Ti piacerebbe imparare le lingue dell’Asia? Se la risposta è sì, è una scelta molto intelligente! Imparare una lingua dell’Asia orientale potrebbe darti l’accesso non solo ad opportunità in alcune delle economie più grandi del mondo, ma anche a tradizioni incredibilmente ricche in termini di storia, cultura e arte. Quindi diamo un’occhiata alle tre lingue dell’Asia più popolari: cinese mandarino, giapponese e coreano e capiamo quale delle tre è la più difficile!

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Cosa troverai in questo articolo?

Lingue dell’Asia: qual è la più difficile tra cinese mandarino, giapponese e coreano?

A breve confronteremo diversi aspetti di queste tre lingue dell’Asia: cinese mandarino, giapponese e coreano per capire quale tra queste è la più difficile da imparare. Analizzeremo aspetti come la pronuncia, il vocabolario, il sistema di lettura e scrittura e la grammatica.

Partiamo da un dato di fatto: imparare una lingua asiatica è significativamente diverso dall’apprendimento di un’altra lingua dalle radici latine, come per esempio il portoghese o lo spagnolo.

Quindi, soprattutto per gli studenti occidentali, alcuni aspetti dell’apprendimento di una lingua asiatica richiedono un po’ più tempo per essere padroneggiati.

La pronuncia di queste tre lingue dell’Asia

Puoi ascoltare le tre lingue (cinese, giapponese e coreano) nel video qui sotto. Sentiti libero di farlo per distinguere le rispettive pronunce.

Cinese mandarino

Il cinese mandarino è notoriamente difficile da pronunciare correttamente a causa dei diversi toni che utilizza. Inoltre, molti suoni non hanno un vero e proprio equivalente nelle lingue occidentali. Per questo motivo è necessario fare molta pratica per perfezionare la pronuncia. Infine, alcuni suoni possono essere pronunciati in modi diversi e hanno significati diversi.

Prendiamo ad esempio la sillaba ma. Questa sillaba può essere pronunciata in quattro modi diversi e avere quattro significati diversi. Puoi immaginare la confusione che si crea se pronunci male questa sillaba.

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La pronuncia giapponese

Il giapponese utilizza una gamma limitata di sillabe e non ha toni. Quindi, una volta capito come funzionano le sillabe, pronunciare le parole in giapponese sembra una combinazione di suoni, incastrati tra loro come mattoncini Lego. È difficile sbagliare e anche piccoli errori di pronuncia in giapponese sono comprensibili.

La pronuncia coreana

La pronuncia coreana è un incrocio tra il giapponese e il cinese. Non ci sono toni, ma i suoni sono un po’ più difficili da capire rispetto a quelli relativamente semplici del giapponese.

Livello di difficoltà

Sapevi che molte parole del giapponese e del coreano hanno radici cinesi? Di conseguenza, molti vocaboli sono simili tra queste tre lingue. Quindi, se conosci già una di queste tre lingue, avrai sicuramente un vantaggio se vorrai impararne un’altra.

Inoltre, il giapponese è la lingua con il maggior numero di parole simili all’inglese: il 22%. Il coreano ne ha il 15% e il cinese ha pochissime parole simili all’inglese.

Quindi relativamente all’aspetto lessicale, possiamo dare un punteggio di 4 su 5 su una scala di difficoltà per il cinese mandarino; 3 su  5 per il coreano e 2 su 5 al giapponese.

Alfabeti cinese, giapponese e coreano

Il mandarino

L’alfabeto è sicuramente l’aspetto più difficile dell’apprendimento di questa lingua. Sebbene questa lingua utilizzi solo il sistema di scrittura noto come “Hanzi”, è composto da molti simboli complicati che assomigliano più a immagini che a un alfabeto. Questi simboli sono i caratteri cinesi e ognuno di essi rappresenta un significato come una parola, un suono o una funzione grammaticale.

Il sistema di scrittura di questa lingua si basa sui radicali, che sono come componenti grafici. È necessario imparare 214 radicali e disegnare i tratti nel giusto ordine per comporre un carattere. Con la pratica, il tempo e un po’ di impegno, si può finalmente imparare a leggere e scrivere in questa lingua.

