú pratica) ? Grazie mille, Masha
Ciao Masha, mi sembra un ottimo “piano” e se ha letto gli altri commenti, insisto spesso sul fatto che bisognerebbe cercare di unire lingue+altre competenze per assicurarsi più possibilità nel mondo del lavoro. Detto questo, non sono un esperto di risorse umane, ma per esperienza personale so che le piccole e medie aziende cercano molto persone che parlano le lingue e hanno una preparazione economica e commerciale.
Un saluto!
Ciao Luca,
Sono uno studente di lingue e letterature moderne e ho tantissimi dubbi riguardo la scelta della terza lingua e anche di una quarta ossia “materia d’ampliamento” , come prima lingua studio spagnolo e seconda inglese. La mia indecisione riguarda strettamente le lingue francese e tedesca, il francese l’ho studiato già al liceo , facendo un colloquio all’Institut Français sono risultato essere a un livello B1/B2, penso sia una lingua affascinante , adoro la letteratura , ma non so se può essere utile in questo periodo di crisi, invece per quanto riguarda il tedesco ho frequentato un corso di livello A1 presso il Goethe Institut, a dirti la verità la lingua non mi affascina molto ma l’idea di andare a vivere in Germania penso proprio sia uno dei sogni. Quindi parlando di “Lingua” opterei per il francese assolutamente, ma avrei paura se un giorno potrebbe non servirmi a niente.
Per quanto invece riguarda la quarta lingua l’indecisione è tra cinese e giapponese, il cinese penso sia fondamentale ma non trovo sia una delle mie lingue preferite, mentre il giapponese mi piace davvero tanto, ma so che per il futuro il cinese comanderà su tutto.. cosa mi consigli?
Complimenti per l’articolo davvero.
Cordiali saluti,
Michele
Ciao Michele,
Dipende molto dalla professione che sceglierai ma diciamo che con un livello B1-B2 puoi permetterti di approfondire il francese da autodidatta e studiare il tedesco all’università. Per la quarta, non so quante ore verranno dedicate perche se sono poche, il cinese e giapponese richiedono un maggiore investimento in termini di tempo. Ma tra le due, direi di seguire la tua preferenza e optare per il giapponese: il cinese diventerà sempre più importante, ma non dimentichiamo che il Giappone rimane e resterà una potenza economica di primo livello.
Un saluto!
Ciao Luca!
Sono al quarto anno di un liceo linguistico. Non so bene che lavoro farò da grande, ma sono quasi sicura di scegliere la facoltà di lingue e letterature straniere perché mi piacciono tantissimo e qualsiasi lavoro che mi permetta di parlarle ed entrare in contatto con culture diverse mi affascina!
– L’inglese lo parlo dalle elementari e al momento mi sto preparando per sostenere l’esame per l’Advanced Certificate (che corrisponde al C1) ed è la mia lingua preferita. Sono indecisa se sceglierlo come terza lingua oppure approfondirlo da me.
– So che il tedesco è molto importante, ma non riesco proprio a farmelo piacere e vorrei evitare di studiarlo all’università. Attualmente ho un livello B1.
– Il francese è la mia lingua romanza preferita, quindi non mi dispiacerebbe aggiungerla al mio programma di studi.
– Ho una grande passione per la Scandinavia, e pensavo di studiare norvegese all’università, ma se da un lato è vero che c’è poca concorrenza, dall’altro c’è anche poca richiesta. Magari posso impararlo da autodidatta? O è difficile? Dicono che se lo sai, negli altri paesi scandinavi riescono a capirti facilmente e quindi è il più consigliato. Però non so cosa può offrire… se lo studiassi sarebbe puramente per passione.
– Mi piacerebbe affiancare lo studio di una lingua impegnativa, ma sono indecisa tra giapponese, finlandese o russo. Personalmente mi piace tantissimo il giapponese, però il russo è più richiesto.
Cosa mi consiglieresti?
Tanti saluti 🙂
Ciao Valeria,
Direi inglese da autodidatta + tedesco (arrivata a B1 sarebbe peccato abbandonare) + una lingua impegnativa a scelta tra russo, norvegese e giapponese. In seguito, potrai affiancare un’altra lingua come il francese.
Un saluto!
Ciao luca
ho 23 anni e vorrei buttarmi sulla facoltà di lingue anche se mediazione e interpretariato mi affascinano allo stesso modo.Premetto che non ho frequentato un liceo linguistico quindi partirei da zero per tutte le lingue ad eccezione dell’inglese dove ho un B2 quindi vorrei saper in primis se anche per chi non ha gia una base la facoltà di lingue o mediazione possa essere fattibile.In secondo luogo nella possibile scelta delle lingue sarei indicativamente orientato sul francese e sullo spagnolo perchè adoro gli accenti,l’espressività ma vorrei qualcosa che fosse spendibile nel mondo lavorativo e mi desse piu opportunità.Di tedesco non so nulla però so che è molto richiesto,riguardo alle altre lingue sono decisamente affascinato dal cinese e dal giapponese ma so che sono decisamente difficili da padroneggiare.Il campo in cui vorrei lavorare è quello turistico alla fine e punto a padroneggiare le lingue che studierò quindi vorrei arrivare minimo ad un b2 per tutte.Che mi consigli?
Ciao Davide,
Il mio consiglio è sempre quello di affiancare una lingua più facile ad una più difficile. Quindi un binomio francese-tedesco/giapponese/cinese mi sembra una scelta ideale per lavorare nell’ambito del turismo. Oppure spagnolo-tedesco/giapponese/cinese.
Un saluto!
Articolo interessante, ma sarebbe interessante affrontare anche la questione di quale sia l’importanza del LIVELLO di conoscenza di una lingua.
Per esempio per trovare lavoro in un’azienda Italiana è meglio conoscere lo Spagnolo alla perfezione o parlottare/biascicare il Tedesco piuttosto che il Russo/Cinese?
Perché nella testa di molti Italiani lo Spagnolo è facile perché sanno dire forse “Hola ¿cómo estás?” (sempre che non sbaglino accenti) per poter scrivere nel CV che sanno anche lo Spagnolo. Poi se gli chiedi di parlare in Spagnolo o di scrivere due righe vengono fuori degli strafalcioni racapriccianti che farebbero sbellicare l’ultimo degli ignoranti.
Quindi, secondo te, per il lavoro è meglio avere un livello basso/basico di una lingua ostica (Tedesco, Russo, Cinese, Arabo) o padroneggiare alla perfezione una lingua ‘facile’ (Spagnolo, Francese).
Grazie
Ciao Marco,
Per lavorare bisogna avere almeno un libello intermedio B1 (meglio B2), quindi meglio un livello migliore in una lingua più facile che un livello basso in una lingua difficile. A presto!
Buongiorno!
Sono una quarantenne, mamma di un ragazzino di 13 anni che, da sempre sogna di viaggiare anche x lavoro.
Da qui l’ormai prossima preiscrizione alla scuola che più ha sentito a lui vicina x attitudini e personalità:
l’istuituto tecnico turistico. Da qui, due domande si fanno più difficili a rispondersi: indirizzo turistico o marketing internazionale? Portato x intelligenza più che x lo studio.., il suo profilo e la sua preferenza (di poco) cadrebbe sul marketing e la previsione di un inserimento nel commercio estero o comunque in una mediazione linguistica internazionale. Qual è la tua considerazione in merito? ( noi abitiamo a Treviso) La seconda domanda verte sulla seconda lingua straniera: francese o spagnolo? Alla scuola media studia il francese che lui adora e che io confermerei per lasciargli il suo cavallino di battaglia in un momento già di tanti cambiamenti.. .
Saremmo però tentati anche dallo spagnolo forse perchè condizionati dalla maggioranza delle persone che, oggi, sembrano preferirlo. Possiamo avere una tua cortese opinione? Restiamo in attesa per procedere con l’inserimento quindi speriamo davvero di ricevere presto tue notizie.
Grazie, della cordiale professionalità.
Barbara e Andre
Buongiorno Barbara & Andre,
Per la prima domanda, consiglierei di seguire la preferenza per il marketing internazionale ed il commercio estero. Discorso equivalente per la scelta della lingua: se al ragazzino piace il francese (non dimenticando l’inglese ovviamente), direi di continuare su questa strada. Lo spagnolo potrà essere integrato in seguito perché resta una delle lingue più semplici per noi italiani.
Un saluto
Ciao Luca,
sono un ragazzo di Napoli che ancora non ha conseguito il diploma e già pensa alla laurea .
Studio economia , ma non c’è niente che possa tenermi attaccato ai libri come le lingue , sto pensando a una magistrale in lingue , e siccome qui c’è L’Orientale che offre tra i migliori percorsi di studi , volevo più pareri possibili su quali lingue potessi scegliere in modo da avere più sbocchi lavorativi , valutando che :
-Non riesco a scegliere quali , mi piacciono tutte
-Ho una passione incondizionata per l’Europa
-Ho intenzione di trasferirmi in uno dei paesi del Nord ( Germania – Danimarca – Norvegia – Olanda )
Quali lingue mi consigli ?
Ti dico che sono proiettato e già studio tedesco perché mi piace al Goethe Institut e entro il diploma dovrei conseguire l’esame per il B1 se tutto va bene , e che mi piace il suono della lingua portoghese e quella polacca , problema … lo so parlare come un madrelingua ( di 2 anni 🙂 )
Di quelle dell’oriente apprezzo il russo e già lo so leggere e scrivere , problema … conosco pochissime parole !
Cinese , ho l’attestato di un mini corso :/ , ma mi sono accorto che non mi piace più di tanto , anche comprendendone l’importanza che ha …
Grazie in anticipo 🙂
Ciao Raffaele,
Direi di puntare su tedesco e russo (ottimo binomio).
Un saluto!
Фабио Оливери non ci credo che il russo sia facile per qualcuno 🙂 buon studio!
Ciao Luca. Ti seguo da un po’ e adesso ho deciso di scriverti. Studio inglese e spagnolo da autodidatta. Dovrò dare degli esami per certificarmi ad un livello avanzato (penso C2 per entrambi). Ci vorrà ancora un po’ di tempo, ma volevo chiederti cosa ne pensi del lavoro di interprete. C’è molta concorrenza? Siccome è un lavoro non semplice (molto più impegnativo di fare la guida turistica o il traduttore), pensi che possa essere una buona idea fare un corso specifico di abilitazione e intraprendere questa carriera?
Ciao Lorenzo, orami la concorrenza è ovunque ma per gli interpreti forse la situazione è migliore che per i traduttori e guide turistiche. Come sempre consiglierei di affiancare all’inglese una lingua più difficile, ma anche lo spagnolo può essere una buona scelta. In bocca al lupo!
Ciao Luca!
Complimenti per il sito, è veramente bello! Sono un ragazzo di 27 anni, ho fatto vari lavoretti ma non ho mai avuto un lavoro vero. Conosco varie lingue europee a livello intermedio e il turco (livello intermedio)… Non so se andare 6 mesi in Turchia a perfezionare il turco e fare così un’immersione totale nella lingua oppure andare in un Paese anglofono e fare un corso lì con uno stage finale … Anche fare uno stage è importante per il mondo del lavoro. Te cosa mi consiglieresti di fare? E’ meglio studiare l’inglese a casa e perfezionarmi nella lingua turca in Turchia? Ai fini lavorativi (aziende, traduzioni, ecc) quanto conta il turco?Grazie!
Ciao Giuliano,
Sinceramente, poiché vanno tutti in Inghilterra ad imparare l’inglese, perché non puntare su un paese emergente come la Turchia ed imparare una lingua per la quale avresti poco concorrenza. È una scelta tua, ma al tuo posto io farei lo stage di 6 mesi in Turchia perfezionando il turco in modo do poter lavorare con questa lingua. E in parallelo, migliorerei l’inglese come auto-didatta (oggi è molto fattibile). Per informazione, un utente mi ha recentemente chiesto se potevamo fare MosaLingua Turco perché lavora in Turchia per un azienda italiana 😉
Grazie per i complimenti e in bocca al lupo per tutto!
Ciao Luca.
Volevo chiederti se per intraprendere la professione di traduttore sia necessaria una laurea o basta avere un livello avanzato della lingua (inglese nel mio caso) in tutte le aree, principalmente writing e reading, e magari un corso specifico di abilitazione (come per la guida turistica)? Su internet si dice di tuttto e di più…
Grazie in anticipo.
Ciao Andrea,
Non sono in grado di darti una risposta precisa a riguardo. La cosa migliore è rivolgerti ad un traduttore professionista o ad un’agenzia di traduzioni per chiedere conferma.
Un saluto!
Anche se Ъ Ы Ь causano qualche problemino… ma per il resto è una lingua affascinante e l'alfabeto cirillico è bellissimo !!! 🙂
Ciao Luca!
Per prima cosa, tanti complimenti per l’ottima gestione del sito! 😉
Sto per terminare la triennale in lingue (studio inglese, arabo e tedesco). Finita la triennale, il mio intento sarebbe quello di andare a studiare all’estero per la specialistica, in Germania.
Mi chiedo: un eventuale titolo di studio conseguito all’estero che validità avrebbe in Italia?
Sarah
Ciao Sarah,
Grazie per i complimenti. Da quanto ne so, i titoli universitari conseguiti all’interno dell’UE sono riconosciuti in tutti i paesi membri. Ma sempre meglio chiedere all’Università stessa. A livello lavorativo è una buona scelta perché aver studiato all’estero è di solito ben visto.
Un saluto!
Ciao Luca,
Mi servirebbe un tuo consiglio…
L’anno prossimo dovrei cominciare l’università…
L’intento è di fare mediazione linguistica (commercio estero o turismo) però col presupposto di essere straniera, più precisamente sono ucraina perciò fin da piccola capisco il russo ma per quanto riguarda la grammatica non l’ho mai fatta (tutto il mio percorso scolastico si è svolto in Italia).
E’ proprio qui che nasce il problema perchè io studio francese ed inglese, e ho la certificazione di B1 in entrambe, sono interessata alla cultura cinese ma vorrei tornare nel mio paese o comunque” non perdere contatti”. (un bel casino XD)
Ora io mi chiedo.
– cosa scegliere tra inglese e francese perchè a me piacciono entrambe le lingue ma da quello che ho capito la maggior parte delle persone prende come prima lingua l’inglese perchè nel mondo del lavoro è una cosa scontata. Vedo però anche il francese ha una grande egemonia,,.
– cosa scegliere tra cinese e russo (come I o II lingua) considerato il livello richiesto e anche perchè io stessa lingue così poco diffuse vorrei studiare bene (almeno livello C1)
– meglio lasciare le “lingue scontate” e prendere cinese a russo?
Tante grazie in anticipo :))
Ciao Anastasiya,
L’inglese è un must quindi o lo integri nel cursus universitario (come seconda lingua ad es.) oppure ti impegni a studiarlo/perfezionarlo da sola (molto fattibile). Nel tuo caso sarebbe davvero un peccato non cogliere l’occasione per imparare a parlare bene il russo (lo preferirei al cinese perché per te è più indicato il russo). Quindi il mio consiglio è scegliere
– o russo (prima lingua)- inglese(seconda lingua) – francese (terza lingua)
– o russo (prima lingua)- francese(seconda lingua) – inglese (terza lingua)
Sapendo che la terza lingua dovrai migliorarla da sola perché le ore dedicate all’Università non basteranno.
Un grande in bocca al lupo, a presto!
Ciao Luca
Studio intensamente inglese da poco più di un anno (sono partivo da un livello scolastico, diciamo A1-A2). Sto progredendo sempre di più nella lettura, nella scrittura e, in misura minore, nel parlato. Per l’ascolto, pur essendo arrivato ad un discreto livello (riesco a capire circa 75-80% di un film in lingua non standard e senza sottotitoli). Il problema è che sono almeno 4 mesi che il mio listening non migliora di una virgola (ascolto ogni giorno circa 40-60 minuti di lingua inglese; a volte film, a volte anime o ancora interviste ecc). Non riesco a superare questo livello di comprensione (sembra impossibile, perché ad ogni film o altro mi sfugge sempre quel 20% circa, anche riascoltando i punti che non mi sono chiari). Avresti qualche consiglio da darmi ? Grazie
Ps: il mio obiettivo è di cercare di prendere il certificato Cambridge C1 (a dire il vero il mio sogno è il C2, ma credo che anche per qualche madrelingua sarebbe impegnativo superarlo [un po’ come alcuni italiani che non passerebbero il livello C2 in Italiano…], immagino dunque per me…).
Ciao Bruno,
Prima di tutto, ti invito a vedere il bicchiere mezzo pieno anzi quasi pieno visto che sei all’80% di comprensione (risultato molto positivo). In effetti, è normale: è più veloce arrivare all’80% di un risultato che aggiungere i 20% che mancano (anche se va contro la logica). Il mio consiglio è prima di tutto continuare con la pratica, come stai facendo. Migliorerai vedrai, anche se prenderà un pochino di tempo. Poi, magari cerca di analizzare quei punti che non capisci, leggendo i sottotitoli: magari ci suono suoni con cui hai difficoltà o forse un vocabolario particolare.
In bocca al lupo!
P.S.: Ho preso il C1 qualche anno fa – impegnativo ma fattibile. Per il C2, se non vuoi insegnare inglese, ti puoi accontentare del C1 che è già un bel gran livello! 😉
Ciao, Luca!
Come un po' tutti coloro che ti hanno scritto, anche io vorrei chiederti un suggerimento! Sto frequentando il primo anno di Lingue e Culture e devo scegliere che lingue studiare. Ho pensato di fare francese ed inglese rispettivamente come prima e seconda (anche perchè mi piacerebbe insegnare letteratura inglese/ francese anche all'estero) mentre per la terza sono estremamente indecisa… La mia scelta oscilla tra il russo (che nel mio ateneo è insegnata molto bene e permette di raggiungere il C1), il giapponese (insegnato un pò' peggio, si raggiunge il B2) ed il tedesco. Il russo sarebbe perfetto dal punto di vista lavorativo, ma la cultura non mi appassiona e ho paura di dover poi studiare una lingua che non mi piace, mentre adoro la cultura giapponese ma ho paura di non riuscire poi a parlarla ad un buon livello. Per il tedesco, sono neutrale.
Cosa mi consigli?
Ciao Ariel,
Escluderei il russo che senza un particolare interesse può diventare ostico. La scelta resta tra tedesco e giapponese: il tedesco mi sembra più fattibile come terza lingua ma se ti impegni a studiare anche da sola la lingua giapponese, perché non coltivare questo interesse. E B2 è già un bel livello (soprattutto per una lingua asiatica). Quindi, se può aiutarti, devi scegliere tra la strada un po’ più semplice (tedesco) e quella più difficile (giapponese). A presto!
Ciao.
Mi chiedevo quale potesse essere il livello linguistico dei professori universitari di lingue straniere. Pensandoci, a mio avviso dipende dalla lingua in questione. Prendendo ad esempio una lingua di riferimento come l’inglese, Io penso questo: writing e reading C2, mentre listening e speaking C1. Che ne pensi?
Salve Ale,
Penso che a partire da C1 vada bene (poi se si arriva a C2 per alcune delle competenze, meglio così).
Un saluto
Ciao Luca,
sono una studentessa di lingue, iscritta alla triennale di mediazione linguistica e culturale. A settembre inizierò il secondo anno.
L’anno scorso ho dovuto fare la grande scelta tra le tante lingue che la mia università offre e alla fine ho deciso di inserire nel mio piano di studi: la lingua francese come prima lingua (lingua che mi ha spinto a scegliere questa facoltà! Nutro una grande passione per la cultura e la lingua francese e nonostante la conosca già bene, sono dell’opinione che non si finisca mai di imparare; è per questo che ho deciso di sceglierla come prima lingua. Punto molto sul francese e sulle possibilità lavorative che danno nazioni come la Francia o il Belgio, spero di non sbagliarmi!); la lingua russa come seconda lingua (la decisione di scegliere il russo come seconda lingua è scaturita dalla volontà di scegliere un lingua “forte”, emergente, che avesse potuto darmi, in futuro, buone possibilità nel mondo del lavoro. Nonostante mi sia impegnata abbastanza, nel corso di questi mesi, nello studio della lingua russa, ho avuto e sto avendo non poche difficoltà nell’apprenderla. Inoltre, sono tanti gli slavofoni (ucraini, polacchi, bielorussi, ecc.) che si lanciano nello studio e nel perfezionamento della lingua russa (molti più di noi italiani) e rispetto a loro, sono convinta, che noi italiani abbiamo 0 possibilità: è normale che se un datore di lavoro ha bisogno di una traduzione dal russo all’italiano, sceglierà un interprete slavofono, piuttosto che uno italiano. La situazione della Russia, inoltre, non fa ben sperare, la decisione di intraprendere la guerra la sta portando ad essere “isolata” dalle nazioni europee e dagli Stati Uniti. Di fronte a tutto ciò, sto pensando di cambiare lingua, ma sono molto indecisa! La scelta ricadrebbe a questo punto tra tedesco, spagnolo o portoghese, ma non so se queste lingue possano darmi le stesse possibilità che avrebbe potuto darmi il russo! Ti chiedo un consiglio… Dici che dovrei provarci ancora con il russo? O sarebbe meglio studiare un’altra lingua che mi piaccia di più e che potrebbe darmi altrettante possibilità lavorative? Quale lingua mi consigli?
Se può esserti utile, il lavoro che vorrei fare dopo la laurea è quello dell’interprete in televisione oppure mi piacerebbe molto lavorare come manager in un’azienda o per un organo politico importante.
Un’altra cosa, secondo te, ho sbagliato a non inserire un’altra lingua e a voler studiare ancora meglio il francese?
Scusa le mille domande, ma sono in una crisi profonda, vorrei laurearmi presto ed imparare lingue che mi possano servire davvero!
Ti ringrazio per i tuoi consigli e complimenti per la tua bravura!!! 😉
Ciao Mara,
I tuoi dubbi e difficoltà sono comprensibili ed è vero che la situazione geopolitica del momento non aiuta per nulla. Per la traduzione, sappi che in genere si preferisce sempre la persona madrelingua nella lingua finale: ossia un russo per traduzioni italiano->russo ed un italiano per russo->italiano. Quindi tutto dipende dai bisogni dell’azienda in questione. Le difficoltà con il russo sono normali e dopo qualche mesi mi stupirebbe che tu dicessi il contrario. Il mio consiglio è pensare seriamente a continuare a provarci. Altrimenti, se vuoi cambiare, il tedesco mi sembra una buona scelta. AL tuo posto, non rimetterei in discussione la scelta del francese come prima lingua, ma cercherei dopo la triennale di specializzarmi in un altro campo allo stesso tempo (economia, scienze politiche, commercio, marketing) per avere più frecce al tuo arco!
Tanti in bocca al lupo, ti auguro di cuore che tutto vada per il meglio! A presto, ciao!
Ciao Luca,
sono uno studente del liceo classico e devo dirti che sono molto soddisfatto della mia scelta, che mi sta dando molte soddisfazioni. Nonostante ciò, da un po’ di tempo a questa parte, sto sviluppando il desiderio di imparare delle lingue straniere. Al momento so l’inglese ad un livello medio (credo fra B1 e B2, anche se non ho la certificazione) e ho dei ricordi residui del francese (che si fermano a “je ne parle pas francais”).
Vorrei impararne diverse lingue, su tutte tedesco e russo. Sapendo il greco antico ho fatto delle valutazioni:
1) il russo usa diverse lettere greche, che all’inizio sono caratteri in meno da imparare in un alfabeto tosto
2) per gli italiani il russo è ostico per le declinazioni, che in italiano non abbiamo. Sapendo quelle del greco, non solo dovrei avere già in mente come funzionano le declinazioni, ma mi dovrebbero addirittura sembrare più semplici. E’ giusto o errato?
In seguito vorrei imparare il tedesco perchè è una lingua molto importante nel commercio ed ha molte affinità con l’inglese.
Il tutto però lo prendo con le pinze, poichè sono molto impegnato con i miei attuali studi e le vorrei imparare o da autodidatta o facendo dei corsi. Vorrei che le lingue siano un plus, non che siano il fulcro dei miei futuri studi univeristari.
Cosa ne dici? Mi consigli di persistere col russo? E il tedesco? Tenendo conto dei miei attuali studi e del tempo libero futuro, mi potresti indicare 2/3 lingue che potrebbero fare al caso mio fra quelle che mi ispirano ma di cui non so nulla? Giapponese, arabo, coreano, hindi, malese, francese, greco moderno (sarei molto avvantaggiato, ma vale la pena studiarlo?). Non ho messo il cinese perchè ormia tutti quelli che sanno qualche lingua oltre le solite inglese-francese-spagnolo punta tutto sul cinese, vorrei differenziarmi, e nemmeno lo spagnolo, che, non so perchè, proprio non mi ispira nonostante so che sia importante.
PS molto bello il blog! Lo visiterò più spesso!
Caro Lorenzo,
prima di tutto credo che sia un’ottima strategia imparare le lingue specializzandosi nello stesso tempo in altri ambiti. Direi di cominciare con il russo o il tedesco e venerdì dopo i primi 6 mesi di studi da auto-didatta se riesci ad affiancare un’altra lingua oltre all’inglese (che devi continuare ad approfondire come puoi immaginare). Nell’articolo hai vari elementi sulle lingue più richieste (lascerei stare il greco moderno) ma credo che nel tuo caso dovresti seguire i tuoi interessi per la lingua russa e tedesca.
Un saluto
Luca
Grazie per i tuoi consigli! So bene che la mia combinazione linguistica non è molto rara e richiesta, ma queste lingue e i rispettivi paesi in cui vengono parlate li amo particolarmente. Visto che al momento frequento un liceo scientifico e studio solo inglese, mi consiglieresti il metodo Assimil per iniziare a studiare lingue come il tedesco? A che livello linguistico potrei arrivare con questo metodo?
Fabrizio, non conosco la versione per l’apprendimento del tedesco ma so che il metodo piace a molte persone. In genere puoi arrivare al livello B2. Per l’apprendimento veloce del vocabolario (e anche per un primo approccio alla lingua tedesca), dai anche un’occhiata alla nostra app: https://www.mosalingua.com/it/apps/mosalingua-tedesco/
Un saluto, a presto!
Ciao Luca! Complimenti per il blog..davvero molto utile! Mi rivolgo a te per un consiglio sul mio percorso universitario..in sostanza sono molto indeciso se frequentare la facoltà di lingue orientali all’orientale di Napoli (dove studierei giapponese-spagnolo o giapponese-inglese..tu quale combinazione mi consiglieresti?) o la facoltà di interpretariato e traduzione (SSLMIT) di Trieste (dove credo che studierei spagnolo-tedesco-inglese)..secondo te frequentando la facoltà di lingue orientali una lingua seppur complicata come il giapponese riesco ad apprenderla abbastanza bene per diventare interprete in questa lingua? Non essendo una facoltà di mediazione linguistica/interpretariato non rischio di studiare tanta letteratura e fare poca pratica della lingua? Per te per un interprete la combinazione spagnolo-tedesco-inglese è utile o vi sono poche speranze di trovare un lavoro con queste lingue?
Ciao Fabrizio,
Grazie mille per i complimenti. In effetti, iscrivendoti a giapponese all’Orientale, rischi di finire il percorso universitario senza poter essere in grado di fare l’interprete: un anno universitario o comunque un periodo lunghetto in Giappone mi sembrano indispensabili (visto che come dici la facoltà non si concentrerà sull’interpretariato). Per la combinazione che descrivi, la mia è solo un’opinione che deriva dalle mie esperienze in campo aziendale: per queste lingue meno ostiche, le aziende puntano spesso su persone che parlano le lingue al di là delle loro competenze specifiche (soprattutto per le figure commerciali). In questo modo possono ricorrere meno agli interpreti (tranne in occasioni particolari come fiere e congressi) e quindi le richieste in questo campo sono minori, a fronte di una concorrenza molto forte. Ma naturalmente non è impossibile. Altrimenti l’ideale sarebbe affiancare a tedesco-inglese, una lingua meno studiata (come prima o seconda lingua) che ti garantirebbe qualche chance in più secondo me.
Un grande in bocca al lupo, ciao!
Ciao Luca, sono in procinto di iscrivermi ad un’università riguardante le lingue. Nonostante non abbia una grande preparazione in questo ambito, dato che provengo da un Liceo scientifico, ho deciso di provare lo stesso a seguire questo mio interesse e magari cercare di rimediare alle scelte sbagliate del passato.
Al momento ho una buona preparazione in inglese (credo di raggiungere un livello B2, nonostante non possegga la certificazione) e qualche piccola, ma davvero piccola, base di francese (studiato alle medie). Ho valutato i vari ambiti in cui poter spendere una laurea in Lingue e, escludendo l’insegnamento, credo che lavorerei volentieri sia nel campo sociale-umanitario, sia in quello turistico, sia in quello commerciale delle aziende, senza dimenticare l’interpretariato. Per quanto riguarda quest’ultimo, ho letto che è davvero difficile diventare un vero interprete e, date le mie scarse conoscenze, sarebbe un azzardo buttarsi in questo settore. Tra l’altro le scuole di interpretariato sono per lo più private e hanno ambienti di nicchia, in cui è difficile inserirsi (in altre parole, passare il test).
Dunque, escludendo queste ultime e le facoltà con un indirizzo più letterario e indirizzato all’insegnamento, ho preso in considerazione varie università che uniscano la conoscenza tecnica della lingua e della mediazione linguistica a qualche nozione di economia e diritto, che, magari, possono essere più spendibili sul mercato del lavoro. Tra queste ormai sono quasi certo di iscrivermi al corso di Lingue e culture moderne di Pavia, indirizzo “Lingue per l’impresa”. Qui ho la possibilità di studiare tre lingue allo stesso livello, ovvero con lo stesso numero di ore (senza distinzioni tra prima, seconda e terza lingua), con qualche esame di diritto ed economia (in realtà non molti). Per ora l’unica mia certezza è il tedesco (molto utile a livello aziendale) e sono tentato di studiare l’inglese da auto-didatta e quindi inserire spagnolo e francese (il russo lo escluderei data la difficoltà e il fatto di dover studiare ben tre lingue da capo).
In conclusione le mie domande sono queste: credi che un indirizzo di tale genere possa essere utile sul campo del lavoro? Mi consigli di inserire l’inglese tra le tre lingue e quindi escludere una tra spagnolo e francese? Se sì, nel mio ambito è più utile il francese o lo spagnolo (il francese mi è sempre stato sconsigliato)? Se no, credi che una certificazione avanzata in inglese possa avere lo stesso valore sul mercato del lavoro rispetto ad una laurea?
Ed infine: dato che sono molti quelli che mi consigliano di dedicarmi alle lingue orientali (in tal caso dovrei cambiare città e università), credi che debba dare loro retta o che io possa avere un futuro lavorativo anche con le sole lingue europee che ti ho elencato prima?
Ciao Mauro,
Ecco le mie risposte:
1) credi che un indirizzo di tale genere possa essere utile sul campo del lavoro? si, meglio unire lingue + altre conoscenze (economia, commercio, etc.) per avere maggiori chance
2) Mi consigli di inserire l’inglese tra le tre lingue e quindi escludere una tra spagnolo e francese? Io lascerei l’inglese fuori dal cursus e lo farei da solo per avere 3 lingue alla fine
3) Se sì, nel mio ambito è più utile il francese o lo spagnolo ? Francese
4) Se no, credi che una certificazione avanzata in inglese possa avere lo stesso valore sul mercato del lavoro rispetto ad una laurea? Si visto che non vuoi fare l’interprete/traduttore. In azienda l’importante è parlare una lingua ed una certificazione dimostra le tue competenze
5) Dato che sono molti quelli che mi consigliano di dedicarmi alle lingue orientali (in tal caso dovrei cambiare città e università), credi che debba dare loro retta o che io possa avere un futuro lavorativo anche con le sole lingue europee che ti ho elencato prima? Poiché non miri a fare l’interprete, se non te la senti di dare lingue orientali, anche le lingue europee possono servire un tanto.
