Il linguaggio non è statico, ma in continua evoluzione. E non cambia solo la lingua, anche le parole cambiano nel tempo, costantemente, a causa di una serie di fattori, come l’evoluzione culturale, i progressi tecnologici, i cambiamenti sociali e le interazioni tra diverse lingue e culture. Oggi vedremo quali sono i cambiamenti che possono subire le lingue e alcune parole italiane il cui significato è completamente cambiato nel corso degli anni. Come cambiano le parole nel tempo? Scopriamolo insieme!
Cosa troverai in questo articolo?
Come cambiano le parole nel tempo?
Le parole e il linguaggio possono subire diversi tipi di cambiamenti. Vediamo quali sono:
1. Cambiamenti nel significato delle parole
Con l’evoluzione delle società, i significati delle parole possono cambiare. Alcune parole possono acquisire nuovi significati, mentre altre possono cadere in disuso o diventare obsolete. Per esempio, la parola ordenador in spagnolo si riferiva a una persona che eseguiva calcoli matematici, ma ora è comunemente usata per indicare il computer.
2. Creazione di nuove parole
Quando emergono nuove tecnologie, concetti e fenomeni, vengono create parole per descriverli. Termini come selfie, tweet o emoji sono esempi di parole emerse negli ultimi anni grazie all’influenza dei social media e della tecnologia.
3. Prestiti linguistici
Le lingue sono in costante contatto tra loro e questo porta a prendere in prestito le parole l’una dall’altra. Ad esempio, l’inglese ha preso in prestito parole da molte lingue, come il francese (rendez-vous), lo spagnolo (siesta) o il giapponese (karaoke). Allo stesso modo, anche altre lingue hanno incorporato parole di origine straniera.
4. Cambiamenti nella pronuncia e nella fonetica
La pronuncia delle parole può anch’essa cambiare nel tempo. I cambiamenti nei modelli di pronuncia possono essere influenzati da fattori regionali, sociali o addirittura generazionali.
5. Evoluzione grammaticale
Le strutture grammaticali di una lingua possono cambiare con il tempo. Per esempio, nell’inglese antico, si usavano coniugazioni verbali diverse per le diverse persone e numero, mentre nell’inglese moderno, si utilizzano principalmente ausiliari verbali per indicare tempo e aspetto.
6. Cambiamenti nel vocabolario e nelle espressioni idiomatiche
Con il cambiamento e lo sviluppo delle società, vengono introdotti nuovi termini ed espressioni idiomatiche. Questi cambiamenti riflettono i nuovi contesti culturali, sociali e tecnologici in cui la società si trova. Per esempio, oggi espressioni come “essere online” o “hashtag” sono comuni in molte lingue e riflettono l’influenza dell’era digitale.
Questi sono solo alcuni esempi di come le parole e il linguaggio possano cambiare nel tempo. Il cambiamento linguistico è un processo costante e dinamico che riflette l’evoluzione delle società e delle culture nel corso degli anni.
10 parole italiane che sono cambiate nel tempo
Ci sono parole che hanno modificato completamente significato col tempo, altre invece il cui significato è stato distorto. Vediamone alcune!
- Bravo: una parola a noi italiani tanto cara che usiamo in continuazione e che significa abile, capace, ha origini ben diverse da quelle che possiamo aspettarci. Bravo in passato significava indomito e coraggioso, ma anche selvaggio e malvagio. Ti ricordi i Bravi dei Promessi Sposi? Non erano certo persone di buon cuore. Questa connotazione negativa si è in parte mantenuta quando utilizziamo bravo con l’accezione di selvaggio. Es. una notte brava.
- Collaudo: dal latino cum laudo significava complimento, lode, approvazione mentre oggi significa tutt’altro. La definizione del vocabolario Treccani indica collaudo come: verifica sperimentale di costruzioni, impianti o sistemi, macchine o materiali diversi, diretta ad accertare se essi siano idonei all’uso cui sono destinati, o anche, in taluni casi, se corrispondano alle norme di legge o ai requisiti contrattuali.
- Tuttavia: conosciamo tuttavia come congiunzione avversativa con il significato di nondimeno, pure, con tutto ciò, però tuttavia ha un altro significato che si è perso nel tempo, in passato indicava infatti continuamente, sempre, per indicare lo svolgersi di qualche fatto senza interruzione. Ah se Dante e Boccaccio vedessero tutti i cambiamenti che ha subito la lingua italiana nel tempo…
- Ammazza: “ammazza che botta che ho preso!”, questo è l’uso più comune della parola ammazza al giorno d’oggi, ma ricordiamo che è anche voce del verbo ammazzare, modo imperativo, tempo presente, seconda persona singolare. Anche se ovviamente non si usa spesso, quante volte ti capita di dire al tuo interlocutore di ammazzare qualcuno? XD
- Siringa: se diciamo siringa sicuramente ti viene in mente lo strumento usato per fare le iniezioni, ma sapevi che un tempo era uno strumento musicale a fiato? Era in uso presso le popolazioni pastorali dell’antica Grecia; e costituito da una canna, con uno o più fori, o da più canne (originariamente sei o sette, in età ellenistica anche in numero maggiore), tenute insieme mediante cera e cordicelle, con imboccature allo stesso livello ma diverse per lunghezza, intonate secondo la serie del genere diatonico.
- Digitale: ti ricordi quando digitale significava semplicemente del dito o compiuto con le dita? Le impronte digitali, un’esplorazione digitale. Oggi mantiene comunque quel significato, ma quello più celebre e più utilizzato è sicuramente quello informatico, dove digitale è contrapposto ad analogico.
- Cellulare: rimaniamo nel campo della tecnologia con il cellulare. Sappiamo tutti cosa indica cellulare oggi, quell’aggeggio a cui stiamo tutti attaccati da mattina a sera, hai presente? Ma sai che cellulare, aveva (e ha ancora, anche se meno utilizzato) anche il significato di carrozzone, diviso in scompartimenti, usato per il trasporto dei detenuti. Ovviamente mantiene anche il significato derivante dalla parola cellula, quindi che è composto da cellule.
- Farsa: la farsa è una cosa non seria, una buffonata ma allo stesso tempo anche un componimento teatrale, che si propone essenzialmente di far ridere. Tuttavia, in passato significava anche farcitura, riempimento, forse proprio traendo la sua origine dal teatro dove erano previsti dei momenti di riempimento meno impegnativi rispetto alla rappresentazione in corso.
- Casino: la parola casino ha cambiato significato diverse volte nel tempo, non ci credi? Vediamo la sua evoluzione. In origine indicava la casa dei poveri, piccola e in campagna, dopodiché è il casino è diventato un piccolo abitacolo utilizzato durante la caccia, per poi passare da un circolo per intellettuali a un luogo per le prostitute. Al giorno d’oggi casino significa caos, confusione.
- Tradimento: la parola tradimento, che oggi ha un significato prettamente negativo, una volta aveva una connotazione molto più neutrale, significava dare, trasmettere o anche consegnare. Il cristianesimo ne ha modificato poi il senso, concentrandosi sul fatto che Giuda abbia tradito, nel senso di consegnato Gesù, dandogli un bacio. Da allora, a noi è arrivata solo la connotazione negativa dell’atto e il fatto di venire meno a un dovere o a un impegno morale o giuridico di fedeltà e di lealtà.
Queste sono solo alcune delle parole che hanno cambiato significato nel tempo. Ne conosci altre? Se sì, scrivicele nei commenti.
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