Vuoi imparare il coreano? Oggi è molto facile esporsi alla lingua coreana guardando dei film. Infatti, riconosciuti per la loro audacia e per la loro originalità, i film coreani arrivano fino a noi e stanno avendo un successo internazionale. In questo articolo, abbiamo selezionato dei film coreani, che, se non li conosci già, ti affascineranno per la loro estetica e per la loro originalità!

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Cosa troverai in questo articolo?

Impara il coreano e scopri la cultura con i film coreani

Cosa rende i film coreani di successo e come si distinguono? Senza dubbio il modo di mescolare con abilità i generi. In effetti, non è raro notare il brio con il quale i cineasti creano dei film ibridi. Mescolano senza indugi elementi di generi distinti, come l’azione, il thriller, l’horror, la commedia e il dramma. È senza dubbio uno degli aspetti che rende il cinema coreano così affascinante.

Inoltre, il cinema sudcoreano è conosciuto per la sua impressionante estetica visiva. I cineasti sudcoreani utilizzano spesso inquadrature ampie e immagini sorprendenti per creare paesaggi urbani dinamici.

Attraverso le opere di alcuni regista sudcoreano, abbiamo creato una lista di film coreani per tutti i gusti, con l’obiettivo di farti imparare la lingua coreana mentre ti diverti!

I film coreani del regista Bong Joon-ho

Bong Joon-ho è senza dubbio il regista sudcoreano più conosciuto fuori dal suo Paese. Oltre al pluripremiato Parasite, di cui parleremo subito, ha diretto i film Snowpiercer e Okja, con un cast di attori americani. Qui sotto ti presentiamo due dei suoi film emblematici, che ne mettono in evidenza il grande talento.

Parasite (2019)

Cominciamo con un successo cinematografico che ha ricevuto 4 Oscar, il premio per il miglior film straniero ai Golden Globes e la Palma d’Oro all’unanimità al Festival di Cannes 2019.

Uscito nelle sale nel 2019, Parasite (기생충) racconta la storia di due famiglie: i Park, una famiglia benestante che vive nel lusso, e i Kim, i cui membri vivono in un antigienico appartamento seminterrato.

Quando il figlio diventa professore di sostegno scolastico della figlia dei Park, fa di tutto per infiltrare i membri della sua famiglia dai Park. È qui che comincia un intrigo che sconvolge il film. Si passa dalla commedia nera e dalla satira sociale a un oscuro thriller drammatico che lascia senza fiato.

Esplorando in modo sorprendente la questione delle disuguaglianze sociali, Parasite affronta i temi della lotta di classe, dell’ipocrisia delle maschere sociali e fa una critica tagliente al capitalismo.

Parasite è stato elogiato principalmente per la sua brillante sceneggiatura, la regia magistrale e la straordinaria cinematografia.

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The host (2006)

Molto precedente a Parasite, The host si apre con la storia di un padre che vede sua figlia rapita da un mostro che emerge dal fiume Han, nel cuore di Seoul. La famiglia dei protagonisti è disfunzionale e soprattutto conflittuale. Malgrado l’incomprensione e le tensioni, devono unirsi per tentare di salvare la ragazza.

Oltre alla storia del mostro, il film esplora complesse relazioni familiari sullo sfondo della satira sociale. Affronta le diseguaglianze di classe, l’impotenza della politica di fronte alle catastrofi, la difficoltà delle relazioni umane. Questo film, precursore per il mix di stili (horror, thriller, umoristico, dramma familiare) ha avuto un successo mondiale. Ha stupito con il suo stile allo stesso tempo burlesco e barocco. Quindi, se ti è piaciuto Parasite, sai cosa devi fare!

 

I film coreani del regista Kim Ki-duk

Kim Ki-duk è un regista sudcoreano nato nel 1960 e deceduto nel 2020, la cui filmografia conta decine di film, principalmente drammatici. I suoi film sono caratterizzati da una visione poetica e inquietante del mondo contemporaneo. Ecco due dei suoi film più emblematici.