Un consiglio prezioso: durante l’università cerca in tutti i modo di fare un anno all’estero e di fare qualche esperienza di lavoro/stage anche non pagato. Sarà davvero utile alla fine della laurea.
In bocca al lupo per tutto, ciao.
Grazie mille per le risposte, Luca. Mi sono state utili 🙂
Dunque, escluderò l’inglese, in modo da poter conoscere dopo la laurea, si spera, quattro lingue; anche se sarà molto dura affrontare l’apprendimento totale di tre lingue contemporanemente.
So bene che Erasmus e stage lavorativi saranno fondamentali e ti ringrazio per averlo sottolineato.
Ciao
Ciao Luca! Il prossimo anno andrò a studiare lingue orientali a Londra in un’università specializzata in studi dell’Africa,Asia e Medio Oriente. Come lingua sceglierò il cinese ma ho la possibilità di abbinarla ad un’altra…ero indecisa tra coreano e giapponese. Potresti consigliarmi spiegando magari analogie,differenze,difficoltà che si incontrano con le diverse lingue? In più mi piacerebbe sapere quanto è difficile (per una persona con conoscenza dell’italiano pari a un mdrelingua) imparare il portoghese e lo spagnolo. Grazie mille 🙂
Ciao Natalia,
Sarà una bella avventura studiare a Londra, complimento per la scelta! Al di là di quanto scritto nell’articolo, studiare più lingue orientali è una buona idea perché è un po’ come per le lingue europee: ci sono analogie e basi comuni che possano aiutare. Tra giapponese e coreano, diciamo che se scegli la prima va sul sicuro mentre con il coreano fai una scommessa sul futuro (che potrebbe rivelarsi vincente). Per un madrelingua italiano, lo spagnolo è la lingua che presente meno difficoltà. Il portoghese è un po’ meno vicino all’italiano ma senza dubbio la base latina può aiutare parecchio. Un saluto e in bocca al lupo!
Ciao Luca, volevo chiederti una cosa. Io vorrei studiare il portoghese brasiliano, ma nella mia università insegnano quello lusitano. Volevo chiederti, quali sono le differenze tra le due? Conviene lo stesso imparare il lusitano?
Ciao Aurora,
ci sono differenze notevoli a livello di pronuncia, lessico, sintassi e grammatica (pronomi e forme verbale per es.): la base della lingua è la stessa ma le evoluzioni nel corso del tempo le hanno allontanate. La comunicazione tra un portoghese ed un brasiliano è possibile ma con qualche problemino di comprensione. Ti consiglierei di cercare un’altra università per studiare direttamente in portoghese brasiliano. Altrimenti sarà necessario che tu compia lo sforzo di studiare da sola il brasiliano dopo aver imparato il portoghese lusitano (la base ti servirà ma dovrai conoscere la doppia pronuncia, le diverse forme verbali, etc.). UN saluto
Ciao Luca, sono davvero combattuto tra lo studio dell’arabo o del cinese; personalmente preferirei arabo però sento sempre di più che il cinese sta avanzando e avanzerà ancora in tutto il mondo. Ma è e sarà davvero così importante questa lingua?
Ciao Marcello,
Credo che di si, ma anche l’arabo avrà la sua crescente importanza e se hai una preferenza personale direi di puntare sull’arabo (il cinese è molto alla moda e quindi forse avrai meno concorrenza).
Volevo sapere se sai quali sono le lingue più richieste per le traduzioni verso l’italiano. Ovviamente la prima dovrebbe essere proprio l’inglese, ma poi? E per quanto riguarda il settore più richiesto? Grazie e buone vacanze!
Ciao Federico, troverai le risposte nell’articolo.
Un saluto e buone vacanze!
Ciao Luca volevo proporti il mio dubbio:
Da quest’anno frequenterò la facoltà di lingue all’ università, e sono indeciso sulla scelta della seconda lingua. Una volta laureato vorrei lavorare come Beta Tester e Traduttore di videogiochi, quindi come prima lingua ho scelto assolutamente l’ inglese. Per la seconda lingua sono indeciso tra spagnolo e francese. Quale secondo te potrebbe essere più utile per il lavoro che ho intenzione di svolgere?
PS: ahimè nella mia facoltà non è presente Giapponese, sennò avrei scelto quella lingua…
Ciao Ciro,
Direi senza dubbio francese perché dopo USA, Giappone e Canada, la Francia è uno dei maggiori produttore di videogiochi del mondo. In un recente articolo, sostenevano di essere addirittura secondi ma credo che sia un po’ esagerato.
Un saluto
Grazie della risposta 🙂 no non mi hai risposta sopra anzi la mia domanda è stata eliminata!
Ciao Luca 🙂 mi sono diplomata al Liceo Classico e ad Ottobre inizierò il corso di Laurea in Relazioni Economiche Internazionali. Parallelamente vorrei studiare cinese presso un Istituto che organizza corsi triennali. Così conoscerei russo(essendo madrelingua),cinese e inglese (che so già quasi alla perfezione). Che altre lingue mi consigli? Perchè mi piacerebbe studiarne altre2/3 avendo una predisposizione naturale verso queste.
Ciao Maria, sbaglio o avevo già risposto ad altre tue domande in alcuni commenti più su? 😉
Con russo e cinese, ti puoi permettere di aggiungere le lingue che preferisci: direi o quelle presenti nell’articolo (scegli quella che ti interessa di più oppure quelle nei primi posti della classifica.
Un saluto
Ciao Luca!
Sono di fronte ad una scelta. Non ho mai frequentato l’università, ma, da poco più di un anno, all’età di 29 anni, ho scoperto questa passione per le lingue che non pensavo di avere. Tra quattro mesi mesi dovrei dare l’esame Cambridge per il livello C1. La mia scelta è questa: continuo con l’inglese per cercare di arrivare al C2 e non avere quasi concorrenza ( vorrei lavorare anche con le lingue), oppure fermarmi al C1, mantenendolo, e cominciare una seconda lingua? Qui poi ci sarebbe un’altra scelta su quale lingua. Quelle che più mi piacciono sono francese, spagnolo e brasiliano. Ma sono anche lingue dove c’è una forte concorrenza (in particolare le prime due). Al posto mio cosa faresti? Grazie.
Ciao Franco,
Per l’inglese direi che il livello C1 è ottimo e ti permette davvero di fare qualsiasi lavoro con questa lingua (basta tenerla allenata). Per le lingue, è una scelta difficile ma al posto tuo sceglierei il portoghese brasiliano che secondo me diventerà sempre più importante (e come sottolinei c’é meno concorrenza per il momento).
Un grande in bocca al lupo!
Ciao Luca.
Volevo chiederti se è vero che per insegnare lingue straniere nelle scuole pubbliche serve il livello C2 La cosa è abbastanza incredibile perché ci sono tantissimi professori che a sentirli parlare ecc si fa fatica anche a considerarli di livello C1…
Inoltre volevo un consiglio: può essere utile conoscere il giapponese (diciamo a un livello B2) sono nelle aree speaking e listening? Mi sono reso conto, confermato da una mia amica che è in giappone da sei anni (lavora come disegnatrice di anime giapponesi), che la vera difficoltà di questa lingua sta negli ideogrammi (che non ho voglia di imparare), ma nel parlarla non è più difficile per esempio di Inglese o tedesco. Che ne pensi?
Ciao Rosario,
Non credo che sia necessario il C2 perché è praticamente il livello di un madrelingua: alcuni conoscenti insegnano al liceo e so che hanno superato un concorso al quale sono stati ammessi grazie alla laurea in lingue. Ma non so se le cose sono cambiate.
Per il giapponese, so che esistono dei metodi che si concentrano solo sul parlato e ho letto che possono funzionare: credo che possa essere utile se il tuo obiettivo è cavartela semplicemente all’orale. Dipende veramente dai tuoi obiettivi e dalle tue esigenze. Ma se vuoi vivere in Giappone, credo che a lungo termine non conoscere gli ideogrammi potrà essere un handicap. Un saluto!
Visto che i giapponesi sono i turisti più numerosi in Italia, pensavo di studiare il giapponese per le guide turistiche (dove basta il livello B2). Penso che per fare il cicerone non sia necessario dimostrare un abilità nello scritto e nella lettura, o sbaglio? Ciao.
Antonio, sono d’accordo: il livello B2 può bastare.
Un saluto
Ciao Luca,
sono una ragazza polacca e vivo in Italia da quasi due anni. Sono laureata in relazioni internazionali e adesso vorrei frequentare un corso di laurea in mediazione linguistica per diventare interprete e traduttrice. Il problema e’ che non so quale lingua scegliere… e vorrei un consiglio. Lo spagnolo mi piace come lingua perche’ vicino all’italiano. Ma non so quale lingua potra’ essermi utile per la mia futura attivita’, dato che c’e’ molta concorrenza. Non essendo madrelingua italiana, se dovessi studiare ad esempio francese e spagnolo, per una eventuale traduzione dall’italiano allo spagnolo credo che preferirebbero un madrelingua italiano. Cosa pensi? Altra domanda… considerando il mercato italiano e quello polacco, che credo siano i principali con i quali lavorero’, quali lingue mi consigli di studiare? Sto pensando di fare spagnolo e francese perche’ potrebbero essere utili in Polonia. Ma se devo restare in Italia, non lo so. Qui si punta su tedesco e russo. Ma non mi piacciono molto come lingue. Ti ringrazio in anticipo, aspetto tue opinioni. 🙂
Ciao Gosia,
Per le traduzioni di solito si sceglie una persona che sia madrelingua nella lingua tradotta: nel senso che tu saresti perfetta per tradurre dall’italiano al polacco per esempio. Ma se arrivi ad un ottimo livello in italiano, potresti anche tradurre verso l’italiano.
Detto questo, se vuoi un consiglio che tenga conto delle prospettive professionali, devo anch’io consigliarti di puntare sul russo o il tedesco (che potresti “vendere” bene sia in Polonia che in Italia). Altrimenti, puoi scegliere una lingua che ti piace (francese o spagnola) ed un’altra più “sicura” per il lavoro (tedesco o russo).
In bocca al lupo, spero di averti dato un piccolo aiuto per la scelta.
Un saluto
Ciao, volevo capire in che senso pensi che l'arabo sia una lingua utile in campo turistico… grazie
Ciao, è un po’ come per il russo: si sta sviluppando un turismo di lusso che porta le persone ricche di paesi come Arabia Saudita, Qatar, Yemen (e quant’altri), a venire un Europa. Ad alcune agenzia/strutture cercano attivamente di conquistare questo pubblico/ L’inglese spesso non basta e la conoscenza dell’arabo può essere un vantaggio.
Salve! Bell’argomento quello delle lingue! Le classifiche non le commento perché ci sono troppi fattori da tenere in considerazione e ognuna fa storia a se, anche in Italia.
Per quanto riguarda il fatto che per le lingue latine ci sia molta più concorrenza, è vero fino ad un certo punto. Solo un’esigua parte dei laureati in lingue è in grado di parlare in maniera fluente e con pochi errori, mentre la maggior parte è imbarazzante. Personalmente ho un livello C1 in inglese e mi sembra che la maggior parte dei laureati non si avvicini minimamente a questo livello (parlo della prima lingua; non oso immaginare la terza…)
Certo, è anche vero che per lingue come russo, giapponese ecc anche un livello B2 è più che sufficiente (vista la bassa concorrenza), ma nelle lingue latine si può raggiungere cmq un livello superiore (a patto che cmq si faccia pratica con lo speaking, per evitare il problema di cui sopra). Risultato? la concorrenza è circa la stessa…
ciao Luca ho letto non solo il tuo articolo ma anche i cento messaggi successivi e nonostante ora mi si incrocino gli occhi li ho trovati davvero molto interessanti!
Mi permetto anche io di rivolgermi a te: a ottobre dovrei iniziare la facoltà di mediazione linguistica ma sono dilaniata dal dubbio se come seconda lingua scegliere tedesco o russo.
Premetto che ho gia’ fatto tre anni di tedesco alle superiori per cui ho un’infarinatura buona ho paura di fare una sciocchezza perché magari è una lingua che gia’ in tantissimi maneggiano bene senza contare che sì mi piace il suono del tedesco ma il pensiero di riprendere ancora tra le mani testi che parlano di Hitler, nazionalsocialismo etc mi da’ prurito. Russo invece sarebbe una cosa del tutto nuova per me, non temo le sfide fosse per me le studierei tutte le lingue e un fattore aggiunto è che la storia russa (per quel poco che ho studiato alle superiori sia chiaro) mi affascina ben più che quella tedesca. Il problema è che ho paura di ritrovarmi specializzata in una lingua senza utilità lavorative (non so se l’ho detto ma l’idea sarebbe quella di diventare interprete o comunque lavorare per una grossa azienda) sottrattutto considerando l’alto numero di madrelingua in Italia…mi pare di aver capito che non sei specializzato in nessuna delle due lingue basandoti sulle tua esperienza tu cosa mi consigli? Considerando poi che c’è la possibilita di affrontare in modo meno approfondito una terza lingua che potrebbe essere tedesco a questo punto visto che come dici tu è inutile fare una lingua difficile (arabo russo cinese etc..) in modo poco approfondito?
Spero troverai il tempo di rispondermi presto,
grazie mille 🙂
Ciao Katy,
In effetti, ci sono un bel po’ di commenti 🙂
Come sottolinei non a queste lingue, anche se per la mia prossima lingua da imparare, vorrei scegliere proprio tra tedesco e russo. Sulla base delle mie esperienze e della mia sensibilità riguardo il mercato del lavoro, ti consiglierei di non abbandonare il tedesco e di continuare perché sarebbe un peccato. È ancora una lingua molto richiesta e la concorrenza è molto meno rude rispetto alle lingue con radici latine. Purtroppo molti prof universitari usano materiali didattici molto noiosi e superati, ma tu potrai ovviare usando da sola fumetti, libri recenti, film e via dicendo.
Quanto al russo, non farti ingannare dal numero di madrelingua : la richiesta di traduttori ed interpreti specializzati e qualificati è ancora alta.
A mio avviso, hai due alternative :
– Tedesco come seconda lingua e una lingua più semplice come terza
– Russo come seconda, tedesco come terza (ma con l’impegno di approfondirla/studiarla da sola)
Se hai voglia di impegnarti a fondo e mettere degli assi nella tua manica, la seconda opzione mi sembra molto valida!
Un saluto e un grande in bocca al lupo!
Ciao.Davvero interessante quanto dici.Vorrei una tua opinione su Assimil russo.E’ un buon metodo per familiarizzare con il russo?
Ciao Irma, poiché non studio russo non posso risponderti. Ma so che alcuni amici si sono trovati abbastanza bene. A presto!
Ciao Luca,
A breve mi laureerò alla triennale in lingue europee e orientali. Sono davvero combattuta sulla seguente questione…Specialistica: meglio in Italia o all’estero?
Grazie per la risposta e tanti complimenti per il blog! 😉
Sarah
Ciao Sarah,
Opterei per la specialistica all’estero perché completerebbe in modo ideale il tuo percorso: per esperienza personale studiare e vivere all’estero può aprire delle porte in seguito.
Naturalmente si tratta di una scelta di vita (anche un po’ onerosa), ma se puoi partire, ti consiglierei di farlo.
Un saluto
Ciao Luca!
Intanto ti ringrazio per le tante informazioni utili che ho trovato nell’articolo e nelle risposte alle domande precedenti.
Io ho 30 anni e sono una traduttrice, specializzata in traduzioni commerciali (soprattutto di marketing, siti web corporate e di e-commerce, brochure, cataloghi, ricerche di mercato), la mia coppia linguistica è inglese-italiano e come potrai capire la concorrenza è tanta. Da un po’ sto quindi pensando di dedicarmi allo studio approfondito di un’altra lingua, che mi permetta (in un futuro non troppo remoto) di aggiungere una nuova coppia linguistica al mio curriculum (e qualche euro alle mie tasche). Facendo ricerche, anche in base ai miei interessi personali, ho ristretto le alternative a svedese e romeno. Premetto che conosco già abbastanza bene il francese (che però quanto a concorrenza se la batte con l’inglese) e ho una conoscenza di base dello spagnolo (che però non amo per niente). Inoltre la cultura svedese mi attira parecchio (più di quella romena), sono però spaventata dalla difficoltà della lingua e dalla carenza di corsi e opportunità di approfondimento (per il romeno ci sono corsi gratuiti e la possibilità di fare molta pratica quotidiana anche rimanendo in Italia). Secondo te quale lingua imparerei bene in meno anni? Hai consigli da darmi? Tu cosa sceglieresti? Ti ringrazio!
Ciao Sid,
Al tuo posto sceglierei il rumeno per due motivi :
– è una lingua che impareresti bene in molto meno tempo
– ci dovrebbero essere molti più scambi tra Italia e Romania (aziende italiane con sede in Romania e importazioni) che tra Italia e Svezia.
Lo svedese ha il suo fascino ma temo che visti i tuoi obiettivi il rapporto tra tempo impiegato e benefici non sarebbe ottimale.
Ovviamente si tratta di una scelta personale e questo è solo quello che farei al posto tuo.
Un saluto!
Grazie mille per la risposta, mi hai convinto 🙂
In effetti i motivi per scegliere il rumeno ci sono tutti. Mi dedicherò allo svedese più avanti e per puro piacere. Per ora mi sono già immersa nella lingua rumena e ho pianificato il mio studio, anche grazie agli altri articoli trovati qui… Penso proprio che tornerò spesso a visitarvi!
A presto!
Ciao luca..è la prima volta che scrivo un commento e il tuo sito mi ha proprio ispirato perchè è di mio profondo interesse! Spero possa consigliarmi al meglio in quanto voglio iscrivermi all'Università di lingue ma sono troppo indecisa su quale altra lingua optare oltre l'inglese e il cinese, cioè francese, spagnolo o tedesco? come interprete o anche in anche in altri ambiti lavorativi, quali tra queste ultime tre risulta la più utile?ti ringrazio anticipatamente per la risposta.
Ciao Laura, al tuo posto opterei per cinese-tedesco-inglese (in questo ordine) ma se vuoi mettere l’inglese come prima lingua allora inglese-cinese-francese. Quest’ultimo è mio parere leggermente più utile dello spagnolo a causa degli intensi scambi Italia-Francia. A presto!
La verità e che si dà troppa importanza al cinese… addirittura qualche genio sostiene che supererà l'inglese… -.-'
A parte che la cina è la seconda potenza modiale SOLO perché sono più di un miliardo, quindi è ovvio che come forza lavoro siano tra i primissimi, ma a livello generale sono molto dietro ad altre nazioni che, pur essendo grandi meno di 1/10, iin relazione alla loro grandezza, il loro PIL e, dunque, la loro efficienza, è decisamente superiore a quella cinese!! Inoltre il cinese è una lingua molto complessa per gli eurpei, americani ecc, dunque nessuno la studierebbe per sostituirla all'inglese, quando quest'ultima la si usa da una vita e la imparano tutti…
Un'altra lingua di cui si parla bene ma che è una mezza bufala è il portoghese (gli stessi brasiliani studiano lo spagnolo e utiizzano quest'ultimo come lingua commericale, oltre all'inglese).
Poi ci sarebbe anche il russo, molto sopravvalutato, per non parlare dell'arbabo… (dove usano l'inglese)
Gli "esperti" di lingue sparano troppe fesserie in base a loro "studi", ma la realtà è un'altra…
Ciao Felice,
Grazie per il tuo contributo. Se posso condividere in parte alcune valutazioni sulla Cina e sul cinese, non sono d’accordo con quanto detto a proposito del portoghese, del russo e dell’arabo. Mi occupo da dieci anni di commercio internazionale e di lingue e per esperienza vissuta posso assicurarti che in molti casi l’inglese non basta (in Russia ed in Brasile ad esempio). Certo, nessuna di queste lingue può aspirare a sostituire l’inglese, ma non sottovaluterei l’utilità di parlare delle lingue in grande crescita, soprattutto per fare affari con i paesi emergenti. Poi ogni esperienza è diversa e magari il tuo vissuto è stato differente.
Un saluto
Ciao Luca.
Sul portoghese, non ti nascondo che mi piace come lingua, soprattutto a livello fonetico. Detto questo, io scommetterei ad esempio più sullo spagnolo che sul portoghese. Se poi si prende un’azienda che ha prevalentementi rapporti con il Brasile, il discorso cambia radicalmente (ma questo può valere per ogni lingua).
Visto che ci sono volevo un tuo parere su giapponese e spagnolo. Quest’ultima è molto più richiesta ma ha anche molta più concorrenza. Se dovessi puntare solo su una, quale sceglieresti? Intendo qual è il confine tra importanza è concorrenza? Non so se mi sono fatto capire…
Saluti.
Felice, tutto dal campo in cui vorresti specializzarti. Senza ulteriori informazioni, direi giapponese per traduzione ed interpretariato (troppo concorrenza con lo spagnolo) ma spagnolo per commercio internazionale, relazioni con l’estero e via dicendo.
Un saluto
Salve Felice Lamarca. 🙂 Ho letto il tuo commento, e ci terrei a puntualizzare. Quoto quanti hai scritto: “… qualche genio sostiene che supererà l’inglese…” >>> se ti stavi riferendo al mio commento, visto che hai postato il tuo subito dopo il mio in ordine di tempo, ti dico che non ho mai affermato che la lingua cinese supererà la lingua inglese. Io ho scritto che “la Cina supererà gli Stati Uniti nei prossimi anni” citando il Sole24ore, che come sai è un quotidiano di tipo economico. Il riferimento era all’economia della Cina; la Cina è uno dei Paesi che esporta maggiormente, e anzi è il maggior esportatore al mondo, e comunque ha il primato assoluto degli scambi commerciali (ha superato gli Usa). Quindi sapere il cinese secondo me può essere utile perché sarà, e lo è già, un’economia leader, pertanto lavorativamente conoscere la lingua cinese può essere utile, eccome . Hai scritto: “il cinese è una lingua molto complessa per gli eurpei, americani ecc” >>> mai scritto il contrario, “dunque nessuno la studierebbe per sostituirla all’inglese” >>> e chi ha scritto di sostituirla all’inglese? e anche: ” la cina è la seconda potenza modiale SOLO perché sono più di un miliardo” >>> “solo”? e ti pare poco? Se ti stavi riferendo al mio commento, ci tenevo a questa puntualizzazione, se invece non era rivolto al mio post, allora mi scuso. Saluti.
Ciao Luca! :-))
Molto interessante! così come lo sono le tue risposte, che tra l’altro rispondono a verità. Ora mi presento… dunque sono anch’io un’appassionata di lingue 🙂 Ho incominciato a studiarle a scuola ovviamente 😉 poi ho proseguito negli anni e per farla breve alle superiori ho studiato inglese e francese… lingue che mi sono sempre piaciute <3 e sin dalle scuole ho avuto la fortuna di avere amici di famiglia francese e di poter anche visitare la Francia (bel Paese per viverci)e conoscerne la cultura oltre che perfezionare la lingua. Adoro la Francia… è un paese… è stupendo. Punto. Dovremmo imparare tanto da loro… eh ma questa è un’altra cosa 😉 Cmq all’università ho pensato di iscrivermi alla facoltà di lingue e letterature straniere e ho scelto inglese e francese. Ho sempre amato la lettura perciò questa facoltà mi piaceva particolarmente perché cerano sia le lingue che le letterature. Ero consapevole che però studiare la letteratura… be’ non è che dia significativi e immediati sbocchi lavorativi però diciamo che ho assecondato le mie passioni. Come terza lingua ho scelto lo spagnolo… altro grande amor de mi vida!! Già avevo fatto dei corsi in precedenza privati e in più anche da sola lo studiavo e poi ero stata in vacanza (adoro anche questo paese… la gente… la cultura… la lingua…ci andrea vivere!) e perciò posso testimoniare che quanto hai suggerito agli altri è verissimo. Studiare come terza lingua una lingua di derivazione latina ti permette di arrivare a conoscere una lingua in poco tempo; io – un po’ perché mi piaceva molto e un po’ perché lo studiavo anche autonomamente – padroneggio lo spagnolo molto bene. Perciò posso dire che inglese, francese e spagnolo sono lingue che conosco. Frequanto una comunità americana e sono fortunata perché posso quotidianamente parlare in ingllse così da tenermi “in forma” lol Dopo la laurea ho trovato un lavoro come free-lance translator per un’agenzia di traduzione che lavorava per un importante istituto europeo, molto prestigioso. Venivo pagata… eh se ve lo dico mi ridete in faccia! 😀 eh già… pagata proprio da fame… e poi non era un lavoro definitivo… Quindi vi avverto futuri traduttori 😉 Ora caro Luca sto svolgendo tutt’altro tipo di lavoro… e ho dei momenti di stallo. E’ un momento un po’ così… non penso aggiungere altro… il momento storico è quello che è d’altronde Dunque, eccoci al dunque Mi sono messa in testa di intraprendere lo studio di un’altra lingua… ma di farlo proprio con costanza e impegno, anche quotidiano. Sono sempre stata diciamo “portata” per studiare le lingue… mi piace. Ora ti volevo chiedere un parere. La rosa sarebbe questa. Il tedesco. Lingua importante certo… ma se devo dirla tutta… no sento di avere lo stesso “feeling” che sento per le altre tre lingue di cui parlavamo prima. Sia la sonorità… ma anche proprio il Paese stesso… e tu sai molto bene che quando si studia una lingua è importante che ci sia questo “feeling” 😉 Io pensavo addirittura di partire da zero… cioè scegliere una lingua di cui si debba studiare l’alfabeto… quindi una lingua tipo il russo… o l’arabo o il cinese o il thai per intenderci. Come ti ho detto, mi ci dedicherei penso quasi tutti i giorni. Penso che avrai capito che le mie motivazioni non sono solo la semplice voglia di imparare una nuova lingua… ma è proprio un qualcosa di esistenziale, di più globale… essendo un periodo particolare della mi vita. Ho bisogno odi qualcosa che assorba completamente i miei pensieri… non so se mi spiego. Ti ripeto che a me piace ed è una passione… in più cerco qualcosa di challenging. Quindi, tu cosa mi consiglieresti? Mi piacerebbe anche il portoghese molto… ma io pensavo di più a una lingua di quelle toste… tipo l’arabo… o il cinese… o il russo. Tra l’altro, avrei la fortuna che nella mia città viene insegnato anche all’università il russo. Mi attira molto ancheil Thai… sì, non chiedermi il perché è che penso anche che ci siano molte opportunità di lavoro nel turismo in quell’area. Sarei inoltre disposta a trasferirmi anche domani! Insomma, non temo i cambiamenti e le novità! Cosa dici riguardo al Thai? E la lingua Hindi? L’arabo? O l’ebraico? Ti ringrazio anticipatamente se vorrai rispondermi… ho scritto tanto… spero di non averti annoiato! P.S. un ragazzo che studiava il russo mi ha detto che non è così difficile come può sembrare… ha detto che una volta che si impara l’alfabeto cirillico… si va, si studia e si impara. Mi affascina l’arabo… specialmente ora che ho appena terminato di leggere Insciallah… però anche il Cinese… oppure il polacco? Ma io ero orientata verso una lingua con diverso alfabeto dal nostro… Grazie Luca e … auguri di un buon 2014 (un po’ in ritardo). Ciao!
Ciao Sherry,
Grazie per i complimenti e per gli auguri. Provo a rispondere tenendo presenti tutte le informazioni.
Nella tua situazione, sceglierei una lingua impegnativa come russo, arabo, hindi, cinese o thai. Credo che il thai (proprio come l’hindi) sia una scommessa : essendo una lingua di nicchia è meno richiesta ma pochissimi pensano di studiarla quindi potrebbe davvero aiutarti in futuro. E poi se pensi di andare un giorno in Thailandia, allora hai un motivo in più. E sono d’accordo, in quell’area si prenseteranno molte opportunità di lavoro in futuro.
Con il russo, andresti un po’ più sul sicuro. Per sintetizzare, al posto tuo :
– sceglierei il thai se volessi fare una scelta di cuore e di istinto
– sceglierei il russo se volessi soddisfare tutti i criteri che hai menzionato (utilità, impagno, passione, alfabeto diverso, prospettive lavorative).
Tanti auguri di buon anno anche a te, a presto!
Wow! Grazie per la risposta velocissima! :-))) ma sai che anch’io mi sono orientata su queste due?…. però non mi sento di escludere neppure il cinese… Il cinese tra l’altro viene parlato anche in altre regioni oltre la Cina… e la Cina supererà gli Stati Uniti nei prossimi anni (ho letto tempo fa un articolo sul Sole24ore davvero molto interessante al riguardo!) già ora sta dando del “filo da torcere” agli Usa… quindi è da tenere “sotto controllo” lol Come dici tu, il Thai è proprio una scommessa! Grazie per la risposta che mi ha aiutata a chiarirmi le idee! :-)) un salutone e Buona Domenica! :-)))
Fabio Oliveri La fonetica italiana e quella russa sono quasi uguale.
ok, grazie e mille, ne farò tesoro!
Ciao Luca,
innanzitutto complimenti per l’articolo e poi avrei bisogno di un consiglio: frequento un liceo linguistico dove studio inglese, francese e tedesco; le lingue sono la mia passione e mi piacerebbe studiarne un’altra, secondo te è meglio una lingua emergente come cinese, arabo, russo, portoghese e hindi oppure una lingua rara come rumeno, svedese, turco, polacco… considerando che il tempo per studiarne di lingue, anche all’università, lo avrei.
Nel caso, sai tu qualche lingua rara che potrebbe rivelarsi utile? Grazie in anticipo.
Ciao Marco,
Le lingue emergenti sembrano essere una scelta più a colpo sicuro quindi personalmente privilegerei una delle lingue che citi. Ma esistono anche lingue emergenti e rare come il coreano ed il turco che potrebbero forse fare al caso tuo. In ogni caso, tutte le lingue che citi potranno esserti utili.
Coltiva questa passione per le lingue, è davvero stupendo e ti capisco in pieno.
A presto!
Ciao Luca,
ho 22 anni e anch’io sono appassionato di lingue straniere,sono un autodidatta , credo di essere intorno al C1 in inglese e potenzialmente C1 in tedesco ,nel senso che ho una grossa base passiva che dovrei attivare parlando molto . Tra un anno circa mi laurerò in ing.gestionale triennale , mi piacerebbe lavorare nel ambito del commercio estero ,tenere rapporti con cliente e fornitori ,viaggiando anche nelle varie sedi. Ho 3 domande che mi piacerebbe porti .
1) Che livello secondo te è necessario per usare una lingua profiquamente in questo ambito . io se decido di imparare una lingua cerco di arrivare almeno a B2 , credi possa bastare ?
2) a livello lavorativo certificati linguistici come CAE o Goethe C1 etc hanno valore secondo te ?
