Sei fra le tante persone che impazziscono per i dolci francesi? Quando entriamo in una pasticceria in Francia, abbiamo davanti a noi un vero e proprio arcobaleno di sapori e si pone un vero dilemma: quale scegliere? 🙂 A MosaLingua, adoriamo i dolci ma ci interessiamo perlopiù alle lingue. Nell’articolo che segue, scoprirai che cercando i nomi dei tuoi dolci francesi preferiti nel dizionario, rischi di trovare tutt’altro senso. Eh sì! Le parole francesi ne possono nascondere altre!

dolci francesi

Cosa troverai in questo articolo?

Dolci francesi: pâtisseries françaises o “patisseries françaises”?

Se hai notato un errore di ortografia nel titolo, bravo! Sebbene molti scrivano patisserie française, è necessario aggiungere un accento circonflesso sulla lettera -a. Lo sai, qui a MosaLingua amiamo interrogarci sulle lingue.

Perché è necessario aggiungere un accento? Dobbiamo risalire all’origine della parola pâtissier, che ha fatto la sua prima apparizione nel 1278 in qualità di “pasticier”. All’epoca, non ci si preoccupava degli accenti circonflessi. Solo più tardi, quando la lingua francese è evoluta, alcune -s dopo le vocali sono state sostituite con il famoso accento circonflesso. La -s di “pasticier” è quindi sparita per diventare pâtissier e di conseguenza pâtisserie. Non fare quindi l’errore che troviamo spesso: ricorda di mettere un cappello su pâtisserie française!

 

Uno chou

Uno chou per i golosi

Lo chou è un piccolo dolce di pasta sfoglia fatto a partire dalla pasta choux (conosciuta anche come pasta bignè). Questa pasta zuccherata è molto morbida e leggera. Si utilizza per la creazione di numerosi dessert come i profiterole (chou ripieno di gelato alla vaniglia, ricoperto di salsa al cioccolato) o la parte montata per i matrimoni tra gli altri (una piramide di choux ripieni di crema pasticcera) e molti altri. La pasta choux viene utilizzata anche per delle creazioni salate come la gougère, composta principalmente da pasta choux e formaggio. O ancora le pommes dauphines, una specie di piccolo bignè alle patate.

Les pâtisseries françaises - Mosalingua

Un cavolo per gli studenti

La parola chou è utilizzata in diversi contesti in francese. Alcuni, con un debole per lo zucchero, la assoceranno inevitabilmente ai dolci francesi ma altri, non necessariamente golosi, penseranno alla verdura. In effetti, lo chou altro non è che il cavolo, una verdura che si cucina in piatti come crauti, cavolo alle lenticchie, zuppa di cavolo… Ci sono molte possibilità per chi vuole mangiare sano: questo ortaggio fa molto bene alla salute.

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Tuttavia, il cavolo ha molte altre sfaccettature. Per ragioni che non sono necessariamente chiare, è citato in molte espressioni francesi. In particolare, l’affettuoso mon chou usato dagli innamorati. Un equivalente di “mio caro/mia cara”. Alcuni lo utilizzano anche senza essere innamorati, come un simpatico soprannome. Nessun legame con la pasticceria o con la verdura, semplicemente una prova d’affetto… Tuttavia, non sempre si riferisce a qualcosa di carino. Se dici j’ai fait chou blanc, vuol dire che hai fallito.

 

Un éclair

L’éclair per i golosi

L’éclair è uno dei dolci francesi più celebri. Lungo circa 15cm, è preparato con la pasta choux, crema pasticciera e ricoperta da una glassa. Si può declinare al cioccolato o al caffè nei gusti classici. Ma troviamo anche altri sapori come la vaniglia, la fragola, il caramello o altri per i più eccentrici.

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Questi dolci francesi si sono fatti conoscere a metà del XIX secolo a Lione. Troviamo diverse ipotesi sull’origine del loro nome. Si dice che questo dessert era talmente buono, che lo si divorava molto in fretta, in un éclair (=un lampo)! Altri raccontano che è diventato talmente popolare, che era venduto molto rapidamente ovunque in Francia. Alcuni affermano anche che il non sia éclair ma pain à la duchesse! Ebbene questi ultimi hanno ragione… in qualche modo.