Primavera, estate, autunno, inverno… e ancora primavera (2003)

Il film racconta la storia di un monaco buddista e del suo giovane allievo. Lo spettatore segue il percorso di questi due protagonisti attraverso le diverse stagioni della loro vita. Primavera, estate, autunno, inverno…e ancora primavera è stato acclamato per la sua bellezza visiva e l’approccio filosofico. Offre una riflessione profonda sulla natura umana, l’impermanenza della vita e la ricerca della pace interiore.

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Pietà (2012)

Nel 2012, Pietà è stato il primo film coreano a ricevere il Leone d’Oro al Festival di Venezia. In questa pluripremiata produzione a basso costo di Kim Ki-duk, la storia ritrae un uomo brutale di nome Lee Kang-do. Un giorno viene inseguito da una donna che afferma di essere sua madre, che lo avrebbe abbandonato alla nascita. Il criminale si trasforma man mano che la relazione con la cosiddetta madre si sviluppa. Kang-do comincia a rimettere in discussione le sue credenze e a confrontarsi con la sofferenza e l’umanità che lo circonda.

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I film coreani del regista Park Chan-wook

Le opere del cineasta sudcoreano Park Chan-wook hanno conosciuto un successo internazionale a partire da Oldboy, uscito nel 2003. L’insieme dei suoi film è caratterizzato da uno stile visivo unico e una sceneggiatura audace. Di seguito alcune delle sue opere più conosciute.

Oldboy (2003)

Oldboy (올드보이) attinge a film drammatici, thriller e film d’azione, e trae ispirazione dall’omonimo manga giapponese. La storia è quella di Oh Dae-su, tenuto prigioniero in una stanza per 15 anni senza motivo apparente. Quando finalmente riesce a scappare, si ritrova intrappolato in un misterioso caso di manipolazione e vendetta.

Oldboy è un film complesso e incisivo, con una fotografia di una bellezza mozzafiato e una trama accattivante. Malgrado la novità del genere e un importante ricorso alla violenza, ha ricevuto molti elogi dalla critica. Inoltre, il film ha ricevuto il secondo premio più prestigioso del cinema, vincendo il Grand Prix al Festival di Cannes. Il successo internazionale di questo film è dovuto anche all’interpretazione magistrale del suo attore principale, il talentuoso Choi Min-sik.

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Lady Vendetta (2005)

Dopo 13 anni di prigione, Lee Geum-ja viene finalmente liberata. La giovane, allora diciannovenne, condannata per l’omicidio di un bambino di 5 anni, era una detenuta esemplare, malgrado le ingiustizie che le sono state inflitte. Ma le apparenze ingannano, poiché Lee non aveva commesso quel crimine ed è stata imprigionata ingiustamente. Una volta in libertà, Lee è decisa a vendicarsi del vero omicida, il suo professore della scuola materna dell’epoca, M. Baek.

 

Mademoiselle (2016)

Un altro capolavoro del cinema sudcoreano, Agassi (아가씨), il titolo coreano, significa «signorina» o «donna nubile». Il film è ambientato nella Corea occupata dai giapponesi negli anni ’30 e racconta la storia di una borseggiatrice. Viene assunta dal truffatore Fujiwara per sedurre e defraudare una ricca donna giapponese, di nome Hideko.

Fujiwara si fa passare per un conte e Sook-hee, la borseggiatrice, deve aiutarlo a guadagnare i favori di Hideko. Comincia a lavorare come cameriera per lei e inaspettatamente va d’accordo con la donna che dovrebbe ingannare. Il film cambia prospettiva nella seconda parte, dopo che Hideko dichiara Sook-hee pazza. La storia è ora raccontata dal punto di vista della ladra.

Questo thriller psicologico-erotico è stato acclamato dalla critica alla sua uscita nel 2016. Il film è diviso in tre parti, seguendo i punti di vista dei diversi protagonisti.

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I’m a Cyborg, But That’s Ok (2006)

Nel suo film I’m a Cyborg, But That’s Ok (싸이보그지만 괜찮아), la superstar K-Pop Rainjoue ha il ruolo di Park Il-sun, internato in una clinica per comportamento antisociale e cleptomania. Una paziente chiamata Cha Young-goon è convinta che non sia un essere umano, ma un cyborg.