3) mi piacerebbe a breve iniziare ad imparare un’altra lingua , ma sono piuttosto indeciso : spagnolo , francese , svedese o russo ? ho una motivazione , anche se magari debole per ognuna di esse : lo spagnolo è una lingua internazionale , mi solletica l’idea di andare in vacanza alle Canarie , il francese l’ho un po’ studiato alle medie e l’ho anche un po’ parlicchiato ,ma mai davvero imparato . lo svedese perché mi piacciono le lingue germaniche . il russo sarebbe una vera sfida e mi farebbe scoprire posti e culture affascinanti e diversi . sono conscio del fatto che nel tempo necessario per imparare il russo poterei imparare le altre tre allo stesso livello , ma bisogna anche dire che almeno linguisticamente trovo russo e svedese più interessanti delle prime due . Tu che spunto mi daresti ?Ciao e complimenti per il blog .
Ciao Alberto,
Ecco le mie risposte :
1) Sinceramente ho riscontrato lavorando che il livello B2 può bastare
2) Per le prime esperienze di lavoro, questi certificati hanno valore e possono aiutare a fare la differenza tra chi scrive sul CV “conoscenza fluente di inglese” e chi possiede un certificato che lo dimostra. Soprattutto in Italia, in fase di screening dei candidati, un certificato rilasciato da un ente riconosciuto può essere utile. Dopo le prime esperienze, diventano meno rilevanti perché puoi dimostrare la conoscenza delle lingue attraverso le cose che hai fatto.
3) Ti consiglio il russo a questo punto o se sei abbastanza folle (nel senso buono del termine) svedese.
Grazie per i complimenti, a presto!
Ciao Luca, complimenti per il lavoro.
Il prossimo anno conseguirò la laurea specialistica in marketing e stavo pensando di iniziare a studiare un altro paio di lingue per completare il mio curriculum. Ovvio, non riuscirò a impararle bene in cosi poco ma almeno avere una base e continuare a studiarle anche dopo l’università. Attualmente conosco molto bene l’inglese, l’albanese (madrelingua) e il francese. Ho pensato di scegliere una lingua tra Spagnolo e Portoghese e una tra Cinese-Giapponese-Russo. A dire la verità il giapponese mi ispira molto siccome mi piace molto la loro cultura e in particolar modo le anime e non mi dispiacerebbe andare ogni tanto in Giappone per lavoro ;-). Il Russo mi piace perché sono una fanatica di Dostoievski e anche in Russia ci andrei volentieri. La mia perplessità è che forse il cinese potrebbe tornarmi più utile in ambito lavorativo quindi forse dovrei mettere da parte le mie preferenze e pensare al futuro …
Ciao Lida,
Complimenti a te, mi sembra un bel progetto formativo e professionale e con questa motivazione sono certo che andrai lontana. Poiché parli di lingue tutte molto richieste, ti consiglierei di seguire il tuo gusto personale e scegliere quindi il giapponese o il russo. La tua passione per questi paesi e per la loro lingue e cultura ti daranno la spinta necessaria per affrontare al meglio queste lingue abbastanza impegnative. Per fortuna non esiste solo la Cina come economia in crescita.
A presto
Ciao Luca!
Da poco ho scoperto la mia passione per le lingue. Attualmente, essendo disoccupato, sto studiando l’inglese da autodidatta da circa 5 mesi, partendo da un livello A1 (ora ho raggiunto il livello B2, ma per essere competitivi serve almeno il C1…), e mi piacerebbe studiarne altre 2 lingue (sempre se ci riuscirò), ma non saprei cosa scegliere, soprattutto perché purtroppo non sono più giovanissimo (ho 31 anni…) e devo badare al sodo. Secondo te quali sono le lingue che danno un ottimo rapporto tempo di studio/utilità? Cioè quelle lingue che non richiedono tanto tempo per apprenderle ma che hanno comunque una certa importanza e possibilità lavorative? Grazie.
Ps: odio il tedesco…
Ciao Felice,
prima di tutto complimenti per gli ottimi risultati raggiunti. Ma no, sei giovane dai.. anch’io ho 31 anni 🙂
Al tuo posto, punterei su francese ed una a scelta tra portoghese, spagnolo e rumeno per avere un ottimo rapporto tempo di studio/utilità appunto.
In bocca al lupo per tutto.
Ciao Luca,
Il prossimo anno conseguirò la laurea in lingue (inglese, arabo, tedesco), ma già da adesso devo pensare a quale potrebbe essere la mia futura scelta per la specialistica. Mi piace molto il settore dei rapporti internazionali, e non escludo la possibilità di optare per una specialistica all’estero…
Cosa mi consigli a proposito?
Grazie anticipatamente! 🙂
Sarah
Ciao Sarah, al tuo posto e approfondirei le 3 lingue che stai già studiando perché per le relazioni internazionali sono di sicuro molto utili. Se hai la possibilità di fare la specialistica all’estero o almeno passare uno/due semestri all’estero, fallo perché non te ne pentirai.
Un saluto
Ciao Luca! (ti dò del tu come ho letto che preferisci, nei commenti 🙂 ) Vorrei qualche consiglio… Sono diplomata e mi piacerebbe moltissimo iscrivermi alla facoltà di lingue, "purtroppo" però lavoro già full time, quindi per evidenti questioni di tempo, farei ben fatica… Per rimediare almeno in parte, l'anno scorso ho iniziato un corso serale di russo; devo dire con un enorme impegno (in media ho studiato ogni notte per circa 3 ore, dopo il lavoro..!), ci sono stati dei risultati mediocri, e sono molto soddisfatta. Tra qualche giorno comincerò il secondo anno di russo… Ed ecco la mia domanda: il prossimo anno (quindi si presuppone circa ottobre 2014), oltre a continuare con il russo di cui ormai ho le basi, vorrei inziare un altra lingua! Tutto questo sempre per aggiungere più conoscenze possibili al curriculum, e per avere maggiori possibilità di trovare un impiego nel caso un domani non potessi più svolgere il mio attuale lavoro (agente immobiliare, settore FORTEMENTE in crisi). Cosa mi consiglieresti? 😀 Alle superiori ho fatto inglese (che non mi è mai piaciuto tantissimo 🙁 ) e francese, in cui ho sempre avuto discreti risultati e mi piace anche abbastanza! Ma le lingue europee non saranno ormai superate?.. Grazie mille per l'attenzione, e scusa per la lunga descrizione! 🙂
Ciao Sarah,
Certo, preferisco. Nel tuo caso ne approfitterei per imparare bene l’inglese anche se magari non ti piace (ma è fondamentale purtroppo). Vedo bene nel tuo bagaglio russo ed inglese . Altrimenti il francese potrebbe essere utile.
Un saluto
Io studio russo, non dovrebbe assolutamente spaventarti…hai un nuovo alfabeto, declinazioni e verbi di moto un po' ostici, ma non hai congiuntivi, solo un passato (facilissimo, tra l'altro) e niente articoli (i generi sono facilmente individuabili, al contrario del tedesco, che studio) ed una fonetica molto facile per noi italiani 🙂
Ciao Luca… complimenti per questo sito e per tutte le informazioni che contiene, complimenti anche per tutte le lingue che parli! Io provengo dal liceo linguistico e mi sono iscritta quest’anno a Lingue all’Università di Bari, anche se non ho ancora le idee molto chiare e volevo chiederti un consiglio. La mia grande passione sono le lingue neolatine, ho letto dell’importanza del tedesco ma sinceramente è una lingua che non mi attira affatto. Nella mia Università sono insegnate il francese, lo spagnolo, il portoghese e il rumeno (so che c’è anche un corso di catalano ma solo come attività formativa), io vorrei studiare il francese, per approfondirlo al meglio perché lo conosco già avendo delle buone basi, mentre come seconda lingua vorrei scegliere il rumeno, ho pensato che è una lingua meno nota delle altre, che in ambito lavorativo potrebbe servire molto di più e inoltre mi incuriosisce molto, mi piacciono molto i suoi suoni ed è molto più originale delle altre lingue neolatine, inoltre il prof della materia in questione sembra che sia davvero molto bravo, ho amici che l’hanno studiata come terza lingua e già al secondo anno parlano fluentemente. Io però sono un po’ indecisa, secondo te conoscendo già molto bene il francese credi che potrei lanciarmi in questa nuova avventura del rumeno? poi come terza lingua sceglierei il portoghese, non lo spagnolo, perché è davvero troppo studiato ed è persino un casino seguirlo. Visto che tu hai imparato il rumeno da autodidatta sono certa che mi saprai consigliare! grazie!
flavia
Cara Flavia,
Grazie per i complimenti. In effetti, ho un vero e proprio debole per la lingua rumena e per la Romania in generale ma cercherò di darti un consiglio oggettivo.
Il trinomio francese-rumeno-portoghese mi sembra una buona scelta perché si tratta di lingue complementari. Quanto alla scelta del rumeno come seconda lingua, penso possa essere una buona scelta per varie ragioni :
– la Romania (come la Polonia e l’Ungheria) è un paese di sicuro avvenire. Ti do solo due dati : tasso di disoccupazione a 2% (solo), tasso di crescita alto negli ultimi anni
– molti scambi tra Italia e Romania e miriadi di imprese italiane (nonché francesi) in Romania
– poca concorrenza tra gli italiani che studiano ancora poco la lingua rumena (ma bisogna contare i tanti rumeni che vivono e studiano in Italia e per i quali l’italiano è molto facile da imparare)
Il rumeno è una lingua molto bella e non è per nulla difficile. Ha basi latine e si arriva molto velocemente a capire e farsi capire (soprattutto visto che parli italiano e francese). Per perfezionarsi e parlare/scrivere in modo corretto, diventa un po’ più difficile perché la grammatica è abbastanza irregolare, ma nulla di insormontabile.
Buona scelta anche il portoghese (occhio alla crescita del Brasile ed anche il Portogallo potrebbe riprendersi presto).
Spero di aver chiarito un po’ i tuoi dubbi.
Un saluto
Ciao Luca,io ho 24 anni,e quest anno ho deciso di iscrivermi all'università e provare Lingue perchè è la cosa in cui mi sento più portata e che potrebbe offrirmi anche degli sbocchi lavorativi,anche se mi pare di capire che dovrò integrarla con qualcos'altro,pur non amando molto l'economia.Il problema è che non so quali lingue scegliere l'inglese lo parlo bene e il francese a livello base ma non ho alcuna certificazione per questo non so se inserirle o no,poi mi piacerebbe lo spagnolo ma il tedesco credo sia meglio,volendo io anche trasferirmi.Anche il russo è interessante ma non sono sicura di essere in grado di affrontarlo.Tu che scelta mi consigli?inglese-tedesco-spagnolo ,tedesco-inglese-spagnolo/francese ,tedesco russo-inglese/francese..(opzione che però penso di scartare per la difficoltà,essendo anche io già in ritardo negli studi).
Scusa ma sono molto confusa e complimenti per la bravura e la disponibilità 🙂
Ciao Nicoletta,
Più competenze hai, meglio è. Per questo ho suggerito ad altri di affiancare alle lingue anche altre discipline. Per il tuo dilemma linguistico, direi tedesco-inglese-francese o magari tedesco-francese-spagnolo visto che già parli bene inglese. Come impegno mi sembra fattibile perché francese e spagnolo richiedono meno tempo.
Spero di averti aiutato nel mio piccolo.
Tanti in bocca al lupo. A presto!
Ciao Luca,
sono capitata per caso sul tuo blog e l’ho trovato molto interessante in quanto anche io sono appassionata di lingue straniere 🙂 Ho pochi giorni per scegliere che lingue studiare all’università, ma sono ancora molto indecisa. In futuro vorrei fare l’interprete e avrei voluto studiare una lingua ”diversa dalle solite” con l’aggiunta dell’inglese, che conosco a livello intermedio e che mi piace molto. Pensavo dunque di studiare giapponese (che mi affascina moltissimo) affiancato all’inglese, ma ho paura che non potrò permettermi un lungo soggiorno nel posto in quanto vincere una borsa di studio è difficile e non sicuro; inoltre so che, per quanto riguarda le lingue orientali, necessitano anni di permanenza sul posto per raggiungere un livello accettabile. Cosa ne pensi? Ho paura di intraprendere lo studio di una lingua che si rivelerà inutile se non potrò fare un soggiorno all’estero, ma anche di non poter fare quello che desidero.
Ciao Alessandra,
Se hai questo interesse per il giapponese, credo che tu debba studiarlo. Ti consiglio di lavorare durante gli studi per mettere da parte un bel gruzzoletto da consacrare al soggiorno in Giappone – nel caso tu non ottenga una borsa di studio (ma non disperare, difficile non vuol dire impossibile). In due anni di risparmi, potrai sicuramente riuscirci. Poi ci sono delle associazioni che organizzano degli scambi tra famiglie giapponesi ed italiane – tanti nipponici sognano l’Italia, proprio come tanti italiani sono affascinati dal Giappone. Personalmente, adoro la cultura e la lingua giapponese!
Vedrai che andrà tutto alla grande! Un saluto!
grazie del consiglio 🙂
Ciao Luca,
innanzitutto, come molti prima di me, voglio farti i complimenti per l’articolo, molto esaustivo, e ringraziarti in anticipo per l’impegno e la pazienza.
Allora, studio lingue orientali alla Sapienza, ho già frequentato il primo anno, con cinese come prima lingua. Conosco abbastanza bene l’inglese e, grazie al liceo, ho un’infarinatura di spagnolo e francese, che intendo coltivare da me, magari più in là. Fra poco, però, inizierà il secondo anno e sono ancora un po’ indecisa per quanto riguarda la scelta della seconda lingua .. Giapponese o Hindi? Dal punto di vista della cultura mi attirano entrambe, ma vorrei un parere soprattutto per quanto riguarda un eventuale sbocco lavorativo. Secondo te quale delle due potrebbe tornare più utile ai fini pratici, in un periodo come questo?
Grazie in anticipo e ancora complimenti! 😀
Ciao Cinzia,
Ti ringrazio. Sarebbero entrambe ottime scelte : diciamo che l’hindi è un investimento più sul lungo termine con meno concorrenza mentre per il giapponese siamo più sul breve-medio termine. Ci sono molti più italiani che lo studiano quindi avrai più concorrenza a livello lavorativo. Non è una scelta semplice : al tuo posto avrei una leggera preferenza per il giapponese (paese in cui l’inglese è poco parlato mentre in India sai bene che l’inglese è abbastanza diffuso almeno a livello B2B). Nella speranza di averti dato un aiutino.
A presto!
Ciao Luca,
sono il Roberto di pochi commenti fa 🙂
Scusami se ti disturbo ulteriormente ma le mie idee forse si stanno chiarendo piano piano quindi volevo chiederti che ne pensi di quanto vorrei scegliere, ossia:
Alla facoltà di Mediazione Linguistica, come sicuramente saprai, puoi studiare 2 lingue principali e una secondaria:
Io vorrei fare così,
Lingue principali: Arabo e Inglese
Secondaria: Spagnolo
Ora, non trovo lingue alternative all’inglese che mi sento di intraprendere negli studi come lingua principale. Non disprezzo l’inglese e resta il fatto che, dovunque vado, dovrò comunque saperlo.
Secondo te è sprecato inserirla come lingua principale? Vero è che esistono molte possibilità di impararlo al di fuori dell’università, però dovendoci lavorare, allora preferisco sfruttare l’università. Però volevo sapere cosa ne pensi tu, se l’idea ti sembra buona, e se da un punto di vista didattico mi consigli di mettere spagnolo come lingua principale al posto dell’inglese. Io lascerei tutto così, per il semplice fatto che l’inglese oggettivamente è più impegnativo per noi italiani rispetto allo spagnolo.
PS. Ho già studiato per diversi anni sia inglese che spagnolo.
Grazie ancora,
Roberto
Ciao Roberto,
Non direi che è sprecato mettere l’inglese come lingua principale, ma nel dubbio consiglio sempre di metterlo come terza lingua o di studiarlo da solo. Nel tuo caso, se non sei ti interessano altre lingue meno diffuse, un binomio arabo+inglese mi sembra coerente. Spagnolo come secondaria va bene perché necessita meno ore di studio.
Quindi, secondo me puoi lasciare tutto come descrivi.
Tanti auguri di successo accamedico e professionale! 😉
ciao Luca!
sono capitata pure io quì praticamente per caso, alla ricerca di una sorta di conferma alla mia scelta universitaria. E devo dire dire che questo articolo è molto interessante. A questo punto, notando con piacere che rispondi esaurientemente e con attenzione a tutte le richieste di consigli, ho deciso di chiederne uno anch’io 🙂 .
Premetto che sono bilingue perchè mia mamma è brasiliana, e come lingua il portoghese lo adoro anche se non lo so così bene come vorrei.
Allora, a ottobre comincerò il primo anno di interpretariato e comunicazione a Milano, scegliendo come prima lingua inglese (in realtà obbligatoria, e che comungue amo) e come seconda tedesco, anche se non l’ho mai studiata. Mi hanno consigliato di scegliere il tedesco, invece del francese e dello spagnolo, perchè mi avrebbe dato in futuro più possibilità nel campo del lavoro. Hanno ragione?.. Secondo te ho fatto bene a sceglierlo pur non avendolo mai studiato? devo comunque dire che studiare una lingua piuttosto difficile come il tedesco che non ha attinenze con quelle indoeuropee, mi affascina. inoltre volevo chiederti: nel secondo anno c’è la possibilità di scegliere una terza lingua tra lingue nordiche( anche se non sono specificate quali) e russo. oppure si può scegliere di perfezionare una tecnica di mediazione linguistica o della prima o della seconda lingua. io sarei più propensa a scegliere lingue nordiche, perchè mi affascinano di più, però in ambito lavorativo sono richieste? cosa mi consigli?
Infine, (e scusami se stò dilungando davvero così tanto!!! O.O ) pensi che possa essere una buona idea imparare e approfondire per conto mio il portoghese e anche lo spagnolo, visto che probabilmente (anche se pure questo non l’ho mai studiato), ne sarei facilitata nell’apprendimento? potrebbero servirmi in un futuro lavorativo?? o sarebbe meglio il francese che ho studiato per tre anni? ovviamente ho in mente di andare molto all’estero sia attraveso l’università che per conto mio! 😀
grazie mille in anticipo se riuscirai a rispondermi e a darmi qualche consiglio!! e scusami ancora davvero tanto se sono stata così prolissa!
Lucia
Ciao Lucia,
Cerco di andare per ordine senza dimenticare una delle tue domande 🙂
– Sono d’accordo con chi ti ha consigliato di fare tedesco come seconda lingua. Se poi ti affascina, direi di non esitare.
– Nessun problema se non l’hai mai studiata… e vedrai che dopo averla imparata, ne sarai molto felice.
– Per la terza lingua, so che nelle università italiane sono dedicate pochissime ore quindi escluderei da subito il russo. E per le lingue nordiche, sappi che dovrai completare da sola perché le ore universitarie non ti permetteranno di raggiungere un livello sufficiente. Detto questo, norvegese e svedese, seppur meno richieste, sono parlate da un numero molto minore di italiani, quindi potrebbero davvero tornarti utili (si tratta di paesi molto ricchi).
– Per lo spagnolo e portoghese, si tratta di un’eccellente idea : sono lingue davvero molto semplici per una persona che parla solo italiano, figuriamoci nel tuo caso. Personalmente, parlare spagnolo mi ha aiutato tanto con il portoghese. Sarà lo stesso per te nel senso inverso.
– Per il francese, peccato “perdere” questi 3 anni e magari puoi approfondirlo per conto tuo al posto dello spagnolo (che potrai imparare più tardi).
In ogni caso, sembri proprio sulla buona strada per avere un bel bagaglio di lingue! In bocca al lupo, a presto!
Ciao Luca,
sono una studentessa di lingue che ha passato un anno nell’università pubblica, ma ora vorrei abbandonarla per seguire un corso più specifico e meno caotico. Oggi ho fatto il test di ammissione per una scuola di traduzione e interpretariato e spero tanto di passarlo! Il problema è la scelta della seconda lingua: inglese è obbligatorio, mentre sono indecisa per quanto riguarda spagnolo o tedesco. Lo spagnolo è la mia lingua preferita, mi appassiona veramente tanto, mentre il tedesco l’ho studiato per 5 anni e lo sopportavo a fatica, però per quanto riguarda gli sbocchi lavorativi è molto più vantaggioso. Il mio cuore mi dice fai spagnolo e specializzati in traduzione letteraria, mentre la razionalità mi dice fai tedesco e specializzati in traduzione tecnico-scientifica o interpretariato di conferenza. Lei cosa mi consiglia?
Vorrei aggiungere che mi piacerebbe studiare russo, ma essendo un corso a numero chiuso le probabilità che si raggiunga il numero sufficiente per far partire la suddetta lingua sono assai poche, quindi mi restano solo quelle due alternative. Il mio sogno comunque sarebbe studiare a Trieste, ma le mie disponibilità economiche non me lo permettono assolutamente. Inoltre ho già perso un anno nell’università pubblica e, pur contribuendo alle spese, mi sentirei troppo in colpa a pesare sulle spalle dei miei per molti altri anni. Nello specifico vorrei diventare traduttrice per l’editoria di lingua spagnola ma mi sa che mi conviene stare coi piedi per terra…
Ti ringrazio in anticipo per la risposta,
Michela
Ciao Michela,
Si tratta di una scelta molto personale che come hai ben sottolineato oppone “testa” e “cuore”. Personalmente, sono una persona molto pragmatica e quindi al posto tuo sceglierei tedesco per assicurarmi più chance nel mondo del lavoro. Ma è anche vero che quando si crede davvero in una cosa e si raggiunge l’eccellenza nel proprio campo, non ci sono argomenti razionali che tengano : alla fine si riesce secondo me. Detto questo, ti lascio compiere questa scelta e ti auguro tanto successo e fortuna in ambito personale e lavorativo! Ciao!
Ciao Luca, avrei bisogno di una mano, se posso chiederti:
presto vorrei immatricolarmi ad un corso di Lingue oppure di Mediazione Linguistica.
Premettendo di non avere ancora ben chiaro le lingue che vorrei davvero studiare, vorrei chiederti: nel caso decidessi di studiare lingue scandinave, non ne ho la possibilità perchè nelle università più vicine al mio paese non sono attivi quei corsi…però Tedesco è attivo, potrebbe essere una soluzione quella di iniziare con il tedesco, magari se hanno radici comuni? Oppure non è un percorso ragionevole? Se facessi così poi magari pensavo…non so….di trasferirmi post lauream in germania per lavorare con il tedesco e intraprendere dei corsi di lingue scandinave solo allora. Nell’ambito delle traduzioni specializzate avrei molta concorrenza?
Grazie per questo articolo, e complimenti, dovrebbere metterlo nelle guide universitarie! 🙂
Roberto
Ciao Roberto,
Grazie a te per i complimenti. Mi sembra un buon approccio : potresti iniziare con il tedesco per poi cimentarti con le lingue scandinave. La lingua più simile al tedesco è pero’ l’olandese mentre per quanto concerne le lingue della Scandinavia, sappi che sebbene la conoscenza del tedesco ti potrà aiutare un po’, esse sono più simili tra di loro (norvegese e svedese per es.). Se pensi al finlandese, la lingua ha radici diverse ed ha dei punti in comune con l’ungherese.
Come puoi immaginare pochi scelgono di cimentarsi con le lingue di questi paese quindi per quanto riguarda la concorrenza sarebbe un vantaggio.
Un saluto!
Ciao Luca, sono capitata per caso sul tuo sito e per me che sono un’appassionata di lingue straniere si è rivelato molto interessante. Tra pochissimo dovrò scegliere le lingue da studiare all’università; sono molto predisposta alla lingua inglese, che vorrei perfezionare il più possibile e che senz’altro sceglierò come prima lingua. I miei dubbi sorgono per quanto riguarda la seconda lingua; vorrei sceglierne una più difficile di quelle comunemente studiate in Italia, e la mia indecisione è tra russo e cinese. Non sono appassionata ad una delle due in particolare e sarei interessata a sapere ai fini lavorativi quale dia più opportunità in generale. Grazie in anticipo.
Ciao Alessandra,
Come descritto nell’articolo direi che nell’ordine trovi cinese e poi russo. Ma entrambe offrono grandi opportunità.
In bocca al lupo per la scelta!
Ciao Gian,
in una situazione simile alla tua, in quanto affascinato da diverse lingue mi avvalgo di supporti audio visivi su youtube come film in lingua madre o ascoltare la mia musica preferita leggendo i testi contemporaneamente senza farmi sfuggire parole ed espressioni nuove. Attualmente lavoro in Germania e mi pento di non aver approfondito la conoscenza del tedesco prima di partire, basandomi sulla sola “infarinatura” avuta da tre anni di blando studio al liceo linguistico. Sull’ Inglese non ci piove, credo ti tocchi perfezionarlo sempre più se vuoi stare al passo con una concorrenza ormai ben preparata, sul mondo del lavoro!
Ciao Luca,
Il mio più grande sogno è andare a vivere in Giappone; non ti nascondo che amo tutto di quel posto (conosco sia i difetti che i pregi, ma alla fine ogni paese li ha…). Ho già pianificato viaggi e borse di studio, ed ho intenzione di iscrivermi al corso di mediazione linguistica (ho 19 anni); però non posso andare a studiare fuori per motivi economici e nella mia città tra le lingue selezionabili non c’è nè il giapponese nè il cinese. Quindi sono costretto a studiarmi il giapponese da autodidatta (cosa che sto facendo da un mese).
Veniamo a noi, come prime due lingue ho intenzione di scegliere inglese (ho un b1 certificato, ma il mio livello è b2) e tedesco (mai studiato) poichè abbastanza richieste nel paese del Sol Levante (anche per via dei rapporti con gli USA e la Germania). Come terza lingua sono indeciso tra francese (studiato alle medie) e portoghese (mai studiato); entrambe mi piacciono… la cosa che mi blocca è l’ utilità in Giappone: sicuramente tra le due il francese è più utile, però il portoghese potrebbe essere un’ ottima scommessa per via della crescita del Brasile e poichè in Giappone la più numerosa comunità di stranieri è quella brasiliana (si tratta del 0.6% della popolazione nipponica… XD).
Tu cosa mi consiglieresti?
Ciao Gian,
Vedi che hai già fatto una bella analisi. Per il portoghese, aggiungo che anche in Brasile esiste una forte comunità nipponica (scambi possibili con il paese d’origine). Ti consiglierei il portoghese perché in pochi stanno facendo questa scommessa (mentre esistono migliaia di persone che parlano francese).
Spero tanto realizzerai presto il tuo sogno… è un paese che mi ha sempre affascinato e mi piacerebbe passarci qualche annetto.
A presto
Luca
Ciao Luca,
Tra pochissimo mi devo iscrivere all’università. Mi piacerebbe fare scienze linguistiche per l’impresa, e poi management alla Bocconi al fine di lavorare in un’importante azienda. Ho fatto il liceo linguistico e adesso ho un livello B2 in inglese, francese e spagnolo. il problema che mi si è posto è la scelta delle due lingue: come prima farei inglese, ma come seconda non lo so ancora, mi piacerebbe russo, ma secondo te per la carriera lavorativa che vorrei intraprendere mi sarà utile? cosa mi consigli se no?
Grazie in anticipo
Ciao Paolo,
Inglese e russo per una persona che vuole lavorare in grandi gruppi nell’ambito commerciale e management mi sembra un ottimo binomio. Se hai la fortuna di avere questa interesse per il russo, direi di scegliere questa lingua che è molto richiesta.
Un saluto
Ciao Luca!
Sono finita sul tuo blog per caso, ma ho trovato l’articolo davvero molto interessante e ben fatto, quindi ti faccio i miei complimenti!
Passando a me, vorrei farti una domanda: essendomi diplomata quest’anno sono anche io come molti alle prese con la scelta dell’università e sono divisa tra due strade completamente diverse.
La prima è Medicina, l’altra è “Lingue”. Uso le virgolette perché non andrei a fare né Interpretariato e Traduzione né Lingue e Letterature straniere; la mia scelta sarebbe infatti orientata su una facoltà di Economia e Business, insegnata interamente in Inglese a cui vorrei affiancare lo studio delle lingue straniere. Oltre a quelle che già ho studiato e che quindi vorrei perfezionare (Inglese, Tedesco e Francese), mi piacerebbe cominciare una lingua orientale tra Arabo, Giapponese e Cinese. Quale sarebbe secondo te la più utile?
Scusami per il papiro lunghissimo e grazie già da ora se mi risponderai.
Greta
Ciao Greta,
Grazie per i complimenti. Sono tre lingue molto valide e la probabilità di usarle varierà in base agli incontri e delle opportunità che ti si presenteranno. Detto ciò, come vedi nell’articolo le ho poste in questo ordine : cinese, arabo e giapponese. Un altro consiglio che sento di darmi è che trattandosi di lingue impegnative, sarebbe opportuno scegliere quella che ti attira di più dal punto di vista linguistico, culturale e geografico (i paesi in cui è parlata).
In bocca al lupo per la tua scelta!
Il mio ordine di preferenza sarebbe certamente Giapponese – Arabo – Cinese, ma ho paura che, soprattutto unite al campo economico, le prime due risultino un po’ inutili, o sbaglio?
Un’ultima domanda: il coreano? A parte la difficoltà di trovare un corso, so che in pochi lo studiano e la Corea del Sud sta crescendo notevolmente. Potrebbe essere una buona scelta da applicare al “mondo” dell’economia?
Grazie mille per la pazienza e per i consigli!
Greta
Greta, per il giapponese non dimentichiamo che, sebbene offuscato un po’ dalla Cina, resta uno dei giganti del mondo in termini economici (3° in termini di PIL). La scarsa conoscenza dell’inglese in Giappone rendono lo studio della lingua giapponese molto utile. Per l’arabo, se capiterai nell’industria delle materie prime (petrolio e gas) sicuramente ti tornerà utile. Ecco rispetto al cinese che tutti si stanno mettendo a studiare, il coreano mi sembra una bella scommessa : la Corea del Sud con la sua progressione (15° paese per PIL) e i suoi brand mondiali (Samsung, Daewoo, Kia) diventerà sempre più importante a livello mondiale e in Italia quasi nessuno ci pensa. Quindi ci farei un pensierino…
Grazie mille per tutti i consigli utilissimi, sei stato davvero molto gentile!
Continuerò a seguire con interesse il blog!
Buona fortuna per tutti i tuoi progetti futuri.
Greta
Ciao Luca! Io vorrei iscrivermi in Università per studiare, oltre all’inglese, la lingua russa.. Sono indeciso però se scegliere tra lingue per l’impresa / turismo e management / relazioni internazionali. Quale settore mi consigli?
Ciao Marco,
Scusami per il ritardo, ma per un problema tecnico la mia risposta non è stata pubblicata. Sono due ottimi settori, ti consiglio quindi di scegliere in base alle tue preferenze e dopo aver esaminato gli esami inclusi nei due percorsi. Un saluto, a presto!
Ciao Luca,
prima di tutto complimenti per il sito.
Ti scrivo per chiederti un consiglio riguardo ad una situazione abbastanza ingarbugliata. Prima di tutto ho 28 e, dopo un diploma in ragioneria, ora sono a tre esami dalla laurea in lingue e letterature straniere (triennale – ahimè). Come lingue ho scelto francese, inglese e spagnolo ma, mentre francese e spagnolo li ho completati quasi subito e con voti abbastanza alti, in inglese sono ferma da tre anni con inglese 2 scritto che non c’è verso che riesca a passarlo. Così ho deciso di cambiare la lingua (un salto nel vuoto) ma non so cosa scegliere perché ho paura degli anni che passano … io pensavo a portoghese … o cambiare ed andare a mediazione linguistica e fare giapponese che conosco un pò di più … ma non so se in poco sia fattibile studiarle … quanto al mio lavoro faccio tutt’altro, sono una hobbista che spera di diventare un’artigiano.