Nel XVI secolo, la duchessa Caterina de Medici fa sviluppare dei dessert con la pasta choux. Uno di essi si chiamava pain à la duchesse (=pane della duchessa). Il pasticciere all’origine dell’éclair si è quindi ispirato a questo dessert per creare il suo famoso éclair.

Il lampo per gli studenti

In un contesto totalmente diverso, un éclair è un fenomeno meteorologico, il lampo. Si tratta della luce molto viva e intensa che si manifesta durante un temporale, provocata da una scarica di elettricità atmosferica.

L’orage était très puissant la nuit dernière ! Les éclairs illuminaient l’obscurité. → Il temporale era molto forte la notte scorsa! I lampi illuminavano l’oscurità.

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Una religieuse

La religiosa per gli studenti

Una religiosa, oltre ad essere uno dei dolci francesi più conosciuti, è una donna credente che si è impegnata a consacrare la sua vita a Dio. Viene chiamata anche nonne (monaca), soeur (sorella) o amichevolmente bonne soeur (brava sorella). Ma non è impossibile entrare in una pasticceria e trovarvi una vera religiosa… Oggi, la tenuta delle religiose può cambiare colore pur restando sobria. In passato, la loro tunica era nera.

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La religieuse per i golosi

La religieuse è un tipo di dolce francese molto simile all’éclair. Infatti, si tratta di una pasta chou, riempita di crema pasticcera e ricoperta da una glassa al cioccolato o al caffè. La differenza è la forma. Mentre l’éclair si estende in lunghezza, la religieuse è tonda. È formata da un primo bignè per la base sul quale si aggiunge un secondo bignè, un po’ più piccolo. Il tutto decorato da spirali di crema al burro.

La sua origina risale alla metà del XIX secolo. Erano decisamente golosi nel 1850! È il caffè parigino  Frascati che ha avuto l’idea di creare questo dessert. E perché hanno deciso di chiamarlo così? Qui, nessun mistero, semplicemente perché il colore della glassa ricordava le tuniche delle religiose vere e proprie. Tuttavia, questo dolce non è sempre stato tondo! Quando è stata creata, e per circa una cinquantina d’anni, era quadrata. È all’inizio del XX secolo e grazie all’invenzione della sac à poche che si è arrotondata.

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Le fraisier

Il fraisier per i golosi

Un fraisier è un dolce a base di fragole come indica il nome. Le fragole sono integrate in un pan di spagna imbevuto di kirsch, ricoperto di crema mousseline e di uno strato sottile di pasta di mandorle rosa. Ne esistono diverse varianti. Alcuni ci mettono della crema al burro, altri diversi strati di pan di spagna, fragole intere o a pezzi…

Il fraisier è un po’ più giovane dei dolci francesi menzionanti fino ad ora. È solo nel 1966 che Gaston Lenôtre, fondatore della maison Lenôtre, crea questo dolce come lo conosciamo oggi. C’era stata però una breve apparizione nel XIX secolo con il celebre chef Auguste Escoffier, ma la ricetta era un po’ diversa.

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La pianta di fragole per gli studenti

I giardinieri e gli amanti della frutta sapranno sicuramente che il fraisier è la pianta da dove proviene questo delizioso frutto rosso e succoso. Non c’è da sorprendersi quindi che il dolce sia stato chiamato nello stesso modo, visto che un solo boccone è sufficiente per essere proiettati in un giardino di fragole.

patisserie française

 

L’opéra

L’opéra per i golosi

Un piccolo dolce generalmente quadrato (lo troviamo a volte rettangolare ma non è la regola), l’opéra è perfetto per gli amanti del cioccolato. Contrariamente all’éclair, la forma dell’opéra è ben strutturata, con gli angoli retti, come una figura geometrica. È costituito da strati diversi di biscotti Joconde imbevuti di sciroppo al caffè, coperti da ganache al cioccolato e crema al burro al sapore di caffè che si impilano delicatamente. Il tocco finale, è una glassa al cioccolato sulla quale viene scritto “opéra”.

L’origine di questo dolce fa discutere. Molti l’attribuiscono a Gaston Lenôtre negli anni 60. Tuttavia, sembrerebbe che il creatore di questo dessert delizioso sia Cyriaque Gavillon della maison Dalloyau, nel 1955. Il giornale Le Monde ha attribuito la creazione dell’opéra alla maison Dalloyau nel 1988. È la moglie di Cyriaque Gavillon ad aver avuto l’idea di battezzare così questo pasticcino perché le ballerine dell’opera erano clienti del laboratorio.