Sebbene i due personaggi principali siano degli emarginati e in lotta con loro stessi, nascerà una grande storia d’amore tra di loro. Dopotutto, l’amore non è sempre “normale”, non è vero?

 

I film coreani del regista Kim Jee-woon

I film di Kim Jee-woon mostrano una grande padronanza di generi diversi che vanno dai film d’azione ai thriller psicologici, passando per l’horror e il dramma storico. Ecco una breve selezione.

L’impero delle ombre (2016)

L’impero delle ombre è un thriller storico basato su fatti reali che segue un traffico di esplosivi da Shanghai verso la Corea. In questo film d’azione coreano, classificato tra i migliori del suo genere, un gruppo di resistenza si batte per la libertà e l’indipendenza del suo paese all’inizio del XX secolo.

Il buono, il matto e il cattivo (2008)

Il buono, il matto e il cattivo (좋은 놈 나쁜 놈, ,이상한 놈) prende ispirazione dai classici spaghetti-western ed è ambientato negli anni ’30 in Manciuria, una regione contesa tra la Cina e il Giappone. La storia gira intorno ai tre personaggi principali. Il buono (Park Do-won), un abile e misterioso cacciatore di taglie. Il matto (Lee Byung-hun), uno spietato assassino al soldo di un’organizzazione criminale. E il cattivo (Song Kang-ho), un ladro maldestro ma fortunato. Il film è una corsa frenetica, piena di inseguimenti, sparatorie e una buona dose di umorismo e ironia.

 

I Saw the Devil (2010)

I Saw the Devil è un thriller oscuro e violento che esplora i temi della vendetta e si interroga sulla natura umana. La storia gira intorno a Kim Soo-hyeon, un agente segreto la cui fidanzata è selvaggiamente assassinata dallo psicopatico Kyung-chul. Determinato a ottenere vendetta, Kim Soo-hyeon intraprende una spietata caccia per catturare Kyung-chul per fargli subire gli stessi abusi che ha inflitto alla sua fidanzata.

Il film presenta delle scene di estrema violenza che mettono in luce l’aspetto oscuro dell’anima umana. Solleva delle questioni morali sul bene e sul male, il limite tra il desiderio di giustizia e la crudeltà. Si astengano le anime sensibili!

I film coreani del regista Lee Hyun-seung

Lee Hyun-seung ha realizzato dei film che si distinguono per la loro capacità di descrivere la complessità delle relazioni umane. I temi affrontati sono spesso quelli dell’amore, della perdita e della solitudine.

Il Mare (2000)

Questo film mischia fantascienza e romanticismo. La storia comincia qualche giorno prima del nuovo millennio, quando il giovane Eun-ju Kim lascia la sua casa su una spiaggia chiamata “Il Mare”. Il giovane ingegnere Sung-hyun Han, che vi si trasferisce dopo di lei, trova un biglietto di Natale lasciato da Eun-ju e le scrive. Si scopre che la cassetta delle lettere della casa è una specie di macchina del tempo. Infatti, mentre Sung-yun è nel 1997, Eun-ju vive nel 1999.

Il film è stato oggetto di un remake intitolato La casa sul lago del tempo con Keanu Reeves e Sandra Bullock nei ruoli principali. Se ti piace avere le farfalle nello stomaco, allora questo film è perfetto per te.

Untold Scandal (2003)

Questo film è l’adattamento coreano de Le relazioni pericolose, romanzo epistolare di Choderlos de Laclos. La storia è ambientata nella Corea della fine della dinastia Joseon e traspone abilmente i temi di manipolazione, di seduzione e di tradimento in un contesto storico coreano.

Untold Scandal si distingue per la sua sontuosa estetica visiva, ricreando meticolosamente il periodo storico della dinastia Joseon. Se ami i film in costume e i drammi storici, apprezzerai questo capolavoro che garantisce un’immersione e un disorientamento totale.

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