Grazie di cuore per i consigli che mi darai.
Ciao Emy,
Grazie mille per i complimenti. Visto che pensi di fare altro nella vita perché non scegliere semplicemente la lingua che ti attira di più tra portoghese e giapponese. Quanto al tempo necessario, con la base dello spagnolo potrai andare molto veloce per il portoghese. Discorso diverso ovviamente per il giapponese, lingua più impegnativa ma dal fascino incontestabile. Fossi in te farei il portoghese se vuoi finire prima e giapponese se invece non t’importa metterci un po’ di tempo in più.
Un grande in bocca al lupo per tutto!
Ciao Luca, complimentoni per il sito…
Io vorrei imparare le lingue per viaggiare e poter parlare a un livello comprensibile con gli stranieri (da accompagnatore turistico). Al momento c’è un gran flusso di russi e semprerebbe una scelta vincente, ahimè mi attira maggiormente il ceco…peccato che sono solo in dieci milioni i cechi, mentre i russi sono tanti! Grazie per ogni consiglio…
Ciao Leonardo, il russo è in effetti un ottima scelta in questo periodo soprattutto nel settore turistico. Direi di puntare sul russo ed in seguito magari coltivare la tua passione per il ceco. In bocca al lupo, non sono mai scelte facili! 🙂
ok grazie, continuerò a seguirti…
Ciao Luca,
Anch’io mi trovo alle prese con la scelta dell’università. Mi piacerebbe molto studiare lingue orientali, ma sono indecisa tra l’arabo e l’hindi. La seconda mi affascina molto di più perché ho sempre nutrito un particolare interesse per l’India, tuttavia non vorrei si rivelasse una scelta sbagliata per il lavoro futuro (mi piacerebbe molto fare la giornalista o la traduttrice). Cosa mi consiglia?
Ciao Ele,
Sono entrambe lingue molto utili in ambito professionale ed oggi credo che puntare sull’India sia una scelta intelligente. L’inglese è molto usato in ambito professionale ma l’hindi resta comunque la lingua nazionale quindi credo che per un traduttore, interprete o giornalista la conoscenza di questa lingua possa essere preziosa. Detto questo, rispetto all’arabo è un po’ più di nicchia (meno scambi tra Italia ed India, l’arabo parlato in più paesi, etc.) ma il mio consiglio è di seguire la tua passione ed interesse per l’India. Per lingue cosi’ lontane dalla nostra, la passione è un elemento fondamentale per andare avanti!
Un saluto
Complimenti per l'articolo, davvero molto interessante. Vorrei sottolineare la variabilità, anche all'interno della penisola, della leva economica sull'appetibilità di una lingua straniera. Nella mia città per esempio, cioè Rimini, è diventato richiestissimo il russo, tant'è che ormai vi è una forte componente russa 'stabile' ossia emigrata e residente nella riviera adriatica. Girando per negozi è ormai consueto trovare scritte bilingue italiano-russo (si, anche prima dell'inglese!) ed inoltre vale il ragionamento fatto nell'articolo per il francese: la popolazione russa raramente parla qualcosa di diverso dal russo. Direi perciò che da queste parti la classifica andrebbe leggermente modificata facendo fare qualche balzo in avanti al russo, anche perchè purtroppo qui oltre al turismo di altra industria ve n'è ben poca!
Ciao Ilic,
Ti ringrazio per i complimenti e per il tuo commento/suggerimento che è davvero molto interessante. In effetti, è verissimo che la regione in cui si vive e lavora in Italia va tenuta in conto : oltre all’esempio che citi, basta pensare a quanto sia richiesta il francese in Piemonte e Val d’Aosta a causa delle vicinanza della Francia. Ho pensato di aggiornare quest’articolo appena possibile e dopo aver analizzato tutti i criteri ed aggiornamenti, magari il russo guadagnerà qualche posizione 😉
A presto!
Salve,
frequento il penultimo anno di Liceo Classico. Il prossimo anno vorrei entrare alla SSLMIT di Trieste. La lingua con cui farò l’esame di ammissione è l’inglese che quindi sarà la prima lingua, la seconda lingua il russo che già conosco (essendo madrelingua). Potrebbe consigliarmi la terza lingua tra francese e spagnolo? Escludo tedesco(che gradisco poco), neerlandese, sloveno, croato e portoghese( poichè poco utili a mio avviso). La ringrazio in anticipo.
Ciao Maria,
Direi di mettere russo come terza visto che già la conosce e le serve giusto un approfondimento (altrimenti mi sembra tempo sprecato ma è giusto la mio opinione).
Se fa inglese e russo, come seconda lingua meglio scegliere quella che le piace di più tra spagnolo e francese. Come avrà letto nell’articolo, sono entrambe molto richieste ma c’è tanta concorrenza. Faccia un pensierino per una lingua più difficile.
Un saluto
La ringrazio per i consigli. Inizialmente avevo pensato a una lingua più difficile come il cinese ma ho letto su diversi forum e siti che in Italia non ci sono Università validissime per una lingua così complessa e soprattutto che bisogna parlarla quotidianamente. Non vorrei quindi sprecare tre anni per ritrovarmi con un cinese di basso livello che non può essere utilizzato in ambito lavorativo. Secondo lei sarà possibile impararlo in seguito? Magari con un corso e un viaggio in loco? In questo modo avendo studiato inglese,francese e/o spagnolo, avendo una buonissima conoscenza del russo potrei già trovare un impiego, per fare contemporaneamente un master puntando magari sul cinese. Cosa ne pensa?
Perché no, volere è potere. Per il cinese un corso sul posto durante un lungo soggiorno in Cina (almeno un annetto a mio parere). O magari punti su un’altra lingua dell’est : un binomio russo-polacco o russo-ungherese mi sembra molto interessante. Ma credo che lei abbia già un’idea abbastanza chiara…
In bocca al lupo !
Ciao Luca sono ancora io. Le tue risposte mi hanno veramente incoraggiato ma in un altro forum (a cui mi sono iscritta per avere testimonianze sull’università che desidero frequentare) mi hanno scoraggiato… ho descritto la mia situazione che ti riporto:
“vivo in Italia da 13 anni(ho frequentato qui tutte le scuole), per quanto riguarda il russo ho la possibilità di parlare ogni giorno con mia madre, di leggere,guardare la televisione e andare in Russia più volte all’anno. Sono quindi perfettamente bilingue. Il mio progetto era quello di non fare russo all’università portandolo avanti da sola (ho già iniziato delle traduzioni) o al massimo con il supporto di qualche corso. Molti dicono che la terza lingua sia trascurata…non facendo il russo, scegliendo accuratamente le prime due lingue potrei alla fine vantare la conoscenza di quattro lingue(compreso russo e italiano) più una? è un progetto troppo ambizioso o volere è potere?” Mi hanno risposto di fare solo russo in modo da approfondirlo e arrivare a conoscere bene 2 lingue. Il fatto è che io lo parlo già bene e scrivo altrettanto bene… penso che sia fattibile seguirlo in parallelo con le altre lingue esercitandomi con traduzioni simultanee e non… tutti dicono di no…mi hanno confuso.,..è veramente impossibile parlare e scrivere correttamente 4 lingue ?
Ciao Maria,
Sinceramente da quello che descrivi non capisco perché ti consiglino di concertarti su una lingua che già parli e scrivi e che puoi benissimo approfondire grazie alla tua situazione particolare (sei molto fortunata in questo senso). Amo molto una frase di una pubblicità che recita “the only limit is the one you set yourself”. Riassume bene, la mio opinione in materia. No, non è impossibile… conosco moltissime persone che padroneggiano 3-4 lingue. Personalmente parlo e scrivo correttamente in francese, spagnolo, inglese (oltre all’italiano, mia lingua nativa il rumeno che parlo ma scrivo poco ed il portoghese che sto ancora perfezionando) e non mi è sembrata un’impresa impossibile (preciso che non sono un genio ma una persona normalissima che ha la passione per le lingue). Il mio consiglio è di puntare su 4 lingue: nel tuo caso sei agevolata perché il russo e l’italiano sono già nel tuo bagaglio! Tanti in bocca a lupo e vedrai che alla fine sarai felice di questa scelta!
Buonasera…Volevo anche io un consiglio…mi piacerebbe studiare il coreano, giapponese e magari anche il cinese in futuro, pensate sia una buona scelta?
Ciao Sonia, dipende dal lavoro che vorresti fare ma in ogni caso si tratta di 3 lingue molto richieste: per il coreano, il grande vantaggio è che pochissimi lo conoscono nonostante la Corea del Sud si stia sviluppando molto.
Ciao Luca,
SOno a chiedere consiglio a te e altri users del sito.
ho 30 anni, lavoro in una industria manufatturiera in Italia ma ho vissuto e lavorato nel regno unito, in africa e in asia.
sono italiano, parlo fluentemente inglese e spagnolo, anche in virtù del fatto che ho vissuto in entrambi i paesi per un po di tempo.
Ho anche studiato francese per diversi anni ma è come se l’avessi dimenticato..
Ora, adoro lavorare in Italia ma non mi dispiacerebbe tornare all’estero.
cosa mi consigliereste?
sono aperto ad ogni idioma.
Qualcuno ha scritto che il giapponese è difficile ma si sbaglia decisamente, è l’unica lingua orientale discretamente facile per noi italiani poichè ha la nostra stessa fonetica e non è una lingua tonale come il cinese o il thai.
tedesco per restare in italia?
rispolverare il francese per italia o ipotesi trasferimento canada?
russo per via della richiesta sempre maggiore in italia e perchè è considerata lingua “rara”
cinese/giapponese per l’asia?
sono molto indeciso, ma penso che aggiungere una lingua al mio CV potrebbe essere molto utile.
Ciao Mario,
Sarebbero tutte scelte valide e credo che la tua indecisione per la lingue da scegliere sia la conseguenza dei dubbi sul paese in cui vivere. Se vuoi una lingua utile per l’Italia che ti lasci parta la porte del trasferimento in un altro paese potresti scegliere il tedesco (se la Germania ti attira), il francese (per la Francia e il Canada) o il cinese (ovviamente per la Cina). Il russo è richiesto in Italia ma dipenda dal tipo di lavoro… se poi saresti disposto a trasferirti in Russia, allora è un’altra possibilità. Difficile scegliere al tuo posto, ma spero di averti comunque dato qualche delucidazione in più.
Ciao Luca, volevo approfittare della tua pazienza per chiederti un consiglio: vorrei iscrivermi alla facoltà di lingue orientali, ma se inizialmente ero interessata al cinese, vedendo i numerosi iscritti ,ho iniziato a pensare alla possibilità di fare un’altra lingua sempre ricercata in ambito economico, ma più di nicchia. Mi hanno detto che in ambito lavorativo sono molto ricercati Russo e Turco, è vero? in caso contrario che lingue mi consiglieresti?:) Grazie in anticipo.
Ciao Ruth,
Confermo il grande interesse per il russo in ambito lavorativo. Il turco è, in effetti, più di nicchia ma comunque interessante perché la Turchia si sta sviluppando molto. Se vuoi restare in Asia, giapponese e coreano possono essere buone scelte.
Ciao, Luca
Sono stato molto attirato da questo articolo,io ti volevo chiedere se mi potevi dare un consiglio, io sono iscritto alla facoltà di informatica ma non mi piace per niente,e cosi vorrei cambiare corso di laurea ,molti mi consigliano di fare Lingue visto che sono madrelingua spagnola,ho studiato francese,dovrei approfondire l inglese e mi piacerebbe comunque imparare altre lingue. ma il mio dubbio è su quali sbocchi di lavoro posso avere con una laurea in lingue ?… e considerando che a me piacerebbe lavorare nelle relazioni internazionali e commerciali (non di certo insegnare) quale corso di laurea dovrei scegliere?? Non vorrei fare letteratura sinceramente. mediazione linguistica come corso potrebbe andare bene?
mi saresti di grande aiuto. grazie
Hola Andrès,
Ci sono sbocchi sicuramente per gli studenti in lingue ma non è per nulla paragonabile a facoltà come informatica, quindi ti consiglio di pensarci bene. In ogni caso, ti consiglio di unire alle lingue un’altra specialità soprattutto se non vuoi fare la traduttrice o interprete. l’idea sarebbe di scegliere una facoltà economica se studiare bene l’inglese se vuoi fare commercio internazionale altrimenti puoi optare per scienze politiche per carriera diplomatica e relazioni internazionali. Ormai ci sono facoltà che uniscono lingue e altre discipline: punta piuttosto su questo tipo di formazioni perché più cose saprai, meglio è per il mondo del lavoro. Ti consiglio di cercare si internet e farti una bella lista di tutte le possibilità a livello di facoltà che rientrano nell’ambito delle lingue (non ho consigli da darti in merito perché non conosco bene le varie facoltà). Buena suerte!
Ciao Luca, ho appena scoperto il tuo sito… mi sembra molto interessante… e sopratutto grazie per tutte le info 🙂 volevo provare a scaricare le applicazioni, ma io non ho un telefonino molto moderno, quindi volevo chiederti se è possibile utilizzare le tue applicazioni anche sul pc normale e dove vado a scaricarle… Grazie mille! ciao!!
Ciao Alice,
Di niente e grazie mille! Purtroppo per il momento non è possibile scaricare MosaLingua su (PC o Mac) ma ci stiamo pensando. Per essere avvisata dell’uscita, ti consiglio di iscriverti su questa pagina: https://www.mosalingua.com/it/apps/mosalingua-su-pc-e-mac/
A presto
Ciao Alice,
Di niente e grazie mille! Purtroppo per il momento non è possibile scaricare MosaLingua su (PC o Mac) ma ci stiamo pensando. Per essere avvisata dell’uscita, ti consiglio di iscriverti su questa pagina: https://www.mosalingua.com/it/apps/mosalingua-su-pc-e-mac/
A presto
(Avevo già risposto nel blog, ma sembra apparire quindi la ricopio) 😉
ciao Luca!
Intanto vorrei farti i complimenti per l’articolo! Sono una studentessa di altro che si interressa alle lingue straniere da tempo. ho raggiunto un ottimo livello di tedesco durante l’Erasmus, poi francese ed inglese a da due anni a questa parte ho iniziato a studiare arabo classico. Per la quantità di ore dovrei essere già un mito, però in realtà non comunico con nessuno, sia perchè la velocità di pronicia delle persone che parlano arabo è troppo alta, sia perchè io non so una parola dei dialetti arabi. Ho letto tra i tuoi commenti che si consiglia per chi studia lingue difficili una permanenza nei paesi di lingua, nel mio caso araba, ma temo di imparare sono UN DIALETTO (nel senso di lingua)e poi di non essere più in grado di dinstignuere quel dialetto dall’arabo classico e non poter comunicare con altri (per intenderci se imparo il dialetto del marocco, difficilmente a beirut mi capiranno). Tutto ciò mi è stato detto e vorrei chiedere anche un tuo parere.
grazie mille!
Ciao Stefy,
Grazie per i complimenti. Purtroppo devo confermarti quello che ti hanno già detto: per l’arabo parlato esistono tante varietà che sono spesso molto diverse tra loro. Le varianti parlati in Marocco, Tunisia o Egitto possono avere differenze notevoli tra loro e rispetto all’arabo parlato in altre zone rendendo difficile la comunicazione. Ne avevo parlato con qualche amico madrelingua arabo : l’arabo orale maggiormente accettato a livello globale sembra essere quello del Libano o comunque nei paesi del Medio Oriente. L’idea sarebbe quindi di evitare il Nord Africa dove le varianti regionali sono più forti e magari tentare un’esperienza a Beirut (Libano), in Qatar o in un altro paese di quest’area.
In bocca al lupo!
Ciao Luca,
vorrei chiederti un consiglio per uno studente di medicina, il sottoscritto, a cui non dispiacerebbe In futuro lavorare anche solo per brevi periodi all’estero. Padroneggio solo l’inglese e sono incerto su quale seconda lingua affrontare. Non ho problemi di tempo o impegno. Penso ad impieghi in ambito europeo anche perche’ se potessi scegliere una nazione oltre i confini dell’UE sarebbe quasi sicuramente anglofona (Canada, Stati Uniti, Australia).
Grazie mille, e complimenti per l’articolo.
Giuseppe
Ciao Giuseppe,
Nel tuo caso direi francese (utile per Francia, Lussemburgo, Belgio e Canada) oppure tedesco se la Germania, l’Austria e la Svizzera ti attirano. In definitiva, si tratta di una sorta di scelta tra Europa e paesi extra-europei.
Grazie a te per i complimenti, in bocca al lupo!
Salve, mi sono laureata in Relazioni Internazionali, ho una buona conoscenza dell’inglese e del tedesco che continuerò ad approfondire. Un’idea: stavo pensando di iniziare una lingua più difficile per “ritrovarmela” anche tra un pò di anni e sfruttarla per lavoro. ( non so se orientarmi sul settore diplomatico o meno) Cosa mi può consigliare, avevo pensato all’arabo o al russo.. aggiungo che mi piace moltissimo anche il neogreco ma non penso sia molto utile.. ho trovato dei corsi di russo per ora.. Lei cosa farebbe? Grazie 😉
Salve Ludi,
Mi orienterei verso il russo per le relazioni internazionali. L’arabo è una buona scelta, ma un trinomio inglese-tedesco-russo mi sembra molto interessante.
Ciao
Ciao, Luca
Sono stato molto attirato da questo articolo e i vari commenti, io ti volevo chiedere se mi potevi dare un consiglio io frequento un tecnico commerciale/linguistico dal prossimo anno devo scegliere la 3a lingua dato che farò il nuovo indirizzo relazioni internazionali per il marketing…io come prima lingua studio inglese e come seconda lingua francese (che amo molto) , io come opzione extra-scolastica studio un corso d’Arabo a scuola e in più studio Arabo nella casa provinciale di cultura araba (in tutto 3 ore a settimana), tutto questo per la grammatica invece nel parlato lo so bene dato che sono di origini arabe , adesso sono indeciso tra spagnolo o tedesco..molti mi dicono fai tedesco perchè si usa molto nel ambito commerciale dato la potenza economica della Germania però io non sono molto bravo in inglese cosa che vorrei potenziare e per quello che trovo difficoltà a scegliere tedesco dato che è una lingua anglosassone, altri mi dicono fai Spagnolo perchè è una lingua assai mondiale anzi 2a al mondo dopo l’Inglese e poi dicon che è una lingua facile essendo neo-latina, io vorrei tanto imparare una lingua a scopo lavorativo io dopo aver conseguito questo diploma vorrei affrontare un’esperienza all’estero meglio fuori dall’Europa…io vorrei lavorare in un paese arabo preferibilmente gli Emirati Arabi che io amo moltissimo sopratutto per l’ammirata Dubai, che io non so che lingue parlano di più dopo l’Arabo e l’Inglese
Grazie attendo al più presto una sua risposta !!! Arrivederci.
Ciao Yassin,
Anch’io non posso che consigliarti il tedesco in assoluto, ma poiché pensi di voler lavorare lontano dall’Europa, anche lo spagnolo potrebbe essere una buona scelta (la migliore se non vuoi complicarti la vita con una lingua abbastanza impegnativa). Arabo e Inglese sono le lingue più usate negli affari e nella vita di tutti i giorni a Dubai, poi ho letto che visto il grande numero di stranieri si parlano tante lingue (tra cui molto diffuso l’hindi).
Ti auguro tanto successo e spero che la tua passione per l’affascinante mondo arabo ti porti lontano!
Ciao Luca.
Mi chiamo Giovanni e sono capitato in questa pagina piena di domande e risposte che risultano molto interessanti. Complimenti per la passione e l’impegno che ci metti!
Io ti scrivo perché sono molto confuso. Ho 24 anni e al momento vivo in Australia. Ho deciso di passare un anno in Downunder con un visto che ti permette di lavorare e stare in vacanza. Premetto che ho sempre lavorato in ambito turistico facendo il cuoco e il cameriere e l’inglese l’ho studiato per 5 anni a scuola e l’avevo ripreso a Malta, dove ho vissuto un anno e adesso lo parlo qua.
Detto ciò, sono stanco di qualsiasi cosa riguarda la ristorazione e ho deciso di tornare in Italia ad Agosto (avrò 25 anni) per iscrivermi a L’Orientale di Napoli, indirizzo Mediazione Linguistica e Culturale. Penso di essere un pò vecchietto ma ci voglio provare a cambiare il mio futuro. Ora il consiglio che ti chiedo è: mi consigli di scegliere comunque inglese come prima lingua anche se già la conosco? Anche se la scegliessi per perfezionarla (non voglio fare il traduttere o l’interprete), sono davvero indeciso su quale altra lingua scegliere visto che a L’Orientale non si può accostare lo studio dell’inglese allo spagnolo. Avevo pensato di scegliere Inglese e Tedesco così da poter dedicare molto più tempo allo studio del tedesco, ma ho paura di non riuscire ad imparlararlo in tre anni.
Ti ringrazio anticipatamente del tempo che mi dedicherai e Buona Vita
Ciao Giovanni,
Sinceramente nel tuo caso non mi sembra una buona idea mettere l’inglese perché mi sembra tempo sprecato (soprattutto come prima lingua). Il mio consiglio : tedesco come prima lingua ed inglese al massimo come terza. Come seconda direi sia una più facile ma richiesta (spagnolo/francese) sia una difficile.
Grazie a te, buona a vita ed in bocca al lupo!
Salve Luca,
innanzitutto complimenti per l’articolo e mi chiedevo se se gentilmente poteva darmi un consiglio.
Sono uno studente di terza media e l’anno prossimi frequenterò un liceo linguistico, ma sono indeciso se fare inglese-francese-spagnolo o inglese-francese-tedesco, secondo lei qual è la scelta migliore?
Un altro quesito: se volessi dedicarmi inoltre allo studio di una lingua extraeuropea in orario extracurricolare, il russo può escere una scelta favorevole?
Ciao Andrea;
Consiglio il trinomio inglese-francese-tedesco e come extra il russo mi sembra un’ottima scelta!
Bravo, è bene coltivare la passione e l’interesse per le lingue già da giovanissimo!
A presto!
Grazie e mille! Secondo lei, lingue come spagnolo e portoghese si posso imparare con una vacanza studio? Grazie dei consigli!
Certo, anche se dipende dalla durata e dall’impegno. Un po’ di studio prima ed una durata di almeno 3 mesi potrebbero far conseguire un livello discreto. Di niente, a presto!
Ok grazie dei consigli!
Ciao Luca!
Vedo che qui in tanti ti hanno scritto per avere un consiglio e tu hai sempre risposto con estrema gentilezza, quindi mi butto anche io e ti chiedo un parere!
Tra un anno finirò la laurea specialistica in architettura. Ho partecipato ad un programma Erasmus a Copenhagen durante la triennale e poi ad uno scambio di un semestre a Pechino durante la specialistica. Mi sono fermata per sei mesi in più a Pechino per un tirocinio (quindi ho passato un totale di un anno in Cina). Parlo inglese molto bene (direi quasi livello bilingue, il mio ragazzo è di madre lingua americana quindi stare con lui mi ha dato la spinta finale per perfezionare una lingua che già sapevo molto bene!) e studio cinese mandarino. Sto preparando una certificazione di cinese di livello B1 che spero di prendere dopo l’estate. Come puoi immaginare è UN SACCO DI LAVORO 🙂
La mia domanda è: una volta conseguita questa certificazione, pensi sarebbe più intelligente dedicarmi allo studio di una terza lingua (per allargare il mio bagaglio linguistico) oppure continuare col mandarino per raggiungere magari un livello B2?
Considera che programmo di NON lavorare in Italia nel mio futuro, credo che cercherò di restare in Asia (dove ci sono ottime opportunità lavorative) o al massimo US/ Australia.
Ti ringrazio tantissimo per l’attenzione e complimenti per il blog perchè è super interessante!!!
Ciao Margherita,
Direi che è meglio perfezionare il cinese ed arrivare al B2 livello che ti consentirà di lavorare più efficacemente in Asia (o avendo rapporti con l’Asia). Mi sembra un ottimo progetto professionale e credo che nel tuo campo ci siano tante possibilità.
Grazie per i complimenti: continua a seguirci anche su Facebook se ti va. Abbiamo da poco lanciato la pagina http://www.facebook.com/MosaLingua e abbiamo bisogno di fan! 😉
salve, l’anno prossimo andrò in terza superiore, devo scegliere la terza lingua da studiare (faccio già spagnolo e inglese), e sono molto indecisa tra francese e russo? secondo te è conveniente iniziare a studiare russo, oppure 3 anni sono pochi e mi conviene restare sul sicuro e studiare francese? (che tra l’altro ho studiato già per 3 anni alle medie)? grazie in anticipo per il consiglio =)
Ciao Lali,
Il russo sarebbe un investimento a lungo termine : dovresti continuarlo in seguito all’università o sola. È una lingua molto ricercata e quindi potrebbe tornarti davvero utile. Per il francese, potresti raggiungere un buon livello in minor tempo ed è pur sempre una delle lingue più richieste in Italia, malgrado la concorrenza. È presto per decidere, ma se pensi di fare l’interprete, meglio il russo, se ti orienti verso altre strade potresti scegliere anche il francese.
Ciao, a presto!
Luca
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Ciao Luca, quest’anno frequento l’ultimo anno di scuola superiore e l’anno prossimo ho intenzione di andare all’università di lingue o a bari o pescara come prime due lingue voglio scegliere inglese e spagnolo e come terza non lo so sinceramente visto che in 5 anni di superiori ho fatto francese fino al 3 anno e poi so che il francese non serve tanto se voglio lavorare a tale proposito sono interessato nell’interpretariato perché con le lingue preferisco parlarci che consiglio mi puoi dare ? Ho un altro problema se vado a bari lingue come il cinese non c’è e l’arabo viene spiegato male mentre di pescara so k ci sono … Spero in una tua risposta distinti saluti!
Antonello
Ciao Antonello,
Il francese è tra le lingue più richieste in Italia: il problema è che ci sono molte persone che lo parlano e se vuoi fare l’interprete meglio aggiungere una lingua più difficile. Il mio consiglio: conserva inglese, fai spagnolo come terza e inserisci cinese o arabo, lingue entrambe molto utili nel settore, quindi a te di scegliere secondo il tuo interesse e la tua voglia di passare un periodo o in Cina o in un paese arabo (scelta quasi obbligata per perfezionarsi).
Luca
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Il problema è che se vado a Bari (l’80% è sicuro che vado lì) non c’è il cinese mentre l’arabo viene spiegato male quindi sono costretto a fare lo spagnolo come secondo lingua e come terza o il francese o non lo so …
Si tratta di scelte personali… al posto tuo cambierei Università, ma sono tue valutazioni ovviamente.
Posso solo augurarti un grande in bocca al lupo!
vabbe se scelgo inglese spagnolo e francese? sinceramente fare lingue complicate ho un po paura…
Antonello, it’s totally up to you. Se non vuoi dedicarti a lingue più complicate ed andare a Bari, hai già la risposta.
Luca
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ok grazie scusami se ti interrompo 🙂 ma ci tengo molto …
Ciao Luca, innanzitutto ti faccio i complimenti per il tuo blog, che ho scoperto da poco ma che reputo interessantissimo.
La mia storia è simile a molte altre, ma ho comunque bisogno di un parere.
Ho 17 anni e ormai la maggiore età è vicina e quindi inizio a sentire il peso delle responsabilità e la preoccupazione di non riuscire a trovare un lavoro che mi soddisfi e mi gratifichi almeno un po’.
Sono al terzo anno del liceo linguistico e l’ho scelto perché sin da piccola mi piaceva l’inglese, poi alle medie ho fatto francese (che tutt’ora studio e amo alla follia!) e infine al liceo come terza lingua ho scelto spagnolo, che mi attirava maggiormente di tedesco, ma che ora invece mi piace ma non mi fa impazzire come inglese e francese. Ora poi, considerando l’ascesa della Germania e il fatto che vivo al nord, mi sono un po’ pentita di non fare tedesco. D’altra parte però sono anche leggermente confortata… Nella mia scuola infatti ci sono due prof di tedesco… Una è abbastanza brava, mentre l’altra da ciò che mi hanno detto non ha alcun metodo di insegnamento e quindi questi tre anni sarebbero forse stati persi. I miei amici che hanno questa prof infatti sono andati a Vienna e non sapevano nemmeno chiedere una camera o un’indicazione! Inoltre ho scelto di intraprendere il percorso Esabac, studio storia in francese e al termine della scuola dovrò sostenere una prova in più che permette di avere un doppio diploma (baccalaureat francese e maturità italiana) e di potersi iscrivere in qualsiasi università francese. Visto che, come ti ho già detto, amo il francese e ho questa possibilità, potresti darmi alcune informazioni sulle università francesi? Premetto che mi piacciono molto le materie umanistiche, ma a parte l’insegnamento non servono a molto. D’altra parte non ho alcuna base nel campo economico e non so come mi troverei… Insomma cosa mi consigli? Inoltre ci sarebbe la possibilità di fare tedesco (oppure anche altre lingue, visto che magari cambierò idea altre 1000 volte), all’università senza averlo mai fatto alle superiori?
Insomma sono molto confusa, dammi qualsiasi info che potrebbe essermi utile, grazie in anticipo e ancora complimenti 🙂
Ciao Marta,
La tua è la perenne scelta tra il seguire la propria vocazione rischiando oppure intraprendere percorsi più sicuri. Purtroppo nessuno potrà scegliere al tuo posto (lo so non ti aiuto molto dicendo questo) ed i miei consigli vanno presi “avec les pincettes” (visto che ami il francese:)
Se vuoi dedicarti all’insegnamento, forse la scelta della Francia sarebbe più opportuna perché ho l’impressione che ci siano molte più possibilità per i giovani (almeno in ambito universitario). Per le informazioni sulle università francese, non posso aiutarti purtroppo: ne ho una conoscenza troppo superficiale ma visto che parli francese potrai cercare tu stessa delle informazioni su internet (in questo modo ti eserciterai pure). Per il tedesco, non è mai troppi tardi e se vuoi dedicarti a settori più sicuri come commercio, economia o magari all’interpretariato forse dovresti farci un pensierino. Insomma il fascino della tua situazione è che è tutto nelle tue mani e che puoi fare le tue scelte. Bisogna giusto pesare i pro ed i contro e lanciarti… potrai sempre fare marcia indietro, quindi non viverlo con angoscia!
Auguroni per tutto.