Il giapponese

Il sistema di lettura e scrittura giapponese utilizza non uno, non due, ma tre alfabeti essenziali! Sia l’hiragana che il katakana hanno un totale di 46 lettere, mentre il kanji è composto da migliaia di lettere. Se la presenza di tre alfabeti diversi vi lascia perplessi, in realtà le differenze sono abbastanza chiare. I diversi sistemi di scrittura giapponese non sono così difficili da capire come molti pensano.

Il coreano

Infine, ma non per questo meno importante, abbiamo l’hangeul, il sistema di scrittura coreano. “Hangul” è una combinazione delle parole coreane han (한), che significa “eccellente”, e gul (글), che significa “scrittura”. Tuttavia, la parola “han” è usata anche per riferirsi alla “Corea” in generale, quindi il nome può essere tradotto anche come “scrittura coreana”.

L’alfabeto coreano è uno dei più facili da imparare al mondo. Si ritiene addirittura che sia il sistema di scrittura più logico e semplice che esista. Ha solo 24 lettere, suddivise in 14 consonanti e 10 vocali. È interamente fonetico, quindi una volta imparato il simbolo che corrisponde al suono, si può tecnicamente leggere qualsiasi parola coreana. Che tu ci creda o no, puoi leggere questo alfabeto in poche ore.

Qui troverai una tabella che riassume tutto ciò che abbiamo visto in questa sezione sui diversi alfabeti in cinese, giapponese e coreano:

alfabeti lingue dell'asia

Grammatica in cinese, giapponese e coreano

Il mandarino

Se il mandarino era in cima alla lista in termini di difficoltà dell’alfabeto, la grammatica è la più semplice delle tre lingue. Nel mandarino non esistono tempi verbali. Si usano invece parole specifiche per indicare il tempo, come passato, futuro e presente. Inoltre, i verbi, i nomi e gli aggettivi non devono concordare tra loro e non esistono forme singolari e plurali in cinese.

Il giapponese

Anche la grammatica giapponese è molto diversa da quella italiana. La coniugazione giapponese è piuttosto limitata rispetto alle lingue occidentali. Non ci sono accordi di genere o di numero e la struttura della frase è molto flessibile. Il verbo alla fine della frase può confondere, così come l’uso di particelle per indicare la funzione di una parola in una frase.

Ecco un esempio di frase semplice tradotta in giapponese, per vedere le differenze:

  • Gli ho dato il pane = 私は彳にパンをあげた (watashiwa kareni pan o ageta) → Io – gli – il pane – ho dato

Il coreano

Infine, come già detto, il coreano ha l’alfabeto più semplice. D’altra parte, la sua grammatica è la più complicata se si confrontano le tre lingue. Il coreano è una lingua cosiddetta agglutinante, il che significa che le parole vengono spesso messe insieme per creare nuovi significati. Questo può rendere le singole parole più difficili da capire quando le si vede per la prima volta. Inoltre, utilizza molti connettori per formare le frasi e può richiedere molta pratica per usarli in modo naturale.

Conclusione

Per concludere, facciamo un bilancio e vediamo quale di queste tre lingue è considerata la più difficile. A nostro avviso, il cinese è in testa, anche se il punteggio totale di ciascuna lingua è molto vicino.

Tenete presente che questo si basa sulla nostra opinione (di MosaLingua). Altri studenti possono ovviamente avere un’opinione diversa e un’esperienza diversa nell’apprendimento di queste lingue. Alla fine, imparare qualsiasi lingua sarà sempre una sfida… non importa quanto sia difficile!

quanto sono difficili le lingue asiatiche?

Video – Cinese, giapponese e coreano: qual è la lingua più difficile?

Il video di Lisa-Joy mette a confronto i livelli di difficoltà del cinese, del giapponese e del coreano, ed è anche possibile ascoltare la pronuncia di queste tre lingue. È in inglese, ma è possibile impostare i sottotitoli in italiano, francese o altre quattro lingue cliccando sull’icona dell’ingranaggio in basso a destra.

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