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L’opera per gli studenti

Conosci sicuramente questa parola anche se sei un principiante. In effetti, si tratta di una parola che si utilizza in diverse lingue. Poiché l’opéra non è così misteriosa di per sé, facciamo una piccola parentesi sulla più celebre delle opere in Francia: l’opéra Garnier. Sapevi che l’opéra Garnier non è sempre stata l’opera principale di Parigi? Napoleone III ha deciso di farla costruire per sostituire l’Opéra de la rue Peletier (9° arrondissement) dopo che avevano tentato di assassinarlo nel 1854. Sarà inaugurata soltanto nel 1875, 2 anni dopo la morte di Napoleone.

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Il financier

Il finanziere per gli studenti

Un finanziere è una persona che fa affari, che lavora nella finanza. Sfortunatamente, si trova raramente questo sostantivo al femminile. Sapevi che alle donne è stato ufficialmente concesso l’accesso alla Borsa di Parigi nel 1967 quando finalmente è stato abolito il divieto d’accesso alle donne? Dal 2021, è una donna che dirige la Borsa di Parigi: Delphine d’Amaritz è la prima donna presidente-direttrice generale a Palais Brongniart, sede della borsa parigina.

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Il financier per i golosi

Il financier è un piccolo dolce rettangolare a base di polvere di mandorle e albume. È fatto di ingredienti simili al macaron, ma con meno tecnica. Questo piccolo dolce non si è sempre chiamato così e non è sempre stato rettangolare: in origine, era ovale. È nato nel Medioevo, presso le Visitandine, un convento in Lorena. Nel 1890, Lasne, un pasticciere parigino riprende la ricetta e ne fa la versione che conosciamo oggi. Non l’ha chiamata così per caso! La pasticceria di Lasne era situata vicino alla Borsa e i suoi clienti principali erano dei finanzieri. Questi signori cercavano dei piccoli dolcetti che non sporcassero. Lasne a quindi avuto l’idea della forma rettangolare come un lingotto d’oro per essere semplice da mangiare.

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La bûche

Il tronco per gli studenti

Un tronco è un grosso pezzo di legno tagliato da un albero, utilizzato per fare fuoco. Ancora una volta, i francesi amano le espressioni figurate e la parola bûche non ci scappa. Marie a bûché pour son examen de demain vuol dire che Marie ha studiato molto. Ma i francesi non sono i soli francofoni appassionati di espressioni: in Canada, se tirer une bûche significa “prendere una sedia”. Tire-toi une bûche et viens t’asseoir avec nous ! → Prenditi una sedia e vieni a sederti con noi!

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La bûche per i golosi

Tra i dolci francesi, una bûche non è così diversa perché si tratta di una replica di un tronco di legno. È un dolce natalizio, generalmente fatto di pan di spagna e crema al burro al sapore di cioccolato. Può esservi arrotolata o glassata. Ma perché mangiare un tronco come dessert di Natale? Questo dolce rappresenta il vero tronco di legno che si bruciava per simboleggiare la fine del solstizio d’inverno. Era usanza bruciare il tronco più grosso possibile per celebrare la notte più lunga dell’anno. Negli anni, la tradizione si è spostata a tavola per il grande piacere dei golosi. Oggi esistono diversi tipi di tronchi di Natale. Ce ne sono per tutti i gusti: cioccolato, frutti esotici, frutti rossi, castagne… La cosa più difficile rimane sceglierne uno!

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La madeleine

La madeleine per i golosi

Questo dolce è un piccolo dessert a pasta morbida a forma di conchiglia. Può essere profumato al limone o al fiore d’arancio. Madeleine è un nome femminile, puoi magari indovinare perché questo adorabile dolcetto porta questo nome… Molto semplicemente perché la donna che l’ha creato si chiamava Madeleine. Anche tu vuoi saperne di più sull’identità di questa donna misteriosa? Ti raccontiamo tutto!