Luca
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Grazie per i tuoi consigli, valuterò ogni possibilità 🙂
Ciao Luca, ho trovato questo articolo mentre navigavo alla ricerca di qualche informazione nel tentativo di chiarirmi un po’ le idee su quale percorso intraprendere dopo la triennale e devo dire che ho trovato qualcosa di veramente utile!! Quindi grazie mille per aver condiviso la tua analisi sul web! Ho letto tutte le risposte e spero che tu possa consigliare in qualche modo anche me… Quando ho deciso di fare interpretariato e traduzione ero spinta da un grande interesse sia per il giapponese che per lo swahili ma poi sono finita per continuare le sole due lingue che avevo studiato anche a scuola, inglese e francese. Questo perché volevo arrivare alla laurea con un livello della lingua già spendibile, cosa che mi sembrava inverosimile per il giapponese e per lo swahili in quanto non c’è un’altrettanto valida offerta formativa nelle facoltà italiane. Il problema è che più si avvicina il momento della laurea più sento di non aver fatto quello che volevo davvero, attualmente sono in erasmus a Parigi, prima di iniziare l’università sono stata sei mesi in Canada e sono felicissima di queste esperienze ma continuo ad essere attratta dalla cultura africana, vorrei davvero poterla conoscere viaggiando e magari andare a vivere lì e lavorare lì. E’ anche per questo che mi ero accontentata della combinazione linguistica ingelse-francese, perché pensavo attraverso il francese di poter aver comunque delle possibilità di contatto e di lavoro con l’Africa ma mi sono resa conto che voglio conoscere la cultura delle sue etnie (parlo in generale data l’immensità del continente) vere e proprie e non attraverso la lingua del colonialismo… poi mi sono resa anche conto che in pratica è anche l’unica lingua (con l’inglese ovviamente) utilizzata nelle università presenti in Africa, che non sono affatto espressione della loro cultura ma piuttosto delle specie di trampoli per dare delle possibilità agli studenti locali di inserirsi nel mondo occidentale. Ciò detto, secondo te dovrei rinunciare o c’è una qualche maniera di entrare in contatto con questa realtà, impararne la lingua e lavorarci in modo da favorire la LORO di cultura e non la nostra? Un altro dubbio che mi affligge è se aspettare prima di iscrivermi alla specialistica e buttarmi in qualche viaggio per imparare un’altra lingua appunto (se trovo un modo magari proprio lo swahili) e riparare questo percorso che mi sembra troppo vuoto o continuare per la strada già intrapresa ma anche meno promettente? Mi piacerebbe molto lavorare come interprete ma sono poco attratta dall’economia e dal commercio, avevo quindi pensato di darmi piuttosto alla traduzione letteraria ma allo stesso tempo questo non soddisferebbe il piacere della simultanea, dell’uso attivo e diretto della lingua per permettere a due parti di comunicare… aggiungiamo anche un’inclinazione verso il sociale, la difesa dei diritti (dell’uomo e degli animali), la salvaguardia dell’ambiente e mi ritrovo in un incrocio dal quale non so veramente come uscire… Scusami se ti ho messo di fronte alla mia situazione in maniera così completa, è solo che sono molto confusa e non ho potuto fare altrimenti che scrivere tutto quanto! Qualsiasi consiglio sarà comunque prezioso, buon anno anche se siamo già al 16 gennaio e grazie mille in anticipo!!
Cara Barbara,
Grazie per le tue parole e per gli auguri che ricambio con affetto.
È davvero una bella testimonianza la tua, sia dal punto di vista linguistico (l’interesse per lo swahili e le lingue africane) che umano (questo voglia di lavorare nel sociale, di fare qualcosa di utile e di avvicinarti all’Africa).
Secondo me dovresti coltivare questa passione e e visto che sei ad un bivio perché non prendersi un anno di pausa prima della specialistica partendo con una ONLUS o altra associazione per un progetto in Africa “sur le terrain” come dicono qui in Francia? Cercano tanti volontari e visto che sei in Francia puoi già iniziare ad interessarti a questo mondo che è davvero interessante (lo conosco attraverso dei cari amici che lavorano nel settore). Il viaggio potrebbe aiutarti a capire meglio quello che ti piacerebbe fare e quali sono le possibilità a livello lavorativo. La tua scelta dell’inglese e francese sarebbero comunque molto valorizzate perché queste lingue ti permetteranno di comunicare nella maggior parte dei paesi africani ed in seguito potranno servirti anche come strumento per imparare una o più lingue africane.
Per me vale la pena di provarci soprattutto perché è a questa età che ci si può permettersi il lusso di fare marcia indietro.
Tanti auguri ancora per il 2013 ma soprattutto per il tuo percorso!
Grazie mille per il tuo punto di vista Luca, penso proprio che tu abbia ragione, ci pensavo da un po’ ma poi ho accantonato l’idea, ora però sono più siura di prima sul fatto che è quello che dovrei fare. Spero di riuscire a partire e a restare il più possibile… se non lo faccio adesso in effetti non credo avrò grandi occasioni in futuro! Grazie mille per gli auguri ( : tante buone cose anche a te!!
Ciao Luca, ho scoperto per caso il tuo blog ed è davvero molto utile e penso tu sia una persona molto competente che sa dare risposte a quesiti non certo semplici. Volevo chiederti questo, io ho 38 anni, lavoro in fabbrica, ma sono sempre stato affascinato dalle lingue straniere, anzi penso di essere portato per l’apprendimento, parlo un po di inglese e spagnolo che ho studiato da autodidatta soprattutto grazie alla musica. Mi piacerebbe studiare seriamente ma non penso sia possibile, visto che non potrei coniugare studio e lavoro, vorrei tanto imparare il russo e il portoghese (di cui ho una infarinatura), la domanda è questa: Per imparare bene una lingua, tipo il russo, è necessario frequentare l’universita’, oppure un insegnante privato puo farti raggiungere comunque un buon livello di apprendimento? Anni fa conobbi una ragazza russa che si stupi della mia buona pronuncia quando mi insegno le prime parole in russo!!! Che consiglio puoi darmi???
Giuseppe
Ciao Giuseppe,
Non reputo i corsi universitari fondamentali (al contrario): si possono raggiungere ottimi risultati anche studiando da soli (il blog cerca proprio di aiutare quanti vogliono imparare e migliorare da soli). Il problema dell’auto-apprendimento è che occorre un mix di determinazione, metodo e costanza per raggiungere dei risultati, quindi diciamo che non è per tutti studiare da soli. Se pensi di non riuscire a coniugare studio delle lingue e lavoro, un professore privato madrelingua potrebbe essere la scelta giusta magari completando con un po’ di studio da autodidatta. Altrimenti ci sono anche dei corsi organizzati dall’Istituto Camões per il portoghese (deve esserci qualcosa di simile anche per il russo).
In bocca al lupo per lo studio di queste belle ed affascinanti lingue!
Ciao Luca,
complimentoni per l’articolo.. era proprio quello che cercavo!
Mi chiamo Rossella e ho 18 anni.. frequento l’ultimo anno di liceo linguistico. Studio 3 lingue: inglese come prima lingua, francese come seconda e spagnolo come terza. Ultimamente mi sto interrogando su quello che vorrò fare da grande.. ma non ho le idee molto chiare. Mi spiego meglio.. amo tantissimo le lingue e vorrei fare un lavoro che mi permetta di viaggiare tantissimo e che sia retribuito bene visti i tempi che corrono ma soprattutto per soddisfazione personale.. ho letto vari articoli sull’interpretariato.. ho visto che ci sono 2 scuole qui in Italia che sono molto quotate.. parlo delle SSLMIT di Forlì e di Trieste.. il problema sarebbe entrarci visto che ci sono solo 176 posti disponibili per ciascuna di queste scuole.. ma la cosa non mi spaventa.. avevo pensato di presentare domanda sia a Trieste che a Forlì così nel caso in cui non dovessi passare da una parte ho comunque la possibilità di entrare nell’altra.. Premetto che le lingue che sto studiando al liceo non le ho potute scegliere.. Per quanto riguarda l’inglese quest’anno sto frequentando il corso del First e a maggio farò di tutto per passare l’esame; per francese invece è diverso il discorso… Io abito al confine con la Francia quindi volendo potrei benissimo andare a studiare lì… La classe che frequento infatti partecipa ad un progetto che prende il nome di Progetto ESABAC.. questo progetto consiste nell’insegnamento di più ore di storia in francese e in una quarta prova scritta all’esame della maturità che farebbe media (sempre se la prova è superata) con la terza prova.. Se questa prova (di storia in francese) la supero mi verrà attribuito un doppio diploma italo-francese.. questo diploma mi darebbe libero accesso a tutte le università francesi…
La mia domanda è però questa: partendo dal presupposto che mi piacciono le lingue e che vorrei viaggiare tantissimo alla ricerca di nuove culture e di nuovi luoghi e che come mia soddisfazione dopo anni di sacrifici vorrei essere ben retribuita, dove mi converrebbe secondo te studiare? In Francia o in Italia? E soprattutto, studiando in una scuola di interpretariato finisci col fare solo l’interprete?? Oppure c’è qualche altra possibilità lavorativa specie all’interno del settore economico sfruttando sempre la mia passione per le lingue? Ti chiedo questo perchè ho letto diversi articoli in cui viene spiegato come il lavoro dell’interprete non sia molto stabile e che sia abbastanza mal retribuito.
Ultima cosa: dopo aver letto il tuo articolo sono rimasta colpita dall’importanza che ha sapere al giorno d’oggi la lingua tedesca.. avessi potuto scegliere tra spagnolo e tedesco sinceramente avrei scelto tedesco.. però.. i miei dubbi sorgono anche sulla scelta delle 3 lingue curriculari, perchè tanto in Francia quanto in Italia le lingue da scegliere sono 3..
Se dovessi entrare in una di quelle SSLMIT avevo pensato di fare così: come prima lingua mettere l’inglese anche perchè conterei sull’attestato del First e inoltre mi piace molto più del francese (non nascondo che mi piacerebbe andare a vivere in Inghilterra come in Germania), come seconda lingua avevo pensato proprio al tedesco.. il problema è che dovrei studiare le basi perchè comunque mi sono informata e lì partono dal livello A2 che fortunatamente non è un livello molto alto quindi anche aiutandomi con Mosalingua potrei benissimo farcela.. la terza lingua invece, forse Russo anche perchè nelle SSLMIT non capisco perchè non insegnino il cinese.. almeno io non l’ho visto in ogni caso cercherò di informarmi meglio se lo fanno.. I problemi invece nascono se dovessi andare a studiare in Francia.. perchè lì le lezioni sono tutte in francese (parlo di economia, commercio ecc. le lingue sono studiate in lingua madre).. quindi non so, avevo pensato di non mettere tra le 3 lingue curriculari il francese, a maggior ragione che vado a studiare lì.. In Francia la scuola è organizzata completamente in maniera differente.. sicuramente agevolano di più gli studenti e so per certo che il cinese si fa.. quindi potrei fare come prima lingua non più l’inglese perchè a differenza dell’Italia, in Francia potendo contare su questo diploma italo-francese, non dovrei sostenere alcun esame di ammissione.. entrerei subito insomma.. quindi come prima lingua avevo pensato al tedesco.. quello che devo fare è però studiarmi le basi perchè partono da un livello di conoscenza liceale proprio perchè in Francia l’insegnamento del Tedesco al liceo è obbligatorio… come seconda e terza lingua non so.. cosa mi consiglieresti?? Secondo te, fare cinese e russo diventa troppo pesante? Io di essere determinata come puoi ben capire lo sono.. è che non ci voglio sclerare ecco, perchè in questo modo farei delle lingue che non ho mai studiato.. oppure potrei fare così: tedesco, russo o cinese, inglese come 3a lingua.. in più saprei già lo spagnolo a livello liceale e il francese grazie all’esperienza dal vivo con i francesi ma anche grazie al mio diploma italo-francese…
Dopo questa enorme pappardella di informazioni.. aspetto con trepidazione una tua risposta per chiarirmi ulteriormente le idee specie nell’orientamento professionale.
Grazie di cuore e.. visto il periodo.. tanti auguri di Buone Feste 😀
Ciao Rossella,
Prima di tutto grazie per gli auguri che ricambio di cuore augurandoti un bellissimo 2013!
Rispondo un po’ in ritardo perché, come avrai intuito, ero in vacanza e volevo ben analizzare il tuo lungo messaggio 🙂
Cerco di andare di rispondere nell’orrdine delle tue domande:
Spero di averti dato una mano. In ogni caso, ti auguro il meglio per il tuo futuro!
Ciao Luca,
complimenti per il sito, ma soprattutto per l’interesse e la cortesia con cui rispondi alle varie domande, detto questo mi farò avanti anch’io 😉
Mi chiamo Gloria e ho 23 anni, mi sto per laureare in lettere e sono giornalista pubblicista.
Per il giornalismo quali lingue consiglieresti?
Ho il B1 in francese, ma credo che rispolverandolo raggiungerei comodamente il B2.
Per quanto riguarda l’inglese – che adoro – la prossima primavera farò uno stage in una redazione a New York (giornalismo economico e politico).
Sebbene possa sembrare un’utopia – e forse lo è, ma come si suol dire: punta alla luna mal che vada finirai tra le stelle – il mio grande sogno è diventare corrispondente estero: NY, Londra, Parigi, Pechino, …. e così via, ma anche zone critiche come il Medio Oriente.
Andando per ordine, gli Stati Uniti sono una mia passione e mi piacerebbe viverci per qualche anno, considerato il legame USA – Cina, pensi che il cinese possa essere una buona scelta?
Da settembre 2013 inizierò il corso di laurea magistrale in Scienze criminologiche (facoltà di scienze politiche e studi sociali) perchè sono ambiti che mi interessano molto, sempre dal punto di vista del giornalismo – d’inchiesta e reportage foto/video – da questo punto di vista è interessante la situazione del Brasile. Avevo cominciato ad avvicinarmi al portoghese da autodidatta e una volta laureata lo porterò avanti.
Ma per quanto riguarda lingue più “difficili” sulle quali conviene investire, cosa mi consiglieresti? Cinese? Giapponese? Arabo? (Sono tutte culture che mi affascinano, in futuro ho in programma un breve stage in una redazione in Cambogia)
Scusa la confusione e il papiro lunghissimo! Spero tu possa illuminarmi 😉
Buona giornata,
G.
Ciaoo luca io sono in 2 superiore a un istituto tecnico corrispondente in lingue estere io faccio inglese e francese e l’anno prossimo devo scegliere tra tedesco, spagnolo e cinese lei cosa mi consiglia di fare? sono da verona e vorrei una lingua che servisse in queste parti ma che mi servirebbe anche per l’estero se voglio emigrare in un altro paese..grazie
Ciao Youssef,
Consiglierei il tedesco perché è molto utile sia se resti in Italia (e nella tua regione in particolare) sia per andare in Germania. In alternativa, il cinese ma dipende se ti attira questo paese…
A presto
Grazie quindi lo spagnolo no? se faccio cinese che opportunità di lavoro ho? Grazie millee:) E so bene anche l’arabo (scriverlo e leggerlo)..piu questa lingua cosa mi consiglierebbe?
Youssef,
Tutto dipende da cosa vuoi fare nella vita. Come traduttore ed interprete, la mia opinione è che bisogna mettere nel proprio bagaglio almeno una lingua più difficile. Tu parli già arabo, quindi se ti attira lo spagnolo potresti anche sceglierlo, ma il tedesco mi sembra una scelta più utile. Per il cinese, le opportunità non mancano ma devi raggiungere un buon livello, altrimenti è inutile.
In bocca al lupo, ciao!
Ciao Luca, ho letto con interesse il tuo articolo e vorrei chiederti un consiglio. Mi sono laureato in “Relazioni Internazionali – Studi sulla Cina” e ho quindi trascorso sei mesi a Shanghai. Attualmente studio Giurisprudenza, conosco l’inglese (livello C1 con certificato CAE, voto B), il francese (livello B1) e il cinese (grammatica al livello B2, conoscenza del vocabolario solo al livello A2 (circa 1500 parole)). Adoro le lingue e mi trovo di fronte ad un piccolo dilemma: dedicare la maggior parte del mio tempo allo studio del lessico cinese per raggiungere la soglia delle 15000 parole necessarie per poter dire di saper parlare questa bella e “lontana” lingua (approfondendo contemporaneamente il francese); oppure intraprendere lo studio dell’affascinante tedesco, approfondire il francese (con obiettivo il livello B2/C1 per entrambe le lingue) e “tralasciare” il cinese?
Da un lato ho paura di lasciare il cinese ad un livello basso, dall’altro il tedesco mi prende molto e trasferirmi in Germania per la ricerca di un buon lavoro non mi dispiacerebbe affatto. Che fare? So che conoscere il cinese ad un buon livello mi richiederà tantissimi sacrifici ma so anche che tutti questi sacrifici potrebbero non essere ripagati: sia perché non so cosa mi riserverà per il futuro, sia perché non ho affatto intenzione di trasferirmi in Cina come hanno fatto alcuni miei amici, sia perché sempre più cinesi si stanno specializzando in Europa/USA raggiungendo un buon livello di conoscenza della lingua inglese. Partendo da queste consapevolezze la mia intenzione sarebbe quella di dedicare la maggior parte del tempo libero allo studio del tedesco e all’approfondimento del francese, e mooooolto lentamente cercare di incrementare il vocabolario cinese. Cosa ne pensi?
Ciao Michele,
Premettendo che si tratta di una scelta personale, non sarei per abbandonare il cinese perché sarebbe un gran peccato. La tua specializzazione in materie giuridiche unite alla conoscenza del cinese e dell’inglese potrebbero offrirti buone possibilità. Il mercato cinese diventerà sempre più attrattivo per le aziende italiane e quindi non dovrai trasferirti per forza in Cina (anche se magati ti chiederanno di fare lunghe trasferte). Il mio consiglio (ma è solo la mia opinone) è continuare con il cinese e approfondire un po’ il francese. Ma se senti quest’attrazione per il tedesco e la Germania, si tratta di una buona scelta soprattutto dato l’attuale contesto economico europeo. In definita, stai tranquillo, che in ogni caso ci sono dei vantaggi e delle buona prospettive: devi solo riflettere cosa vuoi veraimente per il tuo futuro e dove ti vedi vivere tra qualche anno.
Un saluto!
Ciao Luca,
innanzitutto complimenti per l’articolo, serio e ben articolato.
Come molti prima di me hanno fatto, vorrei chiederti delucidazioni in merito a una scelta da compiere: frequento la laurea triennale di scienze politiche e relazioni internazionali, e mi trovo a dover compilare il piano di studi; la scelta ricade tra curriculum storico europeo e afro-asiatico, diversi appunto per la seconda lingua di studio. Propendo per lo studio di una lingua orientale (cinese/giapponese), dal momento che mi affascina (come a molti) l’idea di trasferirmici per lavoro un giorno; tuttavia ho il timore che 2 soli anni di lingue così complesse e “lontane”, per di più limitate a poche ore settimanali, possano risultare insufficienti per ottenere un livello medio di comprensione/produzione scritta; inoltre, temo che tale percorso triennale sia da intraprendere quasi unicamente se si ha intenzione di proseguire poi con la magistrale in Studi dell’Africa e dell’Asia, pensata come proseguo ideale di essa. Avendo intenzione però di proseguire poi nell’ambito giuridico/economico, mi chiedo se tale scelta sia “conveniente”, o piuttosto varrebbe buttarsi sui più “noti” spagnolo/francese.
Ti sarei grato di un eventuale consiglio
Grazie
Ciao Manuel,
Se le ora dedicate sono poche, devi essere pronto a completare lo studio da solo (da autodidatta o meglio con lezioni frontali o iscrivendoti a dei corsi di lingua esterni) e soprattutto ad iscriverti ad un programma di scambio internazionale per andare in Cina e Giappone. Se pensi sia fattibile, credo che questa scelta, oltre ad essere molto promettente dal punto di vista ulano, potrà anche darti soddisfazioni a livello lavorativo. Vedrei bene, infatti, una specializzazione giuridico/economica per aiutare le imprese italiane ad affrontare i mercati asiatici o viceversa. Come sempre, consiglio la scelta più difficile 🙂
Un saluto.
Ciao Luca! Mi sono appena iscritta al primo anno di Lingue a Catania e a breve dovrò scegliere le due lingue da studiare, ad oggi sono interessata all’inglese, russo e giapponese. Ho sempre avuto una passione per l’inglese e ne ho una conoscenza abbastanza buona, ma vorrei averne una eccellente; a proposito del russo, vorrei studiarlo per una mia passione ed invece sono interessata al giapponese esclusivamente per motivi lavorativi. Studiare il russo e il giapponese insieme, mi spaventa un pò..quindi sarei propensa a scegliere inglese come prima lingua. Sono eccitatissima all’idea di iniziare ma altrettanto confusa. Cosa mi consigli?? Grazie in anticipo!
Ciao Morena,
Il mio consiglio è mettere inglese come seconda o terza lingua poiché per le lingue più difficili avrai bisogno del massimo delle risorse. Se la tua passione è il russo magari scegli russo e inglese con una terza lingua più facile. Vedrei anche bene una terza lingua dei paesi dell’est per una specializzazione di tipo geografico (polacco, rumeno o ungherese magari).
Un saluto
Ciao Luca! Complimenti per l’articolo! E grazie per i consigli che dispensi!.
Sono in piena crisi : mi sono iscritto al corso di Laurea in Lingue e ho scelto Inglese-Cinese. Ammetto che il Cinese è una scommessa, ho paura di non farcela. L’inglese invece è una lingua che adoro e che ho tutte le intenzioni di approfondire. Se si presentasse la possibilità, mi piacerebbe studiare anche una tra Portoghese/Spagnolo.
Purtroppo i miei genitori sono piuttosto ostili : dicono che non troverò lavoro e che dovrei cambiare indirizzo.
So che è un azzardo ma quello che ti chiedo, in base alla tua esperienza : quanta possibilità c’è che possa esserci un futuro lavorativo, con scelte di questo tipo?
Per un momento ho pensato anche di sostituire il cinese con il tedesco, visto che dicono che la prima sia più utile.
Ciao Fabio,
Ogni volta che si deve fare un scelta, è necessario mettere in conto qualche rischio. I binomi cinese-inglese e tedesco-inglese sono entrambi molto utili: sappi che se scegli cinese dovrai necessariamente trascorrere un periodo più o meno lungo in Cina ed essere pronto ad accettare lavori che prevedono lunghe trasferte o magari un vero e proprio trasferimento in questo paese. Se non te la senti o magari temi che sia troppo difficile, potresti optare per il tedesco.
Detto questo, sul mercato del lavoro oltre al titolo di studio, ciò che conta sono le competenze (cerca di associare allo studio delle lingue delle specializzazioni in materie economiche, giuridiche, etc.) e le esperienze (tenta di fare stage e tirocini in Italia e all’estero durante gli studi o magari lavora e studia allo stesso tempo anche impiegandoci più tempo per finire).
Un grande in bocca al lupo per tutto.
Ciao Luca!
una domanda: mi sono iscritta a Lingue, devo decidere due lingue tra inglese francese e russo (sono quelle che più mi affascinano e più penso siano utili tra le europee, dimmi te che ne pensi)
io conosco già bene l’ inglese (livello B2) e zero delle altre due lingue… essendo il mio inglese ad un livello piuttosto alto ma non perfetto, da madrelingua insomma, mi consigli di scegliere l’ inglese e il francese o osare con francese e russo insieme? sarebbe forse un impegno eccessivo o è fattibile? (conta che non avrò tutte le giornate per studiare, lavoro pure) … sono tentata ma non so che fare. dimmi te a naso che ne pensi, sia sui connubi che la fattibilità che l’ utlità delle lingue!
p.s. io miro ovviamente a parlarle, siano quelle che siano, a livello madrelingua, senza fermarmi o iniziarne altre prima di arrivare a livello mastery insomma.
grazie e complimenti!!!!!!
Ciao Anna,
Consiglio sempre le lingue più difficili per essere più competitivi sul mercato del lavoro, quindi poiché già conosci bene l’inglese (che è facile da migliorare da soli e con la pratica), personalmente sceglierei russo+francese.
Ciao!
Ciao complimenti per la pagina, molto utile! Quest’anno mi iscrivo all’Orientale per studiare lingue. Vorrei diventare interpetre, traduttrice a livello diplomatico, quindi avevo pensato di studiare lingue forti come il russo e l’arabo, poi come 3 lingue vorrei scegliere il portoghese. Volevo un tuo parere! Che ne pensi? Mi consigli altro? grazie!
Ciao Chiara,
Mi sembra un ottimo trinomio… due lingue richiestissime e difficili + una lingua dal sicuro avvenire con lo sviluppo del Brasile.
Scelta eccellente.
Ciao!
Come tanti altri ragazzi anche io ho terminato il liceo linguistico e sto per iscrivermi a mediazione linguistica perchè mi piacerebbe diventare traduttrice o iterprete.. come prima lingua ho deciso di studiare il francese ma x la seconda sono in difficoltà… non so quale scegliere tra arabo, russo o portoghese.. qualche consiglio? E complimenti per l’articolo molto utile… 🙂
Ciao Alessia,
Nell’ordine direi arabo, russo e portoghese… personalmente, mi piace l’accoppiata francese+arabo per motivi geopolitici ed economici. Il russo è molto richiesto mentre con portoghese sceglieresti una lingua più facile, scommettendo sullo sviluppo del Brasile.
Grazie per i complimenti!
Grazie del consiglio.. 🙂
Ciao Luca,
Ho da poco terminato gli studi in un liceo linguistico e sono entrata sia all’ETI di Ginevra che a Trieste per la facoltà di interpreti e traduttori e ho pochissimo tempo per decidere dove andare.
Le principali differenze sono nella combinazione linguistica: a Ginevra chi ha come prima lingua italiano può studiare solo inglese, francese e aggiungere successivamente il tedesco mentre a Trieste avrei come prima lingua il francese e aggiungerei subito russo come seconda e inglese (altre lingue possono essere prese in considerazione dal terzo anno). Nessuno ha saputo consigliarmi o dirmi quale delle due università mi offrirebbe migliori prospettive.
Aspetto una tua risposta a più presto!
Ciao Chiara,
Premesso che non conosco le due facoltà, cerco di darti la mia opinione personale. Sceglierei Trieste con francese-russo ed inglese perché a Ginevra le lingue sono troppo comuni e diffuse ed il tedesco come terza lingua non mi sembra una buona idea. Personalmente, farei in questo modo al tuo posto.
In bocca al lupo, ciao!
Salve!
articolo interessante… ma nonostante ci sia una spiegazione punto per puntonon capisco come è possibile che il francese sia primo a discapito del Cinese! è un ottima notizia per noi italiani dato che col francese avremo giusto qualche problemino in meno 😀 😀 , ma potrei avere una motivazione più dettagliata?
grazie!
Ciao!
Meglio, no? Il Francese è meno ostico, in effetti! 🙂
Non ho molto da aggiungere rispetto a quanto trovi nell’articolo. L’analisi ha incrociato 3 criteri: Diffusione nel mondo, Interesse dal punto di vista economico-politico e Vicinanza geografica. In soldoni, al momento l’Italia ha molti più scambi con Francia e Germania… la situazione potrà cambiare e probabilmente il cinese salirà al primo posto un giorno. Poi dipende da cosa si vuole fare nella vita: per gli interpreti e traduttori consiglierei il cinese (troppa concorrenza per il francese), per chi lavorerà in altri settori (commercio e relazioni internazionale=i per es.) il francese ed il tedesco mi sembrano ottime scelte.
ciao luca
è stata una bella sorpresa imbattermi nel tuo blog…vorrei rispondere alla ragazza laureata in cinese con 110 che non trova lavoro dicendo che anch’io mi sono laureato con voti alti in cinese e parlo correttamente il mandarino ma ho deciso di continuare a studiare prendendo una specializzazione in direzione aziendale perchè la laurea in lingue non mi aveva dato grandi prospettive lavorative…ti scrivo cmq per chiederti un consiglio….ho cominciato a studiare il russo da autodidatta…tu ritieni che per un laureato in cinese e a gennaio in direzione aziendale sia una scelta giusta rispetto ad un’altra lingua come il turco o l’arabo?grazie mille per la disponibilità
Ciao Fabietto,
Mi sembra una buona scelta il russo per il tuo percorso e la tua formazione precedente. L’arabo sarebbe comunque utile, mentre il turco sarebbe una scommessa più coraggiosa perché meno diffuso e meno presente sul mercato del lavoro. Quindi, se hai iniziato il russo, ti consiglierei di continuare.
Un saluto!
Ciao Luca. Sono uno studente di giurisprudenza. Sono stato in Erasmus in Spagna e stavo pensando di trasferirmi in Spagna per terminare gli studi e intraprendere la carriera di avvocato li( a proposito hai qualche consiglio da darmi?). Un’altra aspirazione che ho è lavorare nell’ambito delle relazioni internazionali( però non ambasciate o consolati perchè non ho la disponibilità economica per affrontare i costi delle relative scuole). Parlo benissimo lo spagnolo( anche quello internazionale-mi riferisco più al messico) e conosco bene l’inglese che sto coltivando attraverso internet. Volevo cosi iniziare lo studio di un’altra lingua e sono indeciso tra arabo e francese.Cosa mi consigli?
Ti mando un saluto e complimenti per il blog.
Spero in una tua risposta.
A presto.
Ciao Marco,
Per gli aspiranti traduttori ed interpreti, consiglio sempre la lingua più difficile. In genere, credo offra maggiori possibilità. Nel tuo caso, vedrei bene il francese poiché nelle relazioni internazionali è da sempre una lingua molto richiesta.
Un saluto anche a te, a presto!
Ciao Luca!! Complimenti per il blog!!
E’ sta una fortuna trovare il tuo blog e ne aprofitto per farti una domana e per spiegarti la mia situazione. Io ho fatto il liceo alberghiero e ho trovato subito lavoro in hotel. Io tra poco dovrò cominciare l’università di lingue, e non so davvero quali lingue potrebbero offrirmi la possibilità di fare carriera nel settore turistico. Parlo già in modo fluente l’inglese ed il romeno, e a livello scolastico il francese. Grazie in anticipo per la tua risposta.
Distinti saluti
Ciao Domenico,
Nel tuo settore in Italia sono particolarmente utili il francese, il tedesco, lo spagnolo, il giapponese ed il cinese. Si tratta di una questione di preferenza.
Un saluto.
Ti ringrazio per la tua risposta cosi veloce. Credo che sceglierò inglese e cinese e poi farò il portoghese. Anche a me piace come suona 🙂
Ti auguro una buona giornata e ti ringrazio ancora.
Luca, ho trovato questo sito molto interessante. Spero tu mi possa aiutare visto che sei così saggio nei tuoi consigli.
Ho concluso il mio primo anno di università nella facoltà di lingue e culture moderne.
Premetto, sono madre lingua spagnola e da molto piccola mi sono trasferita in Italia, e quindi ho una conoscenza dello spagnolo solo parlato. Inizialmente ho scelto Francese e Spagnolo come prima lingua, due lingue abbastanza facili per la mia situazione; lavoro part-time in una ditta che ha molti affari con la Francia e lo spagnolo perchè ritengo sia fondamentale la scrittura ,le regole grammaticali, nel mio caso, sarebbe una cosa vergognosa non saperlo.
Anche io, come te, ho la passione per il portoghese nella sua variante brasiliana, e quest’anno lo scelgo come terza lingua. Tu che dici? questo trinomio di lingue lo trovi interessante e sopratutto utile nel mondo del lavoro? oppure Francese, Portoghese e Inglese? ;non intraprendo lingue difficili perchè nel mio caso, il tempo da dedicare allo studio è limitato. Ce la metto comunque tutta per imparare, perchè trovo affascinante lo studio delle lingue!!! Ti pregooo aiutami tu!
Ciao Isabel,
Meglio puntare sulla penisola iberica e sull’America Latina con il trinomio inglese-spagnolo-portoghese secondo me. Potresti cosi specializzarti ed essere “appetibile” per quelle azienda che lavorano con queste aree geografiche.
Ciao!
Ciao Luca,
Innanzi tutto complimenti per aver risolto un po’ di dubbi a me e, come vedo, anche a tante altre persone, come seconda cosa ti scrivo per un parere.
Sono una studentessa universitaria che ha scelto un corso sbagliato e che ha rimediato l’errore iscrivendosi al corso di “Lingue e scienze del linguaggio” indirizzo letterario-culturale.
