Se sei appassionato di lingue straniere, forse ti interessa sapere che il quechua (conosciuta anche come runa-simi) in realtà è una famiglia di lingue native del Sudamerica. Oggi è parlata da oltre 8 milioni di persone, soprattutto in Perú, Bolivia, Ecuador e paesi limitrofi. Conosciamo meglio le lingue quechua! 

 

quechua

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Le lingue quechua

Il termine nativo che indica la lingua è runa-simi (runa = uomo, simi = idioma) quindi linguaggio umano. Quechua è la trascrizione spagnola della parola qishwa, che significa invece zona temperata.

Le lingue quechua sono una famiglia di lingue native americane, parlate soprattutto nella regione andina dell’America del Sud. Il quechua è lingua ufficiale in Bolivia, Perù ed Ecuador ma si parla anche in Colombia meridionale, la parte nord-occidentale dell’Argentina e quella settentrionale del Cile.

Il quechua era la lingua ufficiale dell’impero Inca (XII-XVI secolo) e deriva da una lingua preincaica che si parlava nella costa e nella sierra centrale dell’antico Perù prima dell’espansione dell’impero.

L’Impero Inca fu una delle civiltà più grandi e potenti dell’America precolombiana. Si espanse velocemente, conquistando popoli e territori vicini, incorporandoli nel proprio vasto impero portando anche alla diffusione del quechua.

La lingua quechua infatti giocò un ruolo cruciale nello sviluppo dell’Impero Inca, perché come lingua ufficiale facilitò la comunicazione tra i vari paesi annessi, lavorando come lingua franca. Fu per questo l’idioma in cui si registrarono eventi importanti e si trasmisero tradizioni, storia e conoscenze.

Quando gli spagnoli arrivarono in Sudamerica nel XVI secolo portarono anche la loro lingua, obbligando i popoli indigeni a parlare spagnolo. Le lingue quechua – che si erano già diversificate in vari dialetti come conseguenza dell’espansione inca – venivano viste come un ostacolo al controllo e alla conversione al cristianesimo. Ciononostante, non soccombettero e anzi fiorirono – anche assorbendo un po’ di spagnolo – e le comunità indigene ne fecero uno strumento di resistenza e identità contro il regime coloniale.

A causa della sua antichità e del suo sistema di scrittura particolare (durata almeno fino alla metà del XX secolo), la lingua ha ben 46 dialetti differenti, raggruppati in due rami: Quechua I (o Waywash) e Quechua II (o Wanp’una). Quest’ultimo si divide in tre sotto-rami: A (Yunkay), B (Chinchay) e C (Meridionale). In alcuni casi questi dialetti sono così distanti tra loro che i parlanti non si capiscono.

Caratteristiche delle lingue quechua

A differenza dell’italiano o dell’inglese, è una lingua agglutinante, cioè nella maggior parte dei casi una parola è costituita da una radice con vari suffissi. Ad esempio:

  • WASI = casa
  • WASIY = la mia casa
  • WASIYKUNA = le mie case

Come puoi vedere, i suffissi si aggiungono alla fine della parola, che si trasforma in una frase più lunga.

Un’altra differenza con l’italiano è l’ordine della parole quando si parla. Mentre noi abbiamo soggetto + verbo + oggetto (ad es. Simone mangia il mais), in quechua l’ordine diventa soggetto + oggetto + verbi, ovvero: Simonmi sarata mikun = Simone mais mangia.

Altra caratteristica, non ci sono dittonghi (quindi 2 vocali insieme) e si usano solo le vocali a, i, u.

Parole quechua

Forse non ci crederai, ma anche noi usiamo abbastanza spesso parole di questa lingua nella vita quotidiana: termini come quinoa, poncho, lama, puma, alpaca e condor sono in quechua, lo sapevi?

 

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