La madeleine è stata creata nel 1755, nel castello di Commercy, vicino a Nancy. È per questo che a volte trovi il nome Madeleine de Commercy. Mentre il re Stanislao di Polonia riceveva i suoi ospiti, chiese alla sua cuoca Madeleine di preparare loro qualcosa di speciale. Quest’ultima presentò questi piccoli dolci deliziosi: un successo immediato! Il re ne inviò a sua figlia Marie (la moglie del re Luigi XV) che, affascinata, decide di chiamarli come la sua creatrice.

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Madeleine per gli studenti

Madeleine è un nome femminile. Non è più così popolare oggi ma lo era all’inizio del XX secolo. Piuttosto che parlarti di un semplice nome, diamogli un volto! Tra tutte le Madeleines famose, abbiamo scelto di parlarti di Madeleine Renaud, un’attrice francese celebre per il ruolo di Winnie nella rappresentazione teatrale “Oh les beaux jours !”. Ha tenuto questo ruolo fino ai suoi 86 anni. Guarda il video di un’intervista a Madeleine Renaud che risale agli anni 60. Vedrai che il modo di parlare e il vocabolario che utilizza sono molto diversi da quello che senti oggi.

 

La tropézienne

La tropézienne per gli studenti

Se questa parola ti sembra familiare, è perché magari hai passato delle vacanze estive nel sud della Francia e gai visitato l’emblematico porto di Saint Tropez! Piccolo, imperdibile villaggio del sud, Saint Tropez è il luogo di incontro del jet set internazionale. Tra i meravigliati “Wow” alla vista dei lussuosi yacht e gli “Oh” girando per le vie pittoresche, i turisti non credono ai loro occhi. Certo, non ci sono solo i turisti, ci sono anche persone del posto. Indovina come si chiamano? Indovinato! Sono proprio dei tropéziens e delle tropéziennes. Li vedrai qui sotto cantare una canzone iconica estratta dal film “Il gendarme di Saint-Tropez”, un grande classico con Louis de Funès nel 1964.

La tropézienne per i golosi

In occasione della tua prossima visita in questo piccolo paradiso soleggiato, non potrai perderti la famosa tropézienne. Si tratta di una brioche rotonda zuccherata, separata in due parti e riempita da un mix di crema al burro e crema pasticciera. Puoi provare a farla anche a casa, ma ti mancherà qualcosa: l’ingrediente segreto!

Sebbene sia nata a Saint-Tropez, la tropézienne non è completamente francese. Il suo creatore,  Alexandre Micka è infatti polacco. Nel 1952, presenta questa torta cremosa nella sua pasticceria ma è soltanto nel 1955 che diventa conosciuta grazie ad una certa Brigitte Bardot. Mentre l’attrice sta girando il film “E Dio creò la donna”, si innamora del dessert e lo rende popolare.

patisserie française

Fonte: 750g

 

Il chausson

Il chausson per i golosi

A forma di semicerchio, il chausson aux pommes è un dolce fatto di pasta sfoglia e riempito della stessa farcitura di una torta di mele.

La storia della sua origine, sebbene sia interessa, non è delle più felici. Infatti, questo dolce fa la sua prima apparizione alla fine del XVI secolo in una città nella regione della Loira: Saint Calais. Un’epidemia di peste infuria e miete numerose vittime. Quando l’epidemia si esaurisce, la prima domenica di settembre, la castellana offre dei chaussons alle mele ai sopravvissuti. All’epoca si trattava di un paté di mele, la primissima versione del chausson. Con il tempo, il dessert si evolve e diventa chausson aux pommes come lo conosciamo oggi. Il suo nome deriva dal fatto che mettiamo le mele nella pasta come ci si mette un calzino o una ciabatta.

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La ciabatta per gli studenti

Un chausson, se non parliamo di pasticceria, è un tipo di scarpa per interni. La conosci magari sotto un altro nome: la pantoufle (=la pantofola). Per tenere i piedi al caldo a casa e non sporcare l’interno don delle scarpe, le ciabatte sono perfette! Ci sono in tutte le case francesi e danno filo da torcere ai genitori di bambini piccoli, che continuano a toglierle o perderle. Anche i cani hanno una relazione molto speciale con le ciabatte dei loro padroni visto che le considerano un giocattolo da mordicchiare.

patisserie française

Scommettiamo che ti è venuta fame a leggere di tutte queste prelibatezze dai nomi un po’ strani. La prossima volta che vai in Francia puoi esercitare il tuo francese ordinando tutti questi dolci francesi nelle varie pasticcerie che incontri!

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