Le lingue per me sono da sempre una grande attrazione (con la voglia di diventare in un futuro una professoressa) pero’, aihmè, percorsi scolastici scientifici mi hanno portato solo allo studio della lingua inglese a livello B1.
Avendo una minima base di Spagnolo (grazie ad un corso di 4 mesi fino al raggiungimento del livello A2) , quale lingue mi consiglieresti (con la triennale di lingue si arriverebbe a conoscere 2 lingue a livello C1 e una lingua a livello B1)?
-Inglese lo scelgo perchè è la lingua piu’ utile, piu’ richiesta e, se si sa parlare molto fluidamente si hanno possibilità maggiori anche in ambito lavorativo (o scolastico).
-il tedesco non mi attira piu’ di tanto e credo che, ripeto non avendo una base, sia davvero difficile conciliarne lo studio con anche ulteriori esami.
Che ne pensi?
Grazie, Ilaria.
Ciao Ilaria,
Sono contento di poter dare una mano nel mio piccolo… sono scelte difficili in effetti.
Per il tuo corso di studi, sarebbe ideale affiancare all’inglese il francese o il tedesco. Ma se non te la senti, anche lo spagnolo potrebbe rivelarsi utile.
Un saluto
ciao
qst anno m’iscrivo all’università ca foscari di venezia, lingue orientali…ma sono veramente indecisa tra giapponese e cinese…sicuramente il cinese mi serve di più, ma la cultura giapponese è quella k mi piace…il mio problema è che non vorrei avere difficoltà nel trovare lavoro dopo, e aver perso tutti qst anni di studio e soldi per niente…io parlo già inglese(ho viaggiato in australia x 9 mesi), italiano, rumeno(sono rumena) e capisco tanto bene lo spagnolo e lo parlo anche un pò… tu cosa mi consigli??all’inizio ero indecisa anche tra russo e portoghese…nn so cosa fare
Salut Cerasela,
Ce faci? Adoro la lingua rumena 🙂
Tra cinese e giapponese, privilegia la lingua che ami maggiormente perché per riuscire dovrai dedicarti anima e corpo ed amare la cultura di quei paesi. Sono tutte lingue valide e già parti con un buon bagaglio, quindi resta ottimista. Un trinomio giapponese, spagnolo e portoghese mi sembra interessante ma puoi anche punta sui paesi dell’est ed unire al rumeno, il russo e magari il polacco.
Bafta!
Salve! Mi complimento anche io per l’articolo! Decisamente utile!
A settembre farò i test di ammissione alle scuole di interpreti e traduttori di forlì e trieste e ho fatto richiesta per mediazione culturale a milano. Avendo un test di ammissione, sia a forlì che a trieste mi trovo costretta a farlo in inglese, in quanto ho un livello B2 in questa lingua mentre in francese, la seconda lingua che ho studiato, non mi sento sicura a sufficienza per affrontare un test del genere.
Oltre a queste due lingue, al liceo ho studiato cinese per 3 anni, lingua che, tuttavia, vuoi per la prof, vuoi per il metodo di insegnamento, vuoi per la lingua in sé, vuoi forse per la cultura ancora politicamente poco limpida, non mi ha entusiasmato affatto.
Alla luce di ciò mi chiedevo a tuo parere quali lingue dovessi scegliere, nel caso di ammissione a forlì o trieste, assieme all’inglese (il cinese sarebbe comunque possibile solo come terza lingua), e in caso di ammissione a milano (dove si possono scegliere lingue come hindi, cinese, russo, arabo, ecc..anche come prima lingua).
Ci tengo a specificare che il francese è una lingua che mi ha molto appassionata e che mi dispiacerebbe perdere (vista anche l’importanza a livello europeo che essa ha) e che mi sentivo molto attratta dallo spagnolo (ahimè, lingua facile).
Sono in piena confusione!! @.@
Ti ringrazio anticipatamente!
Ciao Marisa,
Fossi in te, non perderei gli anni di studio di cinese quindi direi, nel primo caso inglese-francese-cinese e nel secondo cinese-inglese-francese.
Ciao!
Ciao Luca,
complimenti per l’articolo, interessantissimo davvero! Vorrei esporti un mio dubbio.
Frequento il secondo anno della facoltà di lingue e letterature straniere e quest’anno ho studiato inglese e cinese, ma dovrei scegliere una terza lingua.
Da premettere che a me le lingue piacciono tutte, quale mi consigli di scegliere tra francese e spagnolo? Qual è tra le due che si amalgama meglio con le lingue che ho già studiato? E quale mi sarà eventualmente più utile in futuro?
Grazie mille 🙂
Ciao Roberta,
Entrambe sono lingue utilissime e si sposano bene con quelle che hai già studiato, ma se conti di restare in Italia, il francese è più richiesto sul mercato del lavoro.
Grazie a te, un saluto!
E se non volessi rimanere in Italia?
Il mio obbiettivo è quello di lavorare per il parlamento europeo che si trova a Bruxelles, quindi per questo avevo pensato subito al francese..
Una ragione in più per dedicarti alla lingua francese. A Bruxelles più lingue conosci, meglio è, ma inglese e francese sono imprescindibili!
salve luca
sono cinese, ho studiato italiano per quattro anni e adesso mi sono laureato,e adesso comincio a studiare lo portoghese
Caro Luca,
vorrei iscrivermi a Mediazione linguistica e culturale a Milano, ma sono assolutamente indecisa su quali lingue scegliere. A dir la verità sono innamoratissima di 3 lingue: inglese, cinese, e giapponese. Il problema è che il mio corso di laurea prevede lo studio di sole 2 lingue, e ho paura di fare la scelta sbagliata. Tantissimi mi hanno consigliato di fare cinese e inglese, visto che sono più richiesti, l’inglese però lo conosco già molto bene (ho studiato 2 anni in America), sarei tentata di fare cinese e giapponese ma ho paura poi di far confusione, vista la quantità di ideogrammi che dovrò memorizzare. Forse dovrei scegliere cinese-inglese e studiare il giapponese per conto mio con più calma, oppure viceversa, che ne pensi? Dovrei dare priorità al cinese, vista la sua importanza oggi nel mondo?
P.s. Complimenti per l’articolo interessantissimo e per il blog! L’ho scoperto per caso! Lucky me 🙂
Ciao Mary,
Poiché parli già bene inglese, ti consiglierei di scegliere cinese e giapponese… sarà complicato per gli ideogrammi ma potrai diventare una specialista dei paesi e culture asiatiche conoscendo due lingue richiestissime.
In bocca al lupo!
P.S. Grazie!
Ciao sono una studentessa in studi comparatistici per l’esattezza ho studiato arabo ed inglese, lo spagnolo come terza….ho concluso con la laurea triennale e vorrei continuare con la specialistica…magari un pò diversa dalle solite lingue e letterature e puntare su commercio e intermediazione…cosa mi consiglieresti? grazie
Ciao Nicoletta,
Non conosco il programma di questo corso ma dal titolo penso che commercio ed intermediazione dovrebbe farti applicare le conoscenze linguistiche al mondo del commercio internazionale, quindi mi sembra una buona scelta.
Un saluto!
Salve,
Innanzitutto complimenti per l’articolo, tra tutti quelli che ho visto è sicuramente quello scritto meglio, ho trovato molo utili le informazioni che mi ha dato.
Detto ciò, passo al mio problema. Quest’anno mi sono diplomato in un liceo scientifico e ho deciso di proseguire i miei studi scegliendo Mediazione Linguistica. Nell’Università dove ho deciso di studiare però le lingue studiate sono solamente due, entrambe affrontate allo stesso livello. Detto ciò, avendo già scelto come prima lingua l’inglese (ovviamente), ho un forte dubbio per quanto riguarda la scelta della seconda lingua.
Posso scegliere tra Francese, Tedesco, Spagnolo, Russo e Serbo-Croato, ma sarei più puntato verso le prima due.
Mi consigli un binomio Inglese-Francese o Inglese-Tedesco?
Sinceramente sono nel pallone, poiché di francese ho qualche base, mentre di tedesco non so assolutamente nulla e mi sembra molto difficile da studiare partendo da zero.
Ti ringrazio in anticipo per la risposta!
Ciao Romano,
Grazie per i complimenti.
Un binomio inglese-tedesco potrebbe essere una scelta più coraggiosa e portare alla lunga i suoi frutti (quindi la consiglio). Ma se non “senti” questa lingua e non ti va di rischiare, meglio restare sul francese.
Di niente, un grosso in bocca al lupo!
Ciao,
ho appena terminato il liceo linguistico e ho intenzione di continuare a studiare lingue, perciò mi sto informando su quali potrebbero essere le più utili.
Ho visto che in alcune università posso studiare solo due lingue, quindi devo fare una scelta. Al liceo ho già studiato inglese, tedesco e francese… ora vorrei continuare con il tedesco, per cui ho scoperto un interesse particolare, ma sono ancora indecisa fra russo e giapponese. Cosa mi consigli?
Un’ultima domanda: potrebbe essere un errore scegliere di non continuare a studiare inglese? Ovviamente non ho intenzione di metterlo da parte, potrei sempre seguire dei corsi o fare delle certificazioni in lingua inglese.
Ciao Chiara,
Sono d’accordo per la scelta di proseguire con tedesco ed una lingua difficile tra russo e giapponese. Tra le due, direi di scegliere quella che ti attira di più, proiettandoti già in un eventuale viaggio-studio (ti vedi più in Russia o Giappone?). Sono davvero due lingue molto richieste e abbastanza rare sul mercato del lavoro.
Non credo sia un errore, anzi sono al 100% d’accordo con te !
Un saluto ed in bocca al lupo!
Ciao luca, vorrei studiare arabo e tedesco.come terza lingua magari spagnolo.di inglese ho il b1, di tedesco anche, di francese un a2
Ciao Myri,
Buona scelta per l’arabo ed il tedesco… nel contempo, cerca di migliorare da autodidatta l’inglese portandolo ad un livello B2-C1.
Ciao!
ciao luca, articolo molto interessante!!
sono uno studente di ingegneria gestionale, oltre a sapere che per noi ingegneri viene richiesto come l’italiano, mi piacerebbe arricchirmi di un altra lingua che vada ad impreziosire il curriculum. Nel mio caso che classifica di lingue stileresti? grazie mille!!
Ciao Matteo,
Grazie mille. Direi esattamente la stessa presentata nell’articolo. Credo che con un buon inglese portrai già farti valere… Ma hai ragione, più cose sai nella vita, meglio è!
Un saluto!
Ciao Luca,
sto per cominciare il secondo anno di Lingue e Letterature Straniere. Le mie due lingue di base sono Inglese (che ormai conosco piuttosto bene) e Russo, per il quale ho sempre avuto una gran passione. Ora però ho la possibilità di scegliere una terza lingua da fare per 2 anni: per farla breve, sono indecisa tra Tedesco e Portoghese. Capisco l’importanza del Tedesco al giorno d’oggi, ma temo seriamente che mischiando questa lingua con l’Inglese ed il Russo finirei per confondermi (e per di più, avendo un esame a scelta, sono molto tentata di fare un corso base di lingua e letteratura Norvegese…). Per quanto riguarda il Portoghese, penso che una volta acquisito un certo livello mi sarebbe utile, perchè unendolo all’Italiano ed ai miei studi di Francese delle superiori potrei riuscire comprendere bene o male anche lo Spagnolo (o mi sbaglio?).
Capisco che la mia situazione possa sembrare un po’ incasinata, ma posso dire di non aver mai avuto grandi problemi nello studio delle lingue (anzi, non mi vergogno di dire che fare esercizi di russo ed inglese mi piace molto!), e non essendo sicura riguardo al mio futuro ho deciso che buttarmi nel mondo delle lingue straniere non poteva di certo far male. Potrei anche optare per lingue “minori” come il Polacco, il Serbo/Croato o addirittura il Giapponese, ma amo l’inglese e ho sempre voluto imparare il Russo: e ora che ho “sistemato” queste due passioni, volevo inserire una lingua che sia utile ma che allo stesso tempo non pregiudichi il mio studio dell’Inglese e soprattutto del Russo.
Ho cominciato a chiedere ad amici e parenti, ma un consiglio in più è sempre ben accetto… Grazie per l’attenzione e a presto!
Ciao Marzia,
Prima di tutto, non credo che lo studio del tedesco potrebbe pregiudicare la tua conoscenza dell’inglese e del russo: per esperienza, so che la fase di confusione tra le lingue (simili o non) dura relativamente poco poiché raggiunto un certo livello, diventa più facile non mischiare. Dopo aver iniziato lo spagnolo, mi confondevo spesso con il rumeno che ha radici latine… dopo qualche tempo, sentendomi più sicuro del mio spagnolo, riuscivo a differenziarli senza troppi problemi. Al tuo posto sarei tentato per una lingua slava, in modo da specializzarti in una area geografica in particolare (russo e polacco sembrano un ottimo binomio).
Detto ciò, conoscendo già una lingua difficile, puoi permetterti anche di scegliere una lingua “più semplice” come il portoghese. Riflettendoci bene, mi sembra la scelta più indicata anche perché, dovendo studiarla come terza lingua, avrai poche ore di corso e non credo che potresti raggiungere un livello soddisfacente in tedesco o polacco.
Spero di aver dato una mano.
Un saluto e in bocca al lupo
ciao Luca!
ho terminato qualche settimana fa il liceo scientifico con sperimentazione bilingue (conseguendo per inglese il FIRST e francese il DELF). Vorrei ora iscrivermi a Scienze Linguistiche e Letterature straniere, seguendo il corso di studi per diventare Esperto linguistico d’impresa. Prima di tutto, credi sia una buona via? Se non riuscirò a sfruttare le lingue potrò sfruttare le competenze economiche? Devo scegliere 2 lingue e sono molto indecisa: nonostante l’importanza di cinese, russo o arabo per il futuro non sono propensa allo studio di queste lingue, preferirei stare su lingue più “facili” e più “vicine” per eventuali erasmus. Mi piacerebbe lo spagnolo ma mi viene spesso sconsigliato per l’alta concorrenza; eviterei il francese (di cui ho già basi discrete). Cosa mi consigli?
Grazie in anticipo!!!
Ciao Cecilia,
Credo possa essere una buona scelta perché il corso sembra unire competenze linguistiche e studio di materie economiche, aprendoti magari più porte a livello lavorativo.
Per le lingue, mi rendo conto sia un vero dilemma: nulla impedisce che ti possa realizzare a livello lavorativo studiando lingue facili e più comuni. È un po’ una scommessa: affiancando una lingua difficile ad una facile, avrai più possibilità di vincerla.
Un grande in bocca al lupo!
Ringrazio entrambi per i chiarimenti, mi sono stati di grandissimo aiuto! E credo di essere così arrivata anche alla scelta finale!
Grazie mille!
Buona giornata!
Salve,
Ho appena terminato l’esame di Stato e vorrei intraprendere lo studio di una lingua orientale e una lingua europea all’Orientale di Napoli.
L’unica lingua di cui ho conoscenza e che amo è l’inglese, non avendo frequentato un liceo linguistico.
Mi piacerebbe molto studiare come seconda lingua hindi ma so che dà poco sbocco lavorativo, perciò ho optato per l’arabo, in quanto ho una grande passione per questi paesi e per l’Africa.
Il problema è che non si può abbinare inglese e arabo, ma solo francese e arabo, lingua questa che non mi ispira granchè.
Nel caso decidessi comunque di intraprendere le due lingue, pensa che sarebbe una giusta scelta cominciare due lingue completamente daccapo? E per continuare comunque lo studio dell’inglese cosa mi consiglia? (io sarei anche disposta a vivere in Inghilterra, realtà che amo profondamente, ma sarebbe poi discordante con gli studi che ho deciso di intraprendere)
Successivamente mi piacerebbe diventare interprete o lavorare per quanto riguarda il turismo. Questa è l’unica certezza che ho, per la scelta degli studi mi sento molto confusa. Lei cosa mi consiglia? Come abbinare queste mie passioni per l’Inghilterra e i paesi arabi?
Ciao Rossella,
scusami tanto se mi intrometto. Spero di non sembrarti invadente. Dato che anche io sono interessata all’Orientale, anche se per altre lingue, volevo solo dirti che la combinazione di inglese e arabo è possibilissima. Si può sia nel corso di laurea in Lingue, lettere e culture comparate sia in Mediazione linguistica. Da quello che ho letto sui manifesti degli studi dell’anno 2011-2012 l’unica combinazione che non è possibile riguarda inglese e spagnolo, ma vale solo se si sceglie il corso di Mediazione. Inoltre credo che potresti fare anche arabo, hindi e inglese nel corso di Lingue e culture orientali e africane. Ovviamente potrebbe cambiare qualcosa nei corsi del 2012-2013, ma credo che appena usciranno i nuovi manifesti degli studi ogni dubbio sarà risolto. Non so se tu ti sia informata o meno… volevo solo dirti che almeno per l’anno scorso la combinazione che volevi fare tu era possibile. E spero per te non sia cambiato nulla! 🙂
Scusa ancora se mi sono intromessa, in bocca al lupo per tutto!
p.s. Ne approfitto per salutare anche Luca! 🙂 Ciao!
Ciao Rossella,
Ringrazio e saluto Elena il cui intervento rende la mia risposta molto più semplice. 🙂
Poiché anche l’Orientale lo permette, potrà abbinare inglese ed arabo, coniugando cosi le sue due passioni.
In ogni caso, a mio avviso si possono iniziare due lingue nuove anche all’Università e studiare l’inglese da soli magari preparando gli esami del British Council e/o sfruttando le enormi risorse offerte da Internet. Certo, se possibile il massimo sarebbe iscriversi all’Università in Inghilterra per seguire dei corsi di arabo e francese (sono due lingue che è bene abbinare per motivi geopolitici).
Un saluto ed in bocca al lupo anche da parte mia!
Buongiorno,
sono una studentessa di Economia che si appresta ad iniziare un percorso di laurea magistrale.
Parlo fluentemente inglese e francese e mi piacerebbe molto apprendere una terza lingua che studierei non solo per piacere ma anche per averne un ritorno in campo lavorativo.
La mia scelta oscilla tra spagnolo e tedesco ma non saprei quale privilegiare.
Per un periodo avevo preso in considerazione anche il Cinese, tuttavia, la sento come una cultura molto distante e non so se avrei la pazienza di coltivarla sul lungo periodo dato che la mia priorità è approfondire la mia conoscenza economico-aziendale.
Il parere di un esperto sarebbe molto gradito.
Saluti.
Salve Anna,
Grazie per l'”esperto”, anche se mi reputo piuttosto una persona con la passione per le lingue e con un po’ di esperienza di apprendimento.
Detto questo, si tratta di due lingue molto valide: personalmente opterei per il tedesco, più difficile, ma meno presente sul mercato del lavoro. Con una laurea economia ed il trittico inglese-francese-tedesco, sarà più semplice trovare un buon lavoro.
Un saluto
Ciao Luca,
ho letto il tuo articolo e l’ho trovato molto interessante ..ho letto anche le tue risposte alle domande fatte da altri per farmi un’idea delle lingue più consigliate..ma vorrei che tu mi dessi un’opinione diretta..ti spiego la mia situazione:
Sono nata a San Pietroburgo e all’età di 6 anni sono stata adottata da una famiglia italiana..
questo ricordo mi tiene legata all’idea di voler assolutamente studiare il russo per avere in qualche modo un legame che sembra essersi completamente spezzato considerando il fatto che abbia totalmente rimosso la mia lingua madre lasciando spazio all’italiano.
In più io mi sono diplomata all’istituto magistrale linguistico, dove ho studiato inglese francese e tedesco. Devo dire che l’inglese l’ho sempre trovata una bella lingua, il tedesco ho imparato ad apprezzarlo avendo avuto delle buone basi ma ho sempre odiato le declinazioni che qui sono presenti come in latino, in più la trovo una lingua un po fredda e aggressiva come del resto anche la Germania, non so se potrei mai viverci :), ma nonostante ciò adoro la difficoltà di questa lingua, studiarla mi farebbe sentire realizzata..il francese seppur una bella lingua , non mi entusiasma.
Detto questo, in breve ti dico che a causa della mia insicurezza su quello che vorrei o non vorrei fare..l’unica cosa di cui sono certa è che sono predisposta allo studio delle lingue, ma nonostante ciò non ho le idee chiare su quale lingua studiare.
Quest’anno mi iscriverò alla facoltà di lingue ma non so se scegliere come prime lingue il russo (per il motivo che ti ho già accennato) e il tedesco di cui adoro la letteratura lasciando l’inglese come terza lingua, oppure cercare di affiancare al russo o al tedesco una lingua più facile e versatile come l’inglese visto che sia il tedesco e il russo sono a mio parere due lingue specifiche la cui conoscenza talvolta esclude l’altra. Spero di essere stata chiara. Ti prego aiutami a fare un po di chiarezza. Grazie 🙂 VIktoria
Ciao Viktoria,
La tua è una storia molto interessante: capisco e condivido il tuo desiderio di ritrovare in un certo senso le tue radici studiando la lingua russa.
Al tuo posto sceglierei russo come prima lingua, tedesco come seconda ed inglese come terza. Credo possano essere studiate insieme con l’impegno dovuto: alla fine potrai vantare la conoscenza di due lingue molto richieste (+ l’onnipresente inglese ovviamente).
Un saluto, in bocca al lupo!
Salve Luca,
Bellissimo articolo, molto molto utile. Pur provenendo da un ITG ed avendo frequentato per un anno ingegneria, l’anno prossimo vorrei ricominciare da zero ed iscrivermi a lingue straniere, a Bergamo. Avendo già una discreta (molto discreta) conoscenza dell’inglese, secondo te sarebbe un azzardo scegliere due lingue diverse? Per esempio, spagnolo e russo? Ti sfrutto un attimo chiedendoti inoltre se ritieni che l’unibg sia una buona università, grazie, Paolo
Salve Paolo,
Non mi sembra per nulla una scelta azzardata… personalmente, credo che l’inglese possa esser studiato da autodidatta data la sua facilità e le tante possibilità di usarlo. OK per russo e spagnolo, secondo me.
Mi spiace di non potere farmi sfruttare :), ma come ho risposto in altri commenti, non ho una conoscenza sufficiente delle varie facoltà per emettere giudizi.
In bocca al lupo, ciao!
ciao Luca! complimenti per il sito, mi piace tantissimo leggere le risposte che dai 🙂
all’università vorrei studiare lingue, ma sono indeciso se scegliere lingue e letterature o mediazione linguistica: tu puoi darmi qualche delucidazione sui due corsi?
inoltre sto facendo qualche calcolo circa le lingue da studiare.
premesso che ho una buona conoscenza della lingua inglese, ho una base solida che mi permetta di comunicare senza troppe difficoltà, all’università mi piacerebbe molto studiare il cinese. avevo pensato a inglese-cinese, ma dato che l’inglese posso studiarlo da autodidatta o con corsi privati, potrei scegliere l’inglese come terza lingua (anche perche come hai detto tu per la terza lingua vengono impiegate poche ore di studio) quindi solo per un casuale miglioramento. come prima e seconda, avevo pensato tedesco e cinese, o magari al posto del tedesco, una lingua un po’ piu semplice, ma giusto per non scegliere inglese.
cosa mi consigli? grazie in anticipo!
Ciao,
Grazie mille per i complimenti.
Per quanto riguarda la prima domanda, ti consiglio di paragonare i programmi dei due corsi per capire quello più adatto ai tuoi bisogni, alle tue preferenze e ai tuoi progetti. In generale, “Mediazione Linguistica” è un corso più orientato alla traduzione ed all’interpretariato, rispetto ai classici cursus di “Lingue e letterature” in cui viene dato spazio appunto alla letteratura della lingua studiata.
Sono assolutamente d’accordo con il tuo ragionamento: un binomio tedesco-cinese con inglese studiato autonomamente mi sembra davvero un’ottima scelta.
Un saluto e in bocca al lupo!
ciao, io dovrei fare la scelta delle lingue per il liceo linguistico, io ho già fatto tre anni di francese alle medie, ma con un insegnamento molto scarso… perciò per l’anno prossimo non saprei se cambiare totalmente lingue o no… dovrei scegliere tra francese, tedesco o spagnolo (ma il tedesco non mi convince.. troppodifficile) e una lingua tra russo e cinese..
in futuro con una laurea in mano mi piacerebbe fare un lavoro con cui evitare fattori matematici.. non sono brillante in questa materia, mi piacerebbe fare l’interprete, qualcosa riguardo il turismo o l’avvocato.. come puoi consigliarmi?
Ciao Sofia,
Direi di approfondire il francese ed iniziare una lingua a scelta tra russo e cinese (entrambi utili, poi sono questioni di gusti e preferenze).
Per il lavoro hai un po’ di tempo: sono tutti lavori interessanti – come sempre, accanto allo studio delle lingue, consiglio di specializzarti in un un settore: turismo o legge (come suggerisci), contabilità internazionale, economia, marketing…
Saluti
Salve,
mi chiamo Sergio sono Italo-Egiziano di 18 anni,so l’Italiano perfettamente,l’Arabo lo so parlare e so molto bene l’Inglese.
Secondo lei signor.Luca cosa potrei fare o come potrei lavorare con queste lingue e dove potrei puntare per un futuro lavoro?
Grazie in anticipo!!
PS: complimenti per il blog.
Salve Sergio,
Mi servirebbe qualche dettaglio in più: dove vivi? cosa hai studiato? cosa ti piacerebbe fare?
Un saluto,
Ciao Luca,
ti faccio i complimenti per il sito e per l’articolo, davvero molto interessanti.
Veniamo a me: sono uno studente di giurisprudenza, e da un po’ di tempo ho cominciato a studiare il tedesco (ho già un discreto livello ma voglio migliorare anche grazie all’erasmus che farò l’anno prossimo) poiché mi piace molto e perché vorrei dopo la laurea trasferirmi in Germania. Ora, al di là del fatto che ci riuscirò o meno, secondo te quali sono le lingue più richieste in terra germanica? Più o meno le stesse della tua lista o ce ne potrebbero essere delle altre? Avrei anche una mezza idea di iniziare col russo, che mi affascina come lingua. Potrebbe servirmi lassù? Grazie anticipatamente. Francesco.
Ciao Francesco,
Grazie mille per i complimenti.
Confesso di non conoscere benissimo il mercato del lavoro in Germania, ma credo che dovrebbero essere più o meno le stesse. Visto che parli tedesco, potresti usare lo stesso metodo usato nell’articolo, per fare la tua classifica delle più richieste (consultando ad esempio le statistiche import-export del Ministero degli Esteri tedesco). Potrai renderti conto anche dell’utilità del russo, che ipotizzo sia comunque une lingua abbastanza richiesta.
Un saluto e in bocca a l lupo!
devo scegliere una lingua per le scuole superiori tra francese e tedesco quale mi consigliate?
Sono due lingue molto valide ed interessanti: scegli quella che ti attira maggiormente. Ciao!
Caro Luca, davvero complimenti per l’articolo e per le brillanti risposte! Spero potrai dare un consiglio anche a me!
Fra un mese finirò il Liceo Linguistico, dove ho studiato Inglese (livello B2, ma penso che entro il prossimo anno darò l’esame per la certificazione C1) e Cinese (certificazione B1). A settembre ho intenzione di iscrivermi alla facoltà di economia aziendale (sono particolarmente interessata al settore marketing) dove avrò la possibilità di studiare una lingua a scelta fra spagnolo, francese e tedesco. Escludendo a priori il tedesco, che purtroppo non mi piace proprio, rimarrebbero francese, studiato alle medie e quasi del tutto dimenticato, per cui non nutro una grande passione ma non mi dispiacerebbe nemmeno studiare, e spagnolo, mai studiato prima ma che mi appassiona davvero molto e per il quale sarei quindi più indirizzata. Ho però visto che il francese nel ramo del marketing è forse più ricercato, e allora avevo pensato anche di studiare magari francese all’università e studiare invece spagnolo per conto mio, cosa che non penso che mi peserebbe più di tanto dato che mi interessa davvero molto. Tu cosa mi consigli di fare? Concentrarmi esclusivamente sullo spagnolo e impararlo bene, lasciando perdere il francese, o cercare di studiare entrambi in questo modo?
Grazie in anticipo per la tua risposta e buona fortuna con il portoghese 🙂
Ciao Ambra,
Grazie per i complimenti e crepi per l’in bocca al lupo. 🙂
Consiglio di studiare il francese all’Università e di approfondirlo perché potrebbe in effetti servirti molto nel tuo settore. Lo spagnolo puoi studiarlo da sola, soprattutto se ti piace: come vedrai non è una lingua difficile per noi italiani.
Un saluto e in bocca al lupo anche a te! 😉
Col cinese non ci fai granchè, visto che ormai le aziende cercano cinesi che parlano italiano, e non il contrario…delle lingue menzionate come “utili per la ricerca di lavoro” io ne conosco ben 4, compreso il cinese mandarino (laureata con 110/110 e permanenza e studio a pechino) e sono da un anno senza lavoro e non trovo nulla…le lingue da sole non servono a nulla…
Ciao,
Grazie mille per la tua testimonianza e complimenti per il tuo bagaglio linguistico. Non direi che non servono a nulla (soprattutto per lingue difficili), ma come avrai potuto leggere nei commenti, ho sempre insistito sul fatto che il meglio è unire lingue e competenze specialistiche in una disciplina particolare.
Un saluto !
Ciao Luca, sono capitata qua per caso, facendo un po di web surfing, in ricerca di un lavoro. Allora, io sono Emanuela, romena, 33enne, laureata in psicologia, diversi anni in giro per il mondo sulle navi da crociera, ma come vedo in questo campo c’è tantissima competizione, quindi pensavo di puntare sulle lingue come seconda alternativa e professione stabile. Parlo fluentemente romeno, italiano, inglese, francese, spagnolo e HINDI. Di questo volevo sapere, perché occasionalmente collaboravo prima col tribunale di Bucarest, per fare da interprete per immigranti da India e Pakistan in via per altri paesi europei, prima che la Romania fosse UE. Sono stata più volte in India e semplicemente adoro questa lingua, volevo sapere in che misura mi fosse utile, visto che India sta crescendo economicamente in una maniera vertiginosa. Mi interessa cosa devo fare legalmente per poter lavorare con hindi, come interprete di business, o eventualmente testi? Devo fare un esame, c’è un albo dove iscrivermi? Le tasse annuali? Ci vuole per forza partita iva? Grazie mille…
Ciao Emanuela,
Davvero interessante il tuo percorso. In effetti, con la tua conoscenza delle lingue, puoi davvero puntare su questo campo. Credo che soprattutto per l’hindi non troverai moltissima concorrenza e dovrebbe essere una lingua molto richiesta (per i motivi che citi). In Italia non credo esista un albo per gli interpreti e traduttori… per lavorare dovresti avere due alternative: collaborare con un agenzia di interpretariato e traduzione oppure metterti in proprio (partita IVA necessaria) e contattare le aziende per proporre i tuoi servizi. Prova a cercare informazioni su internet nei siti specializzati, troverai sicuramente i consigli delle persone che lavorano nel settore.
In bocca al lupo per la tua ricerca di lavoro.
Salve !
Mi chiamo Ajsha.
Ho 15 anni, So parlare 4 lingue : L’ italiano, il Russo, Il Thailandese, e L’ Inglese.
Vivo in Thailandia da 6 anni, frequento qui la scuola superiore.
Vorrei informarmi del mio futuro, Io sono davvero confusa, indecisa di quale lavoro posso scegliere. Che lavoro mi puo’ suggerire? Chi potrei essere meglio? Magari , un lavoro ben pagato.
Forse politica? Forse Lavorare in ambasciata? O meglio dirigere un ambasciata?
Mi puo’ dare qualche idea? Grazie di cuore, se mi rispondera’.
Salve Ajsha,
Thailandia? Che interessante!
Se parli fluentemente queste 4 lingue, potresti pensare alla carriera diplomatica, al commercio internazionale oppure all’interpretariato.
Detto questo, non sono forse la persona più indicata per risponderti: sono soprattutto un appassionato di lingue straniere. Ti consiglio quindi di navigare in rete alla ricerca di idee, visitando i siti che si occupano di lavoro ed orientazione professionale. Hai ancora qualche anno sino alla scelta dell’Università per fortuna.
Un saluto ed un grosso in bocca al lupo.
grazie dell’articolo, e delle risposte, tutte molto interessanti.
anche io vorrei chiederti un consiglio, per mio figlio di 6 anni.
lui va in una scuola bilingue inglese e ha una tata spagnola, quindi,
con calma e attraverso il gioco sta imparando queste due lingue.
da settembre vorrei inserire una 4 lingua, sempre con l’idea di imparare giocando e non studiare
sono molto indecisa. da un lato direi il cinese….. avendo davanti tutta la vita ha il tempo per impararlo senza sforzo. ma i numerosi dialetti, la difficolta della lingua, della scrittura mi lasciano perplessa sul suo successo nel futuro…… alternativa potrebbe essere il francese, a me piace, la francia e’ vicina, trovare una ragazza che giochi con lui in francese e’ facile”
cosa ne pensi?
ti ringrazio molto
Ciao Rossella,
La tua domanda è molto interessante: sebbene non abbia ancora figli, ho letto un po’ sull’argomento perché mi appassiona tanto.
Mi sono chiesto quante lingue potranno imparare i miei figli in tenera età e sono arrivato alla conclusione che esistono pochi limiti all’apprendimento, soprattutto se lo si presenta nel modo giusto (ad es. attraverso il gioco come dici giustamente).
Il cinese sarebbe una scommessa più rischiosa ma proprio per questo più affascinante. Personalmente, lo farei iniziare magari proprio con una baby-sitter cinese… tanti cinesi vivono in Italia, quindi potrebbe avere occasioni di giocare con bambini che parlano questa lingua. Se inizia adesso e si appassiona, credo possa riuscirci. Naturalmente, anche il francese sarebbe una scelta interessante… è una bellissima lingua ed avrebbe di sicuro più possibilità di impararla e praticarla. Poi vuoi mettere il piacere di sentirsi dire “maman, je t’aime beaucoup!” (lo ammetto, adoro il francese).
Se ti va, fammi sapere cosa decidi e come procede scrivendomi in privato. Se l’argomento ti appassiona, ti consiglio il sito web http://bilinguepergioco.com/.
Un saluto, a risentirti!
Ciao Luca,
complimenti per l’articolo e per la disponibilità completamente gratuita che ci offri, al giorno d’oggi non si trovano persone cosi altruiste!
Sono uno studente di Ingegneria Informatica dell’università di Parma, frequento il primo anno,e poichè trovo che la mia facoltà sia orientata in modo inversamente proporzionale ai miei interessi e ai miei pronostici lavorativi sto pensando di cambiarla. Il settore linguistico/ linguistico culturale mi attrae;
ma la mia preoccupazione è se al giorno d’oggi queste facoltà possano fornirti opportunità di lavoro medio-soddisfacenti, considerando anche che sono un maschio. E poi, è giusto e saggio scegliere un percorso di studi linguistico o è meglio optare per qualcosa di piu tecnico-economico e aprofondire le lingue con uno studio autonomo?
Il mio problema è anche che università scegliere, mi hanno parlato bene del ca’foscari di Venezia che opinioni hai a riguardo?
grazie in anticipo!
Caro Nicola,
Grazie per i complimenti, come avrai notato le lingue sono una mia grande passione e dare una mano nel mio piccolo mi fa molto piacere. Se posso chiedere anch’io un aiutino, invito tutti a condividere quest’articolo (e gli altri), aiutandoci a far conoscere il nostro blog 🙂
Innanzitutto, secondo me poche facoltà ti offriranno le prospettive lavorative di Ingegneria Informatica, soprattutto se coltivi da autodidatta la passione per le lingue. Giusto scegliere lingue? A mio parere, certo se si scelgono lingue difficili, molto richieste sul mercato del lavoro (le asiatiche, l’arabo e via dicendo)… la giudico una scelta abbastanza rischiosa se si scelgono invece lingue come l’inglese e lo spagnolo che molti professionisti conoscono e per le quali c’è troppa offerta rispetto alla domanda.
Più cose si conoscono, meglio è: quindi un percorso tecnico-economico (o in ogni caso diverso), unito allo studio autonomo delle lingue può davvero darti una marcia in più. Per quanto riguarda l’università, non ho studiato lingue a livello accademico e non conosco le diverse facoltà, quindi non posso aiutarti in questo senso.
Un saluto ed in bocca al lupo per tutto!
Salve!
Vorrei primo di tutto ringraziarti per questo articolo, che mi ha aiutato a depennare dalla mia lista lo spagnolo. Almeno adesso sono indecisa soltanto tra due lingue, il tedesco e il francese, e non tre.
Conosco l’inglese (al livello B2-C1), il russo (madrelingua) e l’italiano (credo e spero che sia almeno C1, sto in Italia da 2 anni)
Fin ieri pensavo di fare l’esame d’ammissione al SSLMIT di Forlì, dove si può prendere il russo come la seconda lingua. Ma purtroppo per i certi motivi
sono costretta di restare a Firenze dove non c’è nessuna università o scuola con l’insegnamento del russo come seconda lingua.
L’Altro ieri ho trovato su internet la scuola superiore per mediatori linguistici di Carlo Bo. Sono andata a vederla e mi è piaciuta, eccetto la quota d’iscrizione!
Il problema è che è necessario conoscere la seconda lingua al livello B1.
Allora ho deciso di aspettare ancora un anno per cominciare gli studi. E ora avendo un po’ di più di un anno sono indecisa qual lingua prendere il tedesco o il francese. Chiedo scusa per essere così prolissa.
La domanda principale é, sarà possibile arrivare al livello B1 partendo dal zero in un anno. (Pensavo di studiare per 6 mesi a casa e dopo fare il corso di 2 mesi, resta scegliere tra la Germania e la Francia )
Grazie in anticipo per la risposta.
Cordialmente.
Vera
Ciao Vera,
Per il francese potrai sicuramente raggiungere un livello B1 in otto mesi – personalmente avevo imparato il francese partendo da zero in aprile per superare l’esame DELF B2 a dicembre (con 4 mesi di studio a casa + 4 in Francia). Per il tedesco, sarà sicuramente più arduo e credo che bisognerà prolungare l’esperienza all’estero oltre i 2 mesi. Tutto dipende dal tempo che hai a disposizione – se studi 6 mesi per 4-5 ore al giorno e poi vai un po’ sul posto, dovresti farcela!
In ogni caso, in bocca al lupo !
Saluti
Ciao Luca! 🙂 Ti riscrivo perchè vorrei un consiglio. Ho ripensato per bene a cosa mi piacerebbe fare come lavoro e ho capito che fare la traduttrice è quello che mi interesserebbe di più. Ora… Da quello che ho potuto capire di traduttori con inglese, francese e spagnolo ce ne sono fin troppi e sarebbe meglio studiare lingue più complesse. Mi potresti fare una classifica di quelle che potrebbero essere più utili (e quindi richieste) per un italiano nel mondo delle traduzioni tra cinese, russo, tedesco, giapponese e portoghese? Ho un dubbio sul cinese però… Ormai in Italia ci sono moltissimi madrelingua cinesi che parlano bene l’italiano quindi mi chiedo se chi deve affidare un lavoro di traduzione sul cinese non preferisca un cinese madrelingua ad un italiano che conosce il cinese. Tu che ne pensi?
Ti ringrazio di nuovo per la tua disponibilità nel darci consigli e chiarire i nostri dubbi 😀 Ciao! 🙂
Ciao Elena,
La mia personale classifica è cinese, giapponese, russo, tedesco e portoghese.
In genere, i traduttori lavorano in due direzioni: italiano > cinese (in quel caso è chiaro che un interprete madrelingua cinese possa avere dei vantaggi, soprattutto per traduzioni a livello letterario) e cinese > italiano (in cui un madrelingua italiano sarà molto più affidabile). Purtroppo tutti i dati sono relativi, ma le 5 lingue citate sono comunque molto richieste quindi non credo che ti pentirai della tua scelta.
Spero di aver dato una mano, ciao !
Grazie mille!! 🙂 Sì, mi sei stato di grande aiuto! Un saluto!
ciao Luca,io parlo un po’ di tedesco e francese, vorrei cominciare a prendere lezioni di giapponese. Non pretendo di usarlo nel lavoro ma mi piacerebbe poterlo un po’ praticare col tempo..qui a Firenze ci sono tanti giapponesi turisti o per motivi di studio: secondo te parlano tutti benissimo inglese, per cui il mio sarà uno sforzo inutile?
grazie Sere
Ciao Serena,
La conoscenza dell’inglese non è per nulla scontata tra gli asiatici – ho molti amici che hanno vissuto in Giappone ed in Cina : mi hanno confermato che l’inglese non è molto diffuso ed il livello generale è abbastanza scarso. Quindi la tua scelta d’imparare il giapponese si potrà rivelare molto utile! Poi è una lingua talmente affascinante!
Un saluto
Ciao Luca!Dopo diverse indecisioni sulla scelta universitaria,il prossimo anno ricomincerò il mio primo anno di università e ho deciso di studiare lingue straniere a pisa. Credo che studiare lingue mi darà una soddisfazione immensa, dato che ne sono stata sempre appassionata fin da piccola. Ma non sono ancora sicura quali scegliere! Avendo fatto il liceo classico, ho una buona preparazione di latino e greco ( che seppur al giorno d’oggi vengono considerate “morte”, a mio parere è fondamentale conoscerle,perchè per esempio le lingue latine come italiano, francese e spagnolo provengono proprio da lì; perciò non è stata una perdita di tempo! Anche perchè hanno entrambe una grammmatica tosta ma per me davvero intrigante, che mi hanno davvero aiutata a sviluppare la mia conoscenza in generale con i verbi e la sintassi). Ma ora vorrei, soprattutto in riferimento al mondo lavorativo, studiare le lingue straniere moderne: ma quali? Tutti mi dicono che inglese è la lingua più importante, perciò che bisogna sapere. Inglese è l’unica lingua straniera che ho fatto dalle elementari fino al liceo; quindi è quella che conosco di più. Francese l’ho studiato per 3 anni alle medie e mi piaceva. In generale mi piacciono tutte le lingue e un giorno mi piacerebbe conoscerne molte; ma ora, all’università,vorrei studiare per prime quelle che sono utili in futuro per il lavoro. dovrei scegliere 2 lingue per i primi due anni di università, poi una terza lingua(studiata meno approfondita credo) il terzo anno. tu quali mi consiglieresti? ti scrivo l’elenco di tutte le lingue possibili da studiare in questo ateneo: inglese,francese,spagnolo,tedesco,portoghese,russo,romeno,polacco,arabo,bulgaro,ceco,danese,catalano. Premetto che non so ancora cosa voler continuare in seguito… ovvero se studiare da interprete/traduttore per esempio o più nel settore del turismo/impresa,ecc… non lo so proprio! Ma so di avere una grande passione per le lingue 🙂 Grazie!
Ciao Alice,
Il primo consiglio che mi viene da darti è cercare di pensare al tuo orientamento professionale perché è estremamente importante per scegliere bene.
Detto questo, se hai letto gli altri commenti, avrai notato che in genere non consiglio di scegliere (solo) lingue facili. La formula che consiglio è la seguente:
– Prima lingua: difficile o molto difficile, nel tuo caso a scelta tra russo / arabo / tedesco / polacco
– Seconda lingua: difficile o poco comune o se vuoi facile: per te a scelta tra tedesco / romeno / danese / francese (che già conosci un po’)
– Terza lingua: facile, nel tuo caso l’ideale è l’inglese che puoi studiare da sola o magari lo spagnolo che non necessita grandissimi sforzi.
Ecco il mio modesto parere… in ogni caso ti auguro tanto successo ! la tua passione sarà sicuramente un’arma in più !
Grazie e mille per i consigli!! E complimenti per il blog! 🙂
Salve Luca,
mi sento abbastanza noiosa e banale ormai…
Tuttavia provo anche io a porre la mia domanda. Con tutte le domande che sono state poste, credo che sarai stanco di dire sempre le stesse cose, spero tuttavia che avrai 5 minuti da perdere per una ragazza di 18 anni 🙂
Inutile dire che anche io voglio diventare interprete. Tuttavia, essendo un sogno che coltivo da quando ho 7 anni (nessuna esitazione del tipo ballerina, cantante e via dicendo!) sono rimasta molto perplessa alla vista del numero di persone che hanno la stessa ambizione…
Cosa ho mai più degli altri ? Forse solo l’anno passato in Francia (grazie all’associazione Wep), che mi ha dato un livello molto alto in francese (ho passato là anche la loro maturità).
In inglese ho un livello B2, ma conto naturalmente perfezionarlo.
Proprio in questi giorni mi devo iscrivere all’università in Francia per lingue, che è diversa da quella italiana poiché insegnano anche commercio, economia ecc (si lo so, non sono troppo portati per le lingue, ma almeno non perdo il francese). L’inglese è prima lingua, ma la seconda e terza cosa fare ? C’è la possibilità di scegliere italiano, ma mi sembra una perdita di tempo.
Naturalmente leggendo le altre risposte ho visto l’importanza di arabo e cinese… problema !! A 15 anni avevo cominciato a studiare il giapponese da sola, ma ora vedo che il Giappone è in discesa. Che fare ? Abbandonare, per darmi a lingue più proficue (che comunque sia mi piacerebbero, poiché anche io ho una passione per tutte le lingue) ?
E un’ultima domanda… Non è il sogno di interprete forse ormai un’utopia secondo te ?
Mi dispiace se ti ho annoiato. Grazie
Federica
Ciao Federica,
Prima di tutto, non mi annoi affatto… la tua storia mi sembra al contrario molto interessante.
In quale università francese ti iscriverai (vivo io stesso in Francia) ? L’approccio francese mi sembra un po’ più pratico, in particolare ti consiglio di dare un ciclo di Langues Étrangères Appliquées (3 anni) e completate magari con un master in interpretariato. Per le lingue, in effetti scarta italiano perché devi sfruttare il vantaggio di conoscere già questa lingua. Sinceramente, anche se il Giappone è in discesa, resta pur sempre tra le più grandi potenze mondiali. Non so a che livelli eri arrivata in giapponese, ma se eri a buon punto magari ti consiglio di continuare. Altrimenti se ti va di cambiare, punta sul cinese… in un caso o nell’altro avrai due lingue molto richieste e abbastanza rare nel mercato degli interprete. Non credo sia un’utopia diventare interprete, ma credo che bisogni conoscere lingua difficili perché di interpreti con inglese, francese spagnolo ne esistono troppi e soprattutto queste lingue sono accessibili facilmente a chi non ha un percorso linguistiche.
Spero di averti dato una piccola mano, un saluto! Bon courage ! 😉
Caro Luca,
ti riscrivo in un momento di….preoccupazione, dettata dallo stress della maturità e altri fattori. Più leggo tutti i commenti e più mi chiedo come dovrei diventare “interessante” dal punto di vista professionale per non finire tra quei sfortunati laureati senza lavoro.
La risposta spontanea sarebbe : integra con ciò che ami, ma non so se è un bene o un male ormai, ma ho avuto sempre ottimi voti in tutte le materie, per cui non ho mai trovato alcuna preferenza se non per le lingue. Quindi mi ritroverei con solo la certificazione delle lingue quando il mondo di oggi vuole di più.
Dal mio discorso non si evince nessuna domanda e forse è anche un po’ confuso (chiedo scusa, sono molto agitata), ma chiedo un tuo consiglio…
scusa di nuovo il distrubo
Ciao Federica,
Il mio consiglio è studiare le lingue insieme ad una disciplina come economia, marketing, ingegneria gestionale, scienze politiche… Avrai in questo modo più carte da giocare nel mondo del lavoro. Inutile farsi prendere dallo stress, vedrai che preparandoti bene, riuscirai. In bocca al lupo.
Ciao Luca!
Non sò se le mie domande siano pertinenti all’argomento, ma voglio provarci ugualmente.
Io sono alla ricerca di un lavoro, ho 27 anni ed una laurea ed un diploma di cui sono “leggermente” pentito di aver conseguito, inoltre ho poca esperienza lavorativa. Ho voglia di tentare l’avventura all’estero, partendo anche dal basso, soprattutto per imparare le lingue straniere sul campo. Il fatto è che anche per fare il cameriere richiedono esperienza e conoscenza della lingua del posto, io ho studiato francese a scuola media, quindi molti anni fà ed inglese anche alle superiori, quindi qualcosa la saprei anche, ma sono un pò, diciamo, arrugginito. Ho in mente un paese del centro Europa dove poter approfondire magari frequentando corsi, di inglese francese ed anche tedesco, quindi Lussemburgo, Belgio, però cercando un lavoro in questi posti. Cosa può consigliarmi di fare? Partire e cercare lavoro oppure studiare queste lingue in Italia e solo dopo tentare per l’estero? Inoltre sono ancora in tempo per studiare queste lingue straniere senza una base universitaria (ho una laurea in una Professione sanitaria) ed alla mia età? Grazie e buon pomeriggio.
Ciao Marco,
Cerco di rispondere: ti consiglierei di partire e d’imparare la lingua sul posto lavorando. All’inizio magari ti proporranno dei lavori senza rapporti con il pubblico (nella ristorazione ad es. un cucina), ma avrai il vantaggio di fare subito l’esperienza di cui hai voglia e di poter praticare sul posto.
Per quanto riguarda l’età e gli studi universitari, non sono per nulla fattori fondamentali. Ti consiglio di leggere questo articolo per dissipare i tuoi dubbi: Imparare una lingua ad ogni età: 7 vantaggi che gli adulti hanno rispetto ai bambini.
Un saluto, in bocca al lupo per la tua avventura all’estero!
Ciao! Innanzitutto complimenti per la pagina web!Qui c’è tutto quello che mi appassiona. sono una ex-ormai studentessa di lingue, con inglese, spagnolo e francesi da liceo e univ + esp. all’estero tranne che per francese….Ora mi è venuto il pallino del tedesco, del russo e del cinese rispettivamente in ordine e mi piacerebbe trovare un buon metodo anche se vedo che già col tedesco ho molta velocità. da tenere conto che ormai ne ho 25 di anni quindi le lingue le devo portare avanti a livello di “piacere” extra…
Ciao Jennifer,
Grazie mille. Penso che coltivandolo come hobby e come piacere, pian piano potrai fare progressi e raggiungere i tuoi obiettivi.
Un saluto e buon apprendimento!
Ciao 🙂 sono capitata qui per puro caso e ho trovato questo sito davvero utilissimo.. Ed è stato anche un sollievo leggerlo, perché ci speravo in queste lingue 😀 ho letto che preferisci ti si dia del tu, quindi mi permetto di farlo 🙂 spero mi potrai aiutare.. dddunque; ho 18 anni, sto finendo l’ultimo anno del liceo linguistico e studio l’inglese, il francese e lo spagnolo.. desidero da sempre fare un lavoro nel quale è importante-se non necessario-conoscere quante più lingue possibile ed in particolare quelle meno studiate, oltretutto desidero impararne molte anche e soprattutto per passione (traduzione: forse ho qualche speranza considerando che amo le lingue 😀 ). Mi sto dilungando decisamente troppo D: la mia domanda è: è possibile che riesca ad imparare (non alla perfezione, ben inteso, ma tanto da riuscire a capire e a farmi capire.. per ora) giapponese, cinese, russo ed arabo partendo da zero in uno o due anni? Avevo una mezza idea di prendere un anno sabbatico e magari dividerne i mesi vivendo in ciascun paese (così facendo sarei anche avvantaggiata nel caso in cui mi dovessi iscrivere l’anno successivo alla facoltà di lingue); ipotizzando che passassi tre mesi in giappone, tre in cina e via dicendo.. potrei farcela? O farei un tale minestrone che tanto vale non sperarci nemmeno? E’ anche un po’ il mio sogno vivere in questo modo 🙂 mi scuso per il poema e grazie in anticipo anche solo dell’attenzione! Buona serata 🙂
Ciao Dani,
Fai benissimo a darmi del tu… mi fa piacere entrare in contatto con persone che hanno la passione delle lingue straniere come me!
Leggendo il tuo commento che trasuda entusiasmo mi verrebbe da risponderti che con questa passione niente e nessuno potranno fermarti 🙂
Il tuo progetto mi ricorda molto la vita di Benny il poliglotta (che forse conoscerai)… un ragazzo irlandese che cambia paese ogni 3 mesi con la sfida personale di raggiungere un livello che lui definisce (conversational = ossia sufficiente per sostenere una conversazione nella lingua scelta pur commettendo errori ed imprecisioni) in soli 90 giorni. Dai un’occhiata al sul blog.
Altrimenti per quanto riguarda la tua domanda, innanzitutto t’incoraggio a prenderti l’anno sabbatico prima dell’università, perché dopo gli impegni universitari e la voglia di finire presto potrebbero impedirti di fare belle esperienze. Detto questo il mio consiglio è scegliere due lingue che ti piacciono veramente e trascorrere 6+6 mesi nei due rispettivi paesi se vuoi raggiungere un livello appunto “conversational” (in 3+3+3+3 rischieresti d’imparare solamente a salutare e altre competenze di base).
In seguito all’Università approfitta dei programmi di scambio all’estero per ritornare in uno dei due paesi scelti… se puoi, inizia a prepararti da adesso. Ti confesso che mi piacerebbe essere al tuo posto: io andrei 6 mesi in Giappone (imparare il giapponese è il mio sogno da sempre) e 6 in Cina.ù
Un saluto, in bocca al lupo per tutto!
Mi scuso per il ritardo, grazie per gli ottimi consigli! Che sollievo sentire tanto incoraggiamento 🙂 grazie!
Ciao Luca! Complimenti per il tuo blog! E’ pieno di consigli preziosi.
Sono uno studente di Scienze Politiche molto interessato alla situazione geo-politica del l’area mediorientale. Conosco a livello intermedio Inglese,Spagnolo,Portoghese e Turco.Ho studiato da autodidatta il portoghese e sono stato in Turchia a fare dei corsi…Sono molto interessato anche al dialogo con l’Islam da un punto di vista religioso. Dopo il perfezionamento della lingua turca mi piacerebbe studiare un’altra lingua:sono indeciso se studiare l’arabo oppure concentrarmi su una lingua turca dell’Asia Centrale (tipo kazako o uzbeco)…so che il Kazakistan ad esempio è un Paese emergente…mi rendo però comto che dovrei perfezionare le lingue che già so…Cosa mi consigli di fare? Le lingue dell’Asia Centrale sono del tutto inutili a fini lavorativi? o è vero il contrario?
Grazie ,spero in una tua risposta
Ciao Julian,
Premesso che tutte le lingue possono rivelarsi utili, ti consiglierei in primo luogo di perfezionare le lingue che già conosci ed in particolare il turco, vista la tua volontà di specializzarti sull’area mediorientale e sul dialogo con l’Islam (il problema dell’integrazione della Turchia si presenterà prestissimo). In seguito, se vuoi fare una scelta più sicura ai fini lavorativi, direi di puntare sull’arabo.
Grazie per i complimenti.
Un saluto, good luck!
Ciao!
Trovo che questo articolo sia molto utile oltre al fatto che la valutazione è fatta rispetto all’Italia e quindi in maniera meno generica del dire semplicemente che una lingua sta acquisendo importanza..!
Io sono alla ricerca di un consiglio…
Sono una studentessa di Giurisprudenza e sono interessata all’ambito internazionalistico. Le lingue mi sono piaciute fin da piccola e al momento parlo abbastanza bene Inglese (B2 o qualcosa di più), Francese (C1 ma forse qui invece ho perso un pò) e spagnolo (A2 ma sicuramente anche di più). L’anno prossimo stavo pensando di andare in Erasmus, per fare la richiesta però sono indecisa per le mete: a prescindere dall’esperienza, vorrei partire per 5-6 mesi ed approfittarne per migliorare o imparare bene una lingua.
Per questo motivo sono indecisa tra la Francia, la Spagna o magari provare col Portogallo e partendo da 0 cercare di imparare il portoghese…
Spero davvero di avere un consiglio :))
Grazie mille
P.S. Ah dimenticavo… avevo considerato anche la Germania ma il tedesco non lo parlo quasi per niente, è troppo difficile da imparare in questi pochi mesi, vero? Grazie ancora
Ciao Valeria,
Con un livello C1 in francese lascerei da parte la Francia che ti avrei consigliato visto il tuo interesse per la giurisprudenza a livello internazionale (il francese è tra le lingue officiali di molte importanti istituzioni europee)… personalmente ne approfitterei per imparare una nuova lingua o migliorare una di quelle che conosci poco. Tra portoghese, spagnolo e tedesco la scelta è soprattutto personale: portoghese è il meno utile probabilmente ma resta una lingua molto parlata e dal grande fascino; il tedesco necessiterebbe un buon lavoro di preparazione prima della partenza e di almeno due semestri Erasmus per padroneggiarlo; resto lo spagnolo, lingue diffusissima, di cui possiedi già delle basi e che potrai imparare tranquillamente in 6 mesi. Direi che una giurista che parla inglese, francese e spagnolo (o se te la senti tedesco) potrà sicuramente giocarsela alla grande in futuro a livello internazionale.
Un saluto e buon Erasmus (in ogni caso sarà un’esperienza fantastica, ma te l’avranno già detto un milione di volte). 🙂
Grazie mille per il consiglio… effettivamente avevo escluso la germania proprio per questo, avevo già tentato con un mini corso di tedesco ma praticamente avevo imparato pochissimo (solo le coniugazioni quasi) e ciò risale a 4 anni fa quindi mi rimangono solo minime cose…
Per il francese è tantissimo che non lo parlo per cui ho perso moltissimo ma 2 anni fa nel giro di due settimane lo avevo ripreso abbastanza fluentemente, lo spagnolo al contrario è forse la lingua che ho studiato meno ma con cui vado abbastanza spedita… a questo punto meglio un erasmus in spagna magari in centri più piccoli così vedo di portare ad un buon livello lo spagnolo e spendo meno 🙂
Grazie mille ancora e complimenti per il blog
Grazie mille, scusami ma non avevo letto la tua risposta alla domanda precedente la mia.
Ho molto apprezzato il tuo consiglio personale , che mi ha convinto del tutto sulla scelta per il francese! Grazie ancora e complimenti…
Nessun problema… sono molto felice di aver dato una mano nel mio piccolo.
Bon courage alors ! (così inizi subito 😉
Ciao, mi chiamo Giacomo e sono amico di Alan, anche io devo iniziare le scuole medie e sono quasi convinto di scegliere la lingua francese, però vorrei togliermi una curiosità, mia sorella Greta dice che la lingua più parlata è il trà lo spagnolo e il portoghese, dice che è il Portoghese ma è vero? Attendo una risposta , grazie mille ciao!
Ciao Giacomo,
Lo spagnolo è molto più diffuso: circa 330 000 persone nel mondo lo parlano come lingua madre, contro i quasi 180 milioni del portoghese (comunque molto parlato e tra le 10 lingue più diffuse).
Un saluto !
Buonasera Luca! Innanzitutto complimenti per l’articolo che è molto chiaro e soprattutto utilissimo! Dopo quasi due anni dal diploma di ragioneria sto seriamente prendendo in considerazione la possibilità di iscrivermi a Scienze della Mediazione Linguistica a Torino. Mi sono sempre piaciute le lingue e mi ci sento portata, tant’è che al momento di decidere la scuola superiore alle medie ero orientata per il liceo linguistico, anche se poi ho optato per ragioneria per la paura di trovarmi in futuro con un diploma non spendibile nel mondo del lavoro (cosa che è capitata comunque per colpa della crisi che stiamo vivendo) qualora non avessi voluto continuare con l’università… Si potesse tornare indietro credo che non farei questa scelta! Io ho studiato alle superiori inglese e francese; delle due preferisco sicuramente l’inglese. Lo trovo semplice da apprendere e mi piace molto. Purtroppo, per colpa di professoresse che non avevano voglia di insegnare, negli ultimi due anni di superiori non ho fatto chissà che passi avanti nello studio di questa lingua e credo di essere a un livello A2. Del francese avevo buoni voti e non trovavo enormi difficoltà ad apprenderlo ma diciamo che non faccio proprio i salti mortali per questa lingua. 😉 Ora la mia indecisione è proprio nella scelta delle lingue. Vorrei scegliere delle lingue che mi aiutino a trovare lavoro ma anche che mi attirino (sennò penso ci metterei il doppio del tempo e dell’impegno per impararle) ed ero orientata per inglese come prima lingua, come seconda lingua mi piacerebbe molto il giapponese ed essendoci la possibilità di una terza lingua ero indecisa se portare avanti francese o fare portoghese che credo servirà data la forte crescita del Brasile. Nel secondo anno si può scegliere un esame a scelta e pensavo di mettere la prima annualità della terza lingua in modo da studiarla per 2 anni anziché solo il terzo. Il consiglio, anzi i consigli, che ti vorrei chiedere sono questi:
– il giapponese è spendibile tenendo conto che mi piacerebbe lavorare come mediatrice tra aziende o come interprete (per le istituzioni pubbliche, europee e perché no anche per l’ONU sarebbe perfetto… ahahah sogni sogni xD)? So che sarebbe meglio il cinese, ma mi attira di più il giapponese sia come cultura che come suono della lingua (anche se può sembrare un po’ superficiale come considerazione, io lo trovo piacevole e simpatico) e dato che sono due lingue molto difficili credo che sia meglio orientarsi verso quella che più mi affascina perché a lungo andare credo che troverei complicato applicarmi nel cinese;
– per quanto riguarda il portoghese e il francese sono molto indecisa perché so che il francese è lingua ufficiale dell’UE e anche dell’ONU e mi potrebbe solo che giovare la conoscenza un po’ più approfondita del francese, ma anche il portoghese mi affascina per il suo suono molto particolare. (Ti faccio una piccola considerazione: mi piacerebbe anche lo spagnolo ma so che è una delle lingue più scelte perché è molto semplice da imparare per noi italiani e ci sarebbe molta concorrenza, motivo per cui ho optato per il portoghese che ci si avvicina e mi attira comunque).
Riepilogando, secondo te quale combinazione è più spendibile nel mondo del lavoro: INGLESE-GIAPPONESE-FRANCESE o INGLESE-GIAPPONESE-PORTOGHESE?
A me piacerebbe continuare con la magistrale in Lingue Straniere per la Comunicazione Internazionale e magari chissà anche andare a vivere all’estero, ma ovviamente questo è un pensiero molto in astratto dato che devo ancora iniziare la triennale!! 😉 Come direbbe la mia professoressa di Economia delle superiori: “Stai prendendo in considerazione il lungo periodo!”
Scusami se mi sono dilungata così tanto, spero di essere stata chiara nell’esporre i miei dubbi!
Grazie in anticipo per la pazienza che avrai nel rispondere alle mie domande.
Tanti saluti, ciao! 🙂
Ciao Elena,
Perfetto, il tuo messaggio è molto chiaro e mi permette di comprendere meglio i tuoi dubbi.
Ottimo criterio quello di scegliere lingue utili m che ti piacciano allo stesso tempo. Per esempio meglio scegliere giapponese amandolo piuttosto che cinese senza troppa motivazione. Sono lingue troppo difficili per studiarle senza passione secondo me.
Il giapponese è molto utile, un po’ meno del cinese, ma non dimentichiamo che il Giappone rimane la terza economia del mondo per prodotto interno lordo. Concordo con la tua scelta.
Per il portoghese, vai tranquilla: è una lingua stupenda, molto diffusa che diventerà molto importante in futuro (ruolo del Brasile a livello mondiale). Poi a differenza del francese, avrai molti meno concorrenti a livello lavorativo.
Quindi il mio consiglio è inglese-giapponese-portoghese.
In bocca al lupo, un saluto!
Grazie mille per avermi risposto così velocemente!! 🙂 Sono sollevatissima di sapere che non saranno lingue inutili a livello lavorativo, era quello che più mi angosciava! E penso proprio che seguirò il tuo prezioso consiglio. Mi è anche venuto in mente che magari il francese potrei perfezionarlo da autodidatta dato che già lo mastico un po’! 😉
Grazie davvero, mi hai tolto ogni dubbio 🙂
Crepi il lupoooooo, ciao!
Ciao,
io sono un giovanissimo studente che si trova alla sua prima scelta di lingua straniera.
Frequento la 5 elementare e quando passerò alle medie, oltre all’ inglese che già studio devo sceliere tra il francese o lo spagnolo.
Tu, cosa mi consiglieresti considerando che non ho ancora nessuna idea di cosa studierò alle superiori?
Grazie mille…..Alan
Ciao Alan,
Diventa una domanda ricorrente questa della scelta tra francese e spagnolo… ti ripropongo la mia risposta ad un commento recente:
Aggiungo che personalmente opterei per il francese…
Un saluto
secondo te è più utile studiare il francese o lo spagnolo? quali delle 2 mi saranno + utili in futuro?
Ciao,
Senza qualche dettaglio in più sui tuoi progetti accademici e/o professionali, difficile aggiungere qualcosa rispetto all’articolo e alle risposte agli altri commenti. Ribadisco che sono due lingue utilissime… dipende dal settore. Senza altri indizi, direi scegli la lingua (e cultura) che ti attira di più.
Un saluto
sono piccola rispetto agli altri utenti, faccio la terza media e l anno prossimo andrò al liceo linguistico. dovrei scegliere 2 lingue tra francese spagnolo e tedesco ma non so quale scegliere! tutti mi dicono “fai quella lingua perchè è + semplice” o “fai quella lingua perchè è + bella” ma io non voglio fare le lingue più belle o + semplici ma le più utili. sono molto brava a scuola e non faccio 2 lingue ma solo inglese 5 ore a settimana quindi per ora so parlare solo 1 lingua straniera. per favore aiutami perchè non so decidermi e dimmi quali lingue sceglieresti tu al mio posto
D’accordo… al tuo posto sceglierei tedesco. Se dovessi fare una classifica delle scelte direi nell’ordine tedesco, francese e spagnolo.
Buongiorno Luca,
complimenti per il sito è davvero molto interessante e completo.
Io sono un mamma che tra un pò dovrà presentare l’iscrizione per il proprio figlio alla scuola secondaria di I grado. Come prima l’ingua studierà l’inglese ma come seconda sono incerta tra il francese o lo spagnolo. Mi può consigliare quale scegliere tra le due come seconda lingua?
Grazie e mille e tanti saluti
Salve Donatella,
Si tratta di due lingue molto utili e diffuse: per il momento il francese resta un po’ più richiesto in vari settori lavorativi ma lo spagnolo è molto più diffuso nel mondo.
Data la giovane età di suo figlio, non si possono fare valutazioni sui suoi progetti professionali, quindi direi di scegliere la lingua che gli è più congeniale: in ogni caso parliamo di due lingue utilissime (non a caso nella top 7 dell’articolo).
Grazie per i complimenti ed in bocca al lupo a lei e suo figlio.
Buonasera Luca! Le faccio i complimenti per il sito, davvero interessante e chiaro!
Io sono una studentessa del primo anno dell’università, dove studio lingue e letterature angloamericana (inglese) e russa. Purtroppo ho cambiato i miei piani originali: quando mi sono iscritta le 2 lingue erano russo e tedesco, ma poi mi sono accorta di voler spendere molto più tempo su russo, lingua bellissima ma a cui bisogna dedicare molto impegno fin da subito, e l’abbinata tedesco-russo mi toglieva molto tempo. Nella mia università c’è la possibilità di portare avanti una terza lingua per tutta la durata del corso (3 anni), e volevo cogliere questa occasione. Il mio dubbio però è: scegliere francese o tedesco?
Premetto che alle superiori ho fatto 3 anni di tedesco, e nemmeno fatti bene( e certificazione B1), mentre francese ho un livello buono, dato che lo studio dalle medie(livello non certificato B2). Se decido di studiare 3 lingue, preferirei raggiungere un livello molto buono in tutte e tre, e so che scegliendo francese il mio obiettivo è raggiungibile. Allo stesso tempo però so che tedesco è molto richiesto, e probabilmente per un futuro sapere abbastanza bene tedesco insieme al russo mi garantirebbe (spero) una buona carriera.Come ha scritto lei nell’articolo è anche vero che in ogni caso in Germania la lingua inglese è molto conosciuta. Cosa mi consiglia? E se più avanti provassi a sostenere un esame di certificazione B2 tedesca con ad esempio il Goethe Institut al di fuori dell’ambiente universitario?
Molte grazie per l’attenzione
Salve Caterina,
Grazie per i complimenti… pian piano vorrei rendere il sito ancora più chiaro ma mi fa piacere il suo feedback positivo.
Leggendo il suo messaggio, mi viene subito da pensare che sarebbe un peccato lasciare il tedesco al livello B1 e che il suo B2 in francese è già un ottima base: la sprono a portare avanti le due lingue se possibile perché a questo punto ne vale la pena. La scelta verte quindi sul “modus operandi”: forse una lingua tosta come il tedesco merita uno studio più approfondito e quindi le consiglio di studiarla da autodidatta ponendosi come obiettivo gli esami del Goethe (e se può permetterselo frequentare uno dei loro corsi di preparazione). Le dico questo perché credo che le “terze lingue” sono spesso molto sacrificate all’università: lo studierà per tre anni ma con poche ore alla settimana. Forte del suo livello B2, può sfruttare queste ore universitarie per mantenere allenato il suo francese (B2 è già un livello sufficiente per lavorare ad es. in azienda) e magari migliorarlo. Naturalmente può invertire l’ordine, l’importante è dedicar tempo allo studio delle 2 lingue.
In bocca lupo e tanti saluti.
buonasera Luca sono una ragazza che frequenta la quarta in un liceo socio psico pedagogico ma da sempre appassionata di lingue e proprio per questo avrei intenzione di studiare lingue all’università. pensavo al corso”esperto linguistico d’impresa”,lingue ed economia quindi e come lingue pensavo a tedesco e russo in quanto sono da sempre le lingue che più mi appassionano. mi piace anche l’inglese ma pensavo di non studiarlo all’università per dedicarmi alle lingue che adoro ma di studiarlo comunque con dei corsi e prendere una buona certificazione(c1). so che sia tedesco che russo possono rivelarsi una buona scelta,come appunto è scritto anche nell’articolo(molto utile e interessante, complimenti!) volevo sapere il suo parere,anche se da come mi è parso di capire anche lei è dell’opinione che l’inglese possa essere studiato fuori dal contesto universitario. so che tedesco e russo sono piuttosto complesse,ma mi piacciono davvero tanto e non mi spaventa la quantità d’impegno che dovrò dedicare al loro studio.
mi scuso per la lunghezza del messaggio e aspetto la sua risposta
Buonasera Mary,
Vedo che ha le idee molto chiare (cosa non molto comune tra i suoi coetanei): il percorso di esperto linguistico d’impresa mi sembra ben fatto perché alterna lingue e nozioni utili per lavorare in azienda (diritto commerciale, economia, marketing…). Quanto alle lingue non posso che essere d’accordo e appoggiarla in questa scelta: tedesco e russo sono due lingue molto richieste e non comuni quindi potrebbero rivelarsi dei veri assi nella manica una volta nel mondo del lavoro.
Si può raggiungere un eccellente livello d’inglese studiandolo da soli, quindi le consiglio di seguire la sua voglia di riuscire con tedesco e russo: pensi che è già avvantaggiata poiché le piacciono (conta moltissimo nell’apprendimento delle lingue straniere).
I miei più sinceri auguri di successo sotto tutti i punti di vista.
grazie della risposta, sono sollevata dal sapere che,quella che credo sia ormai la mia scelta definitiva,possa rivelarsi una buona scelta.
la ringrazio nuovamente e ricambio gli auguri
grazie mille per il consiglio 🙂 prometto che continuerò a seguire il tuo blog 🙂 grazie ancora un bacio Ilaria
Ciao Luca, innanzitutto complimenti per il sito, è davvero molto utile e ricco di informazioni 🙂 Ti scrivo questo messaggio perchè sono una vera appassionata delle lingue, già dalle elementari ho iniziato ad adorare l’ inglese e alle scuole medie ho migliorato le mie competenze in questa lingua e ho iniziato a studiare il francese, riportando risultati altrettanto soddisfacenti; dal momento che sono una persona molto debole e mi lascio facilmente condizionare dagli altri, al momento della scelta del liceo , pur avendo un fortissimo desiderio di frequentare il linguistico, mi sono lasciata influenzare da mio padre che mi ha costretto a scegliere tra classico e scientifico ” perché con le lingue non ci farai niente e io non potrò mantenerti a vita”. Ho scelto il liceo classico; 5 lunghissimi anni passati a studiare materie che , soprattutto all’ inizio, non mi interessavano minimamente ma nonostante ciò sono riuscita a superare molte difficoltà e ora posso definirmi studentessa modello. In tutti questi anni la passione per le lingue non è mai scomparsa, ho continuato a studiare l’ inglese ma ho perso quasi totalmente il francese. Ora torno a trovarmi davanti a un bivio: la scelta universitaria. Pur non essendo più una ragazzina di 13 anni ho paura di commettere lo stesso errore , quello commesso 5 anni fa , cioè lasciarmi condizionare nella scelta da mio padre ; in effetti già ha iniziato a plagiarmi, volendomi indirizzare verso facoltà scientifiche che mi garantirebbero un lavoro “dentro casa” ( mio padre è il titolare di un laboratorio di analisi cliniche) o una laura più spendibie rispetto a lingue… sono mesi e mesi che cerco informazioni , ho preso in considerazione tutte le possibili facoltà ma non mi vedo portata per nessuna di queste, fatta eccezione per lingue. Tu cosa mi consigli di fare? come vedi sono un po’ confusa… è davvero così difficile trovare lavoro esclusivamente conoscendo le lingue? Innanzitutto non ho voglia di studiare lingue e letterature straniere, non perchè non le reputi interessanti, ma perchè preferisco imparare la lingua viva che possa essermi utile a livello lavorativo. Vivo a Roma, qui ci sono varie università pubbliche che offrono facoltà di mediazione linguistica, ma a detta di molti non formano davvero figure di mediatori linguistici e culturali quindi l’ unica chance sarebbe trasferirmi al nord ( Trieste o Forlì) oppure iscrivermi alla Luspio ( università privata di Roma) indirizzo interpretariato e traduzione ( quest’ ultima possibilità non mi dispiace affatto). La mia domanda a questo punto è questa: con una laurea in interpretariato e traduzione che sbocchi lavorativi ci sono? Per lavorare nel campo del commercio internazionale ho bisogno di ulteriori qualifiche ? In realtà la scelta di divenire interprete mi sembra la più affascinante ma navigando sul web ho letto cose di tutti i colori… che gli interpreti sono sottopagati e per lo più legati a contratti a tempo determinato. Mi piacerebbe anche fare l’ hostess di terra in aereoporto, ma anche questo settore non offre grande stabilità , attenendomi alle informazioni trovate su internet. Il lavoro in un’ azienda come mediatore linguistico offrirebbe maggiori garanzie? Non vorrei ritrovarfmi a fare la segretaria ( con tutto il rispetto per le segretarie) che ogni tanto deve fare una telefonata in lingua straniera, sarebbe tuttoimpegno e tempo sprecato. Inoltre vorrei sapere come la scelta tra interpretariato o lavoro in aziente/ commercio influenzerebbe la scelta linguistica. L’ unica cosa certa in tutta la mia vita è che adoro le lingue , voglio conoscere il mondo e svolgere un lavoro in cui ho contatti col pubblico…. tutto il resto è campato in aria. Confido nel tuo consiglio e spero che possa aiutarmi a mettere ordine nella mia testa. Aspetto con ansia la tua risposta, un bacio Ilaria
Ciao Ilaria,
Prima di tutto, grazie per i complimenti… sono contento che il blog ti piaccia!
Allora cerco di andare per ordine rispondendo alle tue domande. Non ti do il solito consiglio “segui i tuoi sogni e vedrai che riuscirai” perché sono una persona molto pragmatica. Penso tu possa scegliere qualcosa a metà strada tra ciò che desideri e quello che ti consiglia il tuo papà. Se non ti senti portata per le discipline scientifiche, meglio non rischiare di sentirti un giorno frustrata per non aver tentate di realizzarti in un settore che a te più congeniale. Ma fai bene a tener ben presente la realtà del mondo del lavoro oggi e a cercare informazioni su internet. Purtroppo devo confermarti ciò che hai letto sul mondo dell’interpretariato e delle traduzioni (almeno da quanto ho potuto sentire e leggere anch’io). Dai quanto mi dici, ti vedo tagliata per il commercio internazionale: per riuscire in questo settore (che conosco molto bene) la conoscenza delle lingue non basta. Visto che sei una grande appassionata di lingue ti consiglio di studiarle al di là dell’università. Scegli Economia e Commercio, Marketing o simili e studia le le lingue attraverso soggiorni all’estero (anno Erasmus, Leonardo, etc.), scuole di lingua tipo British Council e da autodidatta. Per le aziende le tue duplici competenze saranno oro colato e sarà più facile venderti su questo difficile mondo del lavoro. Ecco il mio modesto consiglio… in ogni caso ti mando un grandissimo in bocca al lupo !
Salve, io sono iscritta alla facoltà di lingue e letterature straniere. Ho scelto come prime due lingue l’inglese e lo spagnolo. Dovrei iniziare a studiare una terza lingua dall’anno prossimo. Quale lingua mi consiglia essendo indecisa tra arabo e tedesco? grazie.
Salve Arohi,
Sicuramente non l’arabo come terza lingua perché sono troppo poche le ore che vi saranno dedicate e sarà tempo sprecato per una lingua così difficile, a mi parere. Come terza lingua, le consiglierei una lingua più facile del tedesco, quindi con radici latine ad esempio portoghese o francese. Se poi pensa che potrà dedicarsi da sola allo studio del tedesco completando le poche nozioni presentare durante i corsi, vale la pena tentare.
In ogni caso, un grande in bocca al lupo.!
io studio il tedesco e l’arabo sono indecisa per la terza lingua cosa mi consiglieresti?
Fatima,
Avrei bisogno di maggiori informazioni, soprattutto sui tuoi progetti e sul tuo futuro settore di attività. Così di getto ti direi scegli tra le lingue dell’articolo, quella che ami maggiormente. La passione è uno dei migliori carburanti per l’apprendimento delle lingue !
Ciao Luca, frequento l’ultimo anno del liceo classico indirizzo linguistico e sono alle prese con la scelta della facoltà universitaria. Stavo pensando di iscrivermi al corso di Mediazione Linguistica a Roma3 (Curriculum in operatore nella comunicazione interculturale) che prevede lo studio di due lingue europee (tra francese/inglese/spagnolo/tedesco) e una extraeuropea (tra somalo/arabo/cinese)… Uscirei dal liceo con una più che buona conoscenza del francese (lo studio dalle elementari, è la mia passione!), una buona conoscenza dell’inglese (che, al contrario, ODIO e preferirei non studiarlo mai più) e una base scolastica di tedesco (un altro amore sbocciato in terza superiore). Ora, potrei scegliere come prima lingua il francese, come seconda il tedesco e lasciare da parte l’inglese? Mi penalizzerà in futuro? Mi rendo conto che quest’ultima è una lingua molto importante ma non riesco proprio a mandarla giù.
Invece per quanto riguarda la lingua extraeuropea mi attira molto il cinese, sia perchè trovo affascinante la cultura sia perchè penso sia molto importante ora come ora nel mondo del lavoro, magari potrei trovare lavoro come interprete o come mediatrice in qualche azienda italiana con contatti cinesi o viceversa!
Pensando al futuro però non so neanche quanto alla fine mi convenga continuare con le lingue…però non saprei cos’altro fare se non buttarmi in qualche facoltà come Scienze della Comunicazione o boh, non so. Aiuto!
Ciao Laura,
Nel tuo caso consiglio di mettere l’inglese nel cursus universitario poiché non amandolo, finirai con non approfondirlo… credo che ti penalizzerà alla fine, soprattutto se lavorerai nell’ambito della mediazione culturale. Ottima idea quella del cinese, sicuramente si rivelerà azzeccata. In definitiva ti consiglio il trinomio inglese / francese (se vuoi approfondirlo) / cinese.
Quanto al dubbio sulle facoltà di lingue è legittimo, ma la conoscenza di idiomi stranieri resta una competenza molto importante a cui ne vanno affiancata sicuramente altre. Il problema dei laureati in lingue è che una volta usciti dalla facoltà, le aziende si chiedono se abbiano altre conoscenze/competenze. ma esiste una soluzione: durante la facoltà partecipare a programmi quali ERASMUS, LEONARDO e simili e cercare di fare stage anche gratuiti presso aziende che hanno rapporti con l’estero. L’esperienza resta la chiave per trovare lavoro !
Ciao Luca, io non studio lingue straniere pero posso parlare fluentemente:inglese,francese,spagnolo e portoghese. parlo anche decentemente il greco moderno(oltre ad avere conoscenze scolastiche di latino e greco antico). vorrei adesso, il tuo prezioso consiglio: secondo te, posso studiare insieme tedesco e olandese dato che sono molto simili? o meglio studiarle separatamente(io comunque mi sono trovato bene e non mi sono confuso studiando due lingue romanze contemporaneamente!)vorrei raggiungere solo un livello elementare-intermedio per queste due linguee cosi finalmente raggiungerei l’obbiettivo che mi posi diversi anni fa,cioe’ conoscere 5 lingue,italiano compreso!,a livelli alti e 3 a livelli elementari-medi. vorrei infine chiedere anche una tua opinione sulla lingua olandese, soprattutto riguardo la presunta facilita’ che richiederebbe il suo studio affrontato con la conoscenza della lingua tedesca. grazie per la tua attenzione.cordiali saluti, Martino.
Ciao Martino,
Davvero complimenti… non è da tutti riuscire a parlare fluentemente tante lingue straniere e in più armati solo della passione per l’apprendimento! Non sembri, inoltre, volerti fermare… condivido la tua passione ed i tuoi obiettivi!
La tua domanda è davvero interessante e può essere generalizzata come segue: è preferibile studiare due lingue simili contemporaneamente oppure andare per step ed impararne una per volta?
Ti anticipo che non esiste una risposta assoluta per tutti poiché dipende; di seguito la mio opinione:
I vantaggi dell’apprendimento congiunto di due lingue simili:
Gli svantaggi dell’apprendimento congiunto di due lingue simili:
Come vedi si tratta di scelte… personalmente quando stavo imparando spagnolo e rumeno (lingue romanze), facevo confusione sino al momento in cui non ho raggiunto un livello intermedio per una delle due. In seguito, ho potuto sfruttare la vicinanza di vocabolario per migliorare in parallelo. Il prossimo obiettivo per me è il portoghese che inizierò nel 2012, poiché per lavoro ho bisogno di uno spagnolo fluente allo scritto e all’orale (lo parlo già bene e lo sto perfezionando), non ho voluto rischiare d’inquinarlo con il portoghese. Nel tuo caso, visto che hai già notato che non fai confusione, ti consiglio di imparare tedesco e olandese in parallelo.
Per rispondere alla tua ultima domanda, non parlo tedesco e olandese ma sono stato spesso in contatto con persone provenienti da questi due paesi. Gli olandesi mi hanno sempre detto che il tedesco è molto facile da imparare per loro poiché presenta molte similitudini e le radici delle due lingue sono le stesse. Confermo quindi che potresti impararle insieme o comunque aiutarti con il tedesco per raggiungere un livello intermedio in olandese. Buon apprendimento !
Caro Luca, ti ringrazio per i tuoi compleimenti e per i tuoi preziosi consigli. ti dico che dato che ho molti impegni lavorativi forse mi devo, invece, fermare. non so se riusciro a sudiare queste ultime due lingue, e se ce la faro, mi fermero sicuramente perche non voglio andare oltre 8 lingue. ora sono a 6 e il mio obbiettivo finale è 8.oltre non voglio andare! per quanto riguarda invece, il tuo prossimo studio del portoghese,mi permetto di darti una mia modesta opinione(non sulla sua diffusione nel mondo e la sua importanza,perche sicuramente sarai informatissimo!) :il portoghese non è certamente una lingua chic o elegante pero è una lingua meravigliosa, piena di pathos e soprattutto simpaticissima e divertentissima ad apprendere.inotre ti dico, che se ascolti musica brasiliana o portoghese, ti appassioni in modo intenso alla ”paixao”, al romanticismo,alla saudade e all’ allegria di questa musica,e capirai che nessuna altra lingua esprime tutto cio in maniera cosi intensa. concludo dicendoti,che secondo me sei fortunato, perche ti aspetta lo studio della piu bella lingua del mondo !!!! 🙂 Boa sorte !!!! Martino.
Carissimo Martino,
Grazie davvero per i tuoi consigli ed il tuo incoraggiamento! Sono già innamorato della musica brasiliana e proprio leggendo i testi di artisti come Marisa Monti, Zeca Baleiro, Tribalistas e tanti altri ho iniziato ad avere voglia di avvicinarmi a questa lingua e cultura. Per motivi pratici avrei bisogno anche del portoghese del Portogallo… tu come hai approcciato questa lingua e le differenze tra brasiliano e portoghese?
In ogni caso, a presto e buona fortuna a te!
Carissimo Luca, innanzittutto di consiglio di aascoltare anche claudia leite(grande cantante brasiliana), tony carreira(cantante romantico portoghese con voce molto chiara)il grande roberto carlos(brasiliano),ma sorpattutto la cantante piu carismatica e bella del mondo,ivete sangalo(lei secondo me è il simbolo del brasile, la migliore in assoluto !!!). per quanto riguarda il mio studio del portoghese,ti dico che iniziai a studiarlo col metodo assimil,comprai il portoghese senza sforzo e anche il libro ”impara rapidamente il tuo portoghese” (a dispetto del titolo che lo mostrerebbe come un prodotto sbrigativo,mi ha fornito ottime basi,e poi l autrice,del vecchio,è attivamente impegnata nel mondo per la diffusione della lingua).dopo cio gia riuscivo a comunicare decentemente in portoghese,perche si sa, con le lingue latine basta poco,!!!dopo tre mesi la mia comprensione era gia ad altissimi livelli,cosa che con l inglese ti devi ”spaccare”! dopo cio ho cominciato ad andare su siti linguistici e notavo che come il francese, era facile da utilizzare, ho comunicato con tante ragazze brasiliane nel sito e con alcune che vivono nella mia regione(campania)…..ammetto che ho um po un debole per loro!!) 🙂 infine ho comprato anche assimil portoghese -brasiliano per ripassare il portoghese con la pronnuncia brasiliana, e per concludere, tra poco andro’ in brasile per la prima volta nella mia vita! per quanto riguarda me, quindi ho iniziato con la pronuncia portoghese, e fossi in te farei lo stesso perche mi fu detto da uno studente che è piu facile passare da quella portoghese a quella brasiliana che non il contrario. cmq io adoro lo”strascicamento”della ”s” portoghese ma anche i suoni del brasiliano, o portugues com açucar(portoghese con lo zucchero). a volte uso anche la pronuncia brasiliana.sara’ facile districarti, e credo non ci siano tutte queste grosse differenze che fanno credere. mi farebbe piacere parlare ancora,se vuoi aggiungimi su facebook col nome della mia mail. tchau !!!
Caro Martino,
Grazie davvero per i consigli musicali e linguistici, ne farò tesoro! Mi fai venire voglia di iniziare subito a studiarlo.
Buon viaggio allora… io probabilmente ci andrò nel 2013, onorando finalmente i ripetuti inviti di una coppia di grandi amici di Sao Paulo!
Ciao!! 🙂
E’ appena iniziato il nuovo anno accademico, ed è tempo di scelte.
Sono al secondo anno di università e studio lingue.
L’anno scorso, avendo la possibilità di sceglierne tre, la mia scelta è andata su inglese (prima lingua), arabo (seconda lingua) e giapponese (terza lingua). Adesso, tuttavia, a distanza di un anno, mi sto rendendo conto che voler imparare contemporaneamente due lingue molto difficili come arabo e giapponese, non è stata un’ottima idea, soprattutto perchè devo dire che in particolare alla terza lingua (giapponese), vengono dedicate poche ore, e l’organizzazione non mi è sembrata delle migliori. Devo anche ammettere che lo studio del giapponese non mi ha appassionata più di tanto, può darsi per il pessimo impatto avuto con l’organizzazione delle lezioni, come ho detto prima. Sta di fatto che dopo aver frequentato per un anno il corso di circa 36 ore, la mia conoscenza anche solo delle basi del giapponese posso dire che è pari quasi a zero.
Per cui, ora che è arrivato il momento di compilare il nuovo piano di studi, avrei intenzione di cambiare la terza lingua. La mia scelta è all’ 80% orientata sul tedesco, che ho tra l’altro studiato alle superiori, e penso che sceglierlo come terza lingua, anche se ad essa non vengono dedicate molte ore, potrebbe essere una buona idea per rafforzare le mie basi della lingua tedesca, nella prospettiva, in seguito di approfondire da me lo studio di questa lingua…
Inoltre, quest’anno ho la possibilità per la “materia a scelta”, di seguire le lezioni di una quarta lingua, alla quale vengono dedicate lo stesso numero di ore che vengono dedicate alla terza lingua…sono parecchio indecisa a riguardo…ho il dubbio se scegliere il francese o lo spagnolo. Essendo che il francese lo conosco molto bene, mi piacerebbe avere un’infarinatura dello spagnolo, che non ho mai studiato, ma che credo in futuro, se comincio a porre le basi adesso, potrei approfondire da sola…
Cosa ne pensi? Che consigli mi daresti?
Ti ringrazio in anticipo e complimentissimi per l’articolo e per il tuo modo diretto di rapportari con noi lettori! 🙂
Ciao Sarah,
In effetti, sono d’accordo con te: è difficile studiare due lingue complicate in parallelo (ma non impossibile) soprattutto quando si pone una delle due come terza lingua all’università… sinceramente sconsiglio a tutti di mettere lingue come giapponese, cinese, arabo e via discorrendo come terza scelta perché le ore sono troppo poche per raggiungere un livello soddisfacente.
Detto questo, ok, vedo che hai le idee chiare sulla terza lingua: in effetti, anch’io ne approfitterei per approfondire le basi del tedesco già studiato alle superiori per poi continuarlo da solo.
Quarta lingua: immagino che le ora siano pochissime, quindi se davvero pensi di avere la voglia e la pazienza di approfondire da sola lo spagnolo, scegli questa lingua, altrimenti fai una bella ripassata del francese che già conosci.
Grazie per i complimentissimi 🙂 ed in bocca al lupo!
Ciao Luca
Sono una studentessa al secondo anno di università e studio International Business Management (gestione del commercio internazionale). Frequento l’università in Inghilterra. La mia conoscenza dell’inglese posso dire che è molto buona. In questo secondo anno avrei la possibilità di studiare francese, tedesco, spagnolo o cinese. Dopo gli studi probabilmente tornerò a vivere in Italia, ma potrei rimanere anche qua in Inghilterra. Cosa mi consiglieresti di scegliere?
Il francese lo conosco un po, avendolo studiato alle superiori. Il cinese però mi sembrerebbe più adatto per quello che sto studiando, ma la mia paura è di non riuscire ad impararla a causa della sua complessità. Cosa ne pensi?
Questo articolo comunque è fatto davvero bene e mi piace il fatto che rispondi direttamente e immediatamente ai lettori. Complimenti!
Ciao Nicoletta,
Sembra che tu stia facendo davvero una bella esperienza in Inghilterra! In effetti, è un dubbio legittimo poiché sei indecisa tra una lingua molto difficile ma utilissima nel tuo campo ed altre più semplici ma un po’ meno spendibili sul mercato del lavoro. Se pensi di restare in Inghilterra punterei su cinese, francese o spagnolo, mentre se credi di tornare in Italia forse farei un pensierino anche al tedesco. In ogni caso sono tutte lingue molto utilizzate negli affari internazionali, quindi, se non vuoi iniziare il cinese, puoi scegliere quella che ti piace di più (o il francese per il quale non partiresti da zero). Personalmente non mi farei spaventare dalla lingua cinese: è vero che è più ostica, ma ricorda che la difficoltà è un concetto abbastanza relativo perché dipende dalla tua motivazione e dal tuo impegno.
Grazie per i complimenti… cerco di rispondere rapidamente, ma non sempre riesco nell’immediato. In ogni caso, mi fa davvero piacere dare una mano e entrare in contatto con persone interessate alle lingue straniere. Un saluto !
Ciao Luca 🙂
Sono anch’io qui per un consiglio. Quest’anno inizierò a frequentare il primo anno di Università e andrò all’Orientale di Napoli per frequentare il corso di Mediazione Linguistica e Culturale con la speranza di potermi aprire qualche porta nel mondo dell’interpretariato e della traduzione. Ho la possibilità di scegliere 2 lingue e la mia prima scelta sarà sicuramente l’inglese; ho invece tantissimi dubbi sulla seconda lingua di studio! Avrei voluto dare lo spagnolo ma purtroppo in questa facoltà non permettono la “coppia” inglese-spagnolo (magari farò un corso a scopo personale)! Sono indecisa quindi su quale lingua potrà essermi più utile in ambito lavorativo…il francese è una delle più importanti ma nel mio caso troverei troooppa concorrenza. Cosa ne dici del tedesco o dell’arabo? O mi sai dire tu quale lingua potrebbe essere tra le più richieste in questo campo?
Grazie in anticipo!
Ciao Giuliana,
In effetti i binomi inglese-spagnolo ed inglese-francese sono molto comuni e quindi una volta sul mercato del lavoro, avresti molto concorrenza. Visto che vuoi fare l’interprete e traduttrice punterei sull’arabo o sul cinese… se invece vuoi scegliere un’altra lingua europea il tedesco rappresenta una buona scelta (pragmaticamente se ti va male in Italia, te ne vai in Germania dove avresti pochi problemi per trovare un buon lavoro). Tra le tre cerca di mettere sul piatto della bilancia l’utilità e l’interesse per la lingua e cultura (se Cina e paesi arabi non ti attraggono allora meglio puntare sul tedesco).
Spero di esserti stato utile. In bocca al